᪥𝐀𝐄𝐆𝐀𝐑𝐀𝐗. Bʟᴀᴄᴋ Dʀᴀɢᴏɴ

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𝐎𝐂 𝐟𝐨𝐫: -sandprince ; _-sxuron-_
𝐒𝐭𝐨𝐫𝐲 𝐍𝐚𝐦𝐞: Shadow of War
𝐀𝐝𝐝𝐢𝐭𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥 𝐓𝐚𝐠𝐬: HotPieIlChad ; vjscere ; peculiarpeeps ; -lycxris ; Corvy_Ilcorvetto

❝Verrà il giorno in cui le Tre Teste del Drago torneranno ad azzannare: che sia a vicenda, che sia contro un altro nemico, il Drago dovrà sempre essere pronto a riemergere dalla cenere❞
-𝐃ᴀᴇɴʏs 𝐓ᴀʀɢᴀʀʏᴇɴ, ᴄᴇɴᴛᴜʀɪᴇs ᴀɢᴏ

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☪𝐑ᴜᴏʟᴏ ᴇ 𝐓ɪᴛᴏʟᴏ

Egli è Aegarax Primo del suo nome di Casa Targaryen, Re degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, l'Astuto, Signore dei Sette Regni e Protettore del Reame. Più della metà di questi riconoscimenti gli sono stati scaricati, ben pochi di essi sono stati da lui guadagnati. Salito al potere da soli tre anni in quanto figlio del precendente sovrano, Aegarax si è fatto in breve conoscere come il regnante meno incline all'arte della spada che abbia mai seduto sul Trono di Spade, ma i sette hanno voluto che sia popolo che corte riconoscessero le sue capacità in altri campi. Si è adeguato alla nuova posizione come se fosse nato per starvici, e la realtà non è molto lontana da quest'affermazione: l'ha sempre considerato il suo destino, in qualche modo, un suo diritto e dovere. Prima governa il padre, poi sussegue il figlio, ma Aegarax non ha alcuna intenzione di passare ai posteri sotto il vessillo di "Mediocre", tutt'altro: il suo ego non glielo avrebbe mai permesso. Nel giro dei suoi primi anni di governo il popolino iniziò a riferirsi a lui come "l'Astuto", aggettivo che già riteneva decisamente più appropriato a uno del suo rango. Questo primo soprannome derivava dal fatto che, a detta di alcuni, Aegarax sembrava "giocare" alla guerra, come stesse muovendo pedine di legno su una scacchiera, ad ogni mossa una contromossa, ad ogni difesa un attacco e così via. A dire il vero, qualsiasi guerra in quel continente poteva chiamarsi "gioco", ci si poteva giocare tante volte e migliorare, ma in quello come in ogni cosa, si deve avere la fortuna di nascere portati. Il secondo titolo è usato soltanto in famiglia o da altri alti nobili, un soprannome che Aegarax ritiene quasi sciocco, creato unicamente per scherzo e basta. Infatti, a fatica ricorda chi fosse stato, un giorno qualcuno gli aveva detto che i Targaryen erano da sempre conosciuti come grandi guerrieri, valorosi nell'arte del combattimento, e che lui invece, che non poteva essere più lontano da quei suoi antenati, sembrava proprio la "pecora nera" della famiglia. A quella battuta Aegarax rise, rispondendo che semmai più che pecora, era il "Drago Nero" della famiglia. Quella leggera conversazione rimase impressa nella mente sua e della corte, quindi ogni tanto si può tutt'ora vedere il sovrano girare per la Fortezza Rossa con indosso una spilla dalle sembianze di un drago nero. Nient'altro che uno scherzo, che man mano ha insinuato le sue radici. Poco importa però, almeno ad Aegarax. Tra tutti, solo un titolo che aveva importava e doveva essere sempre rispettato, quello di sovrano del Continente Occidentale.


