❅𝐒𝐇𝐀𝐄𝐑𝐀. Iᴄᴇ Fɪʀᴇ

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Eccomi qui. Non faccio un personaggio del mondo di Game of Thrones da più di un anno ormai, e gli altri di questo fandom sono diventati così importanti per me che mi sono convinta non sarei mai più stata in grado di crearne altri. Lei è la mia eccezione, o meglio la prima eccezione, se il Lannister e la Martell vanno in porto come spero. In ogni caso, dimmi pure se ci sono errori di battitura o di lore e provvederò a sistemarli il prima possibile.

𝐒𝐭𝐨𝐫𝐲 [𝐑𝐨𝐥𝐞𝐩𝐥𝐚𝐲] 𝐟𝐨𝐫: Corvy_Ilcorvetto
𝐍𝐚𝐦𝐞 𝐨𝐟 𝐭𝐡𝐞 𝐒𝐨𝐧𝐠: Dark Century
𝐎𝐭𝐡𝐞𝐫 𝐭𝐚𝐠𝐬: vjscere ; -sandprince; TAMVMO ; -H1STRI0 ; peculiarpeeps ; -lycxris ; Black_Riddle; _-sxuron-_; HotPieIlChad ; vjscere

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ᬊᬁ𝗡𝗈𝗆𝖾 𝖾 𝗧𝗂𝗍𝗈𝗅𝗂ᬊᬁ

Siete al cospetto della Regina Shaera la Giusta di Casa Targaryen, Prima del Suo Nome, la Regina d'Argento, Regina degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, Signora delle Tombe, Lady dei Sette Regni e Protettrice del Reame. Quasi nessuno di questi nomi le appartiene realmente: alcuni sono solo titoli nobiliari, altri le sono stati associati nel tempo; solo due le appartengono dalla nascita: Shaera, di Casa Targaryen. Nessuna bambina nacque prima di lei col nome di Shaera, epiteto ormai risalente alle splendenti epoche dell'Antica Valyria. Shaera è un nome che evoca ragionamenti logici, intelligenza, intuitività, grazia, l'essere sensitivi, interesse per la spiritualità, il misticismo e la ricerca della verità. Quando le persone sentono il nome Shaera, la percepiscono come qualcuno che è imponente, elegante e nobile, una personalità sicura di sé. Esser la prima sovrana con questo nome è un grande onore e un grande peso: sembrava quasi che il primo sovrano con un nome determinasse il fato di tutti gli altri, Viserys a essere sfortunato, Aerys a portare sventura, Maegor alla crudeltà... Shaera, il giorno della sua coronazione, si impose di non rientrare in quella scia di pregiudizi e destino beffardo. Non avrebbe mai sopportare il fardello di aver disonorato il grande nome di Visenya o Rhaenys. Molti hanno da dire su di lei, ennesima moglie del Re suo fratello e vissuta all'ombra delle tante donne con cui il Sovrano ha tentato di concepire un erede maschio. Lei d'altro canto, era riuscita a donargli un solo pargolo destinato a divenire il Principe della Roccia del Drago e futuro Re dei Sette Regni, nello sfortunato caso in cui il fratello maggiore dovesse venire a mancare senza diretti discendenti. Solo con questi accenni è facile vedere come la condizione di Shaera sia decisamente particolare, e ciò ha portato il popolo e i nobili a parlare di lei nei più svariati modi. Se si gira in una qualunque via di Approdo del Re, dai bordelli a Fondo delle Pulci, pochi osano descriverla negativamente, infatti si sentirà cantare di lei come una donna stranamente misericordiosa verso gli orfani e gli innocenti, ma altrettanto crudele e senza remore nei confronti dei nemici. Da qui derivano i titoli che si è guadagnata nei suoi anni di regno, da quelli nobiliari a quelli affibiati.

𝗟𝗮 𝗚𝗶𝘂𝘀𝘁𝗮: La prima delle sue onorificenze è "La Giusta", perché l'ira di Shaera si è abbattuta solo e soltanto sulla gente immeritevole di perdono o pietà. Non attacca in preda alla rabbia, non fa mozzare lingue per una singola offesa, non fa mozzare mani agli emissari dorniani. Molti lord avevano il vizio, per come li definiva lei, ad essere delle femminucce senza palle né fegato. Si mettevano a piangere se qualcuno li prendeva in giro e li offendeva, quindi pretendevano la loro lingua indietro. Molto maturo, non aiutare gli alleati e pretendere che gli alleati non li offendessero. Molti uomini sono andati sotto il filo del suo rasoio; finché si tratta di offese verbali lascia correre, se si tratta di attacchi fisici non perdona. Gli stupratori vanno puniti perché la loro azione non abbia altro eco, gli assassini subire la pena del loro stesso crimine, i traditori soffrire i dolori del medesimo veleno che hanno utilizzato. Meno male è stata conosciuta come La Giusta invece che come La Crudele; era convinta che fosse quello negativo il modo in cui si sarebbero riferiti a lei. Invece, il popolo parla di lei molto bene, perché è la prima ad alzare la voce quando si tratta di ingiustizie nei loro confronti. Un sovrano senza popolo era solo un corpo che riscaldava una sedia, senza alcun potere, e non è quello che desidera per lei, per suo figlio e i suoi figliastri.

𝗥𝗲𝗴𝗶𝗻𝗮 𝗱'𝗔𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗼: Vi sono molteplici ragioni dietro a questo titolo; prima di tutte il colore puro dei suoi capelli, di un platinato lucente simile ad argento liquido che le cade dalle spalle, uno dei tratti valyriani più puri che vi siano e che sono ormai rari anche tra i Targaryen. Prima di diventare sposa del Re veniva infatti chiamata "Delizia d'argento" per la medesima ragione e molti lord si sarebbero uccisi pur di dare ai loro rampolli lei in moglie: un accordo matrimoniale con Casa Targaryen del resto era il più grande degli onori per qualsiasi Signore. Il secondo motivo è la sua amata dragonessa, riflesso stesso della sua essenza. La bestia, di dimensioni spaventose ma regale come poche, sputava fiamme di sfumature grigiastre splendenti come le sue scaglie, inglobando gli avversari del suo Cavaliere in una coltre di fuoco argentato. Le ragioni tuttavia non sono finite qui: a detta di Shaera la morte tra le fiamme va lasciata solo a chi ha commesso una colpa breve. Il tempo di provare dolore e si è già morti, si tratta di una sentenza quasi indolore e la Sovrana non intende concederla a chi non la merita. Coloro che infieriscono un torto personale a lei, a suo figlio o alla sua famiglia devono soffrire il vero giudizio del fuoco. Nessuno ha mai capito davvero come lei esegua tali condanne, ma si sa solo che, una volta terminate, il cadavere del malcapitato è coperto di una solida sostanza argentea dura come il marmo e ancora fumante, dalla testa ai piedi.

𝗦𝗶𝗴𝗻𝗼𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗧𝗼𝗺𝗯𝗲: Questo titolo tanto lugubre non è altro che il risultato di quello precedente: da quando Shaera è salita al potere la quantità di tombe scavate per i nemici è decisamente aumentata, dal momento che pochi venivano premiati da una pira funeraria della sua dragonessa. La sostanza argentea che circondava i corpi dei condannati era tanto resistente da non poter essere scalfita dal fuoco con tanta facilità, quindi la soluzione più rapida diveniva seppellire i corpi o gettarli in delle fosse comuni. Alla luce di questo iniziò a spargersi la voce che Approdo del Re fosse difesa dall'esercito di terracotta d'argento che Shaera aveva disseminato per il territorio, o che durante la notte si potessero udire le urla di chi aveva subito il supplizio di una morte lenta e dolorosa, che avrebbe seguito il condannato anche nella tomba, come un bozzolo infrangibile. Ben presto si imparò a credere che non fosse bene offendere la regina o la sua famiglia. Non desidera essere ricordata con paura o con crudeltà e per fortuna tra i suoi epiteti vi è anche la Giusta, perché lei non condanna persone ingiustamente. L'unica ragione per cui le tombe sono così tante è perché le persone ingiuste sono molte di più delle persone giuste, come sempre.

