Always.

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Non c'era una sola persona a Parigi che non conoscesse Ladybug e Chat Noir; i due supereroi si presero l'impegno di proteggere la città dalle perfide akuma, e non solo. Erano una coppia fantastica.

Dopo una dura battaglia, il maestro Fu decise di aiutare i due eroi assegnando i Miraculous rimanenti — quello della volpe e quello dell'ape — ad altre due ragazze.

Ladybug e Chat Noir furono presto affiancati da Volpina e Queen Bee nelle loro battaglie.

A Chat Noir sembrava facesse piacere essere circondato da tre ragazze, Ladybug era disgustata dal suo comportamento; non solo continuava a provarci con lei ma anche con le nuove arrivate.

Ladybug conosceva l'identità di Volpina e viceversa. Era stata la mora a rivelare la sua identità per prima a Marinette, quest'ultima restò sorpresa e decise quindi di fare lo stesso, rivelandole di essere Ladybug, Alya quasi non ci credette.

Per quanto riguardava Queen Bee, non avevano idea di chi ci fosse dietro la sua maschera, Volpina e Chat Noir la consideravano una ragazza simpatica e gentile ma Ladybug la trovava irritante. Odiava il modo in cui flirtava con il ragazzo gatto, e odiava ancora di più che Chat stesse al suo gioco

"Forse non ci tiene davvero a me" pensava spesso la corvina. In realtà, quello di Chat Noir era solo un insulso tentativo di far ingelosire Ladybug, e sembrava che stesse riuscendo nel suo intento, anche se la coccinella non l'avrebbe ammesso

Quella sera Marinette era sfinita, gli attacchi akuma erano più frequenti in quel periodo — Papillon non voleva assolutamente darsi per vinto — in più, la ragazza aveva anche la scuola a cui pensare.

Non ci mise troppo ad addormentarsi. La mattina seguente fu svegliata da Tikki, come al solito; aveva dormito poco meno di cinque ore

«Non ce la faccio a reggere questo stress, Tikki» disse Marinette al suo kwami, mentre legava i capelli in due codini

Tikki sospirò, cercando qualcosa di conforante da dire alla corvina. Era da qualche settimana che Marinette non era più se stessa, le mancava l'allegria e aveva persino smesso di creare abiti e accessori, come era solita fare

Uscì di casa correndo per non arrivare l'ennesima volta in ritardo. Sgattaiolò in classe, sembrava che la professoressa non l'avesse vista, ma in realtà Madame Bustier decise di lasciar stare quella volta, avrebbe solo sprecato fiato; anche se l'avesse richiamata, Marinette sarebbe arrivata ancora in ritardo.

Durante la ricreazione Marinette restò in classe, a godersi quel silenzio.

Era così stanca, eppure Alya sprizzava di energia nonostante avesse gli stessi impegni della corvina

Marinette si addormentò per qualche minuto sul banco, finché la campanella che annunciava la fine della ricreazione la assordì, facendola svegliare di scatto. Rientrarono in classe tutti i suoi compagni e l'aula diventò di nuovo rumorosa.

Quando Marinette tornò a casa si gettò sul letto a peso morto, senza neanche pranzare.

Riuscì a riposarsi per una buona mezz'ora, ma poi dovette interrompere il suo pisolino; Parigi aveva bisogno di Ladybug.

Raggiunse i tre eroi che erano già sul posto. L'akumizzato minacciava di distruggere ogni monumento di Parigi ed aveva il potere di duplicarsi fisicamente, ci misero un po' ad individuare quello vero.

Dopo mezz'ora di battaglia, Ladybug si decise ad usare il Lucky Charm, grazie al quale riuscirono a battere l'akumizzato di turno

«C'è l'abbiamo fatta!» esclamò Queen Bee, gettandosi tra le braccia di Chat Noir. Quest'ultimo strinse a sua volta la bionda, ma guardava Ladybug, che era immobile, non riusciva a capire se fosse infastidita o meno.

La corvina cercò di distogliere lo sguardo, ma non ci riusciva. Quelle del suo partner erano solo parole, alla prima occasione il gatto l'aveva rimpiazzata con Queen Bee.

