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Mร u nแปn
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Chiแปu cao dรฒng

In quel debole ronzio tante cose mi parvero contenute.
Pensieri rapidi e fuggenti.
Il tocco del flebile respiro appartenente alla minuscola volontร  di una lucciola delicata. Io non potevo afferrarla, stringere con forza tra le mie pallide dita.

ยซDobbiamo portarla da Sebastianยป. Quello di Ashley fu un debole sussurro. Era insignificante se paragonato al caos che si agitava fremente nel mio cervello. Il rumore, tuttavia, per mia sincera rassicurazione, si stava affievolendo.

ยซPerchรฉ Ash?ยป Cominciรฒ esitante Kelly. Mi posรฒ una mano esile sul braccio. La mia risposta fu un flebile sorriso, insulso tentativo di rassicurazione.
ยซTu sai che cos'ha?ยป.

Aggrappata ad Ashley, osservai la sua reazione. I suoi occhi color cacao si spalancarono in un comico sentore d'allarme. Ero in posizione accostata alla sua spalla, percorrevamo il nostro cammino.

ยซCosa?ยป Sbottรฒ con voce fin troppo stridula. Poi sorrise, come a scusarsi, in direzione di Kelly, scostandosi una ciocca di capelli rossicci dietro l'orecchio.

Con l'altra mano sorreggeva il mio minuto corpo, un sospiro ad accompagnare il movimento.

ยซCredo sia un effetto collaterale di-ยป.
Le sue parole furono acque straripanti di un limpido fiume, argini perduti di una diga che per metri si imponeva su di me. ยซSono quiยป.

Kelly piegรฒ le rosee labbra.
ยซSรฌ, alcuni non la reggonoยป riflettรฉ strofinandosi il mento con il pollice.
ยซMa questo non mi sembra-ยป.

La sua bocca era ricoperta da un lieve strato di lucida labbra.
Scosse debolmente il capo in un gesto di diniego. Un frusciare di morbidi capelli color miele la seguรฌ in quel delicato movimento, assieme alle iridi color caffรจ di Ashley.

ยซVa beneยป.
Kelly piegรฒ le spalle, riponendo totale fiducia nella sua amica.
ยซMa non abbiamo idea di dove siaยป.

ยซCi ucciderร ยป annaspรฒ d'improvviso.
Come se avesse visualizzato una qualche immagine macabra nel suo cervello. I grandi occhi cristallini si riversarono nello sguardo di Ashley.

ยซNon avremmo dovuto lasciarla entrareยป la punta del suo tacco scuro si mosse sul pavimento in tonfi sordi.
Mi guardรฒ con una punta di rimprovero.

Strinsi maggiormente il corpo a quello di Ashley e Kelly sussultรฒ, come se l'avessi pugnalata nello stomaco.
Increspรฒ la bocca.

ยซCalma, Kelsยป.
Ashley ostentรฒ un'assurda tranquillitร , posizionรฒ una mano nella tasca. Strinse l'altra attorno alla mia schiena.

ยซNon lascerei mai che qualcuno ti ammazzasseยป alzรฒ gli occhi al cielo, come se anche solo il pensiero fosse assurdo. Si morse le labbra.
ยซPersino Sebbyยป.

ยซNiente panico, sunยป borbottรฒ, mi aiutรฒ a rizzare la schiena, mentre i margini sfocati della realtร  tornavano a orientarsi sul loro asse.
Ottenendo il risultato di farmi quasi vomitare il pranzo di poco prima.

ยซRose sta giร  meglioยป le sue iridi traballarono su Kelly, mi picchiettรฒ le dita sulle costole.
Suggerendomi debolmente di rassicurare la ragazza.
ยซVero, Rosie?ยป

Annuii in accordo.
In parte ero sincera.
Ritentai un sorriso, sentendomi un peluche tra le braccia della bambina piรน forte del mondo.

Risultรฒ notevolmente migliore del precedente, come dimostrato dal rilascio d'aria che s'avviluppรฒ nella fragile cassa toracica di Kelly.
La ragazza esalรฒ.

Lasciรฒ finalmente che i capelli biondi che stava tirando le ricadessero sulle spalle. Ashley fece un gesto verso di lei con la mano libera, che perรฒ morรฌ a mezz'aria.

ยซAsh ha ragioneยป convenni.
Mossi una mano fra i miei lunghi ricci, un tentativo disperato di alleviare la pressione pesante che gravava sul cervello.

Premetti due dita sulle tempie. ยซDobbiamo andare da Sebastian, sarร  preoccupatoยป. Tra loro volรฒ un rapido sguardo, le labbra di Kelly tremarono. ยซE non ucciderร  nessuna di voi due, promettoยป.

Come se la mia parola fosse legge per Sebastian, sentรฌ le spalle di Ashley rilassarsi. Kelly si mordicchiรฒ il labbro inferiore. A passo lento, ma abbastanza deciso, avanzammo.

I minuti passarono eppure i meandri profondi di quel corridoio bianco parevano non aver fine.
Era un labirinto. La rappresentazione dei turbamenti della nostra effimera esistenza.

Il respiro non riusciva a riemergere.
ยซBastaยป fu Ashley a mettere fine a quell'annaspante ricerca di luce cui desideravamo farci scudo.

L'amica fece per aprire bocca. Forse voleva suggerire di continuare a provare. ยซRose non รจ come noi, Kelsยป.

Cosรฌ pose fine al discorso.
Aprรฌ le braccia, a segnalarci la propria resa. Ci impedรฌ di proseguire ยซNon ha senso continuareยป.

