Capitolo 15: Undine

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LYDIA

Il tepore del falò che i miei compagni avevano acceso, iniziò a carezzarmi la pelle qualche metro prima di aver raggiunto il gruppo. Sapevo già che a breve avremmo dovuto spegnerlo per non dare troppo nell'occhio nel cuore della notte, quindi cercai di assaporarne la dolcezza il più a lungo possibile.

Oltre le fiamme dorate riuscivo a scorgere le figure di April e Richie aggirarsi frettolosamente, nell'intento di spartire la cena in porzioni eque. La ragazza gli passava i piatti, mentre lui parlava senza sosta, gesticolando con un braccio e tenendo, con l'altro, in equilibrio altre tre ciotole strabordanti di cibo.

Più vicino a me, sulla sinistra, stavano gli altri quattro. Alika stava finendo di sostituire le fasciature al fratello, mentre gli altri due ragazzi la fissavano divertiti. Con una decisa strattonata, la ragazza tirò i due lembi della benda, in modo da stringere per bene il nodo che aveva appena fatto. Ilan mugugnò qualcosa, voltando leggermente la testa e lanciando un'occhiataccia a sua sorella.

«Sta fermo, lentigginoso! E smettila di piagnucolare o lascio finire il lavoro ai tuoi amichetti!» sbuffò la ragazza, riportandogli la testa nella posizione di prima.

«No, per carità!» rise Ilan.

«Ehi! Cosa vorresti insinuare?» brontolò Chris.

«No, niente» rispose Ilan sarcastico, alzando le braccia.

«Ti ho detto di stare fermo» ringhiò Alika, facendogli riabbassare le mani.

«Comunque, secondo me, qua non lo hai stretto abbastanza» intervenne Ray, allungando il dito verso un lembo della fasciatura.

«Non ti azzardare!» disse la ragazza, dandogli un piccolo schiaffo alla mano che aveva proteso «Scommetto che non ti sei neanche disinfettato le mani!»

«Aspetta un momento, ci hai fatto lasciare al confine tutte le borracce di acqua perché "ci appesantivano" e ti sei portata dietro il disinfettante? Siamo quasi morti di sete! Per poco Richie non ci tagliava la giugulare per berne il sangue!»

«Ma smettila! Secondo te era poi più probabile trovare un corso d'acqua o uno di disinfettante?»

Ray sbuffò, incrociando le braccia al petto e farfugliando qualcosa come "Resta il fatto che per me andava stretto di più".

«Nicholas Raymond, se continui così, giuro che ti spezzo di nuovo il polso che ti ho sistemato!»

«Non oseresti!» disse Ray, nascondendo dietro la schiena il braccio destro che, solo in quel momento, notai essere fasciato.

«Oh sì che lo farei!» lo minacciò la ragazza.

«Ti sei rotto il polso?» domandò Ilan, mentre Alika stringeva l'ultimo nodo e lo lasciava libero.

«Non me lo sono rotto, si è solo slogato!»

«Ma la cosa divertente non è tanto cosa si è fatto, ma come!» si aggiunse Richie, avvicinandosi al gruppo con tre ciotole in mano.

«Non è così divertente...» bofonchiò il ragazzo.

«Sì che lo è!» rise Alika.

«Immaginatevi la scena» incalzò Richie, porgendo un piatto a Chris «eravamo appena riusciti a oltrepassare un blocco del Regno per miracolo. Sporchi, grondanti di sudore ed affamati, riusciamo finalmente a trovare una specie di caverna dove riposare e lui, invece di rilassarsi un po', che fa?» domandò retoricamente Richie, passando il secondo piatto ad Ilan.

«Si esercita sul dominio del metallo?» tentò quest'ultimo, afferrando il piatto.

«Si esercita sul dominio del metallo!» confermò Alika, già cominciando a ridere, immaginai, per il finale della storia.

«Quindi sei un Rheol di metallo?» intervenne April, spuntando dal nulla e porgendo due nuove ciotole.

«Gli piacerebbe!» rise Chris.

