A Bit of You

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Dan aveva appena finito di dare da mangiare ad Arlo, al rientro da una lunga passeggiata a Phoenix Park. Fece una doccia veloce, si cambiò e occupò il divano del salotto che quel pomeriggio, una volta tanto, era tutto per lui. Caroline era a studiare da una compagna e i suoi erano a fare la spesa. Lui aveva fatto il suo dovere e ora poteva, finalmente, godersi un po' di silenzio nella sua casa alla periferia di Dublino.

Si mise comodo: occupò tutta la lunghezza del divano, cuscino dietro la testa e gambe accavallate una sull'altra. Sbloccò lo smartphone ed entrò nella prima chat di WhatsApp in ordine di accesso. Prima di "O'Connor Family 👨‍👩‍👧‍👦🏡". Prima di "Rugby4Life🏈💪🏆".

A qualche isolato di distanza, il cellulare nella tasca di un sedicenne dai capelli rosso fuoco e due occhi color smeraldo incastonati in un viso magro e punteggiato di lentiggini vibrò.

Henry estrasse il telefono e lesse il nome del mittente in anteprima sullo schermo. Il suo cuore ebbe un sussulto, il volto s'illuminò. Era già passato un mese dalla sera che aveva dato inizio a tutto e, tuttavia, pareva non essersi ancora abituato a ricevere messaggi da lui.

Percorse rapido i pochi passi che lo separavano dalla sua stanza, vi si chiuse dentro e si gettò a capofitto sul materasso. Aprì la chat e lesse il messaggio che il suo compagno di squadra preferito gli aveva inviato.

Hey, Fox! Disturbo?

Hey! No problem.

Ti va di parlare un po'?

Ok. Sono libero al momento. E lontano da occhi familiari.

Soprattutto quello, eh? Quanto sei discreto...

Devo esserlo.

Sì, ma non esagerare! Che ci sarà mai di male a chattare con un amico?

Ma noi siamo più che amici, no?

Dipende da te e dal livello di discrezione che sei disposto a superare...

I'm working on it. You know.

Lo so. Comunque, che hai fatto di bello oggi pomeriggio?

Ho aiutato mio padre in giardino... come ti avevo detto qualche ora fa.

Uuuh! Cos'era, una nota polemica? Non è che ti scoccia se ci sentiamo più spesso? Be honest!

Ma che dici? Anzi, mi fa piacere: mi distrai dalla calma piatta che mi circonda.

Ma come?! Non ti sei divertito a piantare petunie col signor Howard?

Non è stato il massimo: quando è alle prese con il verde di casa, è così concentrato che non ci si può parlare. A un certo punto gli si è pure inceppato il tosaerba, ti lascio immaginare... E, comunque, ci sono cose più divertenti del giardinaggio.

Tipo?

Tipo stare con te. Con te mi diverto.

Sì, beh... lo dicono tutti che sono uno spasso 😌

E che sei un campione di modestia?

Ho tanti primati, ma la modestia non è il mio forte, lo sai.

Lo so.

Sai anche che potremmo divertirci molto di più, vero? 🌶️🌶️😏

Immagino...

Cosa, di preciso? Non arrossire troppo mentre scrivi, eh!

Stronzo.

Ok ok, scusa. Comunque, sappi che mi rendo disponibile a concretizzare le tue fantasie 🐷

Ehi ehi, frena un po'! Stai facendo tutto tu...

Oh no, non mi permetterei mai! Tranquillo, che qualcosa la lascio fare pure a te 😜

Hai finito?

Eddai, non fare il santarellino! So che ti piace essere provocato 😉

E io che ti piace provocarmi.

Da morire! E mi sto trattenendo...

E, sentiamo, che ha fatto il mio provocatore questo pomeriggio?

Niente di entusiasmante. Ho preparato una bella apple pie per stasera e fatto una corsetta al parco con Arlo. Aspetta, ti faccio vedere.

(Foto di Dan e Arlo al parco)

Wow! 🤩 Che bello il tuo cane!

A molti mette paura perché è grande e grosso, ma in realtà è innocuo. E poi ama correre e giocare. Ti piacerebbe.

Sicuro! Quando me lo presenti?

Quando accetterai l'invito a cena che sto per farti. Così ti presento lui e i miei: pacchetto unico, che dici? Non vedo l'ora di farti provare le mie torte! 🎂🥧🍰

No, dai, la cena no...

Troppo impegnativa? Ok, allora vada per un tè. Ti piacciono i biscotti al burro?

Oh, please... Mi sentirei comunque a disagio seduto a tavola con i tuoi 🙈

Ma, scusa, che c'è di male? Sei o no il mio boyfriend? 👨‍❤️‍💋‍👨 Guarda che i miei sono a posto. Non si farebbero problemi per quello e non lo direbbero in giro, te l'ho detto.

