5/ Epilogo

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Sapete...

Non c'è giustizia a questo mondo e questo, insieme al fatto che le favole non esistono come non esiste un essere superiore capace di sistemare tutto, l'ho capito non appena ho iniziato a camminare.

A volte riuscivo a scorgere gli sguardi degli altri ...persino da bambino quando la mia unica preoccupazione avrebbe dovuto essere giocare con il fango e correre tra le braccia di mia madre per farmi ripulire.

E quegli sguardi erano gli stessi che io rivolgevo alle pubblicità, in televisione, stando rannicchiato in un angolo e cercando disperatamente di non farmi vedere...

Si...

Io guardavo le pubblicità dei biscotti, invidiando quei bambini sorridenti e felici, e gli altri bambini guardavano me con lo stesso desiderio e la stessa rabbia negli occhi...

Cosa ci fosse così tanto da invidiare?

Penso di non averlo mai capito...

Forse erano i soldi...

Forse era la limousine...

Forse era quell'uomo alto due metri, con la faccia sempre stampata sui giornali, o forse era per la bellezza...

Non lo so...non l'ho mai capito...

Ma ho sempre odiato quegli sguardi e per proteggermi da loro ho imparato io stesso ad osservare gli altri cercando, comunque, di rimanere invisibile...

E ci sono riuscito...

Ho imparato talmente tanto bene ad osservare da riuscire poi a decifrare una persona con una singola, e sfuggente, occhiata.

Non mi sono mai avvicinato a loro...

Non gli ho mai permesso di avvicinarsi...

Ho nascosto ogni parte di me che mi rendeva più "visibile" , ponendomi in un centro dell'attenzione in cui non volevo stare, e li ho catalogati uno ad uno come se fossero semplici pezzi di sfondo che mi accompagnavano per qualche porzione di vita...

Vita...

Respiro, cammino, parlo, mangio, osservo, dormo.

Questa è vita giusto?

Ma non mi sono mai soffermato più di tanto a cercare di capire se anche loro stessero nascondendo qualcosa dietro i sorrisi tirati e gli occhi spenti...

Forse solo tre volte l'ho fatto e, credetemi, me ne sono pentito amaramente...

Perché sarebbe stato più semplice accettare che mio padre era semplicemente ciò che i miei occhi vedevano, una sfuggente arma di dolore e perfidia, senza sforzarmi di trovare dentro di lui qualcosa di meglio...

Era più semplice pensare che Natsuo mi odiasse, con quello sguardo gelido e quell'espressione rabbiosa , invece che capire che anche lui era ferito e che semplicemente si sforzava solo di respirare...

Era più semplice pensare che Midoriya era solo l'ennesimo scalino, piantato davanti al mio obiettivo, e che lo avrei spazzato via come avevo già fatto con tutti gli altri...

Ma non sempre è così...ed io l'ho imparato ho lasciato scivolare le opportunità che mi venivano date e mi sono chiuso sempre di più dietro la maschera del figlio perfetto e dell'eroe tutto d'un pezzo...

E forse ho imparato la lezione sapete?

Forse quando sono stato scaraventato al suolo, e mi sono ritrovato per la prima volta con qualcuno che mi urlava contro per il MIO bene, ho imparato che c'è molto di più dietro a ciò che le persone vogliono mostrare...

È cambiato qualcosa?

No...

Ho solo imparato ad osservare meglio e, per assurdo, a proteggermi ancora di più da chiunque cercava di avvicinarsi a me con la convinzione di potermi "salvare".

Ma ho capito anche altro...e ,di nuovo, è stato grazie a qualcuno che mi ha messo a terra e mi ha strappato tutto a suon di urla e di sberle figurative e letterali.

Si...

Forse qualcosa è davvero cambiato per quanto io continui a rimanere un ammasso di sentimenti ingarbugliati e di lucchetti ben chiusi...

E quella cosa è proprio la persona che, più di tutte , sembrava un mostro ai miei occhi...

Sapete...

Forse è proprio questo il segreto per imparare a camminare in questa vita vivendola sul serio...

Forse il segreto è consegnare le chiavi dei tuoi lucchetti proprio alla persona che SAI che potrebbe annientarti...ma che non lo fa...

Ed anche questa è un'ennesima lezione che ho imparato, anni fa, quando su quel letto gli ho permesso di farmi del male e di staccare finalmente dal mio corpo tutto il fango che lo ricopriva...

Ho continuato ad osservarlo anche in quel momento, occhi rossi pieni di sfida e di ciò che ho scoperto in seguito fosse amore, e l'ho lasciato libero di aprirli uno ad uno e di appoggiarli sul letto al nostro fianco.

Gli ho permesso di baciarmi...

Gli ho permesso di guardarmi...

Gli ho permesso di avermi e poi, quando non avevamo neanche più fiato per respirare, ho permesso a me stesso di avere Lui ancora una volta mentre quei lucchetti tornavano al loro posto e gli consegnavo le chiavi...

E non lo so...

Non so se questo è davvero quell'amore di cui Natsuo parlava, o quello delle favole di Fuyumi, ma so per certo che un pezzo di me non tornerà mai più al suo posto.

Rendendomi per assurdo più umano, nelle sue mani, e donandomi forza ogni qualvolta che gli lascio il potere di annientarmi

Perché anche il caos ha una sua logica...

E per me quel caos, dagli occhi rossi, e la cosa più semplice e pura da decifrare.

Perché mi basterà guardare meglio , sotto i suoi di lucchetti, per vedere ogni sua fragilità e farla mia...

Consegnandogli nello stesso le mie, di fragilità, e vederle riparare da quelle mani...

Perché forse è questa la verità...

Io sono davvero un bastardo a metà, che cammina in questo mondo, ma l'altra mia metà non è attaccata a me...

Ma cammina, al mio fianco, rendendomi davvero vivo...

Si...

Forse è davvero questa la vita...

E due mezzi, devastati, possono essere un unico pezzo insieme...

Un pezzo finalmente vivo...







Allora...

C'è chi ha detto che questo è il mio vero metodo di scrittura...

C'è chi ha detto che questa, questo Shouto, sono davvero io...

C'è chi ha affermato di esser riuscito a capire un po' più di me, con questa storia, e che finalmente ho tirato fuori uno degli ultimi pezzi che tenevo nascosti.

Non lo so...

L'unica cosa che so è che ho messo seriamente ciò che penso nelle parole di Shouto come ho messo nella figura di Katsuki, perlomeno qui, ciò che forse penso davvero di lui.

Ma tutto ciò che so, per certo, è che sono felice di averla tirata fuori nonostante non sia propriamente ciò a cui sono abituata a lavorare.

Aspetterò i vostri pareri e chissà... magari un'altro delirio arriverà in futuro a farci discutere insieme...vi va?

Nel frattempo vi abbraccio forte forte e vi aspetto sulle altre storie preparandomi, ancora una volta, ad una sfida bella grossa che arriverà a fine mese...anzi..a DUE sfide belle grosse.

Fatemi sapere cosa ne pensate ok?

A presto

Nemesis 🤍

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