21. ᴘʀɪᴍᴀ ʟᴇᴢɪᴏɴᴇ

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𝘏𝘰𝘨𝘸𝘢𝘳𝘵𝘴, 6𝘵𝘩 𝘴𝘦𝘱𝘵𝘦𝘮𝘣𝘦𝘳 1992

Era ormai venerdì e Will stava scribacchiando durante l'ora del professor Rüf su un foglio. Il professore di Storia della Magia stava spiegando la ventunesima guerra dei goblin ma lui non lo stava ascoltando: tanto non aveva capito neanche la ventesima. Né le altre diciannove, a essere sinceri.

Lo sguardo si posò sull'orologio sul muro proprio dietro al professore. Mancavano una decina di minuti alla fine della lezione.

Iniziò quindi a giocherellare con la sua penna d'oca, tanto per passare il tempo.

Lanciò un'occhiata a Audrey. Lei dal canto suo impegnatissima a prendere appunti della lezione, sicuramente la sapeva la ventesima guerra dei goblin, forse anche quelle dopo. Il suo viso era contratto in sorriso come se fosse la cosa più bella del mondo scrivere tre pagine di appunti. Will la guardò e sorrise. Audrey gli ricordava molto Al perché anche lei aveva il suo stesso sorriso quando svolgeva i compiti.

-Signor Forest, vorrebbe seguire la lezione invece di fissare la signorina Price?-

La faccia di Will era estremamente imbarazzata, per non parlare dei suoi pensieri Madison ne sapeva qualcosa.

La classe fu pervasa dalle risatine maliziose dei compagni e sia Will che Audrey diventarono rossi. Il giovane Tassorosso, dopo aver chiesto scusa al professore, si girò e rimase nel silenzio per tutto il resto della lezione. Appena suonò la campana si precipitò fuori dalla classe senza salutare nessuno con le orecchie ancora rosse di imbarazzo.

Arrivò in Sala Comune e si distese sul divano, cercando di pensare ad altro.

Andrew arrivò dopo una manciata di minuti, appoggiò la cartella in terra, guardò negli occhi Will e poi si mise a ridere.

-Ma sei serio? Cioè, l'hai piantata lì!- disse lui trattenendosi un attimo.

-No, cioè sì, ma non volevo...anzi non dovevo...quante volte mi sono detto di non fare niente- disse Will.

-Che c'è, amico? Mi sembri un po' perso- notò David, che li aveva appena raggiunti.

-Niente, si sta solo cagando sotto perché Rüf l'ha sgamato mentre fissava la tipa che gli piace- non riuscì a finire la frase che gli arrivò un cuscino addosso da un Will ancora più imbarazzato di prima.

-Sì, quella parte la so anch'io- disse David ridendo. -Ma come mai diceva...- fu interrotto dal volo di un secondo cuscino, che quasi colpì lui, prima di atterrare su Will.

-Allora, sia chiaro che a me non piace Audrey. Siamo solo amici.- disse lui serio. Poi si alzò, prese due cuscini e li lanciò sui due amici.

-Okay, che guerra sia!- esclamarono quelli. I tre si inseguirono intorno dal divano lanciandosi cuscini e ridendo come pazzi.

Lo scontro però finì presto, perché uno dei cuscini fu afferrato da uno dei tanti ragazzi che rientravano. Era Collin. -Ehi, Mooncalf -disse, usando il soprannome che Andrew aveva affibbiato a Will -C'è una fuori. Credo che aspetti te.-

Poi aggiunse con un sorriso sornione -Dice di chiamarsi Audrey Price.-

Lui uscì, sperando che nessuno lo seguisse, e trovò Audrey in corridoio.

-Allora?- chiese lei seria.

Will la guardò interrogativo.

-La valigia?-

Il ragazzo si ricordò improvvisamente della loro lezione. -Ehm, dammi un attimo.- disse rientrando.

Dentro, David e Andrew lo raggiunsero subito.

-Che ci fai già qui? Sei scappato?- lo interrogò il secondo, sdegnato.

Will lo ignorò e corse a prendere la valigia che teneva sotto il letto.

I suoi amici erano sempre più curiosi.

-E ora che fai?-

Will, non sapendo cosa dire e reso impaziente dalla fretta, rispose con un -Usciamo-.

-Sì, dal Paese.- commentò Andrew indicando la sua valigia, sempre più contrariato.

Will lanciò uno sguardo di supplica a David, che significava Tienilo qui, ti prego.