Non è per quello ma... vabbè, grazie per l'invito.

E a quando la risposta? Tra 10 anni?

Tra 10 anni no, ma neanche stasera. Mi sembra un po' presto per accasarsi, non credi?

Già. E per fare coming out? 🏳️‍🌈🏳️‍🌈

Dan, per favore, dammi tempo.

Quanto? Ho visto zero progressi da quando ci frequentiamo. So che temi la reazione dei tuoi, ma se ci sgamano senza sapere nulla – e ci sgameranno – sarà anche peggio. Trust me.

I trust you, but you gotta be patient. Adesso vado a fare una doccia. Tu che fai?

Aspetto le foto dalla doccia.

... Are you kidding?!

Eddai, solo qualche dettaglio! Niente di compromettente, non si deve mica capire che sei tu.

Parli per esperienza?

Sono pur sempre un fottuto diciottenne gay che sfrutta i vantaggi della rete. Tu che dici?

Dico che se continuo ad ascoltarti mi caccerò nei guai.

Oppure ti divertirai da matti e mi ringrazierai 😉 Allora, queste foto? Non farmi attendere troppo.

Perché, hai impegni?

Perché muoio dalla voglia di vederti.

Ma se ci siamo visti ieri all'allenamento!

Vorresti dirmi che è lo stesso? Con i compagni tra i piedi e una casacca sporca e sudata addosso?

Henry si mordicchiò il labbro inferiore, incerto sul da farsi. Era tentato di soddisfare la voglia di Dan e, al contempo, timoroso di provare qualcosa che non aveva mai fatto e che una parte di sé gli intimava di non fare. Sapeva che non fosse prudente, né sicuro mandare foto private a chicchessia. Temeva di essere scoperto, temeva le amare ripercussioni di quell'azzardo.

Eppure, nessuno gli aveva mai fatto una richiesta del genere. Nessuno era mai stato interessato a lui in quel senso. Sapere che, dall'altra parte, c'era qualcuno che fremeva per vederlo, e che quel qualcuno era Dan, era così eccitante...

Decise che per Dan avrebbe corso il rischio.

Ok. Aspetta.


Henry prese al volo un cambio pulito dalla sua stanza e si chiuse a chiave in bagno – niente di strano, lo faceva sempre. Sfregò nervosamente le mani sul viso e percorse un paio di volte lo stretto perimetro piastrellato di bianco per scaricare la tensione.

Gettò un'occhiata alla chat aperta: Dan era online. Stava aspettando.

Tese l'orecchio: nessun movimento oltre la porta. Si spogliò e prese il telefono dal freddo marmo accanto al lavandino. Aveva la gola secca e il battito accelerato. Deglutì mentre apriva la camera interna e inquadrava il proprio petto, su fino al mento. Scattò e, dopo essersi assicurato di non aver rivelato troppo di sé, allegò la foto.

Dal suo divano, Dan visualizzò la foto del rosso a petto nudo, le sue forme delineate e ancora acerbe, le clavicole sporgenti, il mento appuntito. Stravedeva per lui, dal primo giorno in cui era entrato in squadra. Aveva qualcosa di etereo e, allo stesso tempo, sensuale che lo faceva impazzire.

Mentre scolpiva nella mente ogni dettaglio di quell'immagine, Henry gli stava scrivendo:

Ecco qui. Soddisfatto?

Wow... Sei bellissimo! 😍😍

Non è vero. Tu lo sei.

Grazie, ma devo farti presente che sei troppo severo con te stesso. Come fai a non vedere la meraviglia che sei? Da quel che vedo io, farai girare un bel po' di teste di qui a breve. Potrei diventare geloso...

Vuoi farmi proprio arrossire oggi?

Ma è la verità, giuro! Anzi, giacché ci sei, me ne manderesti un'altra? Vorrei ancora un po' di te. Più ti guardo, più mi piaci ❤️‍🔥

Henry sentì il cuore subire una nuova impennata. Lo stava tentando con le sue lusinghe, facendo leva su una vanità che non sapeva di avere prima di conoscerlo. Difficile dirgli di no, ma stavolta era il suo turno. Riprese a scrivere.

Solo se me ne mandi una tu. Voglio vederti anch'io.

Ahaaa! La 🦊 vuole giocare... Ok. Challenge accepted!

Dopo una manciata di secondi, Henry ricevette un selfie di Dan accompagnato dalla scritta: "Want you here".

Era spaparanzato su un divano verde scuro, una mano protesa in alto a reggere il telefono, l'altra nascosta dietro la testa bionda adagiata su due cuscini bordeaux. In bella mostra, il suo mezzobusto muscoloso, le spalle larghe e il solco centrale lasciato dagli addominali sulla t-shirt bianca. Ma il suo volto... quello superava tutto il resto (che era già tanta roba): la forma leggermente squadrata della mascella, l'espressione languida delle palpebre semichiuse sugli occhi azzurro cielo, incorniciata da un accenno di malizia sulle labbra carnose.