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☪𝐍ᴏᴍᴇ

Inizialmente Aegarax non doveva chiamarsi così: sua madre gli aveva spesso detto che suo padre aveva pensato a nomi comuni nella loro famiglia come Aemon, Daeron, Daemon, oppure Aegon come lui, per ricordare la memoria di antichi sovrani passati. Qualcosa doveva essere passato nella mente del re, però. Chissà, forse aveva dato a troppi figli troppi nomi uguali e si era stufato, quindi perché no, ha optato per Aegarax, ancora mai utilizzato. Sotto un certo punto di vista Aegarax preferisce così: potrà essere un onore chiamarsi Aegon o simili, ma a sua detta si corre soltanto il rischio di infangare la memoria del legittimo proprietario di quel nome, nel bene e nel male. L'esempio perfetto era suo padre, tutt'altro che meritevole di essere un Aegon, soprattutto perché il genitore si è fatto riconoscere come uomo dalla pessima fantasia, lui e le sue "tette di Barba". Così, nacque Aegarax, nome di una divinità Valyriana, per la precisione la seconda delle Quattordici Fiamme che un tempo circondavano Valyria. Aegarax in particolare era il Dio di tutte le creature che camminano, corrono, nuotano o volano, nonché creatore del primo drago. Evidentemente Aegon IV doveva essersi ricordato di questo frammento di storia e aver pensato: "Sovrano di tutto ciò che si muove? Nome perfetto per un re". E così è stato. Normale i Targaryen chiamavano come divinità dell'antica Valyria i loro draghi, come Caraxes, Meraxes, Arrax... Lui evidentemente era un'eccezione, un drago nel corpo di un essere umano, un uomo col nome di un drago. Sotto il punto di vista di Aegarax, questo è un ottimo segno del destino, nonché testimonianza del fatto che adempierà bene al suo compito di re.

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☪𝐂ᴏɢɴᴏᴍᴇ E 𝐂ᴀsᴀᴛᴀ

Aegarax fa parte della Casata dei Targaryen di Roccia del Drago, una famiglia di origine Valyriana che un tempo aiutava nell'amministrazione dell'Impero di Valyria. A seguito di un sogno premonitore di Daenys Targaryen, Aenar Targaryen vendette tutti i suoi possedimenti e si trasferì a Roccia del Drago assieme a cinque draghi. Dodici anni dopo avvenne il Disastro di Valyria, e loro e i rispettivi draghi furono gli unici sopravvissuti. Il simbolo di Casa Targaryen è un Drago a tre teste, adottato dalla famiglia al fine di essere pienamente riconosciuta come membro della casta nobiliare di Westeros. A Valyria non esistevano formalità come stemmi, ma dalla Conquista in poi le teste del Drago avrebbero eternamente onorato Aegon I, le Regine Visenya e Rhaenys Targaryen.
In quanto membro della Casata, Aegarax ha imparato la storia dei suoi antenati sia prima che dopo il loro arrivo nel Continente Occidentale, e ha appreso la lingua Valyriana in tutte le sue sfumature sin dalla tenera età. Come tanti altri Targaryen, passa dalla lingua comune all'Alto Valyriano quando vuole confidare qualcosa o quando non vuole che altre persone capiscano cosa lui stia dicendo. Non ha la possibilità di possedere un drago come i suoi discendenti, fatto che lo rattrista immensamente, ma sotto un certo punto di vista, forse è meglio così: dove ci sono i draghi, c'è guerra. Così fu a Valyria, così era stato a Westeros, così sarebbe stato in futuro. Le tre teste del Drago sono state infangate più volte dai Targaryen stessi per mezzo dei draghi o per la vanità della famiglia, come suo padre fece. Dopo il suo regno, si era promesso Aegarax, Casa Targaryen sarebbe tornata a incutere lo stesso rispetto di un tempo.

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☪𝐄ᴛᴀ̀

Aegarax ha 38 anni oramai inoltrati. È nato all'ottavo mese del Calendario di Westeros nel pieno dell'estate dell'anno 149 dopo la conquista. È salito al potere nel 184 D.C., anno in cui suo padre Aegon IV è morto. Le sue prime parole da sovrano furono una sonora bestemmia per la scelta del genitore di legittimare tutti i bastardi che aveva generato. Aegarax non è molto giovane per l'età del tempo, dato che molti prima di lui non sono arrivati mai ai trentotto anni, né per cause naturali né per altro. Di fatto non è nemmeno vecchio, ma lui, vista anche la quantità di giovani che non arriva alla sua età, si sente più anziano, se non anche più fortunato, di altri coetanei.
Dimostra abbastanza bene la sua ormai seconda metà di vita, i lineamenti sono precisi e leggermente rigidi, i tratti infantili scomparsi ormai da tempo. Nasconde l'età che avanza rasandosi sempre, quindi non ha mai un cenno di barba, come fosse ancora un giovane. Mentalmente però, è completamente un'altra storia. È un esperto di tutto ciò che comprende lo svago, che vada da semplice vino o ad erbe particolari, ma non ama prendere una parte così attiva ai festeggiamenti a cui gli uomini non troppo anziani possono ancora permettersi di partecipare nelle ampie sale della corte. Bisogna saper bilanciare serietà e svago, altrimenti si invecchia male come il padre.

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☪𝐀sᴘᴇᴛᴛᴏ 𝐅ɪsɪᴄᴏ:

Lee Pace as Aegarax Targaryen

A differenza delle immagini, non ha le orecchie da elfo (grazie al caz). I suoi occhi non sono grigi ma sono di un colore azzurro spento, tentende al viola tipico dei Targaryen. È alto 1.92 ed è molto più smilzo, molto meno robusto. È slanciato e magroino, come una torre per nulla robusta. Ha una lunga cicatrice sulla gamba data da una ferita in battaglia. La ferita è stata talmente grave che ogni tanto continua ancora a zoppicare.

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☪𝐂ᴀʀᴀᴛᴛᴇʀᴇ

La personalità di Aegarax è opaca, e volutamente così. Il Re può comportarsi come una persona affascinante, spensierata e obbediente, ma in realtà è uno dei manipolatori più dotati di Westeros. Le sue motivazioni sono imperscrutabili e non sembrano finalizzate all'acquisizione di potere personale; non che gliene serva altro, per intenderci. Sostiene di volere solo pace e prosperità per il regno, ma se questa sia la verità o no nessuno lo sa. Ha una combinazione unica di tratti della personalità che lo rendono complesso e difficile da capire, anche per chi lo conosce bene. Per la maggior parte, è pacato e diplomatico, ma quando si sente fortemente a favore di una causa, non ha paura di difendere i suoi ideali. Anche se è il re, e quindi potrebbe prendere decisioni senza bisogno di difendersi dai discordanti, Aegarax è cosciente della necessità di ascoltare le opinioni di tutti e valutarle, ma essendo comunque un essere umano molto convinto delle sue capacità, vuole sempre spiegare le sue ragioni e renderle chiare a tutti. Un difetto del sovrano è faticare a fidarsi dei suoi stessi sudditi, anche membri del Concilio Ristretto. Potrebbero mentire in ogni momento, e dubita che siano tanto fedeli dal seguirlo fino alla fine. Spesso pensa a eventuali soluzioni nel caso in cui lo pugnalassero alle spalle, allorché si presentasse una situazione a loro favorevole. Il mestiere principale del re è essere sempre informato, su tutto e su tutti, come se fosse ancora Gran Cancelliere. Eleva la doppiezza a una forma d'arte, offrendo minuscoli frammenti di verità mentre manovra i grandi signori e le signore del regno come marionette. Pur non essendo un uomo fisicamente intimidatorio, non sarebbe saggio prenderlo sotto gamba. Con un'ambizione illimitata, una mente acuta, tasche profonde e nessuno scrupolo, il cauto Aegarax potrebbe essere uno degli uomini più letali di tutto il Continente Occidentale. Ciò che fa parlare principalmente tutti è che lui si comporti ancora come se non fosse un Re, come se fosse ancora un "servitore" che deve cercare di convincere una persona più potente di lui a dargli retta. Ciò, al contrario di quanto sembra, non è dato da insicurezza o incapacità di imporsi nelle scelte, tutt'altro. Sapeva che sarebbe diventato re, semplicemente le persone tendono a prenderti più in simpatia quando dialoghi con loro cercando di ragionare invece che dando un ordine secco. Una realtà molto semplice, che tanti re prima di lui si sono dimenticati. Se si convince gli altri di essere loro ad avere il coltello dalla parte del manico, tutto diventa più semplice anche per lui. Qualcosa su cui non c'è dubbio alcuno invece è la fedeltà di Aegarax nei confronti della Regina sua moglie. Essa fa parte del "contratto" che conferma l'appartenenza di Dorne ai Sette Regni, quindi sotto un certo punto di vista è un obbligo regale, ma per lui c'è altro. Quando rimane affascinato dalla bellezza femminile, Aegarax dedica tutto sé stesso, soprattutto se la donna davanti a lui ha un carattere forte, dominante. I sottomessi non gli piacciono, vuole persone che dicano ciò che pensano e non abbiano paura di farsi valere.

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☪𝐒ᴛᴏʀɪᴀ:

Nato nel 149, la vita di Aegarax fu dai suoi primi inizi... Estremamente particolare, per metterla in termini gentili. Fu il primo dei figli di Re Aegon IV e della Regina Naerys Targaryen, di conseguenza uno dei pochi figli legittimi del re in mezzo a tutti i bastardi. Già dagli inizi i rapporti non furono ottimi: Aegarax ricordava di come la madre avesse pregato Aegon IV di tornare a essere semplicemente fratello e sorella ma che lui avesse rifiutato, a detta del bambino per pura cattiveria. Ricorda altrettanto bene i rapporti che aveva con Daena e i figli generati da lei, il modo in cui stava diventando esponenzialmente sempre più grasso, tanto da fare apparire il Trono di Spade una sedia per bambini, tanto sembrava piccolo comparato a lui. Ricordava le sue numerosi amanti, per lui talmente importanti da dimenticarsi dei suoi stessi figli, delle Tette di Barba o di Braken, o tette in generale. Ricorda più di tutti la Corona che fece forgiare per lui, estremamente pretenziosa per un re così anonimo e problematico, con tutti quei rubini e gemme. Ciò che più di tutti lo fece infuriare fu il modo in cui cedette Blackfyre a uno dei suoi tanti bastardi, con noncuranza, come se non fosse un'arma storica che doveva restare nel ramo regnante della famiglia. Aegarax iniziò ad addestrarsi col Comandante della Guardia Reale all'età di otto anni, ma si vide da subito che non era per niente portato. Gli mancava la forza, era veloce, quello sì, ma a poco serviva se i colpi non avevano potenza. Nonostante ciò, continuò ad allenarsi: ripudiava l'aspetto orripilante del genitore e voleva evitare in ogni modo di sembrare come lui. Si limitò i privilegi da principe, arrivando a scelte anche inutili come il non voler dei servi che lo vestissero, gli preparassero il bagno e si alzassero per ogni suo capriccio. Si prepose una dieta rigida, che però dovette abbandonare perché dall'inizio di essa le sue energie, già poche di suo, erano venute ancora di più meno. Poi, si mise a leggere, leggere, leggere, leggere fino allo sfinimento, per comprendere come gli uomini saggi avevano preso le loro decisioni. All'età di dodici anni si ritrovò quasi in punto di morte a causa di una ferita molto grave alla gamba riportata nel suo primo addestramento con una spada vera. La lama dell'avversario, non intenzionalmente, gli aveva lacerato il retro del ginocchio, punto con una vena portante. Si era trovato sanguinante a terra, i Maestri lo avevano rattoppato come un paio di brache bucate, ma l'emorragia era stata considerevole. A detta loro se avesse superato la notte sarebbe sopravvissuto. E la superò, ma da allora si allena sporadicamente ed evita conflitti frontali. L'artifice di quel danno non subì pene per richiesta di Aegarax: era un addestramento, era suo compito attaccare come in un vero scontro. Entrò nel concilio ristretto all'età di sedici anni, per sua richiesta al padre. Era primogenito, prima o poi sarebbe spettato a lui governare e non voleva trovarsi impreparato. A sentire Aegon IV, la sua dedizione era anche troppa. "A meno che tu non voglia deporre il tuo stesso padre, ne avrai parecchio di tempo. Almeno altri trent'anni". All'epoca Aegon IV non era ancora diventato Re. Ma alla fine, il re acconsentì per richiesta di Naerys, che invece considerava la sua intraprendenza un buon segno. Gli relegarono il compito di Gran Cancelliere. Alle prime fu deluso: voleva qualcosa di importante, di interessante come il Maestro dei Sussurri, ma gli venne ovviamente spiegato che per ogni cosa serviva esperienza. Il Gran Cancelliere invece doveva solo scrivere, scrivere, scrivere e scrivere ancora. Noioso, ma almeno annotava ogni singola informazione riguardo alle novità del regno.

Durante questo suo periodo di formazione, come detto, non c'era suo padre al governo, ma anche Daeron I Targaryen. Aveva qualche anno in meno di lui, e la sua capacità di comando nonostante l'età fu per Aegarax una fonte di ispirazione. Assistette alla prima Conquista di Dorne e fu presente al concilio quando il ragazzo ne parlava. Tuttavia, quando Lord Lyonel venne assassinato, Aegarax venne meno ai suoi compiti di semplice scriba e pregò il re di non tornare a Dorne, di lasciare tutto lì e di attendere di prepararsi una seconda volta meglio, in più tempo. La notte della morte di Lyonel, aveva sognato lance illuminate dal sole infilzare la gola del drago. Daeron I partí comunque, ma non tornò mai più. In parte Aegarax si sentì responsabile. Poi venne Viserys II, il cui regno durò per pochissimo, poi suo padre. Tra i tre Aegon IV era senza dubbio il più incompetente. Fu sempre nel concilio quando Aegon IV propose di conquistare nuovamente Dorne costruendo dei draghi di ferro all'interno di Approdo del Re, e come col precedente sovrano gli disse che era una pessima idea. Nessun sogno, nessun presentimento, semplicemente quella di suo padre era una grande stronzata fatta senza il benché minimo ragionamento logico a sostenerla. Nemmeno a dirlo, morirono moltissime persone nell'incendio della Foresta del Re, e i draghi di ferro non lasciarono mai Dorne. Fu sollevato quando Aegon IV morì, nell'essere totalmente sinceri. Venne scortato nella camera mortuaria del re subito dopo il suo decesso, dove gli venne comunicata la sua volontà di legittimare tutti i suoi bastardi. Aegarax maledisse ogni divinità a lui conosciuta, consapevole del fatto che questo avrebbe portato forse più di cento persone ad avanzare pretese sul trono, ma decise di prendere la situazione in mano. O quanto meno provarci. Prima di tutto, fece sciogliere la corona fatta dal padre per farne una molto più modesta, e ordinò di usare il valore delle gemme in più, che a fine fusione della nuova corona erano molte, per consegnare grano e carne nelle zone più povere della Capitale. La sua incoronazione fu una delle meno costose esistenti. Negli anni a seguire, si occupò di ricucire le toppe lasciate da Aegon IV. Quando gli venne annunciata la richiesta di matrimonio, accettò con riluttanza. Non amava l'idea di passare la vita con una sconosciuta, ma appena incontrò la moglie, donna forte e senza remore, dalla bellezza sconfinata, rimase tanto affascinato da inchinarsi completamente a lei prima che l'Alto Septon pronunciasse il sacro giuramento. Ancora adesso tenta di compiacere lei e, di conseguenza, compiacere Dorne, così che non vi siano più guerre.

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☪𝐎ʙɪᴇᴛᴛɪᴠɪ:

Passare alla storia: Forse fin troppo pretenzioso, o da folli, ma è un desiderio che Aegarax coltiva da quando è salito al potere. Per passare alla storia non intende essere scritto in un libro, nome e cognome in un elenco come tanti. No, quello capita a ogni singolo sovrano che siede sul trono, come a qualsiasi cavaliere della Guardia Reale. Soltanto per alcuni individui si scrivevano paragrafi e paragrafi: i re che compivano azioni grandiose come Aegon I, e i sovrani che portavano il loro reame alla rovina, come i partecipanti della Danza dei Draghi. Lui non vuole di certo rientrare nell'ultima categoria. Era ancora troppo presto perché Aegon IV entrasse a fare parte della cosiddetta "storia", ma non vi era dubbio alcuno su quanti complimenti gli storici gli avrebbero riservato. Non vuole nemmeno arrivare ai livelli di Aegon I, sarebbe impossibile, ma a quelli di Jaehaerys? Assolutamente sì. Vuole regnare tanto e bene. Vuole riportare il regno a una situazione di pace e di stabilità, sia a livello economico che di rapporti tra casate. Forse è un sogno troppo ambizioso perché ciò possa avverarsi durante il regno di un solo re, ma anche unificare i Sette Regni in così poco sembrava impossibile, no? Oltretutto, se da zero a dieci si auspica solo al sei, si rimarrà sempre nell'insufficienza.

Essere un buon padre per i suoi figli: Se gli chiedessero cos'è più complesso tra il governare e gestire due pesti adolescenziali, non ci impiegherebbe nulla a rispondere. Sin dall'inizio del regno dei Targaryen, Aegarax ha avuto modo di vedere come la nascita dell'enorme maggioranza delle guerre fosse nata dai tanti errori commessi dai padri nel crescere i figli, o sbagli della famiglia in generale. Prima Aegon I e Maegor, poi Viserys I, Rhaenyra ed Aegon II, poi Aegon IV e il suo esercito dei bastardi. Quindi, nella sua mente da ragazzo sviluppò questo pensiero: la famiglia che cresce con amore i propri figli darà alla luce sovrani giusti. Purtroppo non è così facile, ma è sua intenzione provarci. Spesso molti genitori commettono errori convinti di aiutare i propri ragazzi, quando basterebbe ascoltarli un po' di più. Entrambi i suoi "bambini", che per lui rimarranno tali anche durante la crisi di mezz'età, sono entrambi in una situazione complicata. Uno è l'erede al trono e l'altra è una principessa con già un promesso sposo. Per quanto sia tutto questo un 'loro compito', affrontare tutto ciò è difficile. Vuole ritagliarsi più tempo possibile per loro, a qualsiasi orario, in qualsiasi situazione, ma bilanciare loro e gli incarichi da sovrano è più difficile di quello che si aspettava.

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Eccomi qui con la prima scheda, pubblicata molto in fretta quindi spero che non ci siano troppi errori di battitura o di senso; in tal caso chiedo venia. Naturalmente, se doveste notare qualsiasi problema/incoerenza o simili non esitate ad avvisarmi che sistemerò il più possibile. Ciò detto, posso solo augurarmi che il personaggio sia di vostro gradimento. In questi giorni inizierò a buttare giù anche Lord Greyjoy promesso.

Dangershindoulover

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