Capitolo 6

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Buio. Intorno a me c'è buio. Solo buio.
Mi guardo intorno e non vedo nulla.
"C'è qualcuno?" urlo. Nessuna risposta.

Non ho idea di dove mi trovo e inizio a sentire leggermente freddo. Cammino per un pò ma mi sembra di essere sempre allo stesso punto.

"Crystal" mi guardo intorno ma non c'è nessuno.
"Crystal" di nuovo.
"Chi sei?"
Mi sembra di vedere un'ombra. Mi fermo e continuo a guardarmi intorno.
"Chi sei? Cosa vuoi da me?"
Un uomo si materializza davanti a me.
"Dove sono?" gli domando.
"Sei nei tuoi sogni, Crystal"
"Come conosci il mio nome? Chi sei? E perché sto facendo questo sogno? Cosa significa tutto questo?"
L'uomo mi sorride.
"Verrai a sapere delle cose che non ti piaceranno affatto"
"Che tipo di cose?"
"Non posso darti queste informazioni"
"Tutto ciò non ha senso" dico iniziando ad agitarmi.
"Oh lo avrà, cara. Lo avrà"
L'uomo si dissolve in una nube di fumo e tutto intorno a me inizia a sgretolarsi.

Mi sveglio di soprassalto nel mio letto. Mi guardo intorno e sono nella mia stanza. Tocco le lenzuola per vedere se sono davvero lì.
"Tutto ciò non ha senso" sussurro.

Mi alzo dal letto e vado verso il bagno.
Poso lo sguardo sulla scrivania e vedo il foglio di ieri sera. Cosa può significare? Cosa verrò a sapere? Chi era quell'uomo del sogno?

Troppe domande senza risposta che mi frullano per la testa. Nascondo il foglio nell'armadio e vado in bagno per farmi una doccia.

Faccio partire la musica e mi rilasso. Canto qualche canzone sotto la doccia usando la bottiglia dello shampoo come microfono.

Esco dalla doccia, mi asciugo e vado in camera. Mentre sto scegliendo cosa mettermi, la porta della mia camera si spalanca e io mi giro a vedere chi è.

Tyler è fermo sulla soglia che mi guarda.
"Non si usa più bussare? E se ero nuda?"
Sorride ed entra sedendosi sul letto.
"Diciamo che era questo il mio scopo" dice sorridendo maliziosamente.
Prendo un cuscino e glielo lancio. Gli arriva dritto in faccia. Scoppio a ridere, prendo i vestiti e mi chiudo in bagno.
"Non la passerai liscia!" urla Tyler oltre la porta.
"Si, certo. Renditi utile. Inizia a spostare il letto!"
"Agli ordini"
Rido e scuoto la testa. Mi vesto velocemente ed esco.

Tyler sta ricoprendo il letto con il telo. Gli vado vicino e lo aiuto. Dopo spostiamo l'armadio e incominciamo.
"Facciamo due pareti a testa" propongo.
"Okay"
Prendiamo i pennelli e iniziamo a dipingere.

Mentre dipingo ripenso al foglio e al sogno. Forse dovrei parlarne con qualcuno. Con Tyler o Roxy. Oppure chiedere direttamente ai miei genitori.
Ad interrompere i miei pensieri è una sostanza bagnata sul mio braccio.
Mi giro e vedo Tyler sorridere e il mio braccio pieno di vernice.
"Ops"
"Vuoi la guerra Wilson?"
"Tu che dici Roberts?"

Prendo il pennello e gli dipingo tutta la faccia. Dopo poco iniziamo a rincorrerci per tutta la stanza lanciandoci schizzi di vernice.
"Tregua! Tregua!" urlo quando mi ritrovo tra il muro e Tyler.
"Sei una fifona" mi schernisce.
Gli faccio la linguaccia e continuiamo a dipingere.

****
Sono le 18:40 e Roxy è qui a stressarmi per l'appuntamento di stasera.
"Prova questo" mi lancia una gonna nera che arriva sopra il ginocchio e una camicia rosa chiaro.
"Ma io non avevo questa camicia"
"L'ho portata io. Metti anche queste calze a rete"
Indosso tutto e poi mi passa delle scarpe col tacco nere lucide.

"Sei bellissima. Farai un figurone" dice Roxy battendo le mani e saltellando come una bambina.
"Vieni che ora ti trucco"
"Ma non basta un pò di eyeliner e un lucidalabbra?"
"No. Vieni qui"
"Dai Roxy-"
"Qui. Ora"
Sbuffo e vado a sedermi davanti a lei.
"Non un trucco pesante"
"Lasciami fare"

Dopo 10 minuti posso guardarmi allo specchio e devo dire che Roxy ha un futuro da truccatrice.
"Bene. Sono quasi le 19:00. Gira su te stessa"
Mentre giro, Roxy mi spruzza una valanga di profumo addosso.
"Mi versavi direttamente la bottiglietta, che dici?"
Il campanello suona e io e Roxy sobbalziamo.
"È arrivato" deglutisco ed esco dalla stanza per andare di sotto.
"Buona fortuna baby" mi sussura Roxy sorpassandomi.

