𝟎𝟎𝟒. a mutant.

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CHAPTER FOUR,
𝐀 𝐌𝐔𝐓𝐀𝐍𝐓. . .

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"𝐒𝐄𝐈 𝐋𝐀 𝐑𝐀𝐆𝐀𝐙𝐙𝐀 𝐂𝐇𝐄 ho incontrato prima." Disse Wanda fissando la strega. "Ritirerò le mie scuse" disse, i suoi occhi diventarono rosso scarlatto. "Cosa sei?", Domandò la strega Bennett. "Ti piacerebbe scoprirlo?", Sorrise Wanda. "Perché stai aiutando quel mostro?" le domandò la strega.

"Se pensi che lui sia un mostro, allora non hai mai conosciuto gli orrori che commette un vero mostro." Rispose Wanda pensando al suo paese natale. Bonnie aggrottò le sopracciglia, borbottò un incantesimo che rese i piedi di Wanda incapaci di muoversi.

"Se non puoi venire da me, non puoi vincere." Bonnie affermò con sicurezza. Wanda rise, "Oh, mi dispiace, è solo. . . quanto siete incapaci voi persone?" sorrise. "Non ho il minimo bisogno di muovermi." Wanda alzò il palmo rivelando la sua rossa energia rossa caotica. "Ho solo bisogno che tu venga da me." Circondò Bonnie nella sua magia attirandola verso di lei.

La strega iniziò a lottare, cercando di liberarsi. "Ora scopriamo la tua più grande paura." Wanda attaccò le dita alla mente di Bonnie, vedendo la sua paura. "Beh, speriamo che questo ti serva da lezione." Mandò Bonnie in uno stato che fece avverare le sue paure. Wanda lasciò andare la strega e la vide stordita con gli occhi arancioni a causa dell'illusione di Wanda.

L'incantesimo barriera e quello ai piedi di Wanda caddero. Wanda si guardò intorno per vedere Kol stringere il collo di Jeremy, ma non si accorse che in un secondo era Elena sul pavimento e poi quello successivo era in pieidi a traffigere Kol con un plaetto allo stomaco

"Kol!" Wanda strillò, vide il vampiro cadere in ginocchio. Wanda guardò i due responsabili con puro odio e furia. Scatenò la sua magia sollevando entrambi i ragazzi mentre li soffocava lentamente.

"Lasciatemi chiarire una cosa." Wanda sbottò: "Se mai vi avvicinerete di nuovo a Kol, non esiterò a spezzarvi la mente, provate a cercare di ucciderlo di nuovo, e vi darò qualcosa di molto peggio della morte." Disse Wanda in modo oscuro.

"E non provate nemmeno a fermarmi, perché verrò a cercare tutti i vostri amici. Ho un lato carino, vi consiglio di provare a rimanerci, perché credetemi quando dico che non volete vedere il mio lato cattivo." Wanda parlò ai due. Wanda li lasciò e per un secondo stettero a guardarla prima di distogliere lo sguardo.

La ragazza corse verso la strega prendendola per il braccio e se ne andò con il cacciatore che se ne andava a malincuore. Wanda vide che lasciarono il suo campo visivo e corse da Kol per estrarre il paletto dal suo corpo.

Si inginocchiò davanti a lui. "Stai bene?" Chiese Wanda preoccupata. Kol guardò la ragazza e il sollievo lo travolse vedendola illesa. "Sto bene, tesoro" Grugnì mentre si alzava in piedi. Wanda si alzò accanto a lui," Come va la tua testa?" Le chiese Kol. Wanda lo guardò, "Sta bene, fa male solo per il momento." lei rispose.

"Posso dirlo, la tua parte cattiba credo sia davvero terrificante." Kol disse avendo sentito quello che Wanda disse ai Gilbert.

Wanda ridacchiò, "Di solito non sono così spaventosa, cerco di non esserlo." Disse onestamente. Kol la guardò, "Non mi piace che le persone abbiano paura di me, di solito se ne vanno per questo a meno che non lo voglia anch'io". lei gli disse.