𝗟𝗮 𝗟𝘂𝗽𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗧𝗮𝗿𝗴𝗮𝗿𝘆𝗲𝗻: Questo non è presente né tra i titoli nobiliari né quelli acquisiti, viene principalmente utilizzato in modo dispregiativo o come presa in giro. I draghi non sono creature riconosciute per il loro amore verso i figli; sono gelosi delle uova se vengono catturate quando loro sono di guardia, ma pochissimi tengono davvero ai loro cuccioli. I lupi sono l'esatto opposto, gelosi dei piccoli in modo oltre all'estremo; l'affetto che la lega alla sua famiglia è immensa e per questo dicono che il suo atteggiamento si assomigli molto di più a quello di una lupa feroce che a quello di un drago. Si dice spesso delle Stark: "sei diventata davvero una vecchia lupa con il tempo", a sinonimo della loro freddezza, del modo di fare din troppo distaccato e della ferocia che mostrano quando si tratta della loro famiglia. Onestamente ha sentito pochissime volte qualcuno riferirsi a lei in questo modo; solitamente le uniche persone a cui lo ha sentito dire sono gli uomini che non nutrono particolare simpatia nei suoi confronti, oppure da qualche resoconto del Maestro dei Sussurri. Ogni tanto il maestro condivide ciò che pensano i popolani dei nobili ed è venuto fuori con quel nomignolo, ma a nessuno importa davvero molto.

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ᬊᬁ𝗖𝗈𝗀𝗇𝗈𝗆𝖾 𝖾 𝗖𝖺𝗌𝖺𝗍𝗈ᬊᬁ

Shaera è un membro di Casa Targaryen di Roccia del Drago. Si tratta di una Casata molto antica, che originariamente non viveva a Westeros. Era parte di una delle tante famiglie, insieme ai Velaryon, a dirigere il governo dell'antico impero di Valyria, prima che Daenys la Sognatrice vedesse una notte tutti i vulcani che circondavano la città esplodere in un unico inferno fiammeggiante. I Targaryen allora se ne andarono nel loro unico avamposto dei Sette Regni, la Roccia del Drago, assieme ai loro draghi, dove vissero per gli anni successivi al Cataclisma. Furono Aegon I e le sue sorelle Visenya e Rhaenys a decidere che dal quel momento fino ai secoli addietro i Sette Regni, prima divisi in tanti piccoli territori sempre in guerra, si sarebbero uniti sotto un unico sovrano, ovvero i Targaryen. Assieme ai draghi Balerion il Terrore Nero, Vhagar la Regina dei Draghi e Meraxes l'Argenteo costruirono la capitale e il Trono di Spade, che riuniva ogni singola spada dei nemici di Aegon in un unico scranno fuso dalle fiamme del drago. La frase "sangue del drago" si riferisce alla discendenza valyriana dei Targaryen, e più specificamente al fatto che erano una delle quaranta famiglie di signori dei draghi di Valyria. Le caratteristiche tipiche dei Targaryen ricordano fortemente le tipiche caratteristiche valyriane: pelle pallida, argento , platino o capelli e occhi dorati in una varietà di sfumature di viola o azzurro. I Targaryen possono tollerare un po' più di calore della maggior parte delle persone comuni; Tuttavia, non sono immuni al fuoco. Possono sopportare di tenere un'intera mano su una candela ma bruciano come qualsiasi altro essere umano. Un altro tratto tipico dei Targaryen è la capacità di avere sogni simili a premonizioni. Il tratto è stato nella famiglia Targaryen da prima che si trasferissero da Valyria a Roccia del Drago nel 114 a.C. (e in effetti, è ciò che li ha portati a trasferirsi). Questo tratto verrà poi trasmesso anche al ramo cadetto, Casa Blackfyre. I Targaryen sono visti come inclini alla pazzia , presumibilmente causata dalla loro consanguineità. Secondo il re Jaehaerys II , "follia e grandezza sono due facce della stessa medaglia.

Ogni volta che nasce un nuovo Targaryen gli dei lanciano la moneta in aria e il mondo trattiene il fiato per vedere come atterrerà". Le parole di Casa Targaryen sono "Fuoco e sangue". Il loro sigillo è un drago a tre teste che sputa fiamme, rosso su nero. Il drago a tre teste rappresenta Aegon e le sue due sorelle, Rhaenys e Visenya. Alcuni figli più giovani della casa usavano variazioni del sigillo standard. I Targaryen sembrano portarsi dietro soltanto privilegi dal loro tratto valyriano, ma non è così. I Valyriani erano estremamente legati ai loro draghi, non come i Targaryen, che spesso faticano a controllarli pienamente. Questo è dovuto dal fatto che i Valyriani usassero particolari magie del sangue per legarsi a loro e domarli; ora che tali conoscenze sono per sempre perdute assieme al mondo di Valyria, i Targaryen non possono più unirsi così saldamente ai loro draghi ma portano ancora parte del sangue delle creature nelle proprie vene. Spesso capita che molti neonati di casa Targaryen vengano al mondo già morti e con sembianze rettiliane: occhi di serpente, scaglie sul petto, ali da pipistrello, pelle che si sgretola, veri e propri mostri a metà tra gli esseri umani e i draghi. Ancora oggi, i Targaryen soffrono di questi parti spesso dolorosi e letali ed è impossibile trovare una soluzione. Shaera è estremamente orgogliosa di esser parte della casa del drago e di poter domare una di queste meravigliose creature. Lei è la figlia della grandiosa Visenya Targaryen, sorella e moglie di Aegon I, che brandiva Sorella Oscura e cavalcava Vhagar, il secondo drago più grande al mondo. Non ha alcuna intenzione di portare vergogna alla sua famiglia come invece suo fratello sta facendo. Salverà la sua famiglia e la sua Casata a qualunque prezzo, fosse anche lo sterminio di tutte le altre famiglie.

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ᬊᬁ𝗘𝗍𝖺' 𝖾 𝖺𝗇𝗇𝗂ᬊᬁ

Shaera ha tutt'ora quarantadue anni, compiuti di recente; tutto il regno è venuto a festeggiare il suo compleanno e a sperare che il suo grembo fosse ancora fertile per regalare al sovrano un altro figlio: aveva già perso un bambino, quindi ogni anno che passa il popolo teme sempre di più che la regina non possa più compiere il suo dovere, ormai non più giovane come un tempo. La maggior parte delle critiche volte a Shaera soprattutto nei confronti di alcune nobildonne è che la Targaryen non sia più nel fiore dei suoi anni, sempre più vecchia, la pelle che inizia a mostrare le rughe, i muscoli sempre più deboli, la bellezza che lentamente iniziava a svanire. La Regina d'Argento restava estremamente affascinante, ma era impossibile non notare come le dita stessero divenendo più secche e ossute, come gli occhi si stessero lentamente affossando e le occhiaie allargando. Shaera sta iniziando a soffrire della sua non più giovane età, non tanto per l'aspetto fisico quanto per la forza. Prima o poi la bellezza svanisce e lo si accetta, ma quando si comincia a faticare nel portare a termine qualcosa che prima si faceva senza batter ciglio è un enorme pugno al suo orgoglio. Prima era orgogliosa della sua forza e della sua capacità di brandire una spada, della sua velocità e la capacità di essere una guerriera al pari di un uomo; le gravidanze tuttavia hanno indebolito il suo corpo già in tenera età e la vecchiaia ha pensato a peggiorare il tutto più avanti. Ultimamente inizia a girare sempre più spesso con delle ancelle e le chiama più frequentemente per aiutarla nelle faccende più semplici; così, liberatasi della fatica dei compiti più semplici può dedicarsi con tutte le sue energie agli incarichi più faticosi.

