59: L'unico posto al mondo

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2 Febbraio 2004

Hermione's p.o.v.

Non so come, ma ho trovato la chiave.

Nel momento in cui le difese di Draco sono crollate, in cui il suo sguardo è cambiato, ho sentito il cuore esplodere per l'emozione. È stato come se, da quelle iridi di stagnola, si fosse sollevato un velo, oltre il quale ho potuto vedere gli spazi sconfinati dell'anima di questo ragazzo, di questo uomo così grande e fragile.

Di questo uomo che amo e che non voglio lasciar andare, mai più.

Mi aggrappo a lui, perché il suo profumo è il mio nutrimento, la sua bocca l'unico modo che ho per respirare. La sua pelle, voglio la sua pelle nuda sotto le dita, contro la mia.

È con un movimento brusco, imperioso che gli sfilo la maglietta, pasteggiando con gli occhi della sua bellezza. Altrettanto imperioso è il modo in cui lo spingo indietro, sentendo acuta la mancanza del suo calore contro il mio corpo, solo per prenderlo per mano e trascinarlo oltre la soglia della camera da letto.

Aspettare è qualcosa che non sono più in grado di fare.

Con un grido di gioia mi rendo conto che è lo stesso per lui, quando mi spinge all'indietro sul materasso, schiacciandomi con la sua mole, saccheggiando le mie labbra prima di scendere lungo il collo a baci e morsi.

Mi inarco quando tira verso il basso lo scollo del maglione, liberando un seno dal reggiseno per avventarcisi sopra. Quando succhia il capezzolo teso, sento la scossa elettrica riverberarmi in tutto il corpo, concentrandosi tra le mie cosce, dove sento l'umidità farsi più densa e pesante.

Mi tortura con le labbra e i denti, mentre con una mano armeggia con la chiusura dei miei jeans. Lo agevolo sollevando i fianchi per abbassare l'indumento, e in un lampo le sue dita sono dentro le mie mutandine.

«Merlino...» lo sento rantolare, mentre fa scivolare i polpastrelli sui miei succhi «così mi uccidi.»

Vorrei rispondere, ma riesco solo a gemere perché proprio in quel momento affonda due dita dentro di me e io mi inarco, incapace di contenere il lampo di piacere che mi percorre.

E poi la sua bocca è su di me, proprio lì. Dapprima mi succhia attraverso la stoffa, poi, spazientito, la scosta del tutto per pasteggiare liberamente delle mie carni, leccando e suggendo, mentre le sue dita mi lavorano dall'interno.

Artiglio le lenzuola, le scalcio coi piedi in movimenti che non sono più in grado di controllare, sollevo il bacino per premermi sulla sua faccia e l'idea che la mia essenza ora gli imbratti il viso e la barba, che il mio odore resterà su di lui anche dopo che avremo finito, mi porta di un gradino più su, più vicino al culmine.

«Ti voglio dentro di me» riesco ad articolare alla fine. Non ne posso più di stare senza di lui. «Ti prego...»

Lui solleva il viso a guardarmi, con due occhi che bruciano di fuoco argentato e il mento umido di me.

«Spogliati» mi ordina con una voce così roca da sfregarmi le terminazioni nervose come il tocco più sensuale. «Ho bisogno di averti nuda. Voglio toccare tutto di te.»

Una vampata di calore mi attraversa e mi tiro a sedere, pronta a obbedire. Lui, in ginocchio accanto a me, si slaccia la cintura e abbassa in un colpo solo i jeans e i boxer, rivelando la sua erezione orgogliosa, che mi lascia senza fiato.

È così per me, sono io che lo eccito a questo modo. Come lui eccita me, oltre ogni confine.

Dimentica dei miei vestiti, mi avvento su di lui, prendendolo tra le labbra e godendo del suono strozzato che emette. Lo bevo, quel suono, così come bevo il suo odore e il suo sapore, e la consistenza della sua carne nella mia bocca.

«No, Hermione, così... io non... ti prego...» mi supplica, e le sue dita sulla mia testa sono disperatamente confuse come la sua voce, respingendomi e attirandomi come se non sapessero cosa fare, e mandandomi a fuoco.

Sollevo lo sguardo, incontrando il suo, e in esso leggo la mia stessa brama, la mia stessa fame.

Lo lascio andare e mi sfilo il maglione, sganciando poi il reggiseno, mentre i suoi occhi mi accarezzano con l'intensità di mille mani. Infine mi libero dei jeans e mi stendo, oscenamente aperta per lui. Non ho più inibizioni, vergogne o paure: voglio lui e solo lui, e non ho intenzione di nascondermi.

