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Mร u nแปn
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Chiแปu cao dรฒng


Ed eccole lรฌ.
Diana. Lunghi capelli marroni come la terra e occhi verdi con spruzzi di azzurro, come l'erba su cui si posa la rugiada al mattino, sembrava una ventenne. Pelle pallida e massimo un metro e settanta di altezza.
Davanti a lei, all'apparenza quindicenne, una ragazza dai lunghi capelli biondi e occhi marroni nei quali si intravedevano scaglie di rosso. Al contrario dell'altra, la sua pelle era abbronzata e le sue orecchie leggermente piรน a punta del "normale".
Era addirittura piรน alta della prima. Lei era Kia.

La piรน grande e la piรน piccola.
Terra e fuoco.
Terremoto e incendio.
Stabilitร  e impulsivitร .

Le due sorelle divine erano lรฌ, e danzavano con la mano destra unita in quella dell'altra.
Erano a debita distanza tra di loro e con i loro piedi tracciavano diversi cerchi nel terreno.
Era un ballo stancante, all'apparenza infinito, ripetitivo.

E ogni cinque giri le mani venivano scambiate e una delle due, a turno, faceva piroettare l'altra.

I movimenti di Diana erano sicuri, decisi, esperti e guardava la sorella con fierezza e tenerezza. Non guardava mai la posizione dei suoi piedi, sapeva di non star sbagliando.

Kia, invece, era impacciata, aveva provato poche volte questo ballo prima di allora ed ogni suo movimento sembrava indeciso e quasi casuale, come se fosse il vento a decidere per lei la posizione dei suoi piedi. Non voleva sbagliare e non voleva deludere la sorella, nei suoi occhi si vedeva. Nonostante ciรฒ, i suoi movimenti non potevano comunque non risultare eleganti, maestosi ed erano rapitori di sguardi.

Ad ogni minimo loro passo, ai loro piedi iniziava a generarsi qualcosa di nuovo.
Ad ogni compimento del cerchio ai loro piedi, la terra si innalzava sempre di piรน.

E si innalzava, si innalzava parecchio, e la grande montagna iniziava a nascere ai loro piedi, sempre piรน imponente, sempre piรน grande.

Diana era tranquilla. Voleva insegnare a Kia la pazienza, quella pazienza che il fuoco tenta di avere ma spesso fallisce. Voleva dimostrarle che non tutte le sfide sono fatte per ferire e non per questo sono meno faticose. Glielo si leggeva nello sguardo, non si sarebbe arresa finchรฉ Kia non l'avrebbe costretta a ciรฒ.

La piรน piccola non voleva deludere la sorella. Nel suo sguardo: determinazione.
Inoltre l'aria tranquilla di Diana la irritava abbastanza.
Avrebbe ballato, giorni e giorni se necessario, ma non sarebbe stata lei a finir di ballare per prima.
Perchรฉ quella era una sfida e le sfide vanno vinte.

E cosรฌ fu.

Ballarono per quattro giorni, senza alcuna tregua e, nel mattino del quinto giorno, Diana cadde a terra dalla stanchezza.

In quell'esatto punto, prima che Diana potesse dire qualcosa, ai loro piedi si creรฒ un'enorme buca, anzi, sarebbe meglio dire una voragine.
La Padrona della Terra si trovava nel perfetto centro, l'altezza della voragine era almeno di cinquecento metri e entrambe avevano l'impressione che sarebbe cresciuta ancora. La larghezza sembrava raggiungere anche i sei o sette chilometri di diametro.
Al contrario della sorella che era giร  per terra, Kia cadde in quell'enorme voragine ormai creatasi. Molte persone si sarebbero fatte male, probabilmente sarebbero morte, ma loro non erano persone normali.

Una caduta di centinaia di metri aveva portato a Kia solo diverse ferite.
Il suo sangue iniziava a cadere sul terreno mentre la sorella la raggiungeva, e, ad ogni goccia sul terreno, un qualcosa iniziava a nascere.

Era rosso accecante e piรน il sangue cadeva piรน emetteva calore.
Kia ne prese un po' in mano, era bollente, e, per quanto fosse lei immune al fuoco e al calore, non poteva non causarle un minimo di bruciore.

Fece segno a Diana di non avvicinarsi mentre riposava quella strana sostanza a terra.

ยซNon avvicinartiยป ยซCosa?ยป ยซNon avvicinarti, Diaยป il tono di Kia era calmo ma si sentiva il tremolio nella sua voce.

Ignorando la sorella, Diana si avvicinรฒ comunque. Sentiva la terra sotto i suoi piedi scalzi scottare ma non le importรฒ piรน di tanto e, avvicinandosi a Kia per aiutarla a medicarsi, mise il piede su quella stana sostanza.

L'urlo di dolore della ragazza rimbombรฒ per tutto il cratere.

ยซDIAยป Kia corse verso la sorella.
ยซSto- sto beneยป
Rimasero in silenzio per un attimo mentre la piรน piccola esaminava la ferita.
ยซTi sei scottata e anche tanto. Servirebbe Rowanยป
ยซNon c'รจ bisogno di chiamarlo. Vieni quiยป Kia si avvicinรฒ a Diana che si alzรฒ appoggiandosi sulle sue spalle.

ยซChe cos'era quel coso?ยป ยซNon ne ho idea... รจ uscita dal mio sangue, scusa se-ยป ยซKiaยป la bionda guardรฒ Diana con gli occhi quasi lucidi ยซNon รจ colpa tuaยป ยซLo- lo soยป ยซNon รจ colpa tuaยป ยซLo so...ยป ยซAscoltami. Non รจ colpa tuaยป ยซMa adesso fai fatica a camminare-ยป il tono di Kia stava iniziando a cedere ยซรˆ momentaneo. Stai tranquillaยป e gli occhi color dell'erba calmarono quelli in fiamme della piรน piccola.

E mentre quelle due continuavano a parlare, vicino ai loro piedi quella strana sostanza iniziava a espandersi.

ยซConviene andareยป ยซSรฌ, penso tu abbia ragioneยป
Il fischio di Kia risuonรฒ per l'enorme cratere e poco dopo un enorme drago rosso si posizionรฒ sulle rocce piรน in alto.

La Signora del Fuoco sorrise alla sua vista.
ยซDekoยป e al sussurro del proprio nome, anche il drago sembrรฒ sorridere.

E cosรฌ nacque Teresia, l'enorme vulcano simbolo di Fle.
Diana gli diede forma, Kia generรฒ la lava.
Diecimila metri di altezza con un cratere dal diametro di sette chilometri.
Nessunฮฟ sa quando effettivamente gli gnomi iniziarono ad usarlo per costruire armi, e sinceramente, a nessuno interessa saperlo.
Ma, da quel momento, Fle ebbe modo di sfoggiare armi leggendarie.

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