Shaera non può più definirsi giovane, né come molti ricorda con malinconia le giornate in cui il corpo era forte e sano. Invero, è molto più lieta di essere quasi vecchia che di avere ancora la mentalità di una giovane. Fisicamente parlando, ella è sempre sembrata più grande e se da una parte poteva risultare utile per trovare marito, dall'altro metteva a disagio la ragazza in confronto alle sue coetanee, e si sentiva incredibilmente diversa. D'altro canto, non ha avuto il tempo di correre e giocare per le strade e in parte per lei è decisamente meglio così. Ha capito prima come funzionava il mondo e non si era lasciata stupire da nessuno scherzo del destino. L'infanzia non è stato un periodo né tranquillo né felice, durante il quale non poteva mai comportarsi come voleva o come sentiva, mentre ora, da Regina e adulta, può liberamente scegliere di sé: il suo fisico rispecchia la sua età mentale e non vi è nessuno che possa dirle "a lui piaceresti molto di più se ti comportassi così". Inizialmente però, l'essere andata in sposa ad un uomo dopo aver già superato i trent'anni inizialmente aveva suscitato molti dubbi, che nuovamente cercavano di rovinare il suo rapporto con sé stessa. "Non sarà troppo vecchia?", "Siamo sicuri che potrà dare un erede al sovrano?", "Così le Lady più giovani e con una prospettiva di vita più lunga saranno lasciate senza marito...", perché purtroppo, i nobili realmente importanti scarseggiavano. Ovviamente la infastidì essere vista solo come un mezzo per dare alla luce un figlio, ma era lieta di sapere che almeno il consorte non la guardasse solo in quella luce. Quelle voci vennero però messe rapidamente a tacere. Oltre a vari dubbi, vede sempre i suoi anni come un punto di forza, o almeno un motivo per cui la gente debba portarle il rispetto che merita. Di certo non intende "comandare" i più giovani solo in base al numero che l'età testimonia, ma nota spesso con piacere che la gente tende a calmare la lingua quando si tratta del rivolgere la parola ad una signora piuttosto che ad una giovane ragazzina, perché esiste la concezione che queste siano più immature solo per il fatto di essere nate dopo. Si accontenta di "poco" Shaera. Vuole solo che la gente le parli con i dovuti riguardi e che non la etichetti. È ormai esasperata di sentirsi dire da bambina "è troppo piccola", "è un'esperta", "si comporta come una mocciosa", mentre da adulta ricorrono i "è troppo vecchia", "il re dovrebbe avere una moglie più giovane", "speriamo che già la vecchiaia non abbia influito sulla sua lucidità". Voci malevoli senza fondamento per la maggior parte dei casi, ma a nessuno andava mai bene nulla. Soprattutto per questo ha iniziato ad evidenziare non la sua età ma quella altrui per mettere in chiaro "come stanno le cose", così per ripagare con la stessa moneta gli altri ancora prima che parlino, e poco le importa che questo non sia gentile.

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ᬊᬁ𝗔𝗌𝗉𝖾𝗍𝗍𝗈 𝖥𝗂𝗌𝗂𝖼𝗈: Emily Beechamᬊᬁ

Shaera rappresenta la tipica bellezza Valyriana di cui si parla nei testi; la sua carnagione è eterea, chiara come poche altre, una delle tante ragione per cui l'aspetto dei Targaryen è definito inumano. La sua pelle è tanto chiara da poter vedere le vene oltre essa, così sottile da sembrare carta pesta. Non ci vuole nulla a tagliarla o rovinarla, per quanto a lei piaccia essersi definita una guerriera, pochissimi sono riusciti a scalfirla o lasciarle delle cicatrici. L'ultima volta che è accaduto fu a causa di una caduta da cavallo che le lasciò un segno su una spalla, ma nulla di più. Ha un viso a forma di diamante, ampio nella linea della mandibola e stretto nella zona della fronte. Il mento è stretto e un po' appuntito e il viso viene visto come abbastanza ossuto. La sua conformazione la fa apparire come una donna dal volto molto spigoloso e marcato, come se ci fossero dei bordi di un disegno a delimitare ogni singola zona della sua faccia. Oltre a ciò la prima idea che si fanno le persone di lei è quella di una donna spigolosa quanto il suo viso, severa e senza scrupoli, forse anche antipatica, ma la verità è che quei lineamenti così duri possono sciogliersi negli sguardi più morbidi esistenti, se i suoi occhi colore perla incontrano i propri figli e la sua famiglia. Ha le labbra carnose e spesso screpolate, quelle piccole imperfezioni costantemente nascoste da uno strato di trucco per labbra più rosso del sangue. Ha un naso alla francese leggermente storto, forse perché se lo è spaccato in qualche occasione. Gli occhi sono grandi e rigidi, le iridi violacee come la più pura dinastia Valyriana, perché trasmettono una severità fuori dal comune, in grado di fare gelare sul posto chiunque. Ha le sopracciglia folte, nere come pece, anche queste spesso coperte da una abbondante dose di trucco per nascondere le occhiaie e render meno visibile l'età che avanza inesorabile.

Porta i capelli d'argento lunghi oltre i fianchi, splendenti come il metallo liquido, sono spesso acconciati in particolari trecce e intricati schemi di code, come la tradizione di Casa Targaryen vuole. Non ha mai visto Targaryen con capelli corti, spezza quasi il legame principesco che si associa a chiunque appartenga alla famiglia del Drago. Le forme della regina sono ben pronunciate, soprattutto nei seni, a causa delle tante gravidanze che ha avuto. Questo a molti uomini è piaciuto, ma non quanto il grasso che è rimasto sulla sua pancia dall'ultimo parto, una sorta di piccola pancia in più che non va via nemmeno con l'esercizio fisico. Shaera non ci vede molto di strano: quell'ammasso di carne in più non fa impazzire nemmeno lei ma dagli abiti si vede appena, e se quello è il prezzo da pagare perché il suo amato bambino sia al mondo, allora il pegno è talmente piccolo da non poter essere chiamato prezzo. Però agli uomini piace solo se i cambiamenti sono legati a quanto la vista di una donna li fa eccitare. Shaera in quanto combattente non si fa problemi nel portare delle cicatrici. Per gli uomini il campo di battaglia erano i territori dei lord, per le donne il parto, e lei ne porta i segni con estremo orgoglio. Nemmeno lei è impenetrabile alle critiche, quindi negli ultimi anni gira spesso con una corazza di armatura sul petto, come a difendere quella delicata zona da tutte le parole malevoli. Shaera indossa spesso e volentieri abiti eleganti, contornati di nero e rosso. Non ha mai smesso di indossare i colori del suo stemma e già da bambina aveva fatto promettere una cosa alla madre Visenya: "ti prego, qualsiasi persona io dovrò sposare, impediscigli di farmi indossare altri stemmi". E così è sempre stato; tutti coloro che hanno chiesto la sua mano l'hanno vista in rosso e nero e così continueranno sempre a vederla, fino alla sua morte.

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ᬊᬁ𝗖𝖺𝗋𝖺𝗍𝗍𝖾𝗋𝖾ᬊᬁ

Shaera è una donna pratica e paziente, che non ama gli sprechi e le frivolezze. Ha un forte senso del dovere, tratto del suo carattere che l'ha resa particolarmente cara al padre. È sensibile ed in grado di empatizzare anche con i propri nemici. È determinata e onorevole, dotata di senso della giustizia e di notevole coraggio. Riesce a mostrarsi decisa anche nei momenti più duri, in cui desidererebbe solo potersi abbandonare al dolore ed essere confortata. Ritiene l'affetto e la vicinanza dei propri cari un valore fondamentale, e giudica all'interno di tale scala di valori i propositi di guerra e di vendetta dei nobili che hanno osato mettere in discussione il volere di Casa Targaryen; sarebbe disposta a sacrificare ogni vantaggio politico e militare per tenere al sicuro i suoi cari. Non ama il suo marito corrente, suo fratello maggiore, purtroppo; l'unico uomo che abbia mai amato non è più in vita e come lui, la prole che con lui aveva avuto. Malgrado il suo matrimonio con il fratello maggiore sia stato dettato da ragioni politiche e di preservazione della purezza del sangue, Shaera tenta di viverlo con felicità: non è in mezzo a degli estranei, ma alla sua famiglia. E questo, anche se suo fratello era un uomo menefreghista e superficiale, doveva per forza essere un lato positivo. Dopo la morte del suo primo marito ha faticato a realizzare il suo stato di vedovanza e di aver perso il suo bambino, e la paura che questo potesse accadere nuovamente l'ha torturata senza sosta. Quando tuttavia non ebbe più legami con la casa del suo ex marito e seppe di essere destinata a suo fratello, fu come se la tristezza fosse strappata via dal suo petto. Certo, aveva senso, lei era nata dal drago e al drago lei appartiene. Perché mai sarebbe dovuta stare insieme a qualcos'altro? Una torre, un leone, un lupo, un cervo, un cavalluccio marino, un orso? Nessuno di questi simboli poteva mai essere equiparato al drago.

