❪ 088 ❫ ⸻ draco malfoy.

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𝐃𝐑𝐀𝐂𝐎 𝐌𝐀𝐋𝐅𝐎𝐘.
❝ così me ne sono andato. ❞

⸻ 𝐄𝐑𝐀 𝐎𝐑𝐀 𝐈𝐋 𝐆𝐈𝐎𝐑𝐍𝐎 𝐒𝐔𝐂𝐂𝐄𝐒𝐒𝐈𝐕𝐎, 𝐄 𝐏𝐔𝐑𝐓𝐑𝐎𝐏𝐏𝐎, 𝐀𝐋𝐄𝐗𝐀𝐍𝐃𝐑𝐈𝐀 𝐍𝐎𝐍 𝐀𝐕𝐄𝐕𝐀 𝐃𝐎𝐑𝐌𝐈𝐓𝐎 𝐁𝐄𝐍𝐄 𝐈𝐄𝐑𝐈 𝐒𝐄𝐑𝐀. Quindi perché questo stava accadendo—

"Una punizione?" Disse la ragazza, guardando l'insegnante incredula.

Suonò la campanella, facendo andare via tutti gli studenti, ad eccezione di Alexandria, che doveva rimanere per la punizione.

"Non stavi prestando attenzione", disse Moody. "Perché?"

"Sembri Moody", disse la ragazza. "Non ti parlerò finché non tornerai indietro, Barty."

"Ci vorrà un'ora. Ho preso la pozione qualche minuto fa."

"Ti sembra che mi importi?"

Malocchio alzò gli occhi al cielo. "No."

Alexandria si appoggiò alla sua sedia per la noia.

Nel frattempo, Barty in qualche modo si era trasformato di nuovo in se stesso. Lui sorrise semplicemente quando lei gli diede uno sguardo interrogativo. "Ora, perché non stavi prestando attenzione in classe?"

"Sapevo letteralmente tutto quello che stavi insegnando".

"Non importa, Alexa. Cosa ti sta succedendo? Sto iniziando a preoccuparmi e non voglio dirlo a tuo padre".

"Oh", le venne in mente suo padre. "Quindi, sei stato tu a parlargli del mio presumibilmente fidanzato, che, potrei aggiungere, non è il mio vero fidanzato".

Barty sembrava colpevole. "Mi ha costretto a dirlo, non potevo mentirli".

Lei scrollò le spalle. "Qualunque cosa".

"Alexa, cosa c'è che non va?"

"Smettila di insistere sul fatto che qualcosa non vada". Quasi disse urlando, ma si fermò in tempo. "Posso andare adesso?"

Barty annuì semplicemente.

Alexandria alzò lo sguardo quando qualcuno si sedette di fronte a lei nella sala comune, dove stava facendo il progetto di pozione che aveva nell'angolo della stanza.

Non fu sorpresa poiché la sala comune dei Serpeverde aveva i propri ingredienti per pozioni e calderoni nell'angolo solo per questo, grazie all'amore di Salazar per le pozioni, che la maggior parte delle persone non conosce.

"Cosa?" Chiese Draco con rabbia quando notò il suo sguardo.

"Non hai il diritto di arrabbiarti con me, Malfoy." disse la ragazza. "Io, tuttavia, c'è l'ho. Che cazzo c'è di sbagliato in te?!"

"Facciamola finita questo progetto così posso andarmene e tu puoi tornare dal tuo bel ragazzo", si alzò e afferrò gli ingredienti.

"Ecco perché sei dannatamente pazzo?!" Alexandria esclamò sotto shock, mentre stava iniziando a preparare la pozione per il loro progetto.

Draco finalmente la guardò. "L'hai detto per anni; ci odiamo l'un l'altro. Quindi, sto iniziando a mostrarlo".

"Ma non sei mai stato così."

"Le persone cambiano, vero?" disse freddamente, distogliendo lo sguardo.

"Draco. . ."

La sua testa si girò.

"Cosa c'è che non va in realtà?" interrogò ulteriormente Alexandria.

"Ti meriti la felicità", disse Draco finalmente dopo qualche minuto di silenzio. "Così me ne sono andato".

"Cosa vuol dire 'andato'?"

"Abbiamo le nostre missioni ora e tutto il resto. . ."

"Cosa?!" Lo tagliò sotto shock. "Da quando?!"

"Pensavo lo sapessi?"

"No." La ragazza scosse la testa. "Non lo sapevo."

Draco scrollò le spalle, guardando indisturbato mentre iniziava a mescolare la pozione. "Punità".

"Allora, è così? Non andiamo più in missione insieme?"

"È quello che hai sempre desiderato."

"Non più! Era ovvio!"

"No, non lo era! Non puoi continuare a pensare a te stessa, Alexandria! Soprattutto non quando tutti pensano a te!"

Lo fissò incredulo. "Pensi davvero che io sia egoista?"

"So che sei egoista". Draco disse freddamente. "Pensi solo a te stessa e al tuo cuore, il che, potrei aggiungere, è sorprendente se ne hai uno. Continui a pensare a ciò che senti e a ciò che vuoi".

"SÌ?" Sussurriò, evitando il contatto visivo. "Mi dispiace."

"Mi dispiace?" Ha derito, guardandola incredulo. "Ho visto che Diggory ti ha insegnato le buone maniere".

"Sai una cosa? Vaffanculo." Alexandria gli diede un pugno al braccio. "L'unica ragione per cui penso a quello che voglio è perché nessun altro lo fa!" Gli diede di nuovo un pugno al braccio, gli occhi avevano le lacrime ora. "L'unica ragione per cui penso a quello che sento è perché nessun altro lo fa!"

Le afferrò la mano, ma non strettamente, facendola guardare. I suoi occhi si ammorbidirono. "Ho passato la mia vita a pensare a ciò che vuoi e senti. Anche quando eravamo bambini. Il motivo per cui non sono mai venuto al Maniero era perché sapevo che mi odiavi e non volevi vedermi. Il motivo per cui mi sono comportato come se anche io ti odiassi era perché non volevo che ti sentissi in colpa per aver pensato che lo facessi quando in realtà non l'ho fatto".

Fece qualche passo indietro e asciugò le poche lacrime che le caddero viso. "Ti odio ancora", borbottò.

Lui ridacchiò. "Lo immaginavo."

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