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Io e Thomas avevamo passato il pomeriggio a passare da un mobile all'altro per poi finire sul divano dove ci addormentammo.

Aprii gli occhi e vedendolo accanto a me sorrisi.

Era così bello, ogni parte del suo corpo era splendida, non avevo mai provato emozioni del genere. Era vero, l'amore era proprio strano.
Quel ragazzo aveva fatto davvero tante stronzate, prima non mi sarei mai fatta trattare come lui mi aveva trattata, ed invece poi oltre che a perdonarlo me ne sono innamorata.

Thomas aprii gli occhi e mi strinse a sé.

-Sei bellissima.- disse.

-Smetterai mai di dirlo?- chiesi sorridendo.

-Quando tu smetterai di esserlo.- rispose.

Gli diedi un bacio sul petto e poi mi alzai andando a raccogliere i miei vestiti che avevamo lasciato accanto al tavolo.

-Cosa mangiamo?- gli domandai mentre mi rivestivo.

-Gli hamburger più buoni di Los Angeles.- rispose sorridendo.

Si alzò dal divano e si rinfilò i suoi boxer, poi venne verso di me e mi baciò.

-Non ti sono bastati i baci di prima?- gli chiesi sorridendo.

-C'è un limite?- mi domandò ed io per rispondergli scossi la testa.

-Che ore sono?- chiese poi allontanandosi da me.

Presi il telefono da dove l'avevo lasciato.

-Le 19:15.- dissi.

-Cazzo!- esclamò Thomas tra sé e sé.

-Qualcosa non va?- gli domandai.

-Avevo detto che ti avrei portata in un posto in cui non andavamo da un po' ma si è fatto tardi, tra un quarto d'ora abbiamo la prenotazione.- rispose.

-Non è un problema, ci andiamo un'altra volta.- dissi avvicinandomi a lui.

-Ci andremo questa sera dopo essere tornati dalla gara che vincerò.- disse facendomi l'occhiolino.

Risi e finimmo di prepararci.
Subito dopo uscimmo di casa, andammo in un altro garage che però si trovava sotto terra, entrammo e vidi la sua macchina da corsa.

-Andiamo con questa?- chiesi.

Thomas non mi rispose, entrò in macchina e disse: -Sali o no?-

Non sapevo se essere entusiasta per il fatto che Thomas si stia aprendo così tanto con me da farmi salire sulla sua auto da corsa oppure avere paura perché non avevo idea di quanto andasse veloce quella macchina.

Sorrisi e salii.

-Ti piace?- mi chiese vedendomi sorridente.

-Si, ma speravo fosse più comoda.- risposi.

-Cosa ti aspetti, è una macchina sportiva.- disse ridendo.

Uscimmo dal garage che si chiuse automaticamente e, al contrario di oggi pomeriggio, la sua guida non era per niente tranquilla.

Vedevo il suo viso divertito e ciò mi tranquillizzò, se stava così rilassato voleva dire che magari sapeva esattamente ciò che faceva.

Lo scarico dell'auto emetteva un suono talmente forte che riusciva a sovrastare qualsiasi altro rumore circostante. La gente attorno a noi si girava e vidi lo sguardo di Thomas soddisfatto.

Man mano scalava le marce ed accellerava, arrivammo ad una velocità che non avevo mai provato prima d'ora.

Thomas fece una frenata abbastanza brusca e chiusi gli occhi, durante tutto il tragitto non avevo la forza di guardare la strada, mi piaceva la velocità ma non così tanto.

Aprii gli occhi e vidi una grande insegna familiare con su scritto "Bold&Co", involontariamente sorrisi, guardai Thomas e lo vidi guardarmi, stava aspettando una mia reazione come quella che avevo appena avuto.

Mi aveva portata doveva avevamo avuto il nostro primo appuntamento.

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19 Agosto 2022, 17:25

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