Fu questione di un secondo; le labbra di Queen Bee si poggiarono su quelle di Chat Noir, che strabuzzò gli occhi dalla sorpresa.

Ladybug continuava a fissarli, mentre le lacrime minacciavano di uscire. Chat Noir se ne accorse e prese una decisione sbagliata: Ricambiò il bacio

Anche se non se ne rese conto, la corvina stava tremando. Si voltò di spalle e lanciò il suo yo-yo verso un edificio vicino, per andarsene da lì, non salutando neanche Volpina.

Solo in quel momento Chat Noir se ne pentì; non voleva quel bacio, voleva soltanto far ingelosire la sua lady, ma aveva esagerato, l'aveva fatta scappare.

«Ora basta, okay?» si allontanò da Queen Bee, che continuava a baciarlo insistentemente.

«Che ti prende?» chiese la bionda con amarezza, Chat Noir non rispose ed evitò di guardarla negli occhi

Ladybug scivolò dentro la botola e atterrò sul suo letto. La trasformazione finì rivelando soltanto una fragile ragazza in lacrime.

Tikki si avvicinò a lei e strofinò la testolina sul braccio di Marinette che alzò la testa e sorrise leggermente al kwami

Si mise in piedi, si fece forza e si costrinse a non piangere «È anche colpa mia»
Tikki la guardò con sguardo interrogativo, Marinette parlò ancora «L'ho sempre rifiutato, l'ho trattato male, è ovvio che sia stancato di starmi dietro»

«Non funziona così. Non si smette di amare qualcuno da un momento all'altro» ribatté il kwami

«Forse non mi ha mai amata sul serio» concluse Marinette

Tentò di riposarsi ancora, ma quando chiudeva gli occhi non riusciva a non pensare al quel dannato bacio.

Erano passati giorni. Ladybug e Chat Noir non si degnavano neanche di uno sguardo. Lei era troppo orgogliosa per parlargli, lui si sentiva troppo in colpa. Voleva chiedere scusa alla sua lady, dirle che l'amava da morire e che Queen Bee non era assolutamente nulla, soltanto un'amica.

Alla fine di un'altra battaglia, Ladybug era decisa ad andarsene.

Volpina si avvicinò all'orecchio di Chat e gli sussurrò: «Non puoi lasciarla andare anche oggi»

Il gatto prese Ladybug dal polso, facendola voltare verso di lui. La ragazza osservò gli occhi del suo partner, quasi meravigliata.

«My lady» disse Chat in un sussurro

«Per te sono Ladybug» rispose irritata l'eroina

«Hai intenzione di ascoltarmi?»

Ladybug scosse la testa; non voleva sentire altre bugie da parte sua

A Queen Bee non piaceva affatto la situazione, si era resa conto che tra loro i due ci fosse più di una semplice amicizia.

Chat Noir afferrò Ladybug dai fianchi,
voleva assolutamente chiarire.

«Lasciami» mugolò Ladybug, divincolandosi tra le braccia di Chat Noir.

Non badò alle proteste di Ladybug e la portò sulla Torre Eiffel. Era magnifica di notte.

«Io devo andare» disse Ladybug, ancora stretta a Chat Noir

«No, non abbiamo usato i nostri poteri stasera e abbiamo tutto il tempo per parlare» disse sicuro il biondo

Ladybug si arrese, e quando fu libera dalle braccia di Chat si sedette accanto a lui. Ci fu un silenzio imbarazzante, che venne interrotto da Chat Noir «Cos'hai?»

Ladybug lo guardò storto, come per dirgli "sul serio non l'hai capito?"

«Queen Bee?» chiese ancora

«Sì» rispose soltanto, fissando un punto indefinito davanti a lei

«Sei gelosa?»

«Beh, direi che sono facile da rimpiazzare» disse Ladybug, ridendo nervosamente. Era gelosa da morire, ma non voleva dirlo a Chat.

