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''곧 알게 될 거야
강아지 취급하지만
All day all night''

'E' permesso?' 

Dall'altra parte della porta non si sentì risposta. Forse dormirà, pensò lui.
Ed anche sta volta aveva ragione. La vide attorcigliata a quelle coperte che saranno state il triplo di lei, dormire beatamente. La scena lo fece letteralmente sciogliere.
Improvvisamente gli venne la malsana idea di sedersi al suo fianco. E lo rilassò moltissimo.
Si sentiva quasi rinato. La pace che provava in quel momento era qualcosa di magico.
Più la guardava e più si sentiva felice, come non lo era stato mai in quegli ultimi quindici anni.
Osservava attentamente il movimento lieve del suo corpo mentre respirava, contemplava il suo viso sereno, pensava a lei come se fossero distanti chilometri nonostante la ragazza si trovasse a due palmi dal suo naso, e a stare con lei dopo tanto tempo che l'aveva cercata era così strano e nuovo per Riki.
In quel momento sorrideva nel modo che piaceva ad y/n quando erano piccoli, senza filtri. 
Lui da piccolo era molto riservato con i bambini che lo convincevano molto, ma con la castana era tutto così diverso. Con y/n era se stesso. Gli occhi gli si stavano chiudendo pian piano e senza penare a quello che sarebbe successo al risveglio della sua amata, si addormentò accoccolandosi dietro di lei.
Se li si guardava da un'altra prospettiva i due parevano essere dentro un quadro: due giovani ragazzi, le coperte dai colori accesi accentuati dai raggi del sole, i visi dei due giovani sereni e i loro corpi quasi a contatto.
Ormai la pace all'interno di quella stanza era quasi palpabile. Riki, al quale era solito rigirarsi tra le coperte mentre dormiva, inconsciamente iniziò a spostarsi ogni due minuti come ogni volta che si poteva concedere un po' di tempo per riposarsi. I due, per colpa del ragazzo, finirono l'uno tra le braccia dell'altro, continuando a dormire come nulla fosse mai successo e senza accorgersene. Dopo qualche ora gli occhi di Riki iniziarono lentamente a riaprirsi, se li stropicciò e stirò le braccia tranquillamente.

E fu così che la vide accoccolata al suo corpo. Gli veniva quasi da piangere.
Solo guardandola le guance divennero tutte color rosso intenso. Pian piano si sbloccò ed iniziò ad accarezzarle i lunghi capelli castani. Sembravano incredibilmente morbidi al tatto. Li portò vicino al suo volto per sentirne l'odore. 'Buono' pensò, e riprese a giocare con essi.
Aveva passato dieci minuti buoni così, cercando di evitare costantemente movimenti bruschi che l'avrebbero potuta svegliare di soprassalto.
Y/n voltandosi, iniziò lentamente ad aprire gli occhi senza rendersi conto della strana situazione in cui si trovava insieme a Riki.
Infatti tornò nella stessa posizione che aveva prima di svegliarsi, fissò per qualche secondo il ragazzo per capire chi fosse e mettendosi seduta di scatto fece quasi pe cadere dal letto il finto biondo.
"COSA DIAVOLO CI FAI NEL MIO LETTO?!" urlò y/n in completo panico ed imbarazzata come non mai. Ora anche Riki era nella stessa modalità della ragazza e nonostante provasse a pronunciare una frase di senso compiuto, dalla sua bocca uscì solo una risatina nervosa. Però in confronto alla ragazza lui riuscì a tornare lucido e cominciò a stuzzicare la ragazza.
"Avevo sonno" disse alzandosi dal morbido letto. Y/n lo guardava stupefatta. Era incredibile come quel Ni-ki rimanesse calmo anche in situazioni di estremo imbarazzo come quella. La castana si tolse il cappuccio dal viso e si alzò anche lei, ma con estrema lentezza in corpo. I suoi occhi non guardavano dove andava, lei era troppo impegnata a guardare il ragazzo per accorgersi di quello che la circondava. Cosa che la portò maldestramente a sbattere contro l'anta dell'armadio e a cadere in terra.
Stava aspettando di sentire il dolore della caduta lei, ma due forti e salde mani le afferrarono gli avambracci e la tirarono su. Decise di guardarlo in faccia. I suoi occhi erano ancora scurissimi, ed era per questo che li amava così tanto y/n.
 
Riki era cambiato molto ai suoi occhi, era diventato molto più bello nel corso degli anni. Rimasero a guardarsi negli occhi per qualche minuto, entrambi in completa pace, pace che durò fino a quando lui non la liberò dalla presa che l'aveva salvata poco fa.
Il ragazzo iniziò a ridere fragorosamente mentre veniva fissato con sguardo truce da lei.
"Sei serio!?" E lui ride più forte. Y/n incrociò le braccia, segno che si stava irritando. La vide e smise subito.
"Okay okay smetto va bene?" Fece avvicinandosi alla ragazza da dietro.
Le mise le mani sulle spalle, la portò in salotto e la mise seduta sul divano. " Per farmi perdonare dato che potrei averti disturbata ti preparo una tazza di tè va bene?" Y/n rossa annuì senza fiatare e si mise ad osservarlo mentre cercava le bustine di tè.
Era diventato altissimo.
Stava letteralmente aprendo ogni sportello per cercare quelle bustine, ed entrambi sapevano che non avrebbe mai chiesto aiuto a lei che era la padrona di casa per trovarle.
È vero ci mise un po', ma era stato di parola e aveva preparato il tè per sdebitarsi con lei.
Glielo portò e si mise seduto al suo fianco sorseggiando quello che si era fatto per sé. Stavano in silenzio. Ma non era importante ora il fatto che non si dicevano niente, parlavano con i gesti, che sapevano a memoria gli uni degli altri.
Nel frattempo si erano messi una coperta sulle gambe dato che sentivano un leggero freddo.
Riki si alzò senza spostare la coperta e andò a mettere sul tavolo della cucina la tazza vuota.
Tornò davanti a lei accovacciato, e la salutò. E così senza far nemmeno troppo rumore chiuse la porta e tornò nel suo appartamento. Si buttò nel letto ancora incredulo di quello che era successo. Era così felice e nemmeno se lo immaginava. Quello che sapeva però è che aveva passato il pomeriggio più bello della sua vita dopo ben quindi anni e di sicuro non sarebbe stato l'ultimo.

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