«Perché poverino?» domandai, mettendomi a sedere accanto ad Ilan.

«Ben svegliata principessa!» esclamò Chris, sedendomisi accanto subito dopo.

«Diciamo che la sua bravura nel dominio è pari a quella di Chris nell' orientarsi» disse Alika, accettando il piatto offertogli da April.

«Si fa quel che si può» sbuffò Ray, facendo spallucce «Sapete che mi aiuta ad allentare la tensione e a rilassarmi.»

«E infatti voi direte: "OK, si è messo a lavorare, invece di rilassarsi un po', che male c'è?"» continuò Richie, riprendendo la narrazione «E infatti non c'è stato alcun problema, almeno fino a quando, massimo dieci minuti dopo, non è tornato tutto contento trotterellando per farci vedere il bracciale di metallo che era appena riuscito a creare, chiedendoci poi di colpirlo forte.»

«Non dirmi che lo hai fatto» risi, immaginandomi già il ragazzo percuoterlo con la sua frusta.

«No, almeno per questa volta, non è stata colpa di Richie» lo difese Alika con un sorriso.

«Infatti, come stavo dicendo, mentre lei faceva palesemente finta di dormire» continuò Richie indicando la ragazza, la quale sollevò, colpevole, gli occhi al cielo «io ho provato a dissuaderlo, sapendo benissimo come andavano a finire tutti i suoi esperimenti. Ma ovviamente è stato del tutto inutile e, volendoci darci prova della sua bravura, si è avvicinato ad una stalattite di roccia e l'ha colpita con tutte le forze che aveva in corpo. Il risultato? Ha mancato il bracciale ed ha colpito l'articolazione scoperta, slogandosi il polso!»

Una risata generale scoppiò nell'aria, mescolandosi al calore del falò. E, mentre Ray borbottava qualcosa come "Almeno il bracciale non si è rotto", Richie spegneva le fiamme ed April arrivava con le ultime due scodelle e si sedeva assieme a noi.

Sebbene una delle due lune stesse quasi per scomparire, la seconda era nel pieno della sua lucentezza e rischiarava la notte quel tanto da permetterci di vedere anche senza l'aiuto del fuoco.

«Direi che è giunto il momento di fare il punto della situazione» esordì Ilan, mentre Chris annuiva, già con la bocca piena del primo boccone di stufato.

«Allora, oggi il brydion di Alika è giunto da nord-ovest» disse April, indicando quella che supposi essere la direzione appena nominata «poco prima che voi tornaste dalla vostra ricognizione del Pozzo.»

«Quindi, Octavia dovremmo trovarla in quella direzione, giusto?» domandai.

«Esatto, ha annusato il suo arco e Brutto non sbaglia quasi mai» mi spiegò Alika.

«Allora è deciso, una parte di noi domani partirà per nord-est. Son passati ormai più di due giorni ed Octavia potrebbe essere già molto lontana» affermò Ilan, pensieroso.

Ci fu un attimo di silenzio, in cui l'unico rumore che sembrò riuscire a trovar il coraggio di riempire quel vuoto fu quello del vento, che soffiava incessante, facendo volteggiare i piccoli granelli di sabbia del deserto.

«Queste sono le carte nascoste da Gomer e riportanti le informazioni detenute dalla famiglia Gascoyne» Richie prese infine la parola, spargendo davanti a sé una serie di fogli e appunti scritti a mano «Sono molto più complessi di quanto mi aspettassi, ma per quel che sono riuscito a capire qui è descritto uno schema.»

Fece una piccola pausa, sollevando gli occhi e sistemandosi gli occhiali, accertandosi che tutti lo stessimo seguendo.

«Ripeto, non ho avuto ancora modo di comprenderlo a fondo. Ma per quel che ho capito queste carte indicano il modo per accedere allo scrigno, che noi sappiamo essere custodito a Goeden Fawr, grazie alle informazioni provenienti dalla famiglia Wetmore.»

«Forse sono scemo io, ma in che senso le carte "rappresentano uno schema?» chiese Chris, spostandosi un ciuffo di capelli da davanti gli occhi.

