Capitolo 25

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Pov's Jason

Sono in macchina e sto andando a casa di Asher per avere dei chiarimenti su quello che voleva fare a Crystal.
Capisco che ha un'attrazione fisica verso di lei, ma addirittura cercare di stuprarla?
Che cazzo gli passa per la testa?

Sento l'adrenalina e la rabbia crescere e inizio a tamburellare le dita sul volante. Avevo intenzione di andargli a parlare stamattina ma ho pensato che era meglio andare a correre con Crystal. Mi è servito a scaricare la tensione e penso che si servito molto anche a lei dato che aveva preso quel povero sacco da boxe come ostaggio.
Vorrei proprio sapere che le passa per la testa.

Arrivo sotto casa di Asher e scendo dall'auto. C'è anche la macchina di Alex. Di ben in meglio direi.
Busso al citofono e aspetto che mi aprano.
"Chi è?" risponde Marie, la domestica francese. Adoro il suo accento.
"Ciao Marie, sono Jason"
Il cancello fa uno scatto e io entro.
Attraverso il vialetto ed intravedo Alex che mi aspetta appoggiato allo stipite della porta. Speravo ci fosse Asher per dargli il mio bel saluto ma aspetterò un altro pò.

"Ehilà coglione. Da quanto non ci vediamo?"
Alex mi saluta con un abbraccio veloce e una pacca sulla spalla.
In effetti è da tempo che non ci vediamo. Anche perché lui non frequenta la mia stessa scuola.
"Ciao Alex" ricambio la pacca sulla spalla.
"Come mai sei qui?"
"Veramente cercavo Asher. Tu come mai sei qui?"
"Ho saputo che ha avuto una sbronza micidiale e sono venuto a vedere come stava. Sai che ha avuto anche dei punti sulla nuca?"
Fingo una faccia stupita.
"E come li ha avuti?"
Alex ride un pò.
"Non ci crederai ma non se lo ricorda"
Scoppia in una fragorosa risata ma io rimango serio. Ora sono sicuro di volere delle spiegazioni. O da lui o dal suo amichetto Cole.

"Ora dov'è?" gli chiedo quando si è calmato.
"È di sopra. Vieni andiamo"
Entriamo e chiudiamo la porta alle nostre spalle. La casa è un pò in disordine ma ormai siamo quasi di famiglia, non ci facciamo piu caso.
"Alex aspetteresti qui? Devo parlare con Asher di un progetto di scuola e ci serve concentrazione"
Alex mi guarda un pò interdetto. So di aver detto una cazzata. Ha dei punti sulla nuca, come fa a concentrarsi?

Poca fantasia mio caro.

Ma silenzio.

"Certo. Poi chiamami quando finite"
Mi fa un occhiolino e sparisce in cucina dov'è Marie.
Inizio a salire di sopra e busso alla sua stanza.
Non sento nessuna risposta ma entro comunque e lo trovo disteso sul letto su un fianco e con il braccio davanti agli occhi.
"Chi è entrato? Non voglio parlare con nessuno"
Prendo la sedia dalla sua scrivania e mi siedo vicino a lui con i gomiti sulle ginocchia.
"Ho detto che non voglio parlare con nessuno"
"Io invece penso che dobbiamo parlare"
Toglie di scatto il braccio dagli occhi e mi guarda per un pò.
"Tu eri con me ieri sera, sai dirmi cosa è successo e perché ho questi punti? Soprattutto chi me li ha provocati e perché mi sono svegliato in una stanza a terra con Cole?"
"Non so dirti tutte queste cose, pensavo che me le dicessi tu"
Restiamo qualche minuto in silenzio dove si sentono solo i nostri respiri.
"Ero venuto con l'intento di spaccarti la faccia"
Asher si gira a guardarmi.
"E perché mai?"
Lo guardo negli occhi e so che non sta mentendo riguardo al fatto che non ricorda nulla di ieri sera.
"Ieri sera ti ho perso di vista. Ricordi cosa hai fatto o chi hai incontrato?"
Sembra pensarci su e poi mi risponde.
"Ricordo di aver iniziato a bere e di essermi ubriacato. Poi il resto è tutto sfocato ma ricordo Cole che mi ha offerto da bere"
Gli ha offerto da bere eh?
"Avevate già parlato a scuola?"
"Poche volte ma sapevo che voleva portarsi a letto Crystal"
"E tu eri d'accordo?"
"No, Jason! Certo che no!" sbotta alzando la voce.
Alzo le mani in segno di resa.
"Okay okay"
Sospira e si passa le mani sul viso.
"Dimmi che tu sai cos'è successo. Sto impazzendo"
"Si, so cosa è successo"
Asher si gira a guardarmi ad occhi sbarrati poi li assottiglia.
"Non è che lo stai dicendo solo per compassione?"
Rido leggermente.
"Non lo farei mai"
Incrocia le braccia al petto e alza gli occhi al cielo annuendo leggermente poi torna a guardarmi.

