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Chiamai mio padre.
Ogni volta che stavo male sentivo il bisogno della sua figura accanto a me.

-Madison, dove sei?- mi domandò preoccupato.

-Io...non lo so, ti mando la posizione.- risposi.

-Arrivo.- disse chiudendo la chiamata.

Gliela mandai ed iniziai ad incamminarmi lungo la strada principale. Sentii qualcuno afferrarmi il braccio, mi voltai e vidi Thomas, mi aveva raggiunta.

-Dimmi che non uscirai con lei.- disse allentando la presa che aveva su di me.

-Si se vorrò.- dissi furente.

Stava per rispondere ma un clacson lo fermò, ci voltammo e vidi mio padre che ci guardava, scese dalla macchina sbattendo lo sportello e venne verso di me.

-Papà...- sussurrai con gli occhi pieni di lacrime.

Non rispose, mi abbracciò così forte che quasi riuscii a sentire le sue ossa.
Thomas non capiva, aveva lo sguardo confuso e non smetteva di guardarci.

-Chi è?- chiese mio padre riferendosi al ragazzo che mi piaceva.

Mi voltai verso di lui, il suo sguardo era a pezzi ma il mio cuore lo era di più.

-Andiamo a casa.- dissi a mio padre.

Non sembrò convinto di volersene andare ma mi ascoltò, salì in macchina ed aspettò che io feci la stessa cosa.
Guardai un'ultima volta Thomas, ero delusa dal suo comportamento ma il mio cuore mi pregava di tornare da lui, a malincuore salì nell'auto che partì appena misi piede all'interno di essa.

-Cos'è successo?- mi domandò l'uomo alla guida.

-Papà, non preoccuparti, sono le solite cose da adolescente.- risposi facendo finta che non mi importasse. -Come hai fatto ad arrivare così in fretta?- gli chiesi.

-Abitiamo a cinquecento metri da qui. Volevamo prendere una casa che fosse vicino a quella tua, così l'abbiamo fatto.- rispose sorridendo.

Mio padre amava correre con la macchina, diciamo che il suo passato non era da prendere come esempio. Questa volta invece, stava andando ad una velocità moderata.

-Un attimo...avete comprato casa qui a Los Angeles?- chiesi stupita.

-Certo, così potremmo venire a trovarti quando vogliamo.- rispose frenando.

Era la cosa più dolce che gli fosse uscita dalla bocca in tutta la sua vita. Sorrisi.

-Siamo arrivati.- disse tornando ad essere l'uomo freddo che conoscevo.

Fortunatamente i miei genitori non avevano problemi di soldi, avevano un'azienda tutta loro, non sapevo nemmeno di cosa si trattasse, non mi piaceva il loro lavoro, richiedeva troppo tempo e sacrifici, non c'erano quasi mai a casa e quindi preferivo seguire una strada tutta mia, sperando di avere più tempo per me.

Davanti a noi c'era un cancello enorme, dietro il quale si estendeva un fantastico giardino ben curato. Non era molto vasto, era il giusto.

Mio padre prese un telecomando ed automaticamente il cancello si aprì.
Entrammo con la macchina e mio padre la parcheggiò all'interno di un garage che si trovava dietro la casa.

Scesi dall'auto e rimasi ferma ad aspettare mio padre.

-Non entri?- mi chiese lui.

-Se sapessi dov'è l'ingresso...- risposi guardandomi intorno sarcastica.

-Vieni con me.- disse mio padre sorridendo.

Aprì una porta che non avevo visto ed una scalinata si presentò davanti a noi, era tutto bianco, le scale, le pareti, il soffitto, tutto!
Arrivammo in una stanza, era il soggiorno, c'erano dei divani in pelle color beige, un tavolino in vetro, un tappeto bianco ed il marmo rivestiva ogni cosa.
Il lampadario di cristallo dava una nota di eleganza a tutto, ma la tv a schermo piatto mi fece distogliere l'attenzione da tutto il resto.
Neanche a Stratford avevamo una televisione del genere!

-Madison...- disse la donna che tanto attendevo di vedere.

Mi voltai e vidi mia madre sorridermi, aveva gli occhi lucidi e senza pensarci corsi da lei e l'abbracciai.

-Mi sei mancata così tanto.- le sussurrai all'orecchio.

-Mi sei mancata anche tu.- rispose stringendomi più forte a sé.

-Maddy...- disse una voce che mai avrei pensato di sentire qui a Los Angeles.

Mi girai verso di lei e subito l'abbracciai.

-Che ci fai tu qui?- chiesi a Cat.

-Diciamo che sentivo leggermente la tua mancanza.- rispose ridendo come una pazza.

-Tu hai davvero lasciato il sexy vicino per me?- le domandai ironica.

-Sono ancora qui.- disse mio padre intromettendosi.

Finalmente mi sentivo a casa.

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02 Agosto 2022, 21:01

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