Capitolo 16

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Pov's Crystal

Ieri è stata una serata interessante. Ho sempre visto Jason come uno stronzo insistente e menefreghista, ma forse mi sbaglio. Ciò non vuol dire che mi stia simpatico. Lo conosco da pochissimo e non posso ancora dire nulla di concreto.

"Crystal!"
Non faccio nemmeno in tempo a girarmi che Roxy mi salta addosso, come suo solito.
"Calma calma. Non ci vediamo da ieri sera e già ti manco così tanto? Cosa farai se partirò?"
"Raccontami di ieri!" dice tutta euforica.
"Roxy" Tyler arriva tutto affannato come se avesse corso una maratona.
Non gli è mai andato a genio lo sport eppure devo dire che ha un bel fisico per uno che non lo ha mai praticato.
"Hai corso dalla Florida fino a qui?"
Mi guarda truce ed io e Roxy ridiamo.

"La signorina qui presente ha iniziato a correre dopo aver urlato 'oddio la cena di ieri'"
Imita Roxy in modo pessimo e lei gli dà uno schiaffo sul petto.
"Io non parlo così. E poi non ho urlato"
"Si è girata solo mezza scuola nella nostra direzione. Effettivamente non hai urlato"
Iniziano a discutere su chi ha urlato e chi no. Se non li fermo finiranno per perdersi tutte le lezioni. Hanno sempre fatto così anche da bambini. Roxy e Tyler quando iniziano questi piccoli battibecchi li trasformano in una discussione dove potrebbe intervenire anche la regina Elisabetta in persona.

"Oookay. Ora basta. Non vuoi sentire più la cena come è andata?"
A Roxy le si illuminano gli occhi e salta sul posto. Sembra una bambina a cui danno le caramelle.
"Racconta, racconta!"
"Scusate ma quale cena?"
Giusto, avevo dimenticato di dirlo a Tyler.
"Ieri è venuto la famiglia di Jason a casa mia per una cena. A quanto pare mio padre e suo padre erano vecchi amici del college" mi appoggio all'armadietto e incrocio le braccia.
"Dai! Vuoi raccontare?!"
"Okay, va bene. Non è successo nulla di che. Abbiamo parlato qualche volta e poi abbiamo cenato"
"E?" nei suoi occhi c'è una curiosità mai vista prima.
"E poi me ne sono andata nella mia camera. Sono salita sul tetto e lui ha sentito dei rumori. Così è salito sopra e poi nulla, mi ha fatto qualche domanda ficcanaso e dopo se ne andato"
Quando finisco il mio racconto la campanella suona.
"Beh è andata bene. Non vi siete uccisi per tutta la serata. È un buon segno"
Dice Tyler. Non ha tutti i torti.
"Già. Il fatto è che Jason è strano"
Mi guardano accigliati.
"Cosa intendi dire?" mi domanda Roxy.
"Lo incontri per i corridoi ed è uno stronzo totale. Sente qualche rumore in camera mia e si preoccupa venendo addirittura a controllare. È strano" sospiro e iniziamo ad incamminarci verso le nostre aule.

Roxy e Tyler si scambiano delle occhiate di sufficenza, come se stessero parlando con la mente. Chissà cosa stanno elaborando quelle menti contorte.

Tyler ci saluta ed entra in classe. Ne approfitto del momento per parlare con Roxy.
"C'è qualcosa in Cole che non quadra"
"Me ne sono accorta anche io"
La guarda sorpresa. È la prima volta in assoluto che Roxy si accorge di qualcosa. Di solito sono io quella che si accorge delle cose e, la maggior parte delle volte, la mia teoria è giusta.
"Che c'è?"
"Mi stupisci Smith"
Fa una faccia soddisfatta e poi ridiamo insieme. Ci salutiamo e prendiamo strade diverse per raggiungere le nostre aule.

Sono già entrati tutti nelle proprie classi e sono sola in corridoio. Passo vicino ai vari laboratori vuoti e da una porta socchiusa sento qualcuno parlare.
Mi avvicino per sentire meglio e vedere chi è.
Scorgo la figura di Cole a telefono. Bingo. Mi schiaccio al muro per sentire e non farmi vedere.
"Si, oggi pomeriggio abbiamo un appuntamento.... Il piano sta andando come previsto, lei crede che sia il ragazzo perfetto..... Non me ne fotte un cazzo dei suoi sentimenti, lei è una delle tante.... Ti aggiorno dopo"

Mi nascondo dietro una colonna e mi tappo la bocca con una mano. Sento i suoi passi che si allontanano. Esco fuori solo quando non li sento più.

E così è questo che vuole? Vuole giocare? Avrà ciò che desidera. Se crede che io mi faccia prendere in giro da uno come lui si sbaglia di grosso. Intanto oggi non avrà nessun appuntamento, ho cose più importanti da fare che farmi prendere in giro.
Sorrido diabolicamente ed entro in classe con 10 minuti di ritardo.

Quando entro ho gli sguardi di tutti puntati addosso e anche quello di Cole che quando incrocia il mio, mi sorride dolcemente. Sembra quasi un sorriso vero. Io ricambio con un mezzo sorriso diabolico.
"Signorina Roberts! Le sembra l'orario di entrare?" la professoressa inizia ad urlare e sono tentata ad uscire immediatamente da qui.
"Avevo delle cose da fare" metto le mani nelle tasche posteriori dei jeans e sposto il peso del corpo da un piede all'altro.
"Ci sono cose più importanti da fare che entrare ad ascoltare la lezione?"
Mi verrebbe da riderle in faccia. Ma che domande sono? Ovvio che ci sono cose più importanti da fare.