Quando arrivo alla fine delle scale, Cole mi guarda con un sorriso che io ricambio.
È vestito molto bene. Camicia azzurra, pantaloni neri e scarpe eleganti nere. I capelli castani sono tirati all'indietro con un gel e gli stanno una meraviglia.
"Buonasera Crystal"
"Buonasera Cole"
Ci guardiamo per qualche istante negli occhi, come a voler capire cosa stiamo pensando l'uno dell'altra.
Nei suoi occhi vedo felicità, neanche un briciolo di preoccupazione o agitazione.
Io, invece, sono sicura di essere molto nervosa e lo si può notare chiaramente anche a metri di distanza.
"Mamma, noi andiamo" dico a mia madre che si trova in cucina.
"Va bene tesoro. Non fare tardi"

Cole mi prende a braccetto e usciamo di casa.
"Dove mi porti di bello?" gli domando una volta in macchina.
"In un posto stupendo"
Lo guardo. È concentrato sulla strada e sorride.

È davvero stupendo.
Ma mai quanto Jason
Sempre nei momenti sbagliati.

Accendo la radio per riempire il silenzio che si era creato.
Canto qualche canzone e in poco tempo arriviamo a destinazione.

Cole viene ad aprirmi la portiera e mi aiuta a scendere.
"Grazie" sussurro.
"Chiudi gli occhi"
Faccio come mi dice e mi lascio guidare.
Inciampo tre volte per via dei tacchi. Poi ci fermiamo.
"Posso aprire gli occhi?"
"Non ancora. Togliti le scarpe"
"Cosa?" urlo.
"Non ti preoccupare. Fidati di me"
Mi tolgo le scarpe e incominciamo di nuovo a camminare.

All'improvviso sento una cosa fredda e morbida sotto i miei piedi.
Non ci metto tanto a capire dove mi ha portata.
Sorrido involontariamente.
"Vedo che hai capito dove siamo" lo posso sentire sorridere dai toni della sua voce.
"Ci siamo quasi"
Camminiamo per un altro pò e poi Cole mi dice di aprire gli occhi.

Rimango a bocca aperta. Siamo in riva al mare, petali di rosa ovunque e un tavolo apparecchiato solo per noi.
"È.. Bellissimo" riesco a dire.
"Sapevo ti sarebbe piaciuto. Andiamo a sederci" mi prende per mano e mi fa accomodare.

"Come facevi a sapere che adoro il mare?"
"Intuito" dice sorridendo.
Un cameriere arriva con la nostra cena e iniziamo a mangiare.
"Non credo che anche questa sia una coincidenza" dico indicando il mio piatto preferito.
"Okay. Mi sono fatto suggerire da tua madre. Ma solo un pochino"
È in imbarazzo. Lo guardo divertita e continuo a mangiare.

Durante la cena parliamo del più e del meno e ridiamo tantissimo.
"Che dici di farci un bagno?"
Mi irrigidisco. Non posso assolutamente fare il bagno.
"N-non ho il costume. Un'altra volta" dico con un sorriso falso.
"Dai Crystal. È solo un bagno. E poi hai l'intimo"
"No. Un'altra volta" dico dura, ma non lo guardo in faccia.
Sono sicura si sia offeso, ma mi scuseró dopo.

Mi alzo e inizio ad incamminarmi verso l'uscita, ma poi ricordo che quando sono venuta avevo gli occhi chiusi quindi aspetto Cole.
"Cole!"
"Arrivo!"
Aspetto qualche altro minuto e poi lo vedo venire verso di me.
"Possiamo andare" mi prende per mano e mi guida verso la macchina.

"Mi dispiace per prima" dico quando siamo per strada.
"Non ti preoccupare. Non è niente"
"No, invece. Sono stata troppo dura. Ma non ce l'avevo con te. Non so che mi è preso" sospiro e guardo fuori dal finestrino.
Cole mi prende la mano e me la stringe.
"Non ti preoccupare. Non ti sentire in colpa" dice con un sorriso rassicurante.
Sorrido anche io e continuo a guardare fuori.

Devo ammettere che Cole non è niente male. È un bravo ragazzo, dolce, gentile..
Si certo. Ma zitta. Pensa a Jason. Non puoi negare che ti piace un pochino.
Ma cosa ne sai tu?
Intelligente. Sono la tua coscienza.
E chi lo dice che tu lo sia davvero?
Fino a prova contraria lo sono.

La mia conversazione mentale viene interrotta dalla macchina che si ferma.
"Sono stato bene stasera" mi dice Cole
"Anche io" annuisco.
"Po-potremmo rivederci"
Sorrido "Certo"
Gli lascio un bacio sulla guancia
"Ci becchiamo a scuola"
Scendo dall'auto e attraverso il vialetto di casa.

C'è ancora qualcuno sveglio. La luce della cucina è accesa. Entro e vado a vedere chi c'è.
"Sei tornata" mia madre è seduta con una tazza di thè tra le mani.
"Ti sei divertita?"
"Certo. Cole è un ragazzo d'oro"
"Si, ho notato"
"Mamma vado in camera. Notte"
"Notte tesoro"

Salgo le scale e, quando arrivo in camera, mi butto sul letto e mi addormento.

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