Vuole molto bene ai suoi figli, sia naturale che di Aenar, anche se fatica ad abituarsi all'idea che stanno crescendo, ed è orgogliosa di tutti loro, in particolare del suo piccolo cucciolo di drago. Spesso deve contenere le intemperanze della figliastra Saoirse e limitare la sua propensione a dedicarsi ad attività prettamente maschili, cercando però quando possibile di venirle incontro; valuta positivamente la possibilità che la figlia si stabilisca definitivamente ad Approdo del Re come Comandante della Guardia Reale, come lei desidera, considerandola un'occasione per ingentilire i suoi modi e rafforzare i suoi colpi di spada. Crede nei Sette Dei e insegna alcuni dei rituali del Credo ai figli, anche se, per quanto riguarda la medicina, ha più fiducia nelle cure dei maestri che nelle preghiere dei septon. Questo è dato dal fatto che lei venga dalla stirpe del drago, loro sono infatti più vicini agli Dèi che agli uomini, quindi conoscere i costumi di essi anche solo per educazione nobiliare è necessario. Non serve che i figli credano davvero, basta che conoscano i riti che devono obbligatoriamente essere presi in considerazione per non essere visti male dai septon. Ritiene che spesso i religiosi si immischino fin troppo in faccende che non li riguardano, invasati nelle loro idee e crudeli verso coloro che non rispettavano i loro ideali. Ma cosa potevano saperne dei meri mortali di cosa si provava nel cavalcare un drago maestoso?

È molto riluttante quando una situazione deve essere risolta con la violenza. È un'anima misericordiosa per natura e una convinta sostenitrice della risoluzione dei problemi senza provocare spargimenti di sangue... quando necessario e possibile. Questo crea un netto contrasto tra lei e il resto delle persone con cui ha avuto spesso a che fare: mentre gli altri non esitano a combattere quando la situazione lo richiede, si permette di combattere solo se è una necessità assoluta, o quando la sua pazienza quasi infinita si esaurisce. Quando questo è il caso, può diventare una combattente estremamente abile e mortale, soprattutto in sella a un drago. La violenza per lei è parte integrante della calma, e molto spesso la pace più felice è stata il risultato di una guerra sanguinolenta e crudele, quindi non può negare l'esistenza né dell'una né dell'altra, ma non per questo si ritrova sempre d'accordo su ciò che potrebbe definirsi un "piano superiore". Se qualcuno le dovesse dire che un atto orribile deve per forza avvenire, perché così è destino che accada, in parte non sarebbe d'accordo, in parte accetterebbe pur obiettando. Non può esistere solo un estremo o solo un polo perché questo è destinato di fatto a collassare senza avere un suo opposto. Prendendo in esempio un regno in pace, come farebbero le persone a dire che quella sia pace? Come farebbero a etichettare come "pace" un determinato periodo se non sanno loro per primi cosa questo significhi o perché avvenga? Come fanno a dire che la pace sia un periodo più luminoso rispetto ad un altro se non hanno mai avuto altri momenti con cui confrontarlo? Quando però alla pace si aggiunge il suo opposto, la guerra, la gente tenderà a capire quanto più piacevole fosse vivere nel mondo di prima e inizieranno a temere od odiare la guerra in quanto "periodo buio" rispetto a quello in cui vivevano prima. Solo conoscendo il buio si comprende la luce e viceversa, e la luce non può arrivare a comprendere l'ombra senza avere una parte di ombra in sé. Più il buio è pastoso e più luminosa sembrerà la luce che risplende in mezzo al nero, nonostante questa sia di fatto fioca. In questo concetto si basa tutto il metro di giudizio della donna: la luce ha l'ombra dentro di sé e l'ombra ha la luce che risplende in un angolo isolato, in equilibrio. Seppur l'equilibrio perfetto possa essere quello in cui bene e male sono separati, è molto difficile che queste due entità non si fondano anche se in minima parte. La ragione non sta mai solo da una parte, esattamente come il torto, quindi anche lui quando ragiona vede i lati negativi e positivi in entrambe le parti. La sua non è una stupida e ingenua convinzione che il bene possa esistere anche nella più crudele delle persone, ma un semplice dato di fatto. Una persona non può essere solo cattiva o solo buona, sarebbe irreale, perché, seppur bene e male separati possano in parte rappresentare una sorta di equilibrio, le persone di tal genere sono decisamente meno di quelle che sono sia l'uno che l'altro, e si andrebbe a creare un forte distacco di proporzione, che diventerebbe poi un disordine difficile da domare.

Con questo ragionamento, Shaera non è nessuno dei due. Non può essere né buona né cattivo perché lui per primo non saprebbe come porsi a dover scegliere di essere qualcosa. Lei è la persona che è e non riesce a prendere una posizione che comprenda il dover decidere, almeno se si tratta di lei. Shaera non agisce secondo ciò che "è giusto fare" ma secondo una specie di legge mentale a cui nemmeno lei sa dare una voce. Non è lui che decide di comportarsi in una determinata situazione o davanti ad una certa scelta in base ad un'attenta analisi della situazione o altro, ma la sua non è nemmeno impulsività infondata o intuitività. È un lato del suo carattere che Shaera non sa spiegare, il che la mette anche abbastanza a disagio quando si tratta di dare una motivazione alle sue decisioni. Si può dire che anche dentro di ella viva una sorta di equilibrio, ma al quale non riesce a dare una spiegazione. Il suo non è intuito né un grande ragionamento, ma agisce come se fosse una marionetta manovrata da sé stessa, la cui volontà è diretta da altri ma sotto suo consenso. Pare quasi che assista alle sue azioni dall'esterno, come a vederle in uno spettacolo, ma guardandole dai suoi stessi occhi. Si sente sia estremamente responsabile delle sue scelte sia estremamente distante, come se le avesse prese ma le sue parole fossero un testo detto da altri e imparato a memoria. Non per questo Shaera non ha volontà, ma vive in una perenne situazione di estraneazione ed internazione che scombussolano la sua stessa realtà di visione delle cose. Come l'equilibrio regge in ogni cosa, anche lei tende a comportarsi senza andare né in un estremo né in un altro. Ripaga un'azione mediocre corretta con un'altra mediocre cattiva, basandosi però anche sulla sua convinzione personale, sicuro che questa sia corretta come se a confermarglielo fosse stato un mondo intero. Non è né schierata dalla parte del bene né da quella del male, e spesso nemmeno necessita di impegnarsi perché questo avvenga: solo la sua famiglia è importante. Prima di ottenere queste caratteristiche, il carattere di Shaera non era troppo diverso da quello che ora possiede. La guerra dopotutto cambia ogni cosa, così come allo stesso tempo non cambia assolutamente nulla.

