Capitolo 1. L'inizio

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"Ehy,disturbo?"

Sono le venti di sera quando mi arriva questo messaggio. E' Marco. "Scusate" Rispondo alzandomi da tavola.

"Ehy,torna indietro. Stiamo cenando!" Mi sgrida papà. "E' un mio compagno,mi sono dimenticata di mandargli una cosa" Rispondo andando in camera mia mentre rispondo: <<No,dimmi>>

"Un paio di cose...Sei sicura che vuoi lavorare?Poi perché qui? Inoltre...Tu sei minorenne! Serve l'autorizzazione dei tuoi"

<<Che non mi daranno mai.

Comunque...Sì,sono sicura che voglio lavorare.Perché? A te che cambia?>>

"Lascia perdere...

Per quanto riguarda l'autorizzazione dei tuoi...Potrebbe essere un problema. Ma dimmi,perché ci tieni così tanto?"

<<Perché loro si sono sempre fatti in quattro per me e poi adesso sto crescendo...Posso iniziare anche da sola  a mantenermi i vizi,non credi?>>

"Quindi lo fai per orgoglio...Okay,ho capito. Dai,vediamo cosa si può fare...Ti faccio sapere"

Buona serata XD" 

<<Ehy,che hai in mente?>>

Non risponde più...Accidenti!

<<Non fare cavolate,se non si può non importa>>

Niente...Che starà combinando?

Decido di tornare a mangiare,ma sono un po' preoccupata...

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Passano i giorni e finalmente si fa di nuovo vivo:

"Abbiamo vinto. Ti spiego dopo...

Intanto se mi inviassi il tuo indirizzo...Diciamo che farebbe comodo ;)"

<<Ehy,buongiorno!

Va bene, eccolo>>

Inviato.

Visualizzato

"Grazie. A dopo"

<<A dopo>>

Sono le sedici quando suonano alla porta...

"Vado io!" Urlo correndo ad aprire. È Marco. "Ciao!"

"Ehy"

"Vieni,entra"

"Grazie...Permesso" Sorride un po in imbarazzo.

"Vieni,vieni"

"Ti devo parlare" 

"Chi è?" Viene mia mamma. 

"Un mio amico"

"Ah...Ciao! Sono Maria"

"Marco" Sorride.

"Vieni di là?" Lo invito in cameretta.

"Va bene!" Sorride. Saluta mia madre,poi mi segue.

"Che succede?" Domando chiudendo la porta.

"Che sei dei nostri"

"Davvero?!" Esclamo incredula.

"Yess...Inizi settimana prossima" 

"Grande!" Lo abbraccio.

"Ehy,aspetta..." Sorride. 

"Dimmi" Mi stacco.

"Ci sono delle regole che devi rispettare"

"Certo" Annuisco

"Tu sei sotto di me"

"Scusa?" Lo guardo. "No,io sono sotto al capo"

"Che sono io" Sorride compiaciuto.

"No..." Lo guardo scettica.

"Il tuo sì" 

"E perché?" Domando sedendomi sul letto accavallando le gambe.

"Perché sei minorenne e o si fa così o niente"

"Ah...Okay" C'è qualcosa che non mi quadra... 

"Prime regole: non userai scale, o oggetti appuntiti"

"Quindi non potrò lavare i piatti...Servirò i tavoli!"

"Ottimo!"

"Stai sempre attenta,mi raccomando" Mi dà un bacio sulla fronte. "Devo andare,scusa...Si è fatto tardi. Sono passato solo per dirti questo!"

"Certo! Grazie ancora" 

"Figurati"

Lo accompagno alla porta,per poi tornare di nuovo in camera mia...Wow,ho un lavoro!

"Tutto bene?"  Arriva mamma.

"Sì" Sorrido.

"Chi era?" Domanda curiosa.

"Un mio amico,mi aiuta in fisica" Mento.

"Ah!" Annuisco.

