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Il bacio era dolce.
Non c'era neanche un pizzico di malizia e questo mi fece sorridere.
Gli diedi un ultimo bacio e poi mi staccai.

-Capisco che tu l'abbia fatto per me, ma non farlo più ok?- gli dissi e lui annuì. -E niente più segreti d'accordo?- aggiunsi alla fine.

Lui sembrò pensieroso ma alla fine annuì.
Misi tutto a posto, sentii Thomas afferrarmi per un braccio e mi fece girare verso di lui, mi tirò a sé ed i nostri corpi aderirono l'uno all'altro. Di nuovo i respiri diventarono tutt'uno, chiusi gli occhi sperando in un suo bacio che però non arrivò.

-D'accordo.- disse per poi allontanarsi da me.

Aveva un sorriso divertito sul volto, ma io cercai di non mantenergli il gioco, feci finta di non essere interessata ed uscii dal bagno.
Come se non bastasse, Thomas fece la stessa mossa di due secondi fa e ci trovammo di nuovo a pochi centimetri di distanza.

-Dove credi di andare?- disse fissando i suoi occhi sulle mie labbra.

Non risposi, ero troppo persuasa dal momento, questa volta non esitò, mi baciò. Non era dolce, tutt'altro, l'unica emozione che riuscivo a sentire era il desiderio, il bisogno di strappargli I vestiti di dosso. E così feci.

All'inizio aspettai che fu lui a fare la prima mossa, però poi, stanca del fatto che non prese l'iniziativa, lo feci io. Afferrai la sua maglietta e gliela sfilai, aveva un gran taglio sul petto.

-Come te lo sei fatto?- gli domandai posando la maglia sul lavandino.

-Il tuo amato coinquilino.- rispose distogliendo lo sguardo.

-Come?- chiesi sorpresa.

-Ora avete un vaso in meno a casa.- disse ridendoci su.

Che cosa c'era da ridere? Non capivo.
Ultimamente non capivo praticamente nulla.
Ora Thomas mi sembrava solo la vittima, anche se non lo era.
Logan si lamentava del comportamento degli altri ma il suo era imperdonabile, come poteva usare un pezzo di ceramica per tagliare il petto di un ragazzo.

-Ehi, tutto ok?- domandò Thomas alzandomi il mento con due dita.

-Tutto ok? Se vedere il proprio ragazzo con il petto aperto vuol dire tutto ok allora si, è tutto ok.- risposi io andando quasi fuori di testa.

-Ragazzo?- chiese lui avvicinandosi a me.

-Che?- dissi non capendo cosa stesse dicendo.

-Hai detto, "se vedere il proprio ragazzo"...tu hai detto che sono il tuo ragazzo.- rispose arrivando a far toccare i nostri nasi.

Cavolo! Non mi ero accorta di averlo detto, non sapevo più cosa dire, mi sentivo come pietrificata, ma lui fece un gesto inaspettato.
Mi prese in braccio sollevandomi da sotto il sedere, le mie gambe penzolavano senza toccare terra ed ancorai le mie braccia intorno al suo collo.
Iniziai a ridere e lo baciai.

Uscimmo dal bagno e mi portò al piano di sotto.

-Ma che fai?- domandai ridendo ma lui non rispose. Sorrideva e basta.

Arrivammo in cucina, c'era un ripiano in marmo sul quale mi posò sopra, mi baciò come se non ci fosse un domani tenendo ancorate le sue mani sui miei fianchi. Spingeva il mio corpo contro il suo, le mie mani fremevano dalla voglia di averlo e così presi il suo volto per farlo premere contro il mio.

Mi prese di nuovo in braccio ma questa volta avvinghiai le mie gambe al suo corpo, andammo in quella che era camera sua e finimmo a letto.
Percorreva il mio corpo come se fosse un posto da scoprire, il suo tocco, nonostante non fosse nuovo per me, mi provocava dei brividi lungo tutta la schiena. Aggrappai le mie mani su di lui, come se non volessi farlo andare via.

In poco tempo ci ritrovammo nudi, l'uno desiderava l'altro.

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28 Luglio 2022, 16:20

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