Era una persona buona e paziente, che non desiderava fare del male quando poteva e combatteva di mala voglia, mentre ora, appena vede che un'azione, indipendentemente dal buona o cattiva che sia, è necessaria, la compie lasciando eventuali ripensamenti al futuro. Non vedeva sempre il buono nelle persone, ma non rinfacciava nemmeno il male, cercando di raggiungere un accordo senza arrivare al menare le mani, ed era una persona estremamente accondiscendente. Chiudeva spesso un occhio quando poteva e intaccare la sua pazienza di ferro era un'impresa realmente titanica; anche quando si stufava, era difficile vederla arrabbiata o alzare la voce. Preferiva prendere colpi piuttosto che darne, quindi era difficile immaginarsi una ragazza del genere, magari anche con poco fegato, prendere le armi tra le mani e combattere quando la situazione lo richiedeva, ma così ora è diventata Shaera. Adesso la sua pazienza da una parte è aumentata con l'aumento della sua conoscenza, dall'altra è diminuita, ma non per questo lo si vede spesso in preda a degli scoppi di rabbia. Solo in alcuni momenti alza la voce o si arrabbia di sua spontanea volontà: quando si tratta dell'equilibrio e delle persone a cui tiene. Non sa dire quale delle due motivazioni sia quella più forte, ma se si tratta di mantenere l'equilibrio è disposta ad agire andando contro ai suoi compagni senza troppi ripensamenti, come se questa fosse una missione superiore il cui realizzarsi è il suo unico desiderio. Spesso tende ad arrivare a convincere a mantenere un giusto mezzo con le parole, mentre in altri casi, quando la pazienza non è più sufficiente, utilizza la forza, ma la sua non è una tendenza violenta: cercherebbe di gettarsi a corpo morto su una persona per fermarla o menerebbe le mani senza un obiettivo. La sua forza fisica è sulla norma, ma quasi sempre le persone che hanno le capacità per distruggere l'equilibrio sono molto più forti di lei, quindi è sempre a livello spirituale che cerca di adoperare la sua grande pazienza.

Ciò la porta a sembrare sia molto matura sia quasi pazza, dal momento che è certa delle sue azioni e di ciò che deve fare ma non sa darvi una spiegazione, ma sa che queste non siano dovute all'impulsività. È come se fosse... destinata... ad essere colei che avrebbe succeduto a Visenya, essere una nuova Visenya. Le viene complesso porsi con delle persone con le quali non riesce a parlare, quindi la prima impressione che da alle persone è sempre quella di una ostentata sicurezza, che tanto ostentata non è. A questi momenti se ne alternano altri in cui, dopo essere stato in silenzio, inizia a parlare ed alzare la voce, esprimere la sua opinione, mettere in discussione quella degli altri. Shaera è una donna estremamente bivalente. Può essere rigida e ferrea in più circostanze come più morbida in altre. La questione della salute del regno le sta molto a cuore e tende a compensare le difficoltà amministrative pensando che i sudditi siano suoi figli. Nessuno vorrebbe la morte dei propri figli, o che i propri figli si ribellino alla madre, no? E dal momento che non ha senso che gli alleati li proteggano se loro non proteggono gli alleati, il benestare del popolo per la regina è in prima posizione. Un re protetto dal suo popolo è un re che non rischia la testa, ma suo fratello è decisamente l'opposto. Come ci si aspetta dalla figlia di Visenya, Shaera è una donna dal grande coraggio e scendere in battaglia per lei non è mai stato un problema, anzi, spesso si ritiene più capace e meno coniglio di tanti soldati esperti; non tollera le offese ed è pronta a rispondere ad esse con la giusta punizione, finché si tratta di offese vere e proprie. Ritiene che i nobili che vanno tagliere la lingua a chi li prende in giro si meritino le battute ricevute, talmente tanto sensibili e femminucce da sentirsi presi in causa da dei pettegolezzi di corridoio. Quando si arriva a toccare i propri figli e la sua famiglia, allora Shaera si attiva e le punizioni sono esemplari. Non di meno due dei suoi titoli sono la Giusta, per la sua dedizione al popolo, e la Regina d'Argento, per la fine inquietante che fanno coloro che commettono i crimini più gravi. Shaera è sicura delle sue capacità e non vuole essere circondata da uomini da meno, o soprattutto uomini che la sottovalutano per una qualsiasi ragione. La guardano dall'alto in basso perché è una donna? Aegon avrebbe conquistato un quarto dei Sette Regni senza sua madre e sua zia. Le donne non sono addestrate all'arte della guerra? Baggianate. Una donna non è abbastanza forte? La Domatrice della Regina dei Draghi non ha bisogno di altra forza. Esige di essere trattata con rispetto non per il suo ruolo, ma perché come gli altri è degna di essere vista con riguardo per il fatto di essere un essere vivente. Ama suo figlio e tutti i suoi figliastri. Non saranno frutto del suo grembo ma sono sangue del suo sangue, e chiunque sia con suo fratello non è mai al sicuro. Ci avrebbe pensato lei a proteggere popolo e famiglia da lui, a costo di farsi impiccare.

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ᬊᬁ𝗖𝗎𝗋𝗂𝗈𝗌𝗂𝗍àᬊᬁ

[⸙] 𝑹𝐴𝐶𝐶𝑂𝑁𝑇𝐼 𝐷𝐸𝐿 𝑃𝐴𝐷𝑅𝐸
Quando era piccola e viveva con il padre, questi gli raccontava dell'antica Valyria e dei suoi antenati. Gli raccontava dei draghi che vivevano in quel paradiso, del rapporto che avevano con gli esseri umani. E le parlava di Balerion, ultima creatura vivente ad aver assistito al disastro e agli anni precedenti. Di quei racconti lei ne ha fatto una religione, di Balerion una leggenda, di Vaghar un eroe, di sua madre un esempio da seguire.

[⸙] 𝑳𝐸𝐺𝐺𝐸𝑁𝐷𝐸
La grande educazione che ricevette a corte si basava sull'imparare i nomi di tutti i Draghi, farsi rispettare dai nobili e di farsi raccontare dal genitore storie assurde quali creature che dormivano nel ghiaccio per millenni per poi rinascere annullando i confini tra la vita e la morte. Iniziale Shaera faticava veramente molto a credere all'esistenza di creature simili. Certo, esistevano i draghi, puro fuoco, ma come poteva esistere d'altro canto una creature di altrettanto ghiaccio senza che le due forze si scontrassero fino alla morte di una delle due o di entrambi. Poi le venne mostrata una daga in acciaio di Valyria, con incisa una antica profezia. "Dal mio sangue verrà il principe che fu promesso, e la sua sarà la canzone del Ghiaccio e del Fuoco". Fu dunque allora che Shaera comprese che il sangue di Valyria portasse un enorme fardello e una grande responsabilità: la salvezza del mondo e il controllo dei draghi.

[⸙]𝑫𝐼𝑆𝐿𝐸𝑆𝑆𝐼𝐴
Sin da piccola ha avuto molta difficoltà nell'imparare a leggere quindi si faceva raccontare le storie, anche da ragazza ci mise anni per riuscire a vedere le lettere in modo corretto, senza che queste si mettessero a correre da una parte all'altra del foglio. Anche ora che sa leggere bene, preferisce evitare di farlo davanti ad altri o ad alta voce. Fortuna vuole che essendo regina abbia un grande numero di servitori disposti a farlo per lei. La politica non si può fare soltanto con i fogli di carta, ma si attua principalmente con i fatti. E Shaera è bravissima nei fatti.

╰➣𝙏𝘦𝘢𝘵𝘳𝘰
Come prevedibile, a Shaera ha sempre affascinato il mondo della recitazione e tutte le sue sfaccettature. Poter diventare una persona diversa da quella che è, magari avere anche delle opinioni totalmente discordanti con le sue ma crederle giuste perché si è diventati un altro personaggio...sono tutte emozioni che secondo lei valgono la pena di essere provate. Inoltre si tratta di un'attività che permette di essere mentalmente molto elastica, di allargare i propri orizzonti e comprendere molto più facilmente chi si ha davanti, cosa che può tornare utile in più situazioni differenti, sia a corte che non.

╰➣𝙁𝘭𝘢𝘶𝘵𝘰
Ha imparato con gli anni a suonare vari tipi di strumenti, ma pochi le interessavano davvero. Il flauto l'aveva da subito colpita, per quanto non fosse uno strumento comune né fosse adatto ad una Lady, ma a lei poco importava. Inizialmente le sue note erano terribili e stonate e il suo fiato era troppo breve per fare anche solo metà di una canzone, poi con gli anni migliorò di molto, soprattutto nel suo periodo di sosta a Roccia del Drago e ora il flauto è quasi divenuto un suo elemento riconoscitivo. Non sono molte le lady che suonano un flauto, alla Capitale o in qualsiasi altra città del Continente occidentale.

