𝐏𝐑𝐈𝐌𝐀 𝐋𝐄𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐈 𝐃𝐈𝐅𝐄𝐒𝐀 𝐂𝐎𝐍 𝐏𝐈𝐓𝐎𝐍.
❝ patetico, weasley. ❞

⸻ 𝐀𝐋𝐄𝐗𝐀𝐍𝐃𝐑𝐈𝐀 𝐅𝐄𝐂𝐄 𝐔𝐍 𝐑𝐄𝐒𝐏𝐈𝐑𝐎, 𝐒𝐃𝐑𝐀𝐈𝐀𝐓𝐀 𝐒𝐔𝐋 𝐒𝐔𝐎 𝐋𝐄𝐓𝐓𝐎 𝐍𝐄𝐋 𝐒𝐔𝐎 𝐃𝐎𝐑𝐌𝐈𝐓𝐎𝐑𝐈𝐎. Dopo anni di convivenza con i suoi amici, aveva deciso che era meglio tornare nel dormitorio che Salazar aveva creato per i suoi discendenti, più specificamente, il suo primo ed effettivo dormitorio, in cui avrebbe dovuto essere negli ultimi anni come l'aveva ottenuto da quando era stata messa nei Serpeverde.

Chiuse gli occhi, ma sapendo che non sarebbe stata in grado di addormentarsi, li riaprì e si alzò, afferrando il libro più vicino a lei, che per caso era il suo libro di pozioni.

Potrebbe anche avere un vantaggio sull'anno, pensò Alexandria mentre iniziava a leggerlo.

"Sembri stanca", disse Draco la mattina dopo mentre si sedeva davanti ad Alexandria nella grande sala.

"Anche tu", alzò spalle la ragazza, indicando le borse sotto i suoi occhi. "Non riuscivi ad addormentarti?"

"No. Tu?"

"No."

Draco sospirò, bevendo succo dal suo calice. "Che classe abbiamo per prima?"

Prese un boccone della sua colazione, poi guardò il programma sul tavolo. "Classe di difesa", rispose lei, poi si alzò. "Ci vediamo lì. Devo fare una cosa."

Draco si limitò ad annuire, guardando mentre la ragazza usciva dalla grande sala.

"Le Arti Oscure", disse Piton, "Sono molte, varie, in continua evoluzione ed eterne. Combatterle è come combattere un mostro a testa alta, che, ogni volta che un collo viene tagliato, fa germogliare una testa ancora più feroce e intelligente di prima. Stai combattendo ciò che non è fissato, mutevole, indistruttibile".

Alexandria si sedette tranquillamente accanto a Draco, che le diede un mezzo sorriso e tornò ad ascoltare Piton.

"Le vostre difese", disse Piton, un po' più forte, "Devono quindi essere flessibili e inventive come le Arti che cerchi di annullare. Queste immagini", indicò alcune di esse mentre spazzava il passato, "Danno una giusta rappresentazione di ciò che accade a coloro che soffrono, per esempio, la maledizione Crucius —" agitò una mano verso una strega che stava chiaramente urlando in agonia "— sentite un bacio del Dissennatore" - "un mago sdraiato rannicchiato e con gli occhi vuoti crollato contro un muro "—o provoca l'aggressione degli Inferius — una massa sanguinosa a terra.

"È stato visto un Inferius, allora?" Chiese Parvati Patil con voce acuta. "È definitivo, li sta usando?"

Alexandria alzò gli occhi alla ragazza e si appoggiò alla sua sedia.

"Il Signore Oscuro ha usato Inferi in passato", disse Piton, "Il che significa che sarebbe ben consigliato di presumere che potrebbe usarli di nuovo. Ora. . ." Si alzò di nuovo dall'altra parte dell'aula verso la sua scrivania, e di nuovo, la classe lo guardò mentre camminava, le sue vesti scure che fluttuavano dietro di lui.

". . .Siete, credo, dei novizi completi nell'uso degli incantesimi non verbali. Qual è il vantaggio di un incantesimo non verbale?"

La mano di Hermione Granger si alzò.

Piton si prese il suo tempo a guardarsi intorno a tutti gli altri, assicurandosi di non avere scelta, prima di dire bruscamente: "Molto bene — Signorina Granger?"

"Il tuo avversario non ha alcuna idea di quale tipo di magia stai per eseguire", rispose Granger compiaciuta, "Il che gli da un vantaggio di una frazione di secondo".

"Una risposta copiata quasi parola per parola da Gli incantesimi di iniziò della magia, Grado 6", disse Piton con sprezzanto.

Draco ridardò, mentre Alexandria trasformò la sua risata beffarda in una tosse appena in tempo.

"Ma corretto nell'essenziale. Sì, coloro che progrediscono nell'uso della magia senza gridare incantesimi ottengono un elemento di sorpresa nel loro lancio di incantesimi. Non tutti i maghi possono farlo, ovviamente; è una questione di concentrazione e potere mentale che solo alcuni possiedono", il suo sguardo indugiò maliziosamente guardando su Harry alla parola 'mancata concentrazione.'

Harry alzò gli occhi al cielo. Si rifiutò di abbassare lo sguardo, il bagliore di Piton gli fece distogliere lo sguardo.

"Ora vi dividerete", continuò Piton, "In coppie. Un partner tenterà di lanciare un incantesimo all'altro senza parlare. L'altro tenterà di respingere l'incantesimo in uguale silenzio. Continuate."

Ne seguì una ragionevole quantità di incantesimi; molte persone stavano semplicemente sussurrando l'incantesimo invece di dirlo ad alta voce.

In genere, a dieci minuti dalla lezione Alexandria riuscì a respingere il borbottato Jelly-Legs Jinx di Draco senza pronunciare una sola parola, il che le valse 10 punti in più a Serpeverde.

Piton si è spazzato tra di loro mentre si esercitavano, assomigliando a un pipistrello invaso come sempre, indugiando a guardare Harry e Ron Weasley alle prese con il compito.

Ron, che avrebbe dovuto battere Harry, era viola in faccia, le sue labbra strettamente compresse per salvarsi dalla tentazione di borbottare l'incantesimo.

Harry aveva la bacchetta alzata, aspettando i ganci per respingere un'incantesimo che sembrava improbabile che arrivasse.

"Patetico, Weasley", disse Piton, dopo un po'. "Qui— lascia che te lo mostri—"

Girò la bacchetta su Harry così velocemente che Harry reagì istintivamente; tutti pensavano agli incantesimi non verbali dimenticati urlò: "Protego!"

Il suo scudo di fascino era così forte che Piton è stato messo fuori equilibrio e ha colpito una scrivania.

L'intera classe si guardò intorno e ora guardava mentre Piton si raddrizzò, accigliandosi.

"Ricordi che ti ho detto che stiamo praticando incantesimi non verbali, Potter?"

"Sì", disse rigidamente Harry.

"Sì, signore."

"Non c'è bisogno di chiamarmi 'signore', professore".

Le parole gli sfuggirono prima che sapesse cosa stava dicendo. Diverse persone furono senza fiato. Dietro Piton, tuttavia, Alexandria sembrava estremamente orgogliosa.

"Punizione, sabato sera, nel mio ufficio", disse Piton. "Non accetto un simile comportamento da nessuno, Potter. . . nemmeno dall Prescelto".