Capivo cosa intendeva. Loro vertevano nelle stesse condizioni in cui avevamo cominciato. Io, invece, sebbene mi fossi abituata al ronzio abbasta da rimanere in piedi da sola e camminare ero stanca.

Mi facevano male le gambe, per non parlare dei piedi. Gocce di sudore erano spruzzate sulle mie tempie, i ricci umidi. Il corpo piegato nell'annaspare. Non potevo correre alla velocitร  dei lupi.

Suo malgrado, Kelly, chiara in viso la consapevolezza di essere prigioniera, convenne.

Scostai una ramata ciocca dal mio viso delicato. Le guance erano accaldate dalla via piรน volte ripercorsa.

ยซDobbiamo comunque trovare il modo di uscireยป non abbandonai le speranze. ยซUn modo ci deve essere-ยป ripresi un profondo respiro di quell'aria carica di tensione malsana.
ยซChe diavolo sta succedendo?ยป ronzai tra i denti. Esasperata.

Ashley si guardรฒ attorno.
I grandi occhi castani si tinsero del riflesso di un pensiero.

ยซAndrรฒ avanti io, cercherรฒ campo da qualche parte, voi scervellatevi, credo non riuscirรฒยป posรฒ una mano sul fianco, in una delle sue solite mute prese di posizione.

Aveva il contegno di un caporale dell'esercito. I suoi occhi schioccavano, ammonivano. Le sue parole ruggivano. La sua presenza mordeva.

Non avevo mai notato prima quella parte del suo carattere. Graffiava il suo ruolo nel gruppo.

E Kelly, per quanto sembrasse terrorizzata all'idea, deglutiva. Obbediva. Ingoiava la paura.

ยซOkยป sospirรฒ.
Forzรฒ un rilassamento della rigida postura. Un lampo nella chiarezza delle sue iridi di ghiaccio.

Puntรฒ contro il seno di Ashley un pallido dito, gli occhi lucidi.
ยซMa se, se non torni-ยป soffocรฒ un singhiozzo, ingoiando un groppo in gola. Determinazione traspariva dalle sue parole. ยซPrenderรฒ io la tua piastra per capelliยป.

Il viso della sua amica si illuminรฒ in un sorriso che lasciรฒ intravedere un principio della sua bianca dentatura. ยซD'accordoยป accettรฒ, consenso accompagnato da un occhiolino.

Quello era il loro modo di dialogare.
Mezze parole, frasi ironiche e di scherno, sussurri a mezza bocca, occhiolini e ricatti.
Sfoggiavano la totale conoscenza e fiducia che l'una aveva nei confronti dell'altra.

Colori e sfumature d'affetto in uno scintillare di sorrisi e occhiate indugianti.

ยซFai attenzione Ashยป.
Mi aggiunsi con sincera preoccupazione.

Kelly mi guardรฒ quasi avesse dimenticato la mia esistenza e le sue guance si colorarono di rosa.

Battei un piede sulle mattonelle, trattenendo un sorriso.
Ero effettivamente una terza ruota.

Ashley annuรฌ con fare spavaldo, i ciuffi morbidi che la seguivano nel movimento.

Si voltรฒ in un fruscio di capelli rossicci.
Si diresse verso l'ignoto. Scomparve dietro la prima curva, fuori dal nostro campo visivo.

Kelly esitรฒ.
Gli occhi azzurri bloccati davanti a sรฉ strofinando le dita. Come si aspettasse che Ashley tornasse indietro da un momento all'altro.

ยซDai Roseยป mi richiamรฒ, esitante, alla fine. ยซCerchiamo il modo di uscire di quiยป alla sua frase seguรฌ un tonfo, simile all'acuto sbattere di una porta lasciata socchiusa.

In uno scatto tanto repentino quanto mai gliene avevo visti fare, lei aveva giร  rivolto la sua attenzione altrove.
La fronte aggrottata in direzione di quel suono sospetto.

ยซCos'รจ?ยป Domandai, senza bramare realmente una qualche risposta.
Mi avvicinai alle sue spalle esili. Fissai un punto fra la linea delle scapole visibili sotto la maglia rosa pastello.

Lei si portรฒ un dito delicato alle labbra, applicando una live pressione. Sibilรฒ, facendomi segno di stare zitta.
Afferrรฒ l'orlo della mia manica bianca, lo sguardo in allerta.

ยซVeniva dalla classe, all'angoloยป.
Mi fece presente.
Mi trascinava a passi cadenzati proprio verso il luogo nominato.

Spalancรฒ la porta gialla.
Superata la soglia, mi guardai attorno.
Unici elementi posti a popolare quella stanza erano mobili di legno.

Davanti a me era arroccata una scrivania. Sopra accatastate scartoffie e compiti da correggere, cartelline colorate. Ne riconobbi una rossa con il mio nome scarabocchiato sopra.

ยซNon c'รจ nessunoยป borbottai.
Quell'affermazione fu smentita pochi secondi dopo da un'occhiata piรน accurata. Un cassetto aperto che mi rimise all'istante in allarme.

ยซNon mi preoccuperei, Roseยป
Kelly, la mia manica ancora stretta fra le sue fragili dita, si fece avanti.
Mi condusse con sรฉ.

Un calcio delicato. Uno stridore convulso. La sedia fu scostata.
Rivelava, al disotto della scrivania tre presenze acquattate nel vano tentativo passare inosservate.

Sussultai sopresa, riconoscendo le identitร  di quelle figure.

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