Just you and I

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Dopo la finale di Amici e i festeggiamenti per la vittoria di lui, Tish e Alberto si erano divisi, ma si erano ripromessi di rimanere in contatto in qualunque modo.
Tra loro due non c'era veramente una relazione, solo qualche bacio scambiato nascosti dalle telecamere, perché entrambi avevano preferito concentrarsi sulla strada del serale e quindi liberi da problemi amorosi.
Ora che però 1300 km li dividevano inesorabilmente Alberto si era reso conto di quanto fosse diventata importante quella testolina rossa.(o forse già lo aveva capito quando si erano messi a ballare lentamente abbracciati, circondati da persone che non sapevano?)
Che si fosse innamorato? Forse ancora non aveva il coraggio di ammetterlo, ma era certo di aver fatto la cosa giusta quando si era visto davanti agli occhi il cartello "GORIZIA".
Era tutto così diverso da Messina: il sole non brillava nel cielo azzurrino e rifletteva i suoi raggi sul mare, no, sembrava tutto così scuro sotto l'arcata nuvolosa che non prometteva che pioggia grassa e pesante, di quelle che solo agosto conosce.
Eppure la città gli piaceva, gli ricordava la sua Tish: all'apparenza così semplice nelle sue stradine antiche, ma che nascondeva un potenziale infinito.
Passeggiava con una meta ben precisa, ma la mente era da tutt'altra parte, troppo concentrata a pensare alle parole che avrebbe dovuto dire quando se la sarebbe trovata davanti: non poteva dirle che si era preso qualche giorno di paura dal lavoro che lo opponeva solo perché gli mancava il suo sorriso luminoso, i suoi occhi cerulei, il modo in cui lo colpiva delicatamente quando la prendeva in giro solo per poi aspettarsi un bacio subito dopo.
Ormai era fatta però, non poteva starsene zitto come un baccalà quando la porta di noce si sarebbe aperta rivelando il viso della rossa. Magari poteva scappare però.
-Hey, ciao! -troppo tardi, tempo scaduto, lei gli era saltata per abbracciarlo. Tutti secondi preziosi per pensare...Ma per favore, aveva disconnesso il cervello nel preciso istante in cui l'aveva vista con quel vestiti a fiori- Che ci fai qui?
-Nulla
-Nulla? E tu da Messina ti sei fatto 1300 km per niente?!- aveva chiesto lei sorridendogli.
Era il momento di sganciare la bomba:- Avevo voglia di vederti...- le rispose con imbarazzo e tenerezza.
Il viso di Tish era scoppiato:-Oddio, ma sei un tesoro...- le si era scaraventata addosso un'altra volta, staccandosi immediatamente:- Scusa, dai entra, entra, sono sola in casa.
-A-a dire il vero avrei preferito fare un giro per Gorizia, sai mi sembra bella la città...
Di nuovo Tish era rimasta scioccata, ma allo stesso tempo il viso lasciava trasparire felicità per la richiesta:- Oh, sì, sì, volentieri. Dammi solo il tempo di sistemarmi.
- Ma tu sei già bellissima così.
Merda. Ma proprio ora i suoi pensieri dovevano fuoriuscire senza preavviso? Chissà che figura aveva fatto!
- Piantala Alb, o non resisterò ancora molto...- era arrossita, girandosi e perdendosi nel corridoio della sua casa.
Quanto era bella quando le sue guance si imporporavano? Era bella sempre, ma in quei momenti sembrava perdere la sua aria a tratti aggressiva, per prendere quella di cucciolo da proteggere.
- Ci sono! - in 10 minuti era pronta e perfetta - Dove andiamo?
-Non lo so, sei tu quella pratica di Gorizia ahahhaha
-Ti sei presentato qui, a casa mia, senza sapere cosa fare ahahhaha- gli aveva chiesto come finto rimprovero - Dai, dai, ti porto nel mio locale preferito.
Pochi passi tra chiacchiere come se i mesi non fossero mai passati e la "coppia" si era ritrovata davanti al " La Chance" e subito si era seduti per bere qualcosa.
-Allora, come va? - aveva preso lei il discorso
-Bene...
-Non ci credo!-Ma...Ma come aveva capito al volo?- C'é qualcosa che non va, ma se non me vuoi dire tranquillo.
In quei mesi sembrava che Tish si fosse addolcita ulteriormente e fosse diventata un po' più attenta:- Come lo hai capito?
- I tuoi occhi...Sono tristi e stanchi...Non li ho mai visti così.
- Le prove, il lavoro, mi stanno stressando...e poi...
-E poi?
Come dirglielo? Un sorso del suo drink e avrebbe preso forza.
- ...Mi manchi Tish!
- Anche tu mi manchi Alb- rispose lei con leggerezza.
-No, non hai capito. Mi manchi più che una semplice amica. So che magari i baci tra di noi non sono significsto nulla per te, ma per me sì. Magari mi sto facendo trasportare dalla situazione e dall'atmosfera di questa città, ma sono certo che il sentimento per te è reale...Per questo...vorrei...che tu fossi...la mia...ragazza.
Era uscito, aveva parlato e si era liberato da quel peso.
Tish sembrava scioccata, un po' troppo colpita da quella confessione. Alberto lo aveva capito, per quello era corso subito al riparo:- Non pretendo un sì, assolutamente, mi basta sapere che nonostante il rifiuto rimarremo amici.
-Sì.
-S-Sì? Sì cosa?
-Sì, voglio essere la tua ragazza. Come faccio a dire di no a un ragazzo che si è fatto 1300 km solo per vedermi e chiedermi di essere la sua ragazza? È la cosa più dolce che una persona abbia fatto per me.
Stavolta era Alberto a essere scioccato e intenerito allo stesso tempo, il suo cuore scaldato da quelle parole genuine.
- Allora è ufficiale?
- Per me lo è sempre stato, fin dal primo istante in cui ci siamo baciati.
Gorizia quel giorno d'agosto era spenta e buia, ma agli occhi di Alberto tutto sembrava brillare di un colore completamente nuovo e bellissimo.



Angolo della scrittrice
Scusatemi tantissimo il ritardo, ma ultimamente sono stata presissima da verifiche e interrogazioni (maggio è un suicidio alle superiori, soprattutto sotto esame :/ ). Spero che peró l'attesa sia valsa la pena. Vorrei anche ringraziare tutti quelli che hanno risposto al capitolo precedente, le vostre idee sono state davvero ottime e utili, le terrò in conto per future storie.
Grazie mille♡

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