Uno dei più grandi desideri è visitare Graceland, la casa di Elvis Presley (prima immagine nella riga in basso) .

Ho cominciato ad amare " The King" solo grazie al suo biopic. Prima non sapevo nulla della sua vita privata e non mi era interessato. Ho scoperto una persona dolcissima ma soprattutto un angelo. Sì, lo era davvero. Non si può definire in altri modi. È stato sfruttato per la sua straordinaria bontà d'animo da molti avvoltoi che divoravano la sua carne distruggendolo. Il colonnello Tom Parker era uno di loro. Elvis si è fidato di lui senza sapere che lo stava usando per far saltare la sua copertura: infatti era un immigrato irregolare che non gli ha mai permesso di fare una tournée europea, nonostante fosse uno dei suoi desideri, sennò sarebbe stato arrestato. Lui è sempre stato solo e in uno dei suoi ultimi concerti durante la canzone " Are you lonesome tonight?" fa questa affermazione: " I am and I was..." (" io sono ed ero solo") e fa venire i brividi. Ma la cosa che più mette la pelle d'oca è la canzone di Frank Sinatra che lui canta il 26 giugno 1977, il suo ultimo concerto prima della morte, chiamata " My Way": " And now, the end is near
And so I face the final curtain..." ( " E ora, la fine è vicina e devo affrontare l'ultimo ostacolo...") e infine la notissima Unchained Melody. Tutta la canzone sembra un addio verso i suoi fan, che lui amava più di qualsiasi altra cosa al mondo, e sembra che lui lo sapesse che la Morte avrebbe presto bussato alla sua porta ( ultima immagine nella riga in basso). In quell'ultimo concerto non era più lui: era fuori forma, aveva il glaucoma agli occhi e si scordava le parole.

Lui è morto solo nel suo bagno ( seconda immagine nella riga in alto) dopo aver vomitato. Un dolore, che se ci penso, fa malissimo. Immaginarlo lì mentre è distrutto e poi mentre si accascia per terra in preghiera a causa di un attacco cardiaco mi fa uscire tutte le lacrime. Un grande angelo morto a causa dell'egoismo della gente.