Neanche io l'ho capito quindi, alla peggio, siamo scemi in due, pensai, portandomi in bocca una cucchiaiata di stufato.

Era bollente, ma preferii mandare giù il tutto ed ustionarmi la gola, piuttosto che fare una figuraccia davanti a tutti; non in un momento importante come quello, almeno.

«L'avete detto voi stessi, no? Quando Gomer vi ha incontrato vi ha detto che "Goeden Fawr muta", giusto? Ecco, credo sia esattamente così. Lo scrigno non è nascosto in una stanza fissa, ma è come se venisse continuamente spostato a fasi alterne, da un posto all'altro. E qui» indicò le carte «sembra spiegare in che ordine ciò avviene. Mi dovete dare solo il tempo per decifrarle correttamente.»

«Goeden Fawr muta, eh...? Certo che questo è un bel guaio» disse Ilan, toccandosi il mento, pensieroso.

«Mi chiedo cos'altro potranno mai nascondere i segreti custoditi nelle altre famiglie» sussurrò April con sguardo dubbioso.

«Il vero problema è, piuttosto, riuscire a capire come ottenerli. Quale sarà la prossima mossa? » intervenne Ray.

«Io un'idea ce l'avrei» lo interruppe Chris che, schiarendosi la voce, aggiunse: «Undine.»

«Quella matta? Ma tu sei tutto fuori!» esclamò Alika.

E per dirlo lei... pensai di getto.

Non che ce l'avessi con Alika, anzi! Ma di certo non si poteva negare che fosse una ragazza, come dire... esuberante.

«Per questa volta devo concordare con lei» confermò Ray, indicando la bionda.

«Sapete benissimo anche voi che è l'unica persona che possa riuscire ad ottenere informazioni simili! E poi dai, Undine non è così male!» affermò Chris.

«Per quanto ogni tanto quella ragazza mi dia i brividi, l'idea di Chris non mi pare del tutto scorretta» lo supportò, inaspettatamente, Ilan.

«Ma come la troviamo?» domandò April a gambe incrociate, spingendosi un pochino in avanti col busto.

«Sapevo che sarebbe tornato utile!» disse Chris, senza rivolgersi a nessuno in particolare, ma slegando un piccolo pezzo di stoffa legato alla sua cinta di cuoio.

«Hai tenuto il suo bracciale?» domandò, stupita, Alika.

«Brutto!» il ragazzo chiamò a sé il brydion, allungando un braccio e porgendogli, con l'altro, quel pezzo di stoffa ormai logoro.

L'uccellino dalle penne rosse strofinò un paio di secondi il piccolo becco contro la mano di Chris e, in fine, spiccò il volo, non prima di aver voltato la testa in direzione della sua padrona, chiedendole il consenso. Bastarono pochi secondi e, in un battito di ciglia, il piccolo animale scomparve nell'oscurità della notte.

Angolo Autrice
Buonasera a tutti! Stamattina mi sono svegliata senza sveglia perché abbiamo finito le lezioni, è stato bellissimo! Ora come ora dovrei andare a fare la spesa poiché, altrimenti, domani a colazione non avrò niente da mangiare (ho finito anche la più piccola scorta di cibo *piange disperata*).

Mannaggia alla fretta... Senza un motivo preciso, vi lascio questa poesia, che ciclicamente torna a far parte della mia vita

Vi mando un bacio grande come il mondo,
la vostra Olympia <3

TRIVIA
Tempo fa avevo iniziato Fullmetal Alchemist. (Poi, non ricordo per quale motivo, ne ho interrotto la visione e solo tre settimane fa l'ho ripreso a vedere e me lo sono divorato tutto in pochissimo tempo... amo l'alchimia!). Ad ogni modo, la prima città in cui i fratelli Elric capitano si chiama Reole e, quando due anni fa dovetti decidere come chiamare i nostri cari dominatori della terra, scelsi proprio Rheol, tra tutte le parole, perché somigliava (fonicamente parlando) proprio alla città di Reole di Fullmetal Alchemist.

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