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ᬊᬁ𝗣𝗎𝗇𝗍𝗂 𝖽𝗂 𝖥𝗈𝗋𝗓𝖺 𝖾 𝖯𝗎𝗇𝗍𝗂 𝖣𝖾𝖻𝗈𝗅𝗂ᬊᬁ

•𝖢ᴀᴘᴀᴄɪᴛᴀ́ ᴅɪ Aᴅᴀᴛᴛᴀᴍᴇɴᴛᴏ: La capacità di adattamento è una tra le abilità più ricercate all'interno della politica e della vita nobiliare. Allo stesso tempo si tratta anche di un'abilità difficile da sviluppare perché necessita di una buona capacità di leggere ed interpretare il contesto in cui ci si trova immersi, andando oltre la consuetudine. Tutto questo significa rinunciare alle proprie abitudini ma senza perdere ed abbandonare la propria unicità ed identità. Essere flessibili e sviluppare ottime capacità di adattamento necessita di conoscenze, doti personali, abilità, determinate capacità. Si tratta di veri e propri atteggiamenti che, nel contesto professionale, danno un grande valore aggiunto. Capacità di adattamento vuol dire non lasciarsi scoraggiare dai cambiamenti ma imparare da ogni singola esperienza il tutto sviluppando una particolare forza di reazione alle avversità, trovando soluzioni efficaci anche nei momenti di crisi. Per questo saper leggere le tendenze, adattarsi ai cambiamenti, guardare oltre sviluppando uno sguardo critico e professionale, può portare a raggiungere ottimi risultati non solo nella vita personale ma anche in quella professionale. Shaera ha impiegato anni ad immergersi nella realtà in cui si trova ed accettare i mutamenti a testa bassa, e pur con questo ancora fatica ad accettare del tutto altri cambiamenti.

•𝖢ᴀᴘᴀᴄɪᴛᴀ̀ Sᴛʀᴀᴛᴇɢɪᴄʜᴇ: Sei sono le competenze che, se padroneggiate e utilizzate insieme, consentono ai così chiamati "leader" di pensare strategicamente e di navigare efficacemente nell'ignoto: le capacità di anticipare, sfidare , interpretare, decidere, allineare e imparare. Ognuna di queste abilità ha ricevuto attenzione nella letteratura sulla leadership, ma raramente sono state prese in considerazione in contesti di profonda incertezza, come quelli che il ragazzo sta vivendo, che possono creare o distruggere sia i regni sia gli eserciti. Un leader strategico adattabile, che è allo stesso tempo risoluto e flessibile, persistente di fronte alle battute d'arresto ma anche in grado di reagire strategicamente ai cambiamenti ambientali, ha imparato ad applicarle tutte e sei insieme. È sicura che con il tempo riuscirà ad affinare queste capacità e ad applicarle anche nell'aiuto dei suoi familiari: potrà anche avere oltre i quarant'anni, ma non si smette mai di apprendere da ogni situazione.

•Aɢɪʟɪᴛᴀ̀: È dotata di uno straordinario equilibrio e velocità. Le sue attività preferite nel tempo libero sono la danza e l'arte del combattimento, ma gli anni non sono più molto gentili; quindi ha sviluppato queste due qualità che le tornano molto utili anche in battaglia, soprattutto negli scontri da terra. Con l'arrivo della pace e dei draghi a Westeros, si è iniziato a sottovalutare le normali capacità fisiche e corporali, che Shaera invece non ignora affatto. Anche per questo non è per nulla contraria al fatto che sua figliastra impari la danza della spada: loro sono eredi di Visenya, del resto. Sapere combattere a mani nude con più coscienza di un delinquente che fa rissa è fondamentale, la forza bruta è solo una minima parte di ciò che determina il risultato di un duello.

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•Fɪsɪᴄᴏ: Per quanto fisicamente abile, è in grado di sfruttare al massimo le sue qualità sportive solo per un breve periodo di tempo. Usa l'arco perché non richiede spostamenti eccessivi e sta spesso male, quando si sforza troppo, soprattutto in groppa alla sua potente Vaghar. Inoltre anche per Shaera l'età inizia a farsi sentire, per quanto tenti di tenersi in forma, il passare del tempo non risparmia nessuno, nemmeno la Regina d'Argento. Le sue braccia stanno cominciando a diventare deboli, il suo viso inizia ad essere solcato da rughe, la stanchezza ogni tanto la costringe al riposo anche per intere giornate. Per non parlare del suo sangue, sono ormai molte lune che non ne perde... Alcuni maestri sostengono che lei non sia più in età per poter dare dei figli al Re, e la cosa non gioca a buon favore della sua reputazione. Altri maestri sostengono che il continuo sforzo fisico e mentale della regina per risolvere la situazione complessa della sua famiglia la indebolisca, e che quando finirà lo stress tornerà anche il sangue. E Shaera spera in questo.

•Iɴᴠɪᴅɪᴀ: Orgoglio e invidia sono spesso gemelli, e lei ha questo difetto di invidiare ciò che lei stessa non vuole, per il semplice fatto che gli altri non l'abbiano. Questo avviene per la delicata situazione di Casa Targaryen, sempre così vicina al farsi massacrare da nient'altri oltre a sé stessa. Le altre famiglie in confronto sembrava essere così tranquille, così pacifiche e così unite... Ogni tanto desidera che la sua famiglia sia esattamente come quelle, una famiglia normale. Come detto, invidia anche ciò che non vuole avere, poiché lei è orgogliosa del fatto di appartenere a una delle poche famiglie in grado di controllare i draghi, di avere il sangue dell'Antica Valyria e di resistere al fuoco più degli altri. Tuttavia, spesso il suo orgoglio non è sufficiente per spezzare l'invidia che le stringe il petto.

•Cᴏʟʟᴀʙᴏʀᴀᴢɪᴏɴᴇ: Come detto più volte, lei finge di andare d'accordo con gli altri ma collaborare è ciò che le viene più difficile. Se trionfa, trionfa da sola, se fallisce, fallisce da sola. Non vede il motivo di collaborare dato che molto spesso lavorare con altre persone equivale a coinvolgere più gente nel proprio futuro fallimento. Non vuole portare nel fondo con lei altre persone, soprattutto se suoi cari. A maggior ragione non vuole collaborare con gente che non sopporta, ma per sua sfortuna metà del Concilio Ristretto si trova all'interno di questa grande lista di persone verso cui Shaera non nutre simpatia. Per formalità deve rispettarli, parlare con loro e trattarli come se non li detestassi, ma la sua vera opinione spesso e volentieri trapela come nulla.

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ᬊᬁ𝗦𝗍𝗈𝗋𝗂𝖺ᬊᬁ

Shaera nacque durante l'estate dell'anno 7 prima della Conquista; sua madre era Visenya Targaryen, domatrice di Vhagar, suo padre Aegon I il Conquistatore, Il Drago, Primo del suo Nome e Primo Sovrano dei Sette Regni. Per quanto il padre fosse la figura più famosa dei due, domatore di Balerion il Terrore Nero e figura più prominente anche nei tomi storici, l'attenzione di Shaera fu sempre rivolta principalmente alla madre. Si diceva che Aegon Targaryen per ogni notte trascorsa con Visenya, ne trascorresse dieci con la zia Rhaenys. Anche se queste voci fossero fondate, a Shaera non facevano impazzire, perché faceva apparire la madre come una donna meno desiderabile o meno valorosa, ma Visenya era ben diversa. Gli uomini dei Sette Regni potevano anche desiderare una donna obbediente che si occupasse solo di rendere gioiose le notti dei lord e donar loro dei figli; chi avesse sposato Visenya avrebbe trovato una combattente che decideva il suo fato per sé, il che poteva non attizzare molto chi desidera avere una bambola di pezza nel proprio letto. I ricordi legati a entrambi i genitori sono purtroppo molto più sfocati di quanto non vorrebbe, soprattutto per i suoi primi dieci anni di vita e oltre. I genitori e la zia continuavano a spostarsi da una zona all'altra di quei tanti regni belligeranti con i loro draghi, mentre lei restava a Doccia del Drago, ogni tanto con suo fratello maggiore, e il resto del tempo con le sue balie. Nel Castello di Roccia del Drago sbarcavano spesso e volentieri personalità importanti, che ai suoi occhi di bambina erano null'altro che nomi: Orys Baratheon, Argella Durrandon... Tutti nomi che rientrarono nella storia della conquista del continente Occidentale. Aveva dieci anni quando Casa Targaryen creò il suo stemma del Drago a Tre Teste, e mai prima di allora si sentì tanto legata alla sua famiglia. Voleva unirsi il prima possibile alla causa e aiutare sua madre a conquistare Dorne, in groppa al suo drago. Purtroppo, l'uovo che le era stato donato in culla per la sua nascita non si schiuse mai, quindi non ebbe la possibilità di farlo. Come le disse sua madre, quello di combattere era un sogno infantile, più tipico di un uomo che di una donna, e che lei era ancora troppo piccola per immischiarsi nelle lotte politiche.