No,aspetta...Cosa!? Oddio cos'ho combinato... Ah, una cosa alla volta!

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A cena mamma non perde l'occasione: "Oggi è venuto un amico di Lucrezia..." Oddio!

"Un amico?" Domanda papà alzando un sopracciglio. "E come si chiama?"

"Sì,un mio amico. Sorrido. Si chiama Marco e mi aiuterà in fisica,in modo da non avere debiti l'anno prossimo"

"Ah...Bene! Andate a scuola insieme?"

"No...Ma è stato nella mia scuola,quindi conosce i programmi e ha detto che per lui non c'è problema" 

"Ah...E cosa fa adesso?"

"Lavora. Come mai tutte queste domande?" Mi innervosisco.

"Per fare conversazione!" 

"Oggi a scuola Martina mi ha spinta,così le ho rovesciato l'acqua addosso" Interviene mia sorella. Si chiama Chiara,ha dieci anni ed è fantastica. Le sorrido.

"Complimenti!" Risponde papà. 

"L'ha fatto apposta!" Esclama. "E' giusto che le dia una lezione"

"Certo che sì,hai fatto benissimo...Io però l'avrei solamente fatta cadere e basta!" Le faccio l'occhiolino.

"Eh...Che bella cosa!E' arrivata l'altra!" Esclama mia madre. "Ma noi cosa vi abbiamo insegnato?" 

"A rispettare la gente e altre cose,ma, con tutto il rispetto...Se qualcuno mi pesta i piedi io gli pesto la testa!" Esclamo facendo ridere Chiara. "O no?" La guardo.

"Esattamente!" Sorride.

"Ah bene!"

"Ma tu vedi a queste..." Scuote la testa mamma mentre io,mia sorella e mio padre continuiamo a ridere.

Ceniamo serenamente, poi aiutiamo mamma a sparecchiare e infine io e mia sorella ci dileguiamo in cameretta.

"Ma era davvero chi ho capito?!" Domanda a bocca aperta.

"Yess" Sorrido.

"Oddio!Come hai fatto??Racconta. Ora!!" Esclama saltellando su di giri facendomi ridere.

"Doveva dirmi una cosa,nulla di ché..." Non so se posso fidarmi...E' piccola! Okay,non troppo..Ha undici anni..Però non importa!

"Ma è vero che ti aiuterà con la scuola?" Continua.

"Mh-h!"

"La solita fortunella..." Borbotta.

"Come scusa?!" Sorrido.

"No,niente..." Sussurra.

"No,ora parli. Coraggio!!" La incito. 

Silenzio.

"Papààà...La piccolina ha qualcosa da dirtiii..."

"No,no,no! Zitta! Ma sei scema?!Daii!!" Si agita come una matta diventando bordeaux ed io scoppio a ridere. 

"Allora parla!"

"Questo si chiama ricatto!"

"Puoi dirlo forte tesoro!Quindi?" Insisto.

"Alex"

"Mmh...E com'è?"

"Simpatico e gentile" Arrossisce lievemente.

Com'è tenera...

"E Marco??" Riparte alla carica.

"Ah,te l'ho già detto..."

"Sì,la fisica è molto interessante e bal bla bla...Peccato che non ti creda!" Sorride.

"E' così.E basta." Divento seria.

"Okay,tranquilla scherzavo..." Sorride.

"No,scusa...E' che...Niente"

"Sì,dai ho capito...E' una cosa vostra!" Sorride ammiccando.

"Ma sei scema?!" Esclamo diventando bordeaux. 

"Ahh!Guardala!!" Continua.

"Smettila!"

"Lucrezia si è innamorataa!" Canticchia strillando.

"Anche Chiaraaa!" Continuo facendole la linguaccia,poi mi preparo lo zaino.

La notte non riesco a dormire perché continuo a fantasticare su come sarà lavorare insieme a Marco... E se avesse ragione mia sorella? Se davvero mi fossi innamorata?

No,è impossibile..Neanche lo conosco!

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