Dopo che Karen si sentì meglio, Gabriela smise di fare finta di preoccuparsi. Aveva fatto finta perché lei stava appiccicata al suo Giorgio e questo non le andava affatto bene! Così la telefonò al cellulare e la convocò a scuola.
Ricominciò così la solita lite.

<<Allora, Gabriela, cosa vuoi?>>

<<Brutta racchia! Come hai osato farti prendere in braccio da Giorgio quando eri svenuta?!>>

<<Quindi hai fatto finta di preoccuparti per me>>

Gabriela tremò. Come aveva saputo Karen del suo piano? Come aveva potuto rovinare il suo piano? E come aveva potuto sospettare di lei?

<<Esatto! Perché tu stavi appiccicata al mio Giorgio!>>

<<E c'era bisogno di arrivare all'estremo per riprenderti il tuo ragazzo? Ma guarda questa...>>

<<Ugh! Karen, fai silenzio!>>

<<Ok ma smettila di urlare>>

<<NON PUOI DECIDERE TU, IO NON SMETTO DI URLARE, SEI UNA GUASTAFESTE! LASCIA IN PACE GIORGIO HAI CAPITO?!>>

<<IO NON PRENDO ORDINI DA TE!>>

A quel punto, Karen sentì un tuffo al cuore. Gabriela l'aveva appena spinta dalle scale e la ragazza era svenuta e aveva una ferita enorme sul viso.

<<M-mio dio... che c-cosa ho f-fatto...?>> disse Gabriela iniziando a tremare come una foglia. Scappò perché temeva di essere scoperta.
Karen intanto rimase lì, priva di sensi, come una morta.
Il custode della scuola vide la ferita della ragazza e si agitò.
Era terribilmente preoccupato. E se Karen fosse morta? E se fosse dovuta andare in coma per salvarsi?
Purtroppo Karen non si svegliò per diverse ore.

Rachele, l'amica di Karen,inizió a preoccuparsi perché la ragazza tardava. Karen le aveva promesso che si sarebbero incontrate al parco, ma lei non c'era. Che l'avesse piantata in asso?
No, non era possibile. Pochi minuti dopo arrivò Gabriela e rise così tanto che Rachele si era resa conto della situazione.

<<Tu... Sai qualcosa di Karen?>>

<<Ovvio! L'ho spinta e l'ho ferita facendola andare in coma... Ops!>>

Rachele avvertì una rabbia dentro di sé.

<<Tu... hai fatto... COSA?!>>

<<Niente! Ci vediamo doma->>

<<Non scappare maledetta! Dirò a Giorgio quello che hai fatto!>>

<<Guarda che a Giorgio non interessa di Karen>>

<<Ah, è vero... dannazione! Sei una stupida, ma cosa diavolo volevi ottenere spingendo la mia migliore amica eh?? Riprenderti il "tuo" amato Giorgio, non è così?>>

Gabriela era impressionata dal fatto che Rachele sapesse difendersi così bene. Così arrivò alle misure drastiche.

<<Sta' zitta. Non è tuo diritto giudicarmi>>

<<E invece si perché hai appena fatto del male a una persona importantissima per me, cioè Karen!>>

<<Che succede?>>

Oh no! Era la voce di Giorgio!

<<Ragazze, ho trovato alle scale Karen. Come mai è ferita??? Ma sta bene?!>>

<<Giorgio, ti preoccupi per una come lei???>> gridò Gabriela sconvolta e nervosa.

<<Comunque sono stata io>>

<<Dimmi Gabriela... ma non ti vergogni?! Sei una persona orribile! E adesso quando si riprenderà Karen?!>>

Gabriela non rispose e ignorandola, Giorgio si diresse verso l'ospedale con la sua auto, e quando Gabriela lo raggiunse lui le disse in tono torvo:

<<Ti lascio. Addio>>

Dopo che Giorgio partì, anche Rachele abbandonò Gabriela al suo destino e la bulletta scoppiò a piangere come una disperata.

<<Dannata Karen! Per colpa tua ho perso Giorgio! Il mio amato Giorgio! Ti odio e sappi che mi vendicherò!>>
Poi tornò a casa, si fece una doccia e aggiornò il suo diario degli "Scherzi da fare a Karen", la sua PIÙ ODIATA nemica.