How to destroy christmas (tutorial) - Mick Schumacher

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Oneshot per il contest natalizio di donnas_badcontests

POV Mick

Natale a casa mia significa solo una cosa: cibo, tanto cibo, e addobbi, un mare di palline, lucine colorate, ghirlande glitterate, rami di pino, insomma, una festa immensa.
Quest'anno le cose però sarebbero andate diversamente: avevo deciso di passare il natale in Italia, assieme ai miei compagni della Ferrari Drivers Academy. Da un certo punto di vista questo era un bene, perché non avrei dovuto aiutare mamma e Gina ad appendere festoni e vischio per tutta casa, rischiando, come al solito, di far cadere qualche soprammobile, e prendermi insulti da tutti, dall'altra...beh il natale in famiglia è insostituibile e ammetto che Gina che mi rincorre per casa con la scopa in mano perché ho fatto un danno mi sarebbe mancata un po'...
Nessuno di noi sapeva cosa avremmo fatto per natale, era però abbastanza sicuro che ci saremmo divertiti come dei matti.
Quando arrivo in sede, a Maranello, trovo Marcus, Callum e Robert che cercano di far passare dalla porta uno scatolone più alto di loro, Arthur che riprende la scena con il cellulare e Iris che sta cercando di non far cadere nulla delle mille scatoline che aveva in braccio, e nel mentre tirava maledizioni in greco contro qei quattro che l'avavano costretta a portare le loro cose perché quello scatolone pesava troppo per una persona sola.
Iris. Quattro lettere, pilota estremamente talentuosaa, carattere forte, altezza pari a quella di un puffo, e un nome che solo a sentirlo scatenava l'intero zoo di Central Park nel mio stomaco. Ero cotto di lei? Marcus e Robert dicevano di si, ma lei era felicemente fidanzata con Arthur, o almeno questo era quello che si percepiva da fuori.
"Ciao Mick!!!" Arthur mi inquadra con la fotocamera del cellulare e io faccio "ciao ciao" con una mano e lui pare soddisfatto e torna a concentrare la sua attenzione allo scatolone che i tre dell'Ave Maria sono riusciti a far passare dalla porta per metà, e io torno a posare gli occhi sulla figura minuta avvolta nel cappotto rosso e bianco di Iris, avvicinandomi a lei per darle una mano con gli scatoloni.
"Ei l, vuoi una mano?"
"No grazie, ce la faccio"
"Sicura?"
"Si si, sono sicura, grazie Mick"
Nel mentre lo scatolone era passato per la porta a vetri dell'ingresso senza subire danni, e Arthur ci fece segno di entrare fintantoché la porta fosse rimasta aperta. Iris muove un passo sugli scalini in marmo (ghiacciati) che ci sono all'entrata e perse l'equilibrio, rovinandomi addosso e facendo cadere tutte le scatoline che aveva tra le braccia in un rumore di cocci e vetri rotti quasi assordante.
"Cazzo Iris, stai bene?"
"S-si, piuttosto, tu? Ti sono caduta addosso, non dev'essere stata una cosa tanto piacevole" il suo viso diviene dello stesso colore del suo cappotto, e per cercare nasconderlo si mette a raccogliere il disastro che c'è per terra
"Sto bene, davvero, ti do una mano" mi offro di nuovo, ma ottenendo una risposta negativa di nuovo da parte sua, mi dirigo all'interno della struttura, vedendo poi Arthur che corre fuori per controllare che fine avesse fatto Iris, e lei che entra con la faccia triste e le lacrime agli occhi, che lascia tutto sul tavolino più vicino e corre in bagno con il ragazzo al seguito.