Non riusciva a immaginare niente di più eccitante del ragazzo in foto.

Perché ammettere di essere attratti da un maschio doveva essere ritenuto schifoso, pericoloso, se non addirittura criminale, mentre ciò non avveniva se quelle cose si provavano per una femmina?, si trovò a pensare Henry. Non c'erano gli stessi i sentimenti, le stesse sensazioni dietro?

Sembrava tutto così naturale... E, invece, crescendo scoprivi che c'erano attrazioni di serie A e di serie B, attrazioni giuste e sbagliate. Come poteva ciò che provava per quel ragazzo stupendo essere sbagliato?

Allora? Ti piaccio?

E me lo chiedi?!

Quanto?

Ho bisogno di una doccia fredda 🚿❄️

Ahahah! Ok, ma prima la foto che mi hai promesso 😙

Henry sentì un fremito lungo la schiena mentre col suo smartphone scendeva a inquadrare l'addome piatto e la parte alta dell'inguine, appena sopra l'inizio dei peli pubici. Cliccò con dito tremante il pulsante di scatto, fece un rapido editing e la mandò a Dan. La sua risposta fu immediata.

Cazzo, Henry... ma tu mi vuoi morto! 💓💀

E io quanto ti piaccio? 😏

C'è posto per me in doccia? Non mi dispiacerebbe venire a darti una bella insaponata 🧽

Ahah! Scusa, ma mi sa che farò da solo per oggi.

Peccato! Almeno prometti che mi penserai mentre t'insaponi?

Promesso! Ora vado. Ah, e comunque, mi devi una foto.

Aspetta un attimo... Quella col cane non vale?

No. Niente cane, né vestiti. Me la manderai quando vorrò anch'io un po' di te 😛

What a little bastard! Non c'è da fidarsi di quella faccia d'angelo...

Just learning from the best one 😇 P.S. Avevi ragione: è stato divertente!

Altroché 😈 Buona doccia, Fox!

Thx. C u tomorrow 😘

Can't wait 😘

Henry staccò gli occhi sognanti dallo smartphone e li rivolse allo specchio. Passò una mano a scompigliare gli indisciplinati capelli ramati, mentre squadrava critico il suo riflesso. Non doveva essere poi così male per piacere a Dan – e lui ne aveva frequentati di ragazzi!

Con un sorriso compiaciuto e il pieno di autostima, s'infilò in doccia.

Mentre lavava via la schiuma dal suo corpo tonico e scattante, ripensò allo scambio di foto e messaggi con Dan. Non si erano mai spinti così oltre nelle loro chat. Era stato un gioco trasgressivo ed eccitante, e lui ne era stato il protagonista.

Ma era finito. E, ora, si sentiva terribilmente in torto.

Il sorriso gli scivolò via dalle labbra come l'acqua sulla pelle. L'euforia cedette il posto al dubbio.

Di colpo, gli passarono davanti agli occhi le lezioni sulla sicurezza online, sexting, fake profiles, dissing, cyberstalking, furto di dati personali, e compagnia bella, su cui gli insegnanti avevano preso a martellare da quando erano entrati in pubertà, corredati da video e report agghiaccianti sulle vittime di molestie e attacchi online.

L'acqua calda continuava a scorrere, sebbene non vi fosse più traccia di schiuma addosso o attorno a lui.

Sarebbe stato meglio che di quel gioco segreto non rimanesse traccia nei loro telefoni.

Si fidava di Dan, ma forse non bastava. Non sapeva che ne sarebbe stato di quelle foto di lì ai prossimi anni.

E se qualcuno avesse sbirciato nei loro telefoni? E se quelle foto fossero finite nelle mani di qualcuno che gli voleva male? Cos'avrebbero pensato i suoi se avessero scoperto che il loro figlio prediletto inviava sue foto intime, per di più a un ragazzo?

Era più sicuro per entrambi disfarsene.

Chiuse l'acqua, attraversò la nube di vapore che si era attaccata alle pareti e si avvolse nell'accappatoio. Accese lo schermo del telefono per controllare l'orario: era ormai ora di cena, non gli andava di disturbarlo. Erano stati bene, non voleva rovinargli la giornata e, a dirla tutta, non voleva rovinarla neanche a se stesso. Voleva concluderla nella confortevole sicurezza del suo letto, rileggendo quello che si erano scritti e contemplando la bellezza mozzafiato del suo nuovo, stratosferico primo ragazzo, finché le palpebre non avessero ceduto.

Domani l'avrebbe rivisto all'allenamento.

Domani gli avrebbe chiesto di cancellarle.

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