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Mร u nแปn
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Chiแปu cao dรฒng

Una ragazza fu la prima a venir fuori da quell'oscuro angolino in cui assieme i tre si erano rifugiati.
Le mani pallide lisciarono la gonna azzurra. I movimenti erano sicuri e affettati.

Un esitante incrociarsi di iridi.
Mi ritrovai davanti il pallido volto, incorniciato da morbidi ciuffi color miele, di Madison.
la fronte era corrucciata in una decisa espressione seccata. Le sopracciglia arcuate in un cieco segno di sfida.

ยซMa che cosa-ยป scossi debolmente il capo in una breve pausa di riflessione.
I riccioli ramati scivolavano dolci nel movimento.
Non riuscivo a credere a ciรฒ che la situazione mi proponeva dinanzi.

ยซChe ci fate qui?ยป.
Per mia fortuna fu Kelly a intervenire.
Gettรฒ fuori dalle sue rosee labbra quella rapida e breve domanda.

A quel punto da sotto la scrivania traballante uscirono i due rimanenti individui. Due paia di occhi castani. Lo sguardo di chi รจ stato colto sul fatto.

Uno sbuffo leggero. Una nuvoletta d'aria. Caleb incrociรฒ le braccia.
Aveva sviluppato una corporatura robusta, grazie ai continui allenamenti di rugby. ยซPotremmo benissimo farvi la stessa domandaยป.

L'astio trasudรฒ nella sua voce.
Tanto che seppi per certo che se Ashley lo avesse sentito rivolgersi cosรฌ a Kelly, sarebbe stato in guai seri.

Al suo fianco, Connor, suo compagno di squadra e amico. Mugugnรฒ assenso, a dargli manforte.

Kelly non perse un colpo.
Alzรฒ al cielo gli occhi cristallini.
Si scostรฒ dal viso i ciuffi color miele in un movimento di lieve stizza.

ยซPotresteยป convenne pacatamente.
ยซMa sono stata io a chiederveloยป poi tese le labbra in un mezzo sorriso predatore.

Mosse un lento passo avanti.
ยซAnche se credo di saperloยป un drammatico sospiro.

Mise la mano sotto il mento, nell'aria pareva infrangersi l'attesa.
Piegรฒ le labbra in un broncio.

ยซSarebbe un guaio se qualcuno chiamasse il nostro carissimo preside, che, vorrei farvi considerare per un attimo, รจ un grande amico di mia madreยป. Si finse pensierosa.

Osservai la maestria dimostrata in quei suoi cadenzati discorsi, dalle parvenze soavi, in un muto stupore di soggezione.

ยซDavve-ยป interruppi la mia affermazione con un debole gemito di dolore. Kelly mi aveva pestato un piede con la forza di un carro armato.

Indossava soffici ballerine rosa ma era riuscita quasi a distruggermi un piede, graffiandomi lo stivale.
Mi intimรฒ cosรฌ di tacere per l'ennesima volta.

ยซMa potrebbe essere-ยป proseguรฌ lentamente. Pigrizia esasperante tingeva le sue parole.
Aumentava il timore che si muoveva silenzioso negli animi dei tre ragazzi.

Loro tentennarono.
Colti dal disagio ยซche mi stia sbagliando. Sono sicura che non stavate tentando di rubare le risposte al compito di domani. Non c'รจ motivo di andarci contro l'un l'altro, no?ยป.

Madison gonfiรฒ le rosee guance.
Gli occhi color nocciola seguirono il debole profilo di Kelly.

Le iridi poco profonde erano colorate di offesa. Conoscendola c'erano due possibilitร : che fosse infastidita dalle insinuazioni di Kelly oppure che si stesse rendendo conto di quanto la ragazza fosse piรน bella di lei.

Perchรฉ in effetti, sรฌ. Kelly era magnetica, si muoveva delicata come il vento. Spostava i capelli su una spalla. Ondeggiava i fianchi.
Si muoveva predatoria. I suoi occhi ti divoravano.

