𝑴𝑨𝑹𝑨𝑼𝑫𝑬𝑹𝑺 𝑬𝑹𝑨 - Thisbe [Ibi] Hawthrone

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" 𝙴𝚟𝚎𝚛𝚢𝚘𝚗𝚎 𝚢𝚘𝚞 𝚖𝚎𝚎𝚝 𝚒𝚜 𝚏𝚒𝚐𝚑𝚝𝚒𝚗𝚐 𝚊 𝚋𝚊𝚝𝚝𝚕𝚎 𝚢𝚘𝚞 𝚔𝚗𝚘𝚠 𝚗𝚘𝚝𝚑𝚒𝚗𝚐 𝚊𝚋𝚘𝚞𝚝. 𝙱𝚎 𝚔𝚒𝚗𝚍. 𝙰𝚕𝚠𝚊𝚢𝚜 „

✵ .°୭̥ ───────────── .°୭̥ ✵

✵.°୭̥ 𝗧𝗛𝗜𝗦𝗕𝗘ⁱᵇⁱ .°୭̥ ✵

Il nome viene da una delle Metamorfosi di Ovidio o, più precisamente, si tratta di due figure mitologiche di cui questo poeta decise di parlare.
La loro storia è complicata e triste, una metamorfosi che si crea da una morte per amore.

Piramo e Tisbe sono due giovani, che abitano in case contigue. Si amano, ma le famiglie non accettano questa loro unione e così fanno in modo che non si possano vedere. Mai.
Ma i giovani bruciano di amore l'uno per l'altra e non posso starsi lontani; così, iniziano a parlarsi tramite una piccola fessura del muro, che separa le abitazioni. Una minuscola crepa che nessuno aveva mai notato, ma "cosa non vede l'amore!".

Piramo, volendo smettere di lanciare baci volanti senza poter poggiare le sue labbra su quelle dell'amata, propone di fuggire e l'altra accetta. Allora la notte decidono di ritrovarsi da un albero dai fiori "nivei" poco fuori dalla città.
Tisbe esce di casa e, arrivata al luogo stabilito, ma nota una leonessa, con le fauci piene di sangue.
La ragazza, subito, fugge e nella corsa fa cadere il suo velo a terra.
La belva, quindi, trovandolo e sentendo quell'odore umano, inizia a stracciarlo, impregnandolo di un rosso che parlava chiaro. Poi, lascia la scena.

Pochi attimi dopo anche Piramo fa il suo arrivo in quel luogo tranquillo, ma al posto della amata trova e quel velo distrutto. Allunga le mani e, ancora incredulo, lo stringe tra le dita. Inizia a baciarlo, a piangere, a gridare, chiamare Tisbe, a maledire se stesso per averla condotta lì. La crede morta e sente che la colpa è solo e solamente sua.

Preso da forti emozioni, afferra il suo pugnale e con un colpo trapassa la sua carne, uccidendosi.

Ma Tisbe è ancora viva e, poco dopo, torna a quel luogo, felice di stare per passare la sua vita con l'uomo che ama. Non passerà la sua vita con lui, ma la morte.

Giunta lì, vede il corpo di Piramo agonizzante e crolla.
Maledice il destino che invece di unirli sulla terra, tra i mortali, li ha uniti nella morte. Così, afferra quel pugnale e mette fine anche alla sua esistenza.

Da quel giorno i fiori candidi della pianta divennero di un rosso scuro e vivo, in ricordo del sangue versato dai due giovani.

A Thisbe non piace il suo nome, proprio come a Theo. Conosce fin troppo bene la storia e il significato di questo; la trova triste e, per questo, vede anche il suo nome in questo modo.

Così, si presenta sempre con il nome Ibi, quello che suo fratello Theseus le diede la prima volta che la vide. Questo "soprannome" ormai ha praticamente preso il posto del suo nome. Tutti lo usano e l'unica ad usare Thisbe è sua madre, continuamente.
Ibi pensa che questo sia dovuto al fatto cha la donna, come sempre, ci tenga particolarmente a far stare male tutti loro, proprio per non sentirsi sola nel suo costante dolore.

✵.°୭̥ 𝗛𝗔𝗪𝗧𝗛𝗢𝗥𝗡𝗘.°୭̥ ✵

✵.°୭̥ 𝟭𝟯 𝗢𝗧𝗧𝗢𝗕𝗥𝗘ˢᵉˢᵗᵒ ᵃⁿⁿᵒ .°୭̥ ✵

Un rosa intenso, misto ad un arancione leggero avvolgeva in un caldo abbraccio il cielo di metà Ottobre. La luce che filtrava dalle tende era soffice, proprio come il tenero sorriso della bambina che pochi istanti prima era venuta al mondo.

Sì, perché Ibi sorrideva già pochissimi minuti dopo il suo primo piantino. E così facevano anche tutti quelli intorno a lei, tutta la gente che se la passava di mano in mano.