«È stato un errore, non volevo baciarla» si giustificò il ragazzo

«Tutte scuse, mi hai deluso» mormorò Ladybug

Chat Noir strinse la mano della corvina, che alzò lo sguardo «Ti sarò per sempre fedele, my lady. Per sempre»

Ladybug non sapeva cosa ribattere. Il suo cuore batteva troppo forte. Fissò le loro mani intrecciate, senza spifferare una parola.

«Deduco quindi che tu sia gelosa» disse ovvio, Chat

«Non lo sono... Cioè, forse solo un po'» rispose Ladybug, che era intenta a giocherellare con la mano del ragazzo

«E perché sei gelosa?»

«Dove vuoi arrivare, Chat Noir?» ridacchiò Ladybug

«Insomma... ti piaccio almeno un po'?» le chiese il biondo, guardandola negli occhi

Ladybug restò sorpresa da quella domanda, spostò lo sguardo verso il basso, imbarazzata «In realtà... io non sapevo...» poi sospirò «O forse sì»

«Che significa?» Chat Noir aggrottò le sopracciglia, certe volte non la capiva proprio

«Probabilmente ero troppo testarda e orgogliosa da ammetterlo, ma sì, credo che tu mi piaccia, gattino.» finalmente Ladybug lo guardò negli occhi, Chat si grattò la nuca, arrossendo «Altrimenti non me la sarei presa così tanto per un bacio» concluse la corvina

Le guance di Ladybug si tinsero di rosso, così come quelle del suo compagno di avventure

«Ho paura che questo sia solo un sogno, e se è così, non voglio svegliarmi!» esclamò Chat Noir

«Perché hai baciato Queen Bee se non ti interessa?» Ladybug si accoccolò sul petto di Chat Noir, che la strinse forte

«Volevo solo farti ingelosire, per quanto quella ragazza sia amichevole, non è te» sorrise Chat Noir, accarezzando i capelli della corvina «Sei perfetta per me, my lady» le sussurrò

«Non sono perfetta, nessuno lo è. Ho moltissimi difetti, ma non te ne rendi conto» disse Ladybug, con gli occhi chiusi. Le coccole di Chat Noir la facevano stare proprio bene

Ladybug si chiese come potesse amarla; lui l'aveva sempre protetta, mettendo a rischio la sua stessa vita, ma lei l'aveva sempre trattato male, era troppo accecata da Adrien. Si rese conto che Chat era importante per lei quando pensava di starlo perdendo.

«È l'effetto dell'amore» disse il biondo

«Non vedere i difetti?» bisbigliò Ladybug. Sembrava che si stesse per addormentare tra le braccia del ragazzo

«No, amare anche quelli» esclamò Chat Noir. Sul viso di Ladybug spuntò un sorriso.

Le loro labbra si incontrarono, uno zoo si liberò nello stomaco di Ladybug; provava tante emozioni in quel momento, forse anche troppe. Sapeva di non poter fare a meno di quello stupido ragazzo. Chat Noir sorrise tra le labbra della corvina, non riusciva a crederci: Stava baciando sul serio la ragazza che amava.

Si sentirono completi e felici; aspettavano quel bacio da troppo tempo. Nessuno li avrebbe più separati.

STORIA PUBBLICATA NEL 2017, RIPUBBLICATA NEL 2022
Space me
SONO RIUSCITA A FINIRE QUESTA BENEDETTA ONE-SHOT FINALMENTE.
Non sapete quante volte l'ho cancellata per poi riscriverla perché non mi piaceva (non che adesso mi soddisfi particolarmente lol)
COSA IMPORTANTE
Come avrete notato, ho descritto Queen Bee come una ragazza a modo (più o meno, ricordiamoci chi è in realtà, lol). Non so ancora che comportamento avrà Chloé nelle sue vesti, ma ho pensato che il suo carattere possa variare e che si possa responsabilizzare mentre è impegnata a salvare Parigi. In fondo, c'è un motivo se Fu decide di assegnarle questo ruolo. SPERO DI ESSERE STATA CHIARA, NON SO SPIEGARMI PER NIENTE OwO
Per il resto, ditemi cosa ne pensate♡

-Cat🐱

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