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«Ana dai ci sei rimasta solo te a non averlo!»

Quanto mi stressa Rose su questa cosa, mi stressa continuamente, come se lei ci avesse trovato la vera anima gemella in quella applicazione che le suona così finta, ridurre tutta la bellezza dell'innamoramento a delle notifiche sul cellulare!

LoveAlarm è proprio così, una app che hanno ormai tutti e che semplicemente ti notifica se nel raggio di dieci metri c'è uno che ti piace. Basta mettere un cuoricino alla persona che ti piace: lui non lo vedrà ma sarà avvisato se tu sarai a meno di dieci metri da lui. Eccola qua, la formula vincente dell'amore, secondo tutte, Rose compresa.

E' una cosa deprimente, ci sono ragazze che appositamente lasciano i toni nel cell per far sentire a tutti quanto sono «amate», facendo suonare l'inconfondibile suoneria della app. Sappiamo benissimo che i cuoricini vengono da quei disperati che compongono la massa di ragazzi di questa scuola, che passano il pomeriggio tra gaming e PornHub e che su LoveAlarm mettono almeno 40 o 50 cuoricini contemporaneamente.

Vi sembra amore una cosa che vuoi suddividere tra cinquanta persone? Ma quando tiro fuori queste argomentazioni con Rose, lei taglia corto dicendo «Beh, allora continua a masturbarti in attesa del principe azzurro a cavallo» ed io mi vergogno e divento rossissima perchè è vero, il mio unico contatto con la sfera sessuale per ora è con le mie dita.

In realtà non mi masturbo molto, ma quando lo faccio non so come possa succedere ma il giorno dopo puntualmente Rose se ne accorge, e ci scherza sopra, e io mi vorrei seppellire.

Se a questo aggiungete le sue parole riguardo a quanto sono sfigata a non aver ancora installato quella maledetta app dove sembra che tutti abbiano trovato il vero amore, vi darà l'idea di quanto mi senta frustrata.

La sera dopo la doccia mi chiudo in camera ma non studio come dovrei, guardo le storie su Instagram. Vedo un sacco di coppie che si trovano grazie a LoveAlarm, forse sono suggestionata e mi saltano agli occhi solo quelle, ci sono anche ragazzi che mi piacciono, sembra che delle mie crush non ci sia rimasto nessuno libero.

In un momento di tristezza mi lascio andare, solo le mie dita mi danno conforto, non so nemmeno bene se mugolo o singhiozzo, perlomeno alla fine un senso di appagamento in invade. Ma quando mi riprendo dal benefico torpore, penso a quanto sono sfigata, a quanto mi stia impuntando su questa cosa, inutilmente: Love Alarm è un gioco, non è da quello che si deve misurare l'amore, ma magari quello può essere un punto di partenza per una come me che non si ancora nemmeno presentata al Via. Da qualche parte bisogna iniziare: dall'aspetto fisico come le conoscenze a prima vista, che poi ti deludono magari per il carattere; o dal carattere e dalle inclinazioni come nei social, per poi rimanerci male quando fai face reveal.

Così apro lo store del cellulare, digito «LoveAlarm» e la sua icona azzurrata sembra chiamarmi, la scarico e la guardo anche se più o meno so come funziona: ammette nickname ma solo come alias di nomi veri, funziona con le identità digitali che vengono create dalle anagrafi, in buona sostanza non puoi fingerti un'altra, non puoi nemmeno mettere foto a caso: accetta solo foto fatte sul momento e le confronta con l'archivio delle identità digitali. Ti mette a nudo, e ti dà in pasto alla comunità senza mediazione, soprannomi, filtri.

Non so perchè abbia avuto così tanto successo in un mondo di app dove ti puoi nascondere, forse era solo la voglia di qualcosa di meno virtuale.

Arrivo al punto in cui mi chiede una mia immagine. Ormai è notte e, sebbene la cam sia di ottima risoluzione, la luce fa schifo ed io sembro uno zombie. Alla fine rinuncio a farmi la foto e metto l'app in standby per andare a letto. Purtroppo, però, dormo male: è come se in me ci fosse il desiderio di varcare una porta.


CIAO BELL*

Questa idea è frutto della testa di @swt_astar e spero le piaccia, poi se piace anche a voi, meglio, sennò fangul

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