POV Iris

Perché? Perché c'è qui Mick??? Arthur lo sa che quando lo vedo i miei neuroni vanno in pappa e faccio casini, se ci aggiungiamo il fatto che quel ragazzo porta più sfiga di un gatto nero in un sottoscala pieno di specchi rotti, beh devo dire che si prospetta proprio un bel Natale, direi che ci andrà di culo se tra me e lui riusciamo a non mandare a fuoco la sede.
"IRIS!!!" Arthur mi raggiunge in bagno e mi abbraccia cercando di tranquillizzarmi e di placare le lacrime che oramai stanno scorrendo incessantemente sul mio viso.
"Perché Arthur? Perché???"
"Perché cosa? Perché quando stai con lui vai in tilt, o perché lui è qui ora?"
Odio quando Arthur riesce a leggere esattamente come mi sento
"Entrambi Arth" rispondo asciugandomi le lacrime e controllando allo specchio di non aver sbavato il trucco
"Allora - mi prende per le spalle e mi fa girare verso di lui - tu vai in tilt perché  lui ti piace, e lui è qui perché..."
"Perché..."
"Perché..."
"Oh andiamo Arthur dillo e basta!" Esclamo esasperata dal comportamento del mio migliore amico
"Perché non abbiamo potuto dirgli di no"
"In che senso???" La mia faccia penso sia il ritratto dello shock
"Nel senso che ha sentito Callum che diceva a Marcus che lui e Robert volevano fare il Natale con tutti quelli dell'academy, e quindi non abbiamo potuto dirgli di no"
"Questo lo sapevo...ma perché cazzo è qui ora quando dobbiamo montare le decorazioni??? Con quello intorno rischio di mandare a fuoco l'intera sede"
"Per carità speriamo di no" esclama lui facendosi tre volte il segno della croce
"Intanto ho distrutto le decorazioni per l'albero" sospiro tirando su con il naso e strofinandolo nella manica del maglioncino di babbo natale che indosso
"Beh quello non è un problema: io e gli altri possiamo andare a prenderne altre"
"E mi lasciate sola con Mick???"
"Si...evitate di mandare a fuoco tutto, grazie"
"Ti odio Arthur"
"Nah in realtà mi ami, lo sai anche tu" e su questa battuta esce dal bagno tirandomi per un braccio verso l'atrio dove ci aspettano gli altri per montare l'albero.
Ovviamente quello stronzo del mio migliore amico mi aveva davvero lasciato sola con il tedesco, che, assieme a Marcus e Callum aveva montato l'albero.
"Ei Iris, mi aiuti a mettere le lucine sull'albero?"
Oddio, qui sul serio diamo fuoco a qualcosa
"Arrivo Mick, un secondo che poso il cappotto"
Quella del cappotto era una scusa? Palese, ma cosa potevo farci se anche il solo pensiero di avvicinarmi a lui aveva scatenato una mandria di elefanti nel mio stomaco? Nulla, assolutamente nulla.
Quando arrivo all'albero mi trovo davati una scena a dir poco esilarante: Mick è completamente avvolto nel filo di luci che avrebbe dovuto essere messo sull'albero, e, come se non bastasse, aveva pure attaccato la spina prima di mettere le lucine sull'albero.
So che è poco romantico, ma non riesco a trattenermi e scoppio a ridere come una scema e, portandomi una mano alla bocca per cercare di non far vedere al bel tedesco che stessi ridendo, tiro fuori il cellulare per documentare tutto.