Come origliare le conversazioni altrui e progettare piani diabolici.
Brava coscienza.

"Certo. Ci sono cose molto più importanti da fare" rispondo con noncuranza.
Lo sguardo della professoressa è furioso. Adoro scatenare questa reazione nei professori.
"Si sieda e non disturbi la lezione"
Sorrido e vado al mio posto.

***

Dopo due lunghissime e noiosissime ore di lezione, c'è l'intervallo. In questo lasso di tempo devo parlare con Cole e con Roxy e Tyler. Speriamo non ci siano intoppi nei miei piani. Non ho tutto il tempo del mondo a mia disposizione.

Inizio subito col cercare Cole. Non è un'impresa facile dato che la scuola è molto grande.
Ad interrompere il mio cammino è qualcuno che mi si para davanti.
Sharon. Cosa vorrà ora? Tanti momenti per farmi perdere tempo è andata a scegliere il meno adatto.
"Cosa vuoi Jones?"
"Sta molto attenta Roberts"
La guardo non capendo. A cosa dovrei stare attenta? Ad uno dei suoi scherzetti ridicoli? Sicuramente vorrà vendicarsi per quello scherzo, ma chissà come lo farà.
"Cosa stai blaterando? A cosa dovrei stare attenta?"
Mi guarda e sorride, un sorriso strafottente.
"

Per una volta ascolta i miei consigli"
Detto questo se ne va lasciandomi confusa. Non bastano i miei problemi ora ci si mette anche Sharon con i suoi consigli inopportuni.

Mi incammino all'esterno e vedo Cole ad un tavolo con i suoi amici. Vado verso di loro e stringo con forza lo zaino in spalla. Quando il bastardo si accorge di me, sorride ed alza una mano per salutarmi. Forzo anche io un sorriso e mi fermo vicino al loro tavolo. Tutti i ragazzi mi guardano ma cerco di contenermi e non dare spettacolo.
"Cole possiamo parlare?"
Alcuni dei ragazzi si avvicinano col busto per poter sentire, altri cercano di non dare a vedere il loro interessamento giocando con il telefono.
"Da soli"
La delusione e la curiosità negli occhi degli altri è una cosa bellissima da vedere.
"Certo" scambia un occhiata con ognuno dei ragazzi, poi mi affianca e ci allontaniamo un pò dal tavolo.
"Senti Cole, per l'appuntamento di oggi non è che possiamo rimandarlo? Tipo a domani?"
Nei suoi occhi leggo il fastidio che gli dà questa cosa.
Ben ti sta maniaco.
"Oh, va bene. Ma come mai questo cambio di programma?"
"Ho delle cose urgenti da fare oggi"
Annuisce e mi saluta.

Bene, una cosa è fatta. Ora devo parlare con Roxy e Ty. Provo a chiamare Ty al cellulare ma non risponde. Chiamo Roxy e risponde al secondo squillo. La differenza tra i due è enorme.
"Ehi Roxy. Dove siete tu e Tyler?"
"Siamo in mensa"
"Arrivo subito"
Stacco e cammino più veloce che posso per raggiungere la mensa.

Pensandoci bene, oggi non ho visto ancora Jason. Di solito è sempre nei corridoi a pomiciare con una ragazza diversa ogni ora. Non abbiamo neanche lezioni in comune oggi quindi penso che non sia proprio venuto.

Ammetti che ti importa.
A me non importa proprio nulla di ciò che fa lui.
E allora perché avresti pensato quelle cose?
Non lo so, ora sparisci.

Arrivo in mensa e subito vedo la testa bionda della mia amica. Corro verso di loro e mi butto a peso morto sulla sedia.
Entrambi mi guardano straniti.
"Devo parlarvi"
Smettono di mangiare e si mettono in fase di ascolto.
"Allora voi sapete che esco con Cole. Ecco, mi sembrava strano che a scuola non mi parlava e non mi guardava e poi risorgeva all'improvviso con un appuntamento ogni tanto. Oggi ho fatto tardi a lezione-"
"Di nuovo" mi interrompe Roxy.
Dove c'entrava questo intervento inutile?
La guardo storto e continuo.
"Stavo dicendo, ho fatto tardi a lezione e, passando vicino i laboratori, ho sentito Cole parlare con qualcuno al telefono e ha detto che il piano sta funzionando alla perfezione e che io penso che lui sia il ragazzo perfetto"
"Che stronzo. Io lo ammazzo. E come se lo ammazzo" Tyler stringe la forchetta tra le mani. Sembra che lo voglia uccidere davvero.
"Tu non farai niente. Ho già un'altra cosa in mente" sorrido diabolica e Roxy ricambia già sapendo cosa voglio fare.
Tyler ci guarda spaventato quindi vuol dire che ha capito anche lui.
"Non pensi che sia un pò troppo pericoloso? Non sai che intenzioni abbia"
"Non è per niente pericoloso. E poi so difendermi"
Tyler sbuffa, sa che non cambierò idea facilmente.

Il resto dell'intervallo lo passiamo parlando e mangiando. Quando suona la campanella che segna la fine dell'intervallo, ci salutiamo e raggiungiamo le nostre classi.

//Spazio autrice

Ciaoo carciofi, spero che il capitolo vi piaccia. Non sono riuscita a scrivere l'incontro con l'uomo misterioso altrimenti il capitolo veniva troppo lungo e noioso.
Nel prossimo prometto solennemente che ci sarà.

Al prossimo capitolo ❤

PS: Buona pasqua 🐣💗

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