Arrivarono moltissimi fiori a casa quel giorno uno più bello e delicato dell'altro, ma furono tutti lasciati appassire, come la felicità di quel momento.

La signora Hawthorne non era dell'umore per festeggiare o almeno non così tanto. La sua felicità era effimera, destinata a svanire nel giro di poche ore.

Suo marito, Hugo, quel pomeriggio piantò un piccolo cespuglio di gelso in giardino, in onore del nome che aveva dato alla bambina. E quello fu l'unico regalo che riuscì a perdurare nel tempo, di cui tutti si dimenticarono, se non i tre fratelli.

Il ricordo della nascita di Theseus è ben noto nel villaggio, ma quello di Ibi è solo un lontano ricordo, mantenuto vivo dallo scorgere quei frutti rossi.

I ragazzi lo chiamano "L'albero del ritrovo". Uno va lì e aspetta che arrivi un altro e così via. Nel bene e nel male, quando si ha voglia di giocare e quando si ha voglia di piangere. Se vai lì, però, una cosa soltanto è certa: non sarai abbandonato.

Più volte la madre dei fratelli, si è accorta del significato che aveva quell'arbustello per i figli, ma non è mai riuscita a comprenderlo veramente. Solo per questo è rimasto ancora lì, altrimenti di sicuro l'avrebbe già abbattuto.

✵ .°୭̥ ───────────── .°୭̥ ✵

𝗛𝗨𝗙𝗙𝗟𝗘𝗣𝗨𝗙𝗙
" 𝙸 𝚕𝚎𝚊𝚛𝚗𝚎𝚍 𝚝𝚑𝚊𝚝 𝚜𝚑𝚎'𝚜 𝚓𝚞𝚜𝚝 𝚊 𝚐𝚒𝚛𝚕
𝚜𝚑𝚎 𝚕𝚘𝚜𝚝 𝚑𝚎𝚛 𝚖𝚘𝚝𝚑𝚎𝚛 𝚝𝚘𝚘 𝚢𝚘𝚞𝚗𝚐 𝚊𝚗𝚍
𝚜𝚑𝚎 𝚕𝚘𝚟𝚎𝚜 𝚋𝚕𝚒𝚗𝚍𝚕𝚢 𝚊𝚗𝚍 𝚙𝚊𝚜𝚜𝚒𝚘𝚗𝚊𝚝𝚎𝚕𝚢.
𝙴𝚟𝚎𝚗 𝚒𝚏 𝚌𝚘𝚗𝚜𝚞𝚖𝚎𝚜 𝚑𝚎𝚛 „

Ibi senza ombra di dubbio finì in Tassorosso, inutile dire che Theo gliel'aveva sempre detto. La ragazza aveva sentito da suo fratello moltissimi racconti sulle casate e lo stesso valeva per il suo fratellino, che subito le aveva predetto che, nel caso in cui sarebbe arrivata anche la sua lettera, lei sarebbe finita in Tassorosso.

Ovviamente, quando entrò nella Sala Grande non era nervosa proprio perché poteva contare sugli sguardi rassicuranti di suo fratello Theseus, già seduto al suo tavolo.

Si avvicinò allo sgabello, mentre dentro di sé si sentiva leggermente ansiosa. Non voleva essere divisa da suo fratello e quindi, chiuse gli occhi, strizzandoli e sperando con tutta se stessa di finire in Tassorossoo in Grifondoro, essendovi lì un ragazzo che tanto avrebbe voluto consocere.

Ma il capello nemmeno ascoltò quelle sue preghiere e subito decise la sua sorte. Il tavolo dei giallo neri esultò in un gran clamore e lei, con le sue gunciotte rosse, si diresse tra i suoi nuovi compagni di casata.

Oggi è molto fiera della sua casata, ma odia vantarsi e per questo non lo fa mai. In generale, non ha stereotipi legati alle altre casate di Hogwarts e tende a basarsi sul carattere del singolo, piuttosto che sul suo gruppo di appartenenza.

Per molti motivi, incluso anche quello di essere una Tassorosso, è spessissimo presa in giro, viene chiamata "fatina" o "piccolina" sempre in tono dispregiativo. Come se fosse una sprovveduta, troppo gentile e debole. Ma solo il fatto di riuscire a mostrarsi sorridente, nonostante tutto quello che le viene detto, la rende una persona forte.

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✵.°୭̥ 𝗠𝗘𝗭𝗭𝗢𝗦𝗔𝗡𝗚𝗨𝗘.°୭̥ ✵

Ibi è una mezzosangue, proprio come i suo fratelli.
È costantemente presa di mira per questa sua condizione, come se non esistesse la bella persona che è ma solo un muro da chiamare "lurido mezzosangue".

Le offese le fanno molto, ma molto male, proprio come a Theo. Solo che non lascia trasparire nulla, annegando tutto in un sorriso che apparentemente sembra sincero, ma è solo forzato.

Nessuno sa di questa sua debolezza davanti a questo genere di insulti. Nemmeno Theo e Theseus, che l'hanno vista piangere una volta sola, ma senza essere a conoscenza del motivo.