POV Mick

Ok non ho idea di come io sia finito comoletamente avvolto dalle lucine che dovevo mettere sull'albero, e spero vivamente che Iris si sbrighi a posare il cappotto perché qui non so per quanto ancora riuscirò a mantenere l'equilibrio.
All'improvviso la vedo che si porta la mano alla bocca per cercare di nascondere la risata, cosa che in realtà non le riesce troppo bene, dato che penso l'abbiano sentita scoppiare a ridere anche dal piano di sopra.
"Mick!!! Guarda che le luci andavano sull'albero" esclama ridendo mentre estrae il suo cellulare per fare, penso, una foto.
Dio la sua risata, è stupenda, starei ore ad ascoltarla.
"Sta fermo che provo a tirarti fuori da questo casino"
"Guarda pensavo proprio di andare a prendere una cioccolata e fare una partina alla play, mentre cerchi di slegarmi" il mio commento saarcastico la fa scoppiare a ridere di nuovo
"Quasi quasi ti lascio qui...saresti bellissimo come albero di natale"
"Lo so che sono bellissimo..." commento
"Ma quanta modestia mr. Schumacher" mi interrompe lei mettendosi le mani sui fianchi, una posa che mi ricorda tanto quella di un minion, uno di quegli esserini gialli tanto carini del film "Cattivissimo Me"
"...se mi avessi lasciato finire ti avrei detto che non volevo certo offendere quel povero albero di plastica, che sarebbe stato di certo un albero migliore di me"
"Mh mh" borbotta lei mentre prova a districare le lucine.
"Mick diamine, quanto sei alto??" Impreca mentre mi saltella attorno nel tentativo di far passare un filo sopra la mia testa...mi pare tanto un'elfo di babbo natale, vestita di verde e con il cappellino com'è ora
"Non sono io alto...sei tu che sei un puffo"
"Ah si??? Bene allora slegati da solo" mi mette il broncio e si gira dall'altra parte, io intanto sono riuscita a slegarmi, più o meno, del tutto e, non so neanche io con che coraggio, la abbraccio da dietro
"Oh andiamo non mi lasceresti mai addobbato come un albero per tutto il periodo natalizio" le sussurro.
Ho notato come lei abbia sussultato a contatto con il mio corpo, e quando si gira e mi guarda negli occhi non capisco più niente e...

POV Iris

Ok Iris, respira, puoi farcela, Mick ti ha appena baciato, respira, non svenire.
Mi sento come se una nuvola ci avesse appena sollevato a tre metri da terra, gli elefanti nel mio stomaco hanno ben deciso che era il momento giusto per iniziare a correre e il mio cervello ha appena disconnesso tutte le sinapsi, ma nonostante questo, mi sento benissimo, le labbra di Mick sono così buone....
"Mi pareva di aver capito che avreste addobbato l'albero...non Mick"
Ovviamente chi doveva interrompere il momento? Marcus e la sua ombra, Robert
Se lo sguardo potesse incenerie...beh penso che si sarebbero potuti raccogliere Marc e Rob con scopa e paletta.
Con l'aiuto di Callum riusciamo a districare le lucine da Mick e ad avvolgerle attorno all'abete, appendiamo le palline all'albero (qualcuna era finita anche appesa ai miei orecchini) e poi Arthur prende la spina per collegare le lucine alla corrente e accenderle
"...3..."
"...2..."
"...1..."
"...DAI ARTH ACCENDI LE LUCINE"
Arthur collega la presa con la corrente e...non succede niente, noi ci guardiamo in faccia, siamo sicuri che le lucine prima funzionavano...all'improvviso sentiamo un odore di bruciato, ci mettiamo un attimo a capire cosa stava succedendo: il filo delle luci si era strappato, probabilmente mentre liberavo Mick, e aveva mandato in corto tutto, mandando letteralmente a fuoco l'albero.
Callum e Robert andarono a prendere gli estintori e spensero tutto, lasciando l'albero, o meglio, quel che restava dell'albero, sommerso sotto una montagna di quella schiuma che esce dagli estintori
"Beh ragazzi, ora abbiamo l'albero innevato" ridacchia Marcus, beccandosi un'occhiataccia da parte mia
"Ok, abbiamo capito che l'anno prossimo il natale lo facciamo organizzare a qualcun'altro eh" borbotta contrariato Callum, che è completamente sporco di schiuma bianca
"Si beh, direi che poteva decisamente andare meglio" ammetto abbassando gli occhi a terra
"Eddai, sarà per l'anno prossimo, su con la vita, almeno il panettone si è salvato" dice Arthur cercando di risollevarci il morale
"Non credo Arthur" sospira Mick sollevando con due dita una scatola rosa della Bauli completamente inzuppata, che presumo dovesse essere il nostro panettone
"Vabbene ci rinuncio, andiamo a prendere una cioccolata al Bar?"
La mia proposta viene accettata di buon grado da tutti, e, una volta raccattati i cappotti, usciamo dalla sede, lasciandoci alle spalle quel casino. E oramai, come da diversi anni a questa parte: anche quest'anno Natale lo festeggiamo l'anno prossimo.

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