Shaera, allora undicenne, non sopportava l'idea che a suo fratello la strada fosse completamente spianata solo per l'essere un uomo come suo padre; arrivò ad odiarlo ed invidiarlo, fino a non voler nemmeno più sapere di lui, tanto che se le avessero chiesto se lui fosse figlio di Aegon e Visenya o Aegon e Rhaenys, lei non avrebbe saputo rispondere. La posizione di Shaera durante quegli anni di guerra non le fu molto gradita. La ragazza era la giovane Lady più desiderata dei Sette Regni, i Lord dei vari continenti si sarebbero uccisi a vicenda pur di fare sposare ai loro figli l'attuale Principessa dei Sette Regni, di una bellezza tanto sopraffina da essere soprannominata la Bellezza d'Argento. Passò dai suoi undici a quattordici anni talmente tanto sommersa da pretendenti da non poter respirare, poiché la notizia che la Principessa avesse sanguinato molto presto si era diffusa altrettanto rapidamente. Shaera poteva dare al suo futuro sposo tanti figli e in giovane età, così che il marito potesse godere della sua bellezza per la maggior parte del tempo possibile, godendosi una moglie piacente in grado di soddisfarlo e crescere i suoi figli prima che la vecchiaia le strappasse la bellezza di dosso. Per una volta suo fratello Aenar era della sua stessa opinione riguardo al fidanzamento: era assolutamente contrario all'idea che prendesse marito e si era opposto alla cosa con tutte le sue forze. Purtroppo questo non fu sufficiente e Shaera, all'età di quindici anni, andò in sposa a Lord Hightower e si trasferì nel suo castello. Mai più di allora sentì il suo legame con Casa Targaryen e con Roccia del Drago, e non voleva andarsene, ma dovette farlo.

Il Castello degli Hightower era molto diverso da Roccia del Drago; la dimora di Casa Targaryen era fredda, grezza, tutt'altro che confortevole o accogliente. Era più un avamposto di guerra che una dimora. La Fortezza degli Hightower invece aveva l'aspetto di un'opera d'arte che svettava verso il cielo, bello, imponente e colorato. Purtroppo la magnificenza del castello non fu un presagio di fortuna per lei, e il suo soggiorno lì non fu per nulla piacevole. Giacque con suo marito più e più volte, ma non restò incinta per più di un anno. Già dai primi mesi la corte iniziò a bisbigliare di lei, spergiurando che lei fosse sterile e incapace di soddisfare i suoi doveri di moglie e di madre. Quelle critiche non le facevano minimamente piacere, ma finché non avesse dato un figlio al Lord suo marito, quelle malevoli voci non sarebbero mai cessate. Nemmeno a suo marito tutto questo piaceva, ma non perché stavano inimicando il nome di sua moglie: stavano sminuendo anche il suo. Lord Hightower si avvicinava alla vecchia età, presto non sarebbe più stato capace di mettere Shaera incinta e si stava convincendo che fosse lei la causa del suo problema. Nella mente di Lord Hightower sovvenne una soluzione, forse l'unica che in quel momento gli pareva possibile: avere un figlio con un'altra donna. Il suo erede non sarebbe stato Valyriano e non avrebbe domato i draghi, ma nessuna progenie degli Hightower era mai stato capace di farlo, quindi poco sarebbe cambiato se da quel momento in poi la situazione fosse rimasta invariata. A costo di generare un bastardo per poi riconoscerlo, il suo tempo stava per scadere. A corte soggiornavano comunque figlie di case minori o ancelle di bell'aspetto, quindi iniziò a giacere con loro, con o senza il loro consenso, fino a quando un erede non venne fuori. Occhi verdi, capelli neri come la pece... tutt'altro che simile all'aspetto di un Signore dei Draghi.

Shaera si sentì tradita e insultata: se lei avesse giaciuto con un altro uomo e avesse dato alla luce un bastardo, la sfortuna e la vergogna avrebbero infangato il suo nome fino alla fine dei suoi giorni, mentre Lord Hightower avrebbe potuto mettere incinta l'intera Approdo del Re e avrebbe ottenuto solo una scrollata di spalle come risposta. La discussione con lo sposo non servì a nulla: le fu detto che prima della sua morte lui doveva avere un figlio, che quel dovere era stato affidato a lei, e che se non fosse stato in grado di soddisfarlo avrebbe fatto da solo. A Shaera disgustò ancora di più il fatto che Lord Hightower avesse continuato a giacere con lei mentre sgusciava nel letto di altre donne. A lui era stata promessa la donna più desiderata del Regno, la più bella che potesse trovare a sua detta, e questo era il modo in cui venne trattata. Tutte le volte che era rimasta incinta, aveva perduto il bambino, quindi non era affidabile. L'ultima volta era accaduto il mese prima appena saputo della morte di Rhaenys, durante la spedizione a Dorne. Il dolore per la sua perdita l'aveva fatta contorcere talmente tanto da farle perdere il figlio. Già appesantita dalla perdita, appena Shaera seppe che il figlio di Lord Hightower era frutto di una violenza sessuale, la Regina d'Argento divenne la Regina delle Tombe. Non solo quella povera donna era stata usata per uno scopo non suo, ma non era stata nemmeno premiata, anche nel più infimo dei modi, anche solo monete d'oro, per il dolore causato. E questo era avvenuto a più donne.

Pensò parecchio alla decisione da prendere e all'alba dei suoi ventitré anni, Shaera Targaryen mise le lacrime di Lys nel vino di Lord Hightower, che un mese dopo morì. A detta dei maestri della Cittadella fu una semplice morte di malattia: Lord Hightower era vecchio, sempre più in cattiva forma, quindi fu semplice credere che il suo corpo avesse ceduto prima della sua mente. Trascorso il tempo utile per fare credere al popolo di star piacendo il suo defunto marito, Shaera si recò dalle donne che Lord Hightower aveva costretto a giacere con loro, e domandò loro perdono. "Vi chiedo perdono per non averlo ucciso prima", disse loro, conscia che rivelare a loro la verità potesse essere rischioso, ma tutte loro le erano grate per averle liberate da quell'ombra che le perseguitava. Shaera sistemó le questioni in sospeso ad Alta Torre, poi poté fare ritorno a Roccia del Drago; le ancelle di Lord Hightower decisero di venire con lei a casa, come sue personali servitrici per sdebitarsi, e Shaera le accettò volentieri. A sua detta non serviva che si sentissero in debito, ma se quello era il loro desiderio, lo avrebbe volentieri soddisfatto. Impiegò due settimane di viaggio per fare ritorno alla sua amata casa, e sperò che allora la sua vita potesse tornare felice e orgogliosa come un tempo, ma non fu così. Ciò che trovò al suo arrivo fu la bara con il corpo di sua madre, Visenya, al suo interno. A quanto pareva era morta durante il viaggio verso casa e la notizia non era giunta in tempo. A quel tempo, si scoprì incinta dell'ultimo figlio di Lord Hightower, ma lo shock per la morte della madre la fece stare male, e perse di nuovo il bimbo, che nacque morto con orribili scaglie al posto della sua pelle.