Ovviamente ha sempre patito gli insulti, non solo quelli nel mondo magico, ma anche quelli dei babbani.
Per questo, le notti in cui è più tesa si rifugia fuori da casa sua e allenta la pressione piangendo. Se non lo facesse, di sicuro avrebbe uno dei suoi soliti attacchi di panico, che non è mai stata brava a gestire.

Non è vero che il tempo porta ad abituarsi, perché un insulto può far male anche se ripetuto continuamente. Anzi, ti spinge sempre più in basso, ti spinge sempre più a credere che tutte quegli insulti possano avere un fondo di verità.

Alla fine, se mi insultano sia tra babbani sia tra maghi dovrò avere qualcosa di sbagliato io e non loro?

Questo è ciò che sta iniziando a pensare Ibi e giorno dopo giorno non fa altro che convincersene un po' di più. Per fortuna è tutta un'ideologia ancora in corso, che però a lungo andare potrebbe rivoltarsi contro di lei. Resta ancora un po' di tempo e pazienza per poterla fermare.

✵.°୭̥ 𝗔𝗟𝗟𝗬 𝗦𝗛𝗘𝗘𝗗𝗬 °୭̥ ✵

La bellezza di Ibi è semplice, minuta e molto bassa.

La ragazza, infatti, è alta circa "tre mele e poco più" (1.60 molto scarso) e per questo a scuola veniva presa in giro.
"Nana" era spesso il suo soprannome, mentre la gente la imitava, camminando accovacciati. Ha sempre patito per questi insulti, tanto che adesso ha come un tic. Infatti, può capitare che durante una conversazione si alzi sulle punte senza un'apparente motivo.
A scuola faceva così: cercava di capire quanti centimetri mancassero ancora per essere alta come tutti gli altri.
In camera ha ancora dipinte sul muro diverse tacchette bianche. Una tra queste ha scritto vicino: "altezza perfetta". Quella che da piccola avrebbe dovuto raggiungere.

La parte che "sfoggia" di più del suo corpo è il sorriso. Crede che sia l'unica decente di se stessa, tutto il resto ha sempre qualche difetto.
Ibi, quindi, ride spesso, molto spesso. Anche quando c'è qualcosa che non va, è stata offesa e sta male, maschera tutto dietro il suo sorriso.

Ha un fisico molto asciutto, privo praticamente di curve. Il seno non è per niente prosperoso e anche di questo ha spesso patito. La colpa era sempre di quelle ragazzine che non facevano altro che imitarla, per denigrarla. Prendevano uno dei loro quaderni e se lo mettevano sotto la camicetta.
"Guardate sono Thisbe... più piatta di una tavola da surf"

✵.°୭̥ 𝗞𝗜𝗡𝗗 °୭̥ ✵

Ibi è una ragazza molto sorridente, che usa il sorriso in qualsiasi situazione. Quando è triste o prova dolore, con questo cerca di mascherare tutto; quando, invece, è felice non farà altro che ridere e sorridere.

Per questo, è anche una ragazza che adora scherzare. Le piacciono le battute leggere, quelle fatte ogni tanto. Molto spesso (praticamente sempre) usa l'ironia, anche se talvolta esagera. Magari, rischia di fare scherzi "poco graditi" o che comunque in quel momento non sono opportuni. In questi casi, a testa bassa cercherà di scusarsi in tutti (ma davvero tutti) i modi possibili, rendendosi subito conto dell'errore.

A volte può sembrare simile ad una di quelle palline che rimbalzano di qua e di là, infatti, non sa mai stare ferma. Deve sempre fare qualcosa, deve sempre dare la mano in qualche modo, anche se le sue condizioni fisiche non glielo permettono. È difficile (difficilissimo) farla desistere da questo istinto che ha, solo pochi ci riescono e soprattutto con tanta pazienza.

Dunque, Ibi è un po' una testona, si fissa su certe cose e certe idee e, una volta che si rende conto che sono sbagliate, subito si pente. Per scusarsi, solitamente ripete la parola "scusa" all'infinito, oppure verrà lì in cerca di un po' di coccole.

Lei, infatti, ha spesso bisogno di sentire il "contatto fisico", richiedendo solo alle persone di cui si fida veramente tante coccole. Per esempio, ne ha moltissimo bisogno la mattina prima di iniziare la giornata, se non le ha è difficile che si alzi dal letto subito (la mattina è davvero molto pigra, proprio come Theo).

È davvero molto protettiva, ma cerca di non farlo trasparire troppo. Si limita "semplicemente" a seguire tale persona ovunque, avendo gli occhi che lanciano spesso alcuni guizzi nella sua direzione. Con le persone a cui tiene, ha anche un atteggiamento molto materno. Si preoccupa spesso e deve accertarsi frequentemente che tutto sia a posto. Vuole che gli altri siano felici e per questo dedica pochissime attenzioni a se stessa, praticamente zero. Ibi crede, infatti, che sia più gratificante veder sorridere gli altri, piuttosto che se stessa. Ogni sua singola azione è finalizzata a questo, perciò, non direbbe o farebbe mai nulla di male alle persone che ama davvero.