Kol le prese la mano e le sollevò la testa, guardandola negli occhi. "Non potresti mai spaventarmi." lui disse. Il respiro di Wanda sussultò quando vide la pura onestà nei suoi occhi. Lei distolse lo sguardo scuotendo la testa e strappando la mano dalla sua presa "Dovremmo tornare indietro, penso di aver abusato dei miei poteri, mi sento un po' stanca" mentì, sapendo che non era stanca per aver usato i suoi poteri.

"Bene, torniamo allora torniamo a casa, cara." Disse Kol mettendo di nuovo il suo caratteristico sorrisetto, nascondendo il dolore che provò quando lei le tolse la mano.

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𝐖𝐀𝐍𝐃𝐀 𝐄 𝐊𝐎𝐋 𝐀𝐓𝐓𝐑𝐀𝐕𝐄𝐑𝐒𝐀𝐑𝐎𝐍𝐎 il cancello, e Wanda entrò per prima in casa, dirigendosi direttamente verso la sua stanza sbattendo la porta dietro di lei. "Già guai in paradiso?" Klaus sorrise. "Abbiamo litigato con la tua doppleganger, il suo fastidioso fratello e la strega Bennett." Spiegò Kol, sedendosi sulla poltrona.

"Beh, posso presumere che sia stato piacevole, cosa volevano?" Chiese Klaus a suo fratello minore. "Oh, sai il solito. Io morto." Kol rispose. Klaus si alzò in piedi "Mi dispiace, cosa hai detto?" Chiese furioso.

"Mi hanno quasi ucciso ieri con il paletto di quercia bianca, Wanda mi ha salvato. Non comportarti come se ti importasse tutto d'un tratto, fratello." Sbottò Kol. Il Mikealson più anziano si fermò alle parole di suo fratello, era ferito, ma lo nascose. "È il fatto che hanno un paletto di quercia bianca, mio ​​caro fratello minore che mi preoccupa."

"Bene, allora potresti riprenderlo. Non si avvicineranno più a me." Disse l'originale più giovane ricordando come Wanda minnacciò i tre per lui. "E perché non dovrebbero avvicinrasi?" Klaus inarcò un sopracciglio.

"Wanda li ha minacciati in modo da non avvicinarsi più a me dopo aver fatto vivere alla strega Bennet la sua peggiore paura e aver quasi soffocato i due Gilbert" Kol affermò ridacchiando.

Klaus era scioccato e divertito. "Sembra che ti sia trovato una salvatrice, fratello." disse sorridendo. "Non lo è, è la sua persona e poiché lei mi proteggerà, e per questo gli sono debitore con la vita." Kol rispose immediatamente, odiando che suo fratello facesse sembrare che la stesse usando.

Klaus inarcò le sopracciglia allo sfogo improvviso di suo fratello. Soprattutto perché Kol non avrebbe mai dato vita di un altro prima della sua.

Kol si precipitò via ed entrò nella sua stanza scioccato dal motivo per cui tenesse tanto alla ragazza. Non voleva, ma da qualche parte nel profondo sapeva che gli importava di più per Wanda di quanto avrebbe ammesso. L'improvvisa voglia di vedere il suo viso fluì attraverso di lui.

Kol uscì dalla sua stanza e si fermò di fronte alla sua porta. Bussò esitante, migliorò l'udito e sentì un leggero russare provenire dall'interno. Camminò lentamente per non fare rumore e vide Wanda sulla sua poltrona con un libro in mano addormentata.

Kol si ritrovò a sorridere alla scena, si avvicinò a lei e la prese in braccio in stile sposa portandola a letto. La adagiò delicatamente tirandole sopra le coperte. Kol andò alla porta per andarsene, si voltò a guardare la sua forma pacifica. Sorrise di nuovo uscendo.

Era decisamente nei guai.

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