"Allora?"
"Mh?"
"Vuoi dirmi cos'è successo o no?"
"Oh, si. Stavi per stuprare Crystal con Cole e lei ti ha spaccato una lampada in testa. Ecco il perché dei punti"
Asher mi guarda sconvolto poi assume un'espressione pensierosa.
"Che bastardo" sussurra ma lo sento comunque.
"Cosa?"
"Quando Cole mi ha offerto da bere, il drink aveva uno strano sapore. Forse mi ha drogato e convinto a partecipare al suo gioco perverso"
Può essere una spiegazione plausibile dato che Asher non farebbe mai una cosa del genere. Lo conosco da una vita.
Quindi ora è arrivato il momento di prendersela con il nostro caro Cole.

"Senti Ash io ora vado. Sai per caso dove abita Cole?"
Asher mi guarda un pò perplesso ma alla fine capisce cosa voglio fare.
"Jason non fare guai"
"Io? Quando mai ho fatto guai. Voglio solo parlargli. Come due vecchi amici"
Ash scuote la testa e mi segna su un foglietto il suo indirizzo.
"Mi raccomando"
"Certo mamma. Guarisci presto"
Ride e mi saluta.
A noi due caro Cole.

*******

L'indirizzo mi ha portato di fronte ad un enorme villa con tanto di giardino e fontana.
Come sarebbe bello rompere tutto. Sono piuttosto lontano dal centro della città ma non è un problema. Di sicuro ne vale la pena essere qui.
Busso al cancello e aspetto qualcuno che mi apra.
"Chi è?" sento urlare da una voce più su.
Alzo la testa e noto una ragazzina affacciata ad una finestra.
"Ciao. Sono un amico di Cole. È in casa? Dovrei parlargli"
Gli occhi della ragazzina continuano a guardarmi e inizio a sentirmi un pò a disagio.
"Allora?"
La ragazza scuote la testa e arrossisce un pò.
"Sisi c'è. Ora te lo chiamo"
Chiude subito la finestra e sparisce.
Strana forte.

Dopo qualche minuto la porta si apre e una mano mi invita ad entrare.
È inquietante sembra di essere nella famiglia Adams dove c'è quella mano che si muove da sola.
Raggiungo la porta con passi incerti e poi qualcuno mi tira dentro la casa.
"Ma cosa?"
Alla mia destra c'è Cole che mi guarda stranito.
"Cosa ci fai tu qui?"
"Sono venuto a parlarti. Perché non sei uscito fuori? Sei una specie di vampiro o cosa?"
"Ho un post-sbornia"
Annuisco.
Ora dovrei direttamente pestarlo a sangue o parlargli prima?

Io sceglierei la seconda.

"Allora Cole, mi dici perché ieri sera hai drogato il mio amico?"
Cole sbianca e mi guarda come se avesse davanti un alieno.
"C-cosa? Io non l'ho proprio visto il tuo amico. Ero con Crystal ieri sera"
"Arriveremo anche a quello. Prima rispondimi"
Si sta infastidendo ma non ha capito che tra i due l'arrabbiato e l'infastidito sono io.
"Perché doveva aiutarmi"
"In cosa?"
"A fare una cosa"
"Cioè?"
Procedo con le domande a mitraglietta finché non mi risponde e alla fine cede.
"Volevo scoparmi Crystal e lui doveva aiutarmi"
Lo dice con una tale non curanza che vedo rosso dalla rabbia e il mio pugno si schianta contro il suo naso facendo colare del sangue.
"Ma che cazzo Jason!"
Mette entrambe le mani sul naso e si accascia a terra.
Mi avvicino a lui e continuo a menarlo spinto dai suoi gemiti di dolore.

Lo prendo con il colletto della maglia e avvicino il suo viso rosso al mio.
"Non provare mai più a toccare Crystal. Non avvicinarti mai più a lei altrimenti la prossima volta ti concio peggio di così. Ci siamo intesi?"
Lascio la sua maglia e cade a terra tossendo.
Mi alzo ed esco da quella casa lasciandomi alla spalle un Cole ridotto abbastanza male.

//Spazio autrice

Ciao a tutti! Come state?
Volevo inanzitutto dirvi grazie per le 1,09k visualizzazioni!
Ancora non ci credo! ❤

Volevo anche scusarmi per la mia assenza ma a volte non so davvero cosa scrivere. Spero che questo capitolo vi piaccia.
Lasciate un commento e una stellina che non fanno mai male ma solo bene 😂

Ho iscritto la storia ai #wattys2017.
Speriamo bene!

Ci vediamo al prossimo capitolo ❤

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