Tutto questo soprattutto verso Theo e Theseus, per cui è spesso una "mammona" e questo non li infastidisce per niente, anzi...

Crede, inoltre, che condividere, per esempio, sia meglio di tenere tutto per sé. È una sua filosofia continua che applica quotidianamente. Quando compra qualcosa, infatti, non è mai per se stessa è sempre per qualcun altro, stessa cosa per le sue azioni.

È anche molto (ma davvero tanto) sensibile, solo che non lo ha mai lasciato intravedere a nessuno se non a Steve e sua sorella. Spessissimo si commuove, anche per cose che apparentemente possono sembrare banali, come un piccolo regalino. Ma Ibi non può farci nulla e subito inizia a piangere di felicità. Ovviamente con le persone a cui è meno legata non fa trasparire nulla di tutto ciò e si limiterà a un suo solito sorriso.

Ma, in compenso, sono anche molti i suoi difetti. Per esempio, tende a farsi sovrastare troppo dalla paura e dall'ansia. Non riesce a gestirle e quindi arriva sempre a toccare l'apice con uno dei suoi attacchi di panico. Per superarli, ha bisogno di non essere sola, ma necessita di Theo o Theseus al suo fianco. Altrimenti, peggiora e peggiora ancora, non riuscendo a fermarsi, arrivando in rari casi allo svenimento.

Un altro suo grandissimo difetto è quello di nascondere il suo dolore. Se le chiedi "come stai?" ti risponderà sempre con un "bene", anche se dentro di sé prova tutto il contrario. Questo è un grande problema soprattutto per le persone che si preoccupano veramente per lei; facendo così, infatti, le farà solo che arrabbiare, nonostante il suo intento sia tutto il contrario.

Quando è arrabbiata, finisce sempre per diventare poco lucida, smettendo di ragionare. Non alzerà mai la voce o almeno lo fa davvero raramente. Il suo problema è quello di dire cose "stupide" di cui poi si pentirà un nano secondo dopo.

Nonostante questi difetti, che si porta un po' dietro dal periodo difficile che ha vissuto, Ibi è una ragazza estremamente dolce, premurosa e altruista. Dolce perché a volte fa qualche piccola sorpresina inaspettata alla persona a cui vuole bene; premurosa perché cercherà di non far mancare nulla a nessuno; altruista perché non si dimenticherà mai di alcuna persona e farà qualsiasi per veder felici le persone che ama.

Oltre a tutte queste caratteristiche, ha anche una forza dentro di sé. Magari non può sembrare all'apparenza, ma la forza che ha dentro è quella che le ha permesso di non soccombere in tutti gli anni difficili che ha passato. La usa davvero raramente, nei momenti in cui le persone a cui tiene sono toccate da qualcun altro. Le difenderà (ovviamente a parole, perché non ha forza fisica), ma senza esagerare, trattenendosi dagli insulti e dalle parole forti. Ma quando ci voglio, eh, ci vogliono.

Ibi si fida difficilmente delle altre persone, infatti, tutte queste caratteristiche elencate, riguardano il suo modo di comportarsi con coloro a cui ha dato fiducia.

Con gli estranei tenderà sempre a mostrarsi carina e simpatica, non rinunciando alle sue battute. Ovviamente sarà gentile e farà gentilezza a chiunque, ma mostrando meno i suoi sentimenti puri.

Infine, Ibi è umile e si accontenta davvero di pochissimo. Perciò, non si è praticamente mai truccata in vita sua e i suoi vestiti sono davvero pochi e poco costosi. Ma lei è felice così, è felice perché ha già tutto quello di cui ha bisogno: la sua famiglia e i suoi amici.

✵.°୭̥ 𝗦𝗧𝗢𝗥𝗜𝗔.°୭̥ ✵

Ibi nacque in una giornata di splendido sole, proprio come il suo sorriso, luminoso e caloroso.
Ma la vita lì, in quel piccolo paese, era tutt'altro che simile ad un cielo raggiante e senza nuvole.

Da piccola sembrava non sentire questo peso, soprattutto nei primi anni della sua vita. Giocava con Theseus e la crisi familiare le pare qualcosa di impossibile e di lontano.

Nato Theo, il suo sorriso si fece ancora maggiore e la felicità aumenta in lei. Si prendeva cura di lui, a volte litigandoselo con il fratello. Cercava di stargli il più vicino possibile, anche quando non ce n'era un apparente bisogno. Ma suo padre, in particolar modo, non accettava questo atteggiamento della piccola bambina, trovandolo morboso e poco consono.

Capitava, infatti, che spesso Hugo le togliesse il bambino di mano o facesse di tutto per distoglierla dal voler accudire. Ma Ibi era una bambina, non capiva quell'atteggiamento e, quindi, non faceva altro che rattristarsi e spesso piangere per questo.
Sua madre se ne preoccupava poco, già afflitta per quello che sta accadendo alla famiglia o, meglio, a suo marito.
Alla fine, Ibi non le dava fastidio: era solo una bambina troppo solare e gentile per i suoi gusti.

Quando la famiglia si divise, Ibi sentí il mondo crollarle addosso. Seppur piccola aveva sempre avuto una certa idea di famiglia, di amore e non credeva che separazioni del genere potessero avvenire. Quello che aveva sempre visto era simile ad una fiaba con lieto fine, ma la vita che stava vivendo era tutto il contrario.

Subito dovette abituarsi a quella nuova vita, allo svolgere nuove e continue faccende. In più, sua madre sembrò mostrare verso di lei un certo disprezzo; di sicuro non era dovuto al ricordo del padre (come nel caso di Theo), bensì a questo suo essere sempre sorridente, anche nelle difficoltà. Forse la invidiava, proprio perché mai ne sarebbe stata capace; quindi, spesso se la prendeva con lei per nulla o lei affidava il doppio delle cose da fare.

A scuola le cose non vanno bene e si sente continuamente fuori posto, presa in giro senza ritegno. Era strana e lo sapeva, aveva qualcosa di diverso e tutti la odiavano per questo.

Faceva sempre la strada di ritorno da casa con Theseus, ma quel giorno lui era malato. Così, velocemente, lasciò l'edificio e si diresse verso il bosco. Non voleva stare tra quelle persone, che non facevano che denigrarle.

Arrivata nella foresta, solo lì si accorse del silenzio e della solitudine che l'avvolgeva. Insomma, di solito c'era anche Theseus e non era mai sola, ma quel pomeriggio sentiva anche qualcosa non andare nell'aria.

Continuò a camminare, cercando di non cedere alla paura. Sentiva dei rumori non troppo lontani, si spostavano le foglie e più avanzava più sentiva di non essere "veramente sola".

Svoltò qualche volta, aumentato il passo, e d'un tratto notò un animale steso a terra. Era un lupo e subito la piccola Ibi si prese un colpo. E se ce ne fossero statu altri vicino? Cosa doveva?

Rimase pietrificata e continuò ad osservare l'animale: era ferito al fianco e usciva davvero molto sangue, tanto che il suo pelo grigio era diventato scuro.

La bambina fece per girarsi ed andarsene via, non era sicuro. Ma qualcosa dentro di lei, la fece voltare di nuovo verso quel lupo così fragile e, deglutendo, gli si avvicinò. A dire il vero, non sapeva che fare, quindi, poggiò semplicemente le mani sulla pelliccia dell'animale, che ringhiò leggermente dal dolore.

In quel momento, valutò che fare, ma appena alzò la mano la ferita era svanita. Aveva curato spesso qualche uccellino, ma senza mai rendersene conto. Li vedeva, li prendeva tra le mani e allora riusciva a guarirli.

Quella fu la sua prima magia.

In quegli anni conobbe Cole un amico di suo fratello, anzi il suo migliore amico. Theseus ne parlava spesso e lei ogni volta che sentiva quelle storie si innamorava sempre di più.

Lo conobbe durante il suo primo anno ad Hogwarts, inutile dire che era sempre imbarazzatissima, ma anche al settimo cielo.

Quell'estate venne a casa loro e lei fece di tutto prima per convincere la madre, svolgendo il doppio delle faccende.

Un giorno decisero di giocare a nascondino nel bosco, quando iniziò a piovere. Ibi andò in una piccola grotta, dove poter stare all'asciutto e lì trovò il ragazzo, Cole.

Iniziarono a parlare e alla fine si baciarono.
Ibi non ha ancora dimenticato quel bacio e spesso ci fantastica su.

Theseus alla fine non vuole che lei stia con Cole, anche perché alla fine ci sarebbero miliardi di problemi, ma la ragazza non riesce  a dimenticarlo e forse nemmeno a resistere.

In aggiornamento...

✵.°୭̥ 𝗖𝗢𝗥𝗦𝗜.°୭̥ ✵

Ibi è la classica ragazza della frase "potresti fare molto, se solo ti applicassi". La verità, infatti, è che non ha mai tempo; rimbalza sempre di qua e di là per il castello, a fare, fare, fare e poi quando ha qualche minuto libero, solitamente, lo spende per andare dai suoi fratelli.

Ma la scuola è stata un "problema" per lei anche molto prima che frequentasse Hogwarts. Quando allora andava ancora alla scuola babbana, lì aveva molti più problemi: le persone che la bullizzavano, professori poco attenti alla sua condizione familiare e decisamente moltissime faccende da svolgere.

Per questi motivi Ibi ha sempre avuto difficoltà in materie troppo mnemoniche, dato che non aveva mai tempo per mettersi lì e studiare tutto. Ad esempio, adesso, non va molto bene in Storia della Magia.

È invece molto brava in materie dove si richiede prontezza e capacità logiche e pratiche. Un esempio è Incantesimi o Divinazione. Lì, sa essere molto perspicace e impara tutto subito, come se avesse già in qualche modo studiato le cose.

Non le piace Volo, per questo il primo anno fece molta fatica a doversi adattare allo studio anche di quella materia.
Non detesta il Quidditch, anzi lo segue molto assiduamente, essendo che suo fratello gioca nella squadra.
Spesso parlano insieme di squadre e partite, anche se molto spesso Ibi non riesce a capire fino in fondo alcuni passaggi, non avendolo mai praticato.
A differenza di Theo non ha paura dell'altezza, ma semplicemente ha sempre trovato "poco stabili" le scope e preferisce evitare di salirci, seguendo semplicemente le partite dagli spalti.

✵.°୭̥ 𝗣𝗘𝗧𝗧𝗜𝗥𝗢𝗦𝗦𝗢.°୭̥ ✵

Ibi tra i suoi fratelli è stata l'unica a riuscire a produrre un Incanto Patronus.
Era un pomeriggio nuvoloso e, insieme a suo fratello Theo, erano andati al Lago Nero. Quasi non la considerava, da quanto era preso nello studio. Leggeva e rileggeva, anche camminando, lo stesso libro di Difesa Contro le Arti Oscure.
Arrivati, Ibi si sedette al suo fianco ed iniziò a sbirciare.

"C'è qualche problema con questo...?" chiese la ragazza, indicando l'incantesimo che Theo non faceva che tentare senza successo.

"Sì" esclamò lui secco, "è impossibile!"

Ibi si alzò, ridendo e pensando che in fondo nulla è davvero così impossibile. Bastava pensare al ricordo più felice della tua vita. Ne trovò uno e tentò l'incantesimo, ma senza alcun risultato.

"Visto?!" disse Theo, scuotendo la testa e ritornando a leggere il suo libro, cercando di capire se ci fosse qualche trucchetto. Insomma, gliel'aveva detto che era impossibile.

Ibi, però, non si arrese e tentò un'altra volta, anche questa senza successo. Poi, si ricordò di qualcosa, uno dei momenti più felici della sua vita. Allora, tentò e questa volta un getto azzurro illuminò le pagine del libro di Theo.

Il ragazzo alzò il viso incredulo, mentre osservava la sorella sorridere a quella luce bluastra. Lentamente quel getto prese forma, divenendo un piccolo pettirosso.

Theo, più tardi, e non solo lui chiese ad Ibi quale fosse il ricordo più felice che aveva usato. Ma la ragazza non l'ha mai svelato a nessuno: vuole che resti un segreto.

Il motivo del suo animale, il pettirosso, è dovuto al fatto che si tratta di piccoli e puri uccellini. Quante volte la mattina il loro cinguettio più soave rispetto agli altri può migliorare una giornata. I pettirossi ci sono, ma noi quasi non ce ne accorgiamo. Migliorano le giornate e l'ambiente intorno a loro, senza che nessuno ci faccia caso spesso. Ibi lo stesso.

✵.°୭̥ 𝗖𝗨𝗥𝗜𝗢𝗦𝗜𝗧𝗔'.°୭̥ ✵

❝ ✵ Per quanto Ibi possa sembrare la più sprovveduta tra i tre fratelli non è così. È l'unica che ha smesso di temere la madre, stufa. L'unica che riesce a farsi scivolare qualsiasi cosa ella faccia contro di lei. E proprio per questo, sua madre ce l'ha particolarmente anche con lei.

L'episodio che più l'ha segnato fu uno di quando aveva appena iniziato la scuola elementare.
Era molto piccola e tutte le ragazzine portavano trecce lunghe e belle. Per questo lei, per non sentirsi fuori posto come sempre, cercò di imitarle.

Ma a quelle persone non interessava, anzi era un modo migliore per poterla deridere. Così, un giorno la presero da parte durante la ricreazione e iniziarono a tirarle i capelli come facevano sempre. Ibi si mise a piangere anche davanti a loro, pur essendo una cosa che faceva molto di rado. Ma le faceva tanto male sia fisicamente, sia mentalmente.

Tornata a casa continuava a piangere, sperando che almeno lì avrebbe potuto sfogarsi tranquillamente. Però, quando sua madre la vide in quello stato non l'abbracciò, non la baciò, non la rassicurò, non si mise in sua difesa davanti a quelle persone. No.

"Che hai?!"
"N-nulla..."
"Dimmelo!"

In quel momento Edith rabbrividì, sentendosi impotente davanti alla figura dura della madre.

"A-a scuola... m-mi hanno..."
"Cosa?! Dillo!"
"Mi hanno tirato i capelli"

Sputò tutto d'un fiato presa da una forte paura, notando la rabbia nello sguardo della madre.

"Ora risolviamo tutto, tesoro mio"

Ma non fu una frase dolce, comprensiva. Era dura, con un'ironia acida piena di pazzia. Così, a sua volta afferrò i capelli della bambina, che la pregava di lasciarla andare. La strattonò in bagno e lì, a forza, gli tagliò i capelli cortissimi. Aveva davvero risolto tutto, ma a modo suo.

Questo avvenimento ha segnato molto Ibi, tanto che adesso se lo ricorda. Ma generò lei rabbia e non paura. La tristezza di avere una madre così.
Per questo, a volte, cerca di "sfidarla", facendole notare che su di lei le sue punizioni non hanno effetto. E, infatti, sua madre si arrabbia sempre di più, non risparmiandole più nulla.

❝ ✵ Il suo molliccio non è altro che l'acqua. Può sembrare strano, ma Ibi ha paura di nuotare e del mare in generale.

Quando era bambina restava sempre sulla spiaggia e guardava le onde bagnarle leggermente i piedi. Aveva paura di gettarsi in mare, era troppo grande e incostante.

Ma quella sera, rimasta sola decise di provare. Avanzò sempre più verso l'acqua, mentre sentiva il suo corpicino farsi sempre più bagnato.

Ad un trattò smise di toccare e per alcuni secondi restò a galla, ma poi sentì come un mostro tirarle le gambe verso il basso.

Iniziò ad urlare, ma nessuno poteva sentirla da là sotto. Quindi, gridò e gridò fin quando ne ebbe fiato. In quell'istante non vide più nulla, se non un profondo buio.

Si risvegliò stesa sulla riva, divorando velocemente tutta l'acqua che aveva intorno. Cercò qualcuno con lo sguardo, ma nessuno era lì nei paraggi. Eppure, in qualche modo lì doveva esserci finita, in un qualche modo qualcuno doveva averla pur risvegliata.

Non l'ha mai scoperto e resta ancora un mistero che non ha mai svelato a nessuno.

Da quel momento, nutre una paura profonda per l'acqua, che tiene ben nascosta.
Quando va al Lago Nero, infatti, sta sempre molto lontana e non si vuole mai avvicinare troppo.

❝ ✵ Ibi ha un solo profumo, che i suoi fratelli le regalano ad ogni suo compleanno. E' quello che fanno con i frutti dell'albero di gelso. Riescono a produrlo a mano e ormai è diventata una tradizione.

Infatti, adesso il profumo preferito di Ibi è proprio questo, non sorprendetevi se sentire questo odore delicato al suo passaggio.

Inoltre Ibi era solita creare delle piccole coroncine fatte a mano con i fiori puri e candidi di questa pianta. Il giorno dell'Equinozio di Primavera le poggiava sulle teste di Theseus e Theo, con o senza il loro permesso, passando tutta la giornata (o solo il pomeriggio) in uno dei prati vicino a casa.

Adesso, essendo ad Hogwarts, non può più farlo; quindi, ha deciso di ingegnarsi in modo diverso. Ha imparato un incantesimo in grado di generarli e, dopo averli resi molto profumati, è solita poggiarli di nascosto tra la roba delle persone a cui tiene. Quindi, se un giorno qualsiasi o, in particolar modo, durante l'Equinozio di Primavera doveste trovare qualche gelso tra la vostra roba, non stupitevi, vuol solo dire che siete molto importanti per questa ragazza.

❝ ✵ Quando Ibi andò a compare la sua bacchetta aveva al suo fianco Theseus, solo lui. I suoi occhi sembravano luccicare dalla felicità, quando misero piede dentro al piccolo negozio. Era tutto così magico, anche un posto così polveroso e disordinato.

Si guardava intono continuamente, anche quando Olivander si palesò davanti a loro due. Theseus parlò al posto suo con una certa sicurezza e leggerezza, che di rado Ibi aveva visto.

La ragazza provò diverse bacchette, continuando a fare danni di qua e di là: scatole rovesciate, lampade rotto, la finestrella della porta in frantumo e colorò perfino la divisa di suo fratello di verde. Nessuna bacchetta sembrava andar bene per lei.

"Dunque!" esclamò d'un tratto l'anziano ed esperto signore, cercando di ragionare. Guardò in giro diverso scatole, sfiorandole con le dite simili a zampette di ragno. Ma presto si fermarono e tutto rallentò in pochi secondi: "Mhm, credo di averla trovata... forse questa, sì" borbottava l'uomo, mentre estraeva questa bacchetta dai colori caldi, con alcuni riflessi dorati.

Ibi la prese in mano delicatamente, anche con un po' di timore, non voleva sbagliare tutto un'altra volta. Ma quando la maneggiò con cautela, subito quella bacchetta la scelse, illuminandola di una luce velata.

"Mhm, interessante, anzi... positivo" disse l'uomo, incuriosito da quella scelta, "pero, non credevo potesse essere una dolce e gentile ragazzina, ma evidentemente lei, Signorina Hawthorne, dev'essere davvero una brava persona. Il legno dice questo e una bacchetta non sbaglia mai" sorrise alla piccola ragazza, "e poi, anche il nucleo non è da poco... piuma di fenice, dev'essere fiera della sua bacchetta. Vedrà che resterà la stessa... anche tra moltissimi anni, molto resilienti le bacchette di pero"

❝ ✵ Ibi ha una bella voce, forse anche per questo il suo Patronus è un Pettirosso.

Quando era piccola, cantava le volte in cui faceva, sola, alcune passeggiate per il bosco. Magari sua madre la mandava in cerca di qualche legnetto per la stufa e in quei momenti, sentendosi sola, cantava o si inventava delle filastrocche cantate.

In vita sua la musica era qualcosa di distante, che sentiva solo in lontananza mentre camminava per le strade del paesino o magari quella tipica irlandese durante qualche festività.

Un giorno, però, messa in punizione da sua madre nel seminterrato buio e pieno di topi, iniziò a guardarsi intorno e a sbriciare di qua e di là. Si annoiava molto e, così, iniziò a canticchiare. La loro casa era molto isolata rispetto al resto del villaggio e, quindi, in pochi passavano di lì, se non velocemente magari in bicicletta.

Quel giorno, una giovane maestra, appena arrivata nel piccolo villaggio, passò di lì. Nel silenzio, riuscì a catturare quella vocina e si avvicinò all'abitazione. Capì che proveniva dalla cantina e rimase molto perplessa. Allora, facendosi coraggio, bussò alla porta della casa, per chiedere maggiori informazioni.

La madre, però, la liquidò velocemente e, non appena la donna se ne fu andata, andò da Ibi.

"Vuoi chiudere quel becco, ingrata?!" esclamò duramente, aprendo la porticina che conduceva di sotto, "devo tagliarti anche la lingua?!"

Ma la donna che l'aveva sentita non se n'era andata, era rimasta lì, solo più distante. Così, quando la madre tirò fuori la piccola Ibi dal seminterrato con violenza, l'insegnate memorizzò il volto della bambina.

Allora, pochi giorni dopo, a scuola la nuova maestra prese la bambina in disparte e disse che l'aveva sentita cantare. Lei si vergognò subito, visto che per le canticchiare era qualcosa di privato, che faceva solo quando era con Theo e Theseus oppure da sola.

Ma la donna le suggerì di non vergognarsi e le propose di andare qualche volta a casa sua per fare qualche lezione.

Di questa opportunità Ibi parlò solo a Theseus, che si mostrò abbastanza scettico, soprattutto per via della madre. Alla fine, però, decise di sostenerla e di coprirla.

Ibi, però, prese soltanto tre lezioni e alla quarta fu scoperta. Arrivata a casa dell'insegnate, infatti, trovò all'interno sua madre, che la portò immediatamente via.

Per mesi e mesi, ogni volta che la sentiva cantare, la puniva pesantemente; controllava ogni suo movimento e non le era permesso di uscire, se non per andare a scuola.

Ibi adesso ha paura a cantare e lo fa solo di rado, con i suoi fratello o quando è sicura di essere completamente sola.

❝ ✵ Ibi soffre di attacchi di panico da quando andava alle elementari. Ancora adesso sono molto forti e avvengono all'improvviso, quando, quasi per caso, si fissa su qualcosa. In quei casi ha bisogno di avere qualcuno vicino, altrimenti non riesce a fermarsi.

Odia averli, perché si sente molto fragile e per questo ne sono a conoscenza solo i suoi fratelli e anche i professori.

✵.°୭̥ 𝗘𝗧𝗘𝗥𝗢𝗦𝗘𝗦𝗦𝗨𝗔𝗟𝗘ˢʰᵉ/ʰᵉʳ.°୭̥ ✵

Ibi è eterosessuale e non si è mai definita in altro modo. Nella sua vita non ha mai avuto una relazione seria, sia per paura, sia perché non ha mai trovato la persona adatta per lei. Il motivo? Non si è mai dimenticata di Cole, quel ragazzo da cui suo fratello la allontanò.

Ovviamente, si è allontana da Cole e per i primi anni era ancora ancora sopportabile. Ma, con il passare del tempo, le cose si sono fatte più difficili e crede che prima o poi cederà e al diavolo suo fratello!

✧.°୭̥ 𝗡𝗢𝗧𝗘.°୭̥ ✧

Anche questo è venuto lunghissimo, ahah, non pensavo. Spero possa piacervi, per qualsiasi tipo di rapporto sono super disponibile, quindi scrivetemi pure.
Non ho avuto tempo per una revisione, quindi potrebbero esserci orrori grammaticali. Appena avrò tempo, riguarderò tutto ^^

✧.°୭̥ 𝗧𝗔𝗚𝗦 .°୭̥ ✧
-_-moon_light-_-

MaryclaireHoran ;; NoeBellamy05 ;; -assodicvori-phvenix ;; linopeach ;; Black_Riddle ;; -mollettaa- ;; -wishyouweregay ;; killerqueen-_-milkhoney ;; s-salem ;; _denki_is_a_pikachu_ ;; Piccolastella9605 ;; manuelavinario

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