Finalmente raggiunse Audrey in corridoio, ansante, e i due si avviarono verso il limitare della Foresta Proibita cercando di non farsi notare.

Tina tirò fuori di tasca un piccolo taccuino e una penna d'oca, facendo sorridere Newt, che aprì la valigia, raccomandando alla sua allieva di aspettarlo. Poco dopo uscì con una creatura sottile sulla spalla.

-Non so se ti ricordi di lui- cominciò.

-Pickett!- esclamò la ragazza sorpresa.

Newt annuì, mostrandole il simpatico animaletto simile a un ramoscello. Pickett sembrava entusiasta della lezione.

-Esatto. Ora, la prima cosa che devi fare è conquistare la sua fiducia.-

Tina sembrava stupita dalla facilità del primo compito assegnato.

In realtà non sapeva che anche se l'Asticello la conosceva, si sarebbe fidato di lei con difficoltà; in parte perché voleva essere imparziale e in parte perché aveva ancora problemi di attaccamento.

Quando provò ad avvicinarsi, seppur con cautela, Pickett non si mostrò molto entusiasta, infatti mise il broncio.

-Ehm...Devo parlargli?- chiese Tina perplessa.

-Potrebbe aiutare, ma c'è una cosa che funzionerebbe meglio. Cosa accettano sempre gli animali?-

La donna rifletté un attimo. Mentre era persa in ragionamenti articolati, Newt suggerì -E una cosa piuttosto semplice, non rifletterci tanto.-

Tina spalancò la bocca in un -Ah- e tentò -Il cibo?-

Newt fece cenno di sì e le passò degli insetti scuri.

-Te li ricordi?- la interrogò.

-Onischi- rispose lei segnando una nota sul taccuino e prendendo il cibo.

Dopodiché Pickett sembrò molto più disponibile a darle retta e a lasciarsi studiare.

Mentre Newt stava finendo di spiegare le pericolosità dell'Asticello e delle sue dita appuntite, utili per cavare gli occhi ai nemici, qualcuno bussò sul coperchio della valigia, dall'interno.

-Avete finito?- chiese la voce attutita di Alison.

Newt sorrise e aprì la valigia, invitando Tina ad entrare.

Quando furono tutti e tre nello studio disordinato del Magizoologo, Newt abbracciò Alison.

-Ora abbiamo un'altra lezione per te- disse a Tina.

-Abbiamo?- domandò lei.

Alison le sorrise e rispose -Seguimi.- prendendole la mano e facendole strada nell'habitat dell'ippogrifo.

-Allora, se devi tenere la valigia per un po', devi conoscerne gli abitanti...Lui per esempio deve mangiare carne fresca, circa sette chili al giorno divisi in tre pasti, intervallati da due merende vegetariane.-

Tina guardò con tanto d'occhi quella bambina di soli sei anni e dieci mesi che spiegava nei dettagli la cura dell'ippogrifo, dei Graphorn (che non sembravano farle per niente paura), degli Asticelli, del Demiguise, dei bellissimi Occamy, dei bizzarri Mooncalf,...

Tina iniziò a segnare le informazioni principali sul suo blocchetto, ma era davvero sbalordita. -Come fai a tenere a mente tutte queste informazioni? Sono soprattutto numeri! Hai davvero una memoria stupefacente. Potresti essere una Corvonero.-

Alison sorrise compiaciuta, ma all'ultima affermazione scosse la testa: -Io sarò una Tassorosso, come papà- disse sicura.

Tina sorrise, capendo quanto padre e figlia fossero legati.

-Anche io volevo diventare come il mio papà- le disse.

-Ma tu di che Casa sei, se non hai fatto Hogwarts?- chiese la bambina.

-Del Tuono Alato.-

-Quindi il tuo papà è un Tuono Alato?- continuò Alison.

Tina ci pensò su un po' e alla fine rispose semplicemente -Sì. Sta in cielo.-

Alison impiegò qualche secondo a realizzare cosa significava e disse -Sarà felice, allora. Volare è bello.-

Tina sorrise, meravigliata da quella risposta, e annuì. Era proprio una bambina speciale.

Newt, intanto, le osservava; dopotutto, lasciava le sue creature in buone mani.

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💫SPAZIO AUTRICI💫

Ehi Snasi 🐾
Io e Sofy oggi siamo arrivate a scrivere 200 pagine cioè capite DUECENTO PAGINE tipo A-D-O-R-O-H 😍 *grilli grillano*
Va beh apparte questo oggi inoltre abbiamo scritto una parte sulla Newtina