«Merlino, sei così bella che non riesco a respirare» mi dice e il fiato mi si ferma in gola, perché per me è lo stesso. Non mi stancherei mai di guardare il suo corpo meraviglioso, liscio e candido e forte, il suo viso così stupendo da fare quasi male. «Però...» allunga una mano a sfiorare la cicatrice arrossata al centro del mio ventre «ho paura di farti male.»

Scuoto la testa.

«La ferita è chiusa da giorni. Non devi preoccuparti, amore mio.»

Risucchia l'aria a quelle ultime due parole, e per un attimo i suoi occhi si spalancano, come terrorizzati dall'intensità di quello che c'è tra di noi. Ma è solo un istante, perché poi il suo sguardo si fa determinato.

«No. Non voglio rischiare. Mi sentirei un mostro se dovessi soffrire per colpa mia.» Si accoccola accanto a me, prendendomi tra le braccia e baciandomi dolcemente. Il suo profumo è intossicante, mi riempie di amore e di lui. «Quello che desidero è solo starti vicino.»

Lo spingo indietro, con delicatezza ma allo stesso tempo con decisione.

«Quello che desidero, Draco Malfoy, tutto quello che desidero... sei tu. Accanto a me, e dentro di me.» Mi chino su di lui, sfiorandogli le labbra e poi scendendo a stuzzicargli il punto in cui la mandibola si collega al collo, proprio sotto l'orecchio. Lo sento rabbrividire. «Ti fidi di me?»

Lui mi prende il viso tra le dita, scrutandomi attraverso gli occhi fino in fondo all'anima.

«Potrei strapparmi il cuore dal petto e metterlo tra le tue mani, Hermione.»

Non so nemmeno io come riesco a respirare a quelle parole, così intense da bloccarmi il diaframma. È solo un attimo, però, perché è tanto lancinante il desiderio di essere incollata a lui, sopra di lui, dentro di lui, che mi avvento sulle sue labbra come se da esse dipendesse la mia vita. E probabilmente è proprio così.

Mi stendo sul suo corpo supino per espandere al massimo il contatto tra la mia pelle e la sua, mentre con la bocca e la lingua pasteggio di lui. Le sue braccia si serrano intorno ai miei fianchi, solide e forti, una barriera che ci separa dal mondo e ci racchiude in un microcosmo perfetto. Io e lui. Hermione e Draco. Solo noi.

L'unico posto al mondo dove desidero stare.

C'è solo una cosa che manca, ed è avere dentro di me quella parte di lui che sento così rigida e calda contro la coscia, e perdermi nel piacere dell'amore più puro.

«Fidati di me, Draco» sussurro contro la sua bocca e mi protendo a stringere la sua erezione. Sussulta, mentre mi sposto per portarlo proprio dove più lo voglio. Soffoca un grido contro la mia spalla, mentre lo lascio scivolare dentro di me, impalandomi a prenderlo fino in fondo.

Sibilo per il piacere, la nostalgia, il senso di pienezza non solo fisica che mi coglie ora che Draco è dentro di me. Il mio mondo slitta e finalmente si assesta sul suo asse, al posto giusto.

«Ho paura, Hermione» confessa, la voce rotta, gli occhi lucidi, e so che non si riferisce solo alla mia ferita.

«Non mi farai del male» rispondo, mentre inizio a muovermi con cautela, per non spaventarlo. «Non mi farai del male. Non mi farai del male.»

Spero con tutta me stessa che possa vedere in fondo al mio sguardo la determinazione, l'amore e la fiducia. Tutto quello che non sono ancora in grado di dirgli a parole, ma che il mio cuore sente con ogni battito.

Facciamo l'amore così, allacciati stretti stretti, lentamente. Gli occhi che non lasciano gli occhi, nemmeno per un istante. Le labbra a un soffio. La pelle contro la pelle, e i nostri corpi che quasi non si muovono, ma che si contraggono e vibrano insieme, regalandosi a vicenda un piacere delicato e sublime. Intimo come la condivisione di un segreto. Come la condivisione dell'amore.

L'orgasmo monta quasi senza preavviso, un'onda che ci porta via insieme, una cacofonia dove l'unico punto fermo sono gli occhi argentati di Draco e la sua voce che sussurra il mio nome.

** Ciao a tutti! Dovrei essermi ripresa a sufficienza dal tunnel di virus e batteri nel quale sono finita. Fatemi sapere come vi sembra il capitolo, e buona settimana a tutti!**

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