In preda al dolore, una notte, non riusciva a dormire, quindi s'incamminò verso la zona dove riposavano i draghi, tra cui Vhagar. Aegon I aveva avuto un figlio bastardo, Maekar, che per il suo sangue di Valyria avrebbe potuto prendere il drago di sua madre, ma lei desiderava che l'eredità di Visenya passasse verso di lei, la sua unica figlia. Vhagar era in posizione di riposo, quando lei le si avvicinò, ma era sveglia. Vedere la creatura e le sue cicatrici le ricordó della madre, delle battaglie che aveva combattuto, e tante lacrime iniziarono a scorrere giù per il suo viso. Dal momento che non voleva disturbare il riposo del drago con la sua tristezza, iniziò a cantare una melodia in alto Valyriano tra i singhiozzi, un momento che andò avanti per ore, perché era l'alba quando Vaghar avvicinò il suo muso verso il suo volto, soffiando fumo con una delicatezza che le parve quasi rilassante, nonostante il gesto. Da quel momento, senza che nessuno dicesse nulla o che Shaera avesse cavalcato un drago prima, Vaghar la accettò come suo nuovo cavaliere. Una notte per pura curiosità salì sulla sua groppa e Vaghar la accettò senza nemmeno dimenarsi, come se la donna sul suo scranno non fosse altro che Visenya in persona. Due anni dopo venne data in sposa a null'altro che suo fratello maggiore Aenar: tornato dall'esilio a Pentos aveva seguito le orme di Aegon ed era diventato sovrano, ma nulla era mai andato a buon fine. Era convinta che il matrimonio con un membro della famiglia l'avrebbe resa più felice del primo, ma non fu così: suo fratello era cambiato in modo crudele. Fu sua sposa, la sua seconda sposa, ma smise presto di essere negli interessi del re da quando il problema con le gravidanze non si ripresentò. Gli dette un secondogenito e basta, in tutti gli anni di matrimonio, quindi il re si dedicò ad altre mogli, ad altre donne, fino a quando la sua famiglia non fu formata da un erede reale, il principe di Roccia del Drago e dalla Principessa primogenita, che desiderava fare qualsiasi cosa tranne essere principessa.

In quel caso le altre moglie desideravano essere mogli di Aenar e desideravano avere figli, quindi Shaera ci mise poco a considerare tutti gli altri eredi come vera famiglia. Poco importava che quei ragazzi non fossero nati dal suo grembo, il sangue del drago scorreva dentro di loro e come tali li avrebbe protetti come se fossero anche suoi. Aenar purtroppo stava perdendo sempre di più la ragione, a sua detta, soprattutto dopo che ogni singola delle sue moglie oltre a lei stavano lentamente morendo, una dopo l'altra, inesorabilmente, senza che potessero donargli altri figli su cui poter fare riferimento. Presto, pensò Shaera, lei avrebbe dovuto incarnare lo spettro di sua madre e sistemare la situazione per conto proprio, anche a costo della vita. Gestire il regno e la famiglia, comandare eserciti e figli.. queste non erano cose per gli uomini, il cui pensiero è sempre rivolto alla guerra e alla politica. Riteneva che nella maggior parte dei casi solo le donne fossero in grado di gestire la politica tenendo un occhio anche verso il bene dei propri familiari. Così avrebbe fatto, promise a sé stessa e ai suoi figli. Avrebbe fatto in modo che Saoirse non soffrisse di un matrimonio pessimo come il suo e che suo figlio e i suoi figliastri non finissero in esilio come il fratello e non perdessero la ragione come Aenys. Era stata lontana da casa per la maggior parte del conflitto, ma ora che era presente, non avrebbe esitato a prendere il controllo della situazione, con o senza aiuto.

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ᬊᬁ𝗥𝖾𝗅𝗂𝗀𝗂𝗈𝗇𝖾ᬊᬁ

La Fede dei Sette è la religione principale dei Sette Regni . È poco praticato oltre i suoi confini, motivo per cui Shaera ha impiegato un po' ad abituarsi agli nuovi dei. La Fede dei Sette è dominante nel sud di Westeros . Le uniche regioni in cui non è la religione maggioritaria sono il Nord , dove rimane forte il culto degli Antichi Dei della Foresta , e le Isole di Ferro , dove la religione locale del Dio Abissale è più diffusa. La dottrina centrale della Fede secondo cui esiste un dio che ha sette aspetti - il Padre, la Madre, la Fanciulla, la Vecchia, il Fabbro, il Guerriero e lo Straniero -. Shaera amava il culto dell'antica Valyria e i suoi Dèi. Nonostante non ci fosse nessuno che praticasse la religione del popolo Valyriano, Shaera desiderava onorarla, ma capì presto che non fosse più possibile. La religione era tale quando qualcuno credeva in quelle entità, mentre quando nessuno più restava, diveniva mito che si studiava come delle leggende, delle belle storie da raccontare ma nulla di più. A malincuore comprese che lei da sola non sarebbe mai bastata per riportarla alla luce, quindi iniziò a studiare la religione dei Sette, prima soltanto per avere conoscenze storiche e man mano che comprese le sue fondamenta, pensò che ci fosse un minimo di speranza anche in quel credo. Non si definisce davvero una crescente, perché non ha così tanta fede negli dèi da potersi dire tale. Semplicemente crede che come divinità non facciano schifo, ma per Shaera solo i draghi possono definirsi dèi. Loro hanno conquistato il regno, non i Sette, né gli Dèi di Valyria.

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ᬊᬁ𝗖𝗈𝗇𝗈𝗌𝖼𝖾𝗇𝗓𝖾ᬊᬁ

-H1STRI0. AENAR: Il rapporto con suo fratello non è mai stato rosa e fiori, purtroppo, lei lo ha sempre invidiato per i suoi privilegi, ed è stata lontana da lui quando è stato mandato in esilio, quindi non c'è mai stata occasione di redenzione o di sistemare le cose. Quando si sono sposati la situazione è soltanto peggiorata, al punto che Shaera lo ritiene soltanto "il suo ex marito", e non più suo fratello. La cosa addolora anche lei, ma se Aenar non tornerà sui suoi passi, Shaera dubita che si potrà mai sistemare qualcosa.

TAMVMO. SAOIRSE: Saoirse non è sua figlia, ma tenta di vederla come tale. Comprende il suo desiderio di entrare nella guardia reale e di non voler sottostare agli ordini di regina. Anche lei una volta la pensava allo stesso modo, quindi non può condannarla per questo. Per altro, l'attuale comandante della guardia reale è tutt'altro che nelle sue grazie e avere una donna al comando onorerebbe come poche altre cose la memoria di Visenya Targaryen. Qualsiasi scelta lei voglia intraprendere, la supporterà.

-sandprince. DAERALYX: La situazione in questo contesto è più complessa di quanto Shaera non vorrebbe. Sa poco o nulla del passato del ragazzo, se non il fatto di essere un figlio bastardo e di essere odiato per questo. È frustrante avere allo stesso tempo tutto il potere del regno ma nessuno per poter sistemare una situazione così semplice rispetto al gestire i Sette Regni. Quel che può fare è rendere la sua vita leggermente più semplice da lontano, ma purtroppo dubita di poter fare molto di più.

vjscere. SALABASTRO: Che dire, purtroppo lei odia a morte quell'uomo; sa benissimo che il rispetto che lui mosta nei suoi confronti sia pura facciata, pura formalità nei suoi confronti. Se ne avesse la possibilità probabilmente le sputerebbe in un occhio senza ripensarci, dandole solo della "donna", e lei non sopporta questi atteggiamenti. È sicura che quando lei non è presente, lui sibili parole crudeli nei suoi confronti, ma ancora non ha avuto l'occasione per allontanarlo dal concilio.

HotPieIlChad. MAEKAR: Il comandante della guardia reale è figlio bastardo di Aegon, guerriero e cavaliere di drago, motivi per cui si è meritato il suo rispetto come compagno d'armi e di soldato. Oltre a questo, Shaera non nutre eccessiva simpatia nei suoi confronti, dal momento che il suo sangue può anche se lievemente, mettere a rischio l'eredità del vero principe ereditario al trono di spade. Sotto sotto, anche se non ha prove certe né esperienze passate a confermarlo, è convinta del fatto che Maekar la ritenga una donna troppo sentimentale, permalosa e gelosa solo per il fatto di essere donna, e questo a lei non piace.

Altre a seguire, se volete stabilire qualcosa ci sono nei commenti!

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