ยซNo, infattiยป convenne Caleb, l'unico a fornire risposte reali e concrete.
Sembrava aver assunto ruolo di voce del gruppo. Connor annuรฌ, incrociando le braccia a sua volta.

Sarebbe comunque venuto a patti con qualunque scelta Caleb, il Capitano, avesse fatto. Madison non pareva altrettanto docile. Tirรฒ i capelli all'indietro, increspando la bocca.

ยซComunque-ยป.
Battei assieme le mani in un debole scoppio. Volevo risvegliare i presenti da quel silenzio di torpore.

ยซPassiamo alle cose importantiยป.
Mi morsi le rosee labbra.
La bocca invasa da un lieve sapore di sangue, di ruggine.
Una debole speranza mi animรฒ.
ยซQuando siete entrati?ยป.

Caleb si girรฒ verso la finestra alle proprie spalle.
Il vetro era privo di macchie.
Si affacciava sul cortile.
Era spalancata. Fuori il cielo era scuro come le acque piรน torbide.
Una spruzzata di candide stelle a brillare in quel manto silente di mare tempestoso.

Non mi rispose.
Guardai gli altri due. Io, Ashley e Kelly avevamo numerose volte provato ad aprire delle finestre.
Ma nonostante la possente forza nascosta nelle fragili e pallide braccia delle ragazze, erano parse impossibili da smuovere.

ยซPochi minuti faยป.
Non ci premurammo di osservare chi finalmente avesse parlato.
Io e Kelly scattammo rapidamente verso quella nostra probabile via di fuga. I respiri mozzati dalla stanchezza.

La mia stretta gonna pastello frusciรฒ.
Mi mossi con la dovuta attenzione.
Scavalcai quel muro poco piรน alto di me, e scivolai dall'altro lato.

I tacchi dei miei stivali sprofondarono nel terriccio del campo da Basket dietro la scuola. Riconobbi subito il perimetro delineato e la rugiada fra le foglie d'edera incrostate nelle pareti esterne.

Poi mi sporsi, dolorosamente pesante sulle punte dei miei stivali, nell'attesa di Kelly. Tentennava dentro l'aula, lo sguardo basso, attorcigliando l'orlo di una manica tra le dita.

Caleb e Connor la scandagliavano attentamente come lupi affamati. Ironico. Madison soffiรฒ via dal viso una ciocca bionda con uno sbuffo.
Incrociรฒ le braccia, infantile.

Mi accorsi dell'esitazione nelle iridi cristalline di Kelly.
La sua pelle di porcellana brillava di bianco sotto le luci al neon dell'aula.

Rivolse uno sguardo indeciso prima a me, poi alla porta della stanza.
Proprio dietro la sua spalla.
Il silenzio di un respiro trattenuto nel mentre di una decisione.

Posรฒ le mani pallide sul davanzale, premendo i palmi nel marmo.
Ero ancora attaccata a esso con i polpastrelli. Mi spinsi ulteriormente in avanti, scrutando dentro l'aula, le gambe tremarono.

Lei osservรฒ.
Scavando con occhi liquidi nella profonditร  delle mie iridi.
Forse si assicurava che non vi fosse alcun timore.

ยซSenti-ยป borbottรฒ, quasi silenziosa.
Abbandonรฒ finalmente quel pesante sospiro che aveva trattenuto fino a quel momento. ยซIo vado a cercare Ashleyยป.

La determinazione tornรฒ a posarsi sul suo delicato volto.
ยซNon mi interessa se mi ucciderร  per non aver dato prioritร  alla Misean o come cavolo la chiamaยป.

ยซVengo con teยป.
Non esitai a controbbattere.
Ero anche io estremamente preoccupata per la nostra amica. Mi mossi, come per tornare all'interno.
Il fresco vento leniva la pelle.

ยซNoยป troncรฒ Kelly.
Non era mai di molte parole.
Le sue unghie ben curate graffiarono il marmo del davanzale.

ยซSarebbe dovuta tornare indietroยป strinse il pollice e il medio attorno al braccio destro.
Nel punto in cui ciondolava un braccialetto dell'amicizia di colori fra il rosa, il bianco e l'arancione.

ยซArrivo subitoยป chiarรฌ.
Un occhiolino accompagnรฒ le sue parole, che suonavano estramente preoccupate.
E non per se stessa.

ยซSarebbe inutile andare in due, tu cerca Sebastian, ho paura che-ยป.
Scosse lievemente il capo, deboli riflessi d'oro a popolare i suoi capelli nella luce dell'oscuritร .

Squarci di luna in ciocche di miele. ยซAsh ne saprร  di piรน, detesta la solitudine. Cosรฌ tanto. Eppure ha rischiatoยป.

Sembrava quelle parole non fossero rivolte a nessuno in particolare. Sarebbero sparite, annegando nel silenzio lettera per lettera.
Nel mio cuore avrebbero continuato a persistere.

Un nuovo tassello, il principio di una nuova nozione per comprendere cosa muoveva Sebastian.

ยซVa beneยป mi arresi, infine.
Sapevo di non avere, in realtร , alcuna altra scelta.
Gli sguardi biechi e silenziosi degli altri ragazzi presenti nella stanza stavano diventando eccessivi.
Erano troppo lontani per aver sentito la nostra sussurrata conversazione.

Senza dire altro, lei si allontanรฒ dal davanzale, diede le spalle all'unica via di fuga che avevamo trovato.
Sussultai al rumore della porta che si richiudeva alle sue spalle.

Salutando vagamente i ragazzi nella stanza mi lasciai riaffondare nuovamente nel terreno.

Il giardino era ombroso, calpestavo insetti da dieci minuti buoni. Fui sicura di vedere un rospo a bordo campo.

Per fortuna non dovetti attendere troppo oltre. Stavo calciando sassolini, pensierosa, quando Sebastian mi comparve dinanzi.
Ricordai quante volte da bambina avevo sofferto amare sconfitte giocando a nascondino, almeno piรน avanti avevo capito perchรฉ.

Mi guardรฒ e nelle sue pupille scintillรฒ sincera gratitudine, rivolta a un qualcosa di inconsistente, o di cui non conoscevo l'entitร .

Nel buio i suoi occhi grigi parevano trasparenti, polvere di stelle.
Per me erano l'unica luce.
Stesso colore dei raggi della luna.

Gli corsi incontro, quasi inciampando su un ramo e percorrendo il resto della strada su una gamba sola.
Arrivata a tre piedi dalla sua faccia praticamente rotolando, mi coprii la bocca con una mano.

E scoppiai a ridere. Ero consapevole di aver del tutto rovinato la nostra drammatica riunione.

Ma se non l'avessi fatto allora non sarei stata piรน io. Le guance brucianti per l'imbarazzo, spostai un ricciolo dietro l'orecchio. Mi chiesi come fossi ridotta.
Inarcรฒ un sopracciglio corvino.

Mi abbracciรฒ.
Praticamente quella sera mi maledisse in trenta maniere differenti.
Lo sentivo darmi della decerebrata, mentre le sue braccia quasi mi schiacciavano le costole.

Ritrovai in lui il calore dell'asciutto e riposo. Strinse il mio volto fra le mani, schiacciandomi le guance e rise.

Biascicai qualche verso incomprensibile, sbuffando via un ricciolo dal viso.
Arricciรฒ il naso al profumo della mia presenza. Le sue iridi di luna erano ancora perรฒ screziate dall'ignoto.

Ricambiai l'abbraccio.
Affondai le dita nella sua schiena.
Avrei imparato con il tempo ad ascoltare ciรฒ che lui non mi avrebbe mai detto. Sperai.

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