𝐓𝐈𝐓𝐀𝐍𝐈𝐂 - Chrisha Foster

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Nome: Chrisha, nome che ha il significato di "la verità" e "nobile", in questo caso fu scelto della madre, per sottolineare il loro retaggio.

Cognome: Foster, cognome che trae le sue origini dall'Inghilterra, si origina dall'omonima parola inglese, che ha il significato di "allevare".

Famiglia: America, Washington. La famiglia Foster vive a Washington, dove risiede la loro casa principale: una grande villa, circondata da un immenso giardino. Era composta da: Richard e Rosalind, i genitori di Chrisha, Jennifer, sua sorella maggiore, e Michael suo fratello minore. A seguito della morte della sorella e dalla bambina appena nata, nel 1911, tutti i membri della famiglia, sprofondano in una grande tristezza: Chrisha prende le distanze dal padre a cui si rivolge freddamente e lo stesso fa con la madre; mentre non ha ancora rivisto il fratello Michael, partito per un viaggio in cerca di fortuna nell'America meridionale.

Età, giorno e data di nascita: 20 anni, 19 Marzo 1892.
Segno zodiacale: pesci. Come Chrisha il segno del pesci è sensibile, da molta importanza ai suoi sentimenti e al suo intuito. Concentrata sul suo percorso interiore, la ragazza era incline a comportamenti sconsiderati, ma che la facevano sentire viva. Come i pesci si mostrava instabile e mutevole e proprio queste caratteristiche la tradirono al momento del lutto. Così, tutte queste qualità furono eclissate dall'indifferenza e dalla nostalgia.

Prestavolto: Lucy Boynton, dalla morte della sorella e della nipote indossa sempre abiti neri, come se fosse perennemente in lutto.

Carattere: Chrisha era una ragazza solare e spensierata, che adorava passare il tempo tra mille giochi assieme alla sorella. Rideva spesso e si divertiva con ogni cosa, crescendo il suo carattere era rimasto quello di sempre, nonostante la sua età. Amava il divertimento, l'adrenalina e il vivere la vita sentando i brividi sulla propria pelle.
Sensibile nel suo profondo, alla morte della sorella e della futura nipote, non sopportando questo fardello, prese a sprofondare in un oblio di tristezza, vivendo nel passato e nel ricordo di una vita migliore.
La circonda un velo di malinconia e di indifferenza verso ciò che accade intorno a lei; la gioia sembra sparita dalla sua vita e solo i ricordi del passato a volte le strappano un sorriso. L'indifferenza vive su di lei e sul suo viso le emozioni non sono quasi più distinguibili. Prova tristezza e nostalgia quasi in ogni momento e cede a loro senza affrontarli.
Chiusa nel suo buco, non avendo più un motivo per tornare quella di un tempo, continua a sprofondare. La rabbia sembra non toccarla più, mentre un tempo le colorava di rosso le guance e le permetteva di rispondere. La facevano arrabbiare le ingiustizie, ma adesso si mostra condiscendente verso quelle.
Detesta essere al centro dell'attenzione e circondata da troppe persone, predilige stare da sola, chiusa in posto appartato, in cui possa scrivere le sue lettere e contemplare le sue foto. Non si fida più di nessuno, nemmeno di sé stessa.
L'invidia e la gelosia non fanno più parte di lei, dato che, come la rabbia, sono svaniti dalla sua persona.
Infine, la paura non la tocca più, ma a volte la notte si sveglia di soprassalto, rivivendo la notizia della morte della sorella e della nipote. Dopo pochi minuti di panico, riesce a riprendere il controllo di sé, ritornando la persona fredda ed indifferente che è.

Storia: Chrisha nasce in una famiglia molto ricca, non per una particolare attività, me per i soldi ereditati grazie al loro alto retaggio. Così, la ragazza cresce in un'immensa villa, tra balie, cuoche e camerieri, servita e trattata quasi come una principessa. Passa spesso il suo tempo con la sorella Jennifer, più grande di lei di quattro anni; diventano inseparabili, fino a quando questa deve iniziare a cercare un marito.
Così, sia Chrisha, sia Jennifer, sia la madre partono verso l'Inghilterra in cerca di buoni partiti per la sorella. Per quest'ultima non conta l'età, ma il patrimonio: il futuro marito della figlia deve possedere tanti soldi quanti i loro o di più, e deve provenire da un retaggio altrettanto altolocato. Durante il viaggio, in una festa a Londra, Jennifer combina il suo matrimonio, con un'uomo di trentasei anni, rimasto vedovo della prima moglie. Così, vengono organizzate le nozze e la futura sposa ritorna in America assieme alla sorella e alla madre, per annunciare le nozze.
Chrisha inizia a sentirsi sola, mentre la sorella diventa sempre più eccitata all'idea delle nozze e del trasferimento in Inghilterra.
Il 16 Aprile 1908, viene celebrato a Londra il matrimonio tra Jennifer e il suo nuovo marito; Chrisha si separa dalla sorella e torna in America, sentendo giorno dopo giorno la sua mancanza. Inizierà a scriverle delle lettere e la ragazza risponderà; un giorno, mentre già la madre aveva iniziato a pensare al viaggio per il matrimonio per Chrisha, la ragazza riceve la notizia, tramite una lettera della sorella, che quella verrà in America. Così, una volta ricevuta assieme al marito, Jennifer annuncia di essere incinta e che il bambino dovrebbe nascere intorno a Maggio del 1911; mentre tutti sono felici per l'annuncio, Jennifer propone a Chrisha di diventare la madrina del futuro neonato. Tra lacrime di gioia, la sorella torna in Inghilterra e le due continuano a scriversi.
Il giorno del parto si avvicina e la tensione è alle stelle, Chrisha invia la sua lettera e non riceve risposta. Ma la notte del 10 Maggio 1911, tutta la famiglia attende in salotto il fatidico telegramma. Arriva il cameriere e Chrisha lo legge ad alta vooce: "Morte di Jennifer e della piccola durante il parto. Sentite condoglianze". Da quel giorno in poi la famiglia si divide: i rapporti diventano freddi e distaccati.
Passati pochi mesi, la madre sembra riprendersi e decide che il viaggio per maritare Chrisha si farà. La ragazza, distrutta dalla perdita, non si oppone e parte con lei. Giunti in Inghilterra, Chrisha si dimostra distaccata e fredda con ogni pretendente; la madre la rimprovera, cercando di farla risvegliare, ma la ragazza continua a sprofondare. Giorno dopo giorno, scrive lettere alla sorella, com'era solita fare, gettandole poi al vento. Il ricco signore che ospitava le due donne nella sua dimora, parla con la madre riguardo a Chrisha e le propone di partire con i suoi due biglietti del Titanic verso l'America, e di rifare quel viaggio più tardi. Così, la madre e la figlia indifferente decidono di imbarcarsi sul Titanic, in una delle cabine di prima classe, senza aver trovato nessun marito per la ragazza.

Rapporti con gli altri Oc:

I. Familiari: madre {Rosalind Foster}

Orientamento sessuale: eterosessuale

Numero parole: 1093

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