Capitolo 32

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La mattina seguente andiamo a casa di Arthur e, come avevo immaginato, vive in un cassonetto.
"Non avevo mai visto casa tua ma ho avuto ragione"
Camminiamo a fatica tra vari cartoni, vestiti, bottiglie e cianfrusaglie varie.
Arthur ha addosso solo dei pantaloncini, dato che si era dimenticato che dovevamo venire, e Roxy non riesce a distogliere lo sguardo. Anche Tyler lo guarda con la coda dell'occhio.

"Bene, iniziamo. Arthur tu dovrai darci una mano quindi vatti a vestire e prendi tutte le cose per pulire. Noi abbiamo portato solo spugne e stracci"
Alziamo in contemporanea le buste con le cose dentro e lui va a cambiarsi.

"Da dove iniziamo? Questo posto è uno schifo totale" Tyler cammina, per quello che si può, per la casa e ogni stanza è per la maggior parte piena di vestiti. Mi guarda disgustato con delle mutande in mano. Io e Roxy scoppiamo a ridere e Tyler lancia via l'indumento che aveva tra le mani.
"Okay, possiamo cominciare. Ho preso scope, secchi e tanto detersivo" dice Arthur spuntando dalla porta.
"Perfetto"
Infiliamo i guanti e iniziamo a togliere tutto ciò che ingombra il pavimento.

Pov's Tyler

Non pensavo che Crystal ci avrebbe portati a pulire casa di un suo amico. E che amico!
L'ultima volta che ci aveva chiesto un favore del genere siamo finiti in una fattoria a pulire gli escrementi delle vacche e dei cavalli. Non dimenticherò mai un'esperienza simile.

Mentre sto buttando la spazzatura, sento altri passi sulle scale. Mi giro e vedo Arthur con altre buste nere tra le mani.
"Ehi, non pensavo fossi sceso anche tu"
"Erano troppe, casa tua si sarebbe riempita di buste al posto di tutta quella roba" faccio spallucce e apro il cassonetto per buttarle.
Fa il mio stesso gesto e poi saliamo su insieme. Sento che mi guarda, mi giro nella sua direzione e lo becco in pieno.
"Perché mi guardi? Ho qualcosa che non va?"
"No, assolutamente no. Anzi, hai tutto in ordine. Anche troppo in ordine"
"Cosa intendi?"
Arrossisce in un secondo e inizia a balbettare. È adorabile.
"Io.. cioè, volevo dire.. Lascia stare"
Fa una risatina nervosa e mi sorpassa.
Rimango a guardare per un pò la sua figura allontanarsi, poi sospiro e salgo anche io.

Pov's Crystal

Dopo che Arthur e Tyler sono scesi giù, siamo rimaste solo io e Roxy a pulire la cucina. Roxy sta strofinando il lavandino e io sto mettendo del cibo in frigo. Mi accorgo che mi sta lanciando delle occhiate e mi giro verso di lei. Fa finta di niente e continua a pulire coprendosi la faccia con i capelli.
"Non pensi che sia abbastanza pulito?"
"È ancora un pò sporco"
"Roxy"
"Il tuo amico è davvero molto disordinato"
"Roxy"
"Dovrebbe prendersi cura un pò di più della casa"
"Roxy!"
Finalmente smette di parlare e pulire, ma non mi guarda ancora. Sospira e alza la testa guardando davanti a sé.
"Cosa devi dirmi?"
"Mh?"
"Quando parli a vanvera e non mi guardi significa che devi dirmi qualcosa. Quindi spara"
"Okay"
Butta la spugna nel lavandino e si gira finalmente verso di me.
"Come stai?"
"Sto bene" dico con ovvietà.
"Per Jason"
"Cosa c'entra Jason?"
"Da quando avete avuto quella discussione vi siete più parlati?"
"No"
"E perché?"
"Non farò io il primo passo. È lui quello che crede di avere il controllo sul mondo, non io"
"Ma tu ci tieni a lui"
"Io...cosa? Assolutamente no"
"Pensi che sia cieca? So che provi qualcosa per lui Crystal. Sei la mia migliore amica, so come ti comporti quando ti piace qualcuno ma non vuoi farlo notare"
"Io mi comporto normalmente"
Alza un sopracciglio e mi guarda con l'aria di un SoTuttoIo.
Sbuffo e mi siedo sullo sgabello vicino al tavolo. Lei si siede di fronte a me e mi mette una mano sul ginocchio.
"Puoi parlarne con me. Noi ci diciamo tutto, no? Siamo una squadra"
Annuisco e lei sorride. La tiro verso di me e l'abbraccio. Rimane un pò sorpresa da questa mia iniziativa ma poi ricambia stringendomi ancora più forte. Ispiro il profumo familiare dei suoi capelli e chiudo gli occhi per un secondo.
"Non so cosa farei senza di te"
Ci stacchiamo dall'abbraccio e mi incoraggia a parlare.
Le racconto in breve di come mi sento quando sono vicino a lui e di quanto peso le sue parole potrebbero avere su di me.
"Sapevo che ti era sempre piaciuto. Ma perché non me ne hai parlato prima? Avrei potuto aiutarti"
Rido un pò. "Aiutarmi in cosa?"
"A conquistarlo"
Scoppiamo in una fragorosa risata e sentiamo la porta che si apre. Arthur e Tyler entrano in cucina e ci guardano con sguardi confusi.
Io e Roxy scuotiamo la testa e passiamo tutta la mattinata a pulire casa di Arthur, sotto sguardi incompresi tra i due ragazzi in casa e canzoni cantate a squarciagola da me e Roxy.

Quando finiamo, la casa è come nuova e si può camminare liberamente in ogni stanza. Ci accasciamo tutti e quattro sul divano, sfiniti.
"Non ridurre mai più la casa in questo stato che non ritorneremo a pulirla"
Avviso Arthur.
"Sempre meglio di spalare merda" dice Tyler.
"È stata una cosa istruttiva"
"Si, certo. Come no" scuote la mano e fa cadere lì il discorso.
Stiamo un altro pò di tempo a fare compagnia a Arthur e verso ora di pranzo facciamo ritorno a casa.

//Spazio autrice

Salve a tutti! Ecco l'aggiornamento dopo un mese. Mi dispiace tantissimo ma il tempo libero è davvero poco. Ringrazio chi mi segue ancora. Grazie grazie grazie ❤

Penso di sospendere per un pò la storia. Devo fare un pò di chiarezza e devo decidere se continuarla o no. Nel caso deciderò di continuarla, pubblicherò tutti i capitoli in una volta. Ciò significa che li scriverò prima tutti e poi li pubblicherò. Il primo libro avrà 40-45 capitoli quindi siamo quasi alla fine.

Al prossimo capitolo ❤

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