Perso e persuasa

Perso e persuasa

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1459. L'inespugnabile Costantinopoli si è sgretolata come polvere nel pugno ferreo del conquistatore Maometto II, ma da Belgrado sventolano ancora, indenni e accanite, le bandiere arroventate del Re Corvo. Nell'aria si inspira veleno; dal suolo europeo carcasse e scheletri umani spuntano come germogli di una landa disseminata d'odio e corruzione, e adornano, mortal cimitero, sponde irrorate di fiumi esondanti sangue e bile.Lungo i confini meridionali del Regno d'Ungheria, al limitare del villaggio immaginario di Litìca, opera incessante l'angustiato Sputo, conosciuto da tutti come "Il Boia Senza Sesso". Ripudiato dal padre e dal fuoco, la sua pelle è un mantello di cicatrici che il tempo non ha mai sbiadito, e la sua anima, ruvida come una rondine vessata, anela fremente al perdono di Dio. Vivendo con sé stesso con totale abnegazione, trasforma ogni condanna che esegue in un truce spettacolo per il volgo, e vende poi all'asta gli arti e gli organi delle sue vittime.All'interno dell'accerchiata fortezza di Semendria, a due passi dal Danubio lungo il settentrione serbo, l'orgogliosa Lacrima si trova invece incatenata, fra feci e fango, alle scuderie del Despota. Partorita da una prostituta muta da tempo, l'esofago martoriato dai bubboni della peste, parla una lingua madre primitiva, composta da versi rauchi e suoni gutturali sconosciuti all'orecchio umano. E ogni giorno lotta per rivendicare quel vigore torbido, antico come il cielo, che da dentro di sé le fa di un destino grandioso promessa.In un mondo traviato sull'orlo di ingenti catastrofi, teatro gagliardo di dei tessitori, dove realtà e mito si nutrono a vicenda e la magia possiede un modo tutto suo per insinuarsi nelle fenditure più vulnerabili dell'uomo, scelte, prove e imprevisti di diversa natura indirizzano il percorso dei due mentre erranti cadono, corrono, combattono, cambiano. O è davvero così?Generi principali: avventura; epica; erotica; fiaba; storica; horror; paranormale; poesia.…

Eva Pavlova

Eva Pavlova

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Eva Pavlova è chiunque e nessuno.Figlia dello specchio, è il riflesso delle vostre idee, l'eco delle vostre congetture e l'ombra delle vostre proiezioni. È un buco nero per l'anima affine al buio e un caleidoscopio per chi vaga su questa Terra lasciando dietro di sé molliche di pane multicolori. Se ispezionate nei suoi occhi, nulla vi troverete che già non conosciate intimamente, e niente uscirà dalla sua bocca che voi non abbiate già pronunciato, in veglia o nel sonno. E per quanto sempre più pressante la curiosità di saper chi lei sia, o fervente il desiderio di conoscerla mentre lei vi scivola, amorfa, come sabbia fra le dita, arriverete al punto in cui un'epifania vi coglierà come un fulmine su pietra lavica, e vi sarà chiaro che da lettori siete ora letti, e che anche ad Eva Pavlova interessa sapere chi siete voi. Indispettiti ma imperterriti, avanzerete nella lettura come incede l'assetato verso un pozzo che sa essere vuoto.Ed è solo quando la ricerca sarà ormai giunta al suo culmine, incerti se siate stati voi a chiudere la pagina o sia stata lei, fugace, a congedarsi di sua sponte, che un industrioso formicaio vi percorrerà febbrilmente il corpo teso dalle punte degli arti e la Verità delle cose risplenderà sul vostro capo come un diadema.Solamente allora capirete che la vera storia eravate sempre stati voi, e che Io l'avevo scritta per lei.…

Cariddi

Cariddi

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Se il presupposto di ogni storia sta nell'elevazione della materia trattata ad una forma d'Arte, allora questa non è una storia. Ne è anzi l'opposto. Ciò di cui solitamente si narra in toni sublimi è qui degradato nella sua forma più primigenia. Tutto è voragine e perdizione. Un Io senza nome vacilla su gambe molli, vagabonda per l'Imperscrutabile, si smarrisce in sé stesso e nell'altro, è disposto a cedere tutto tranne la sua voce. E questo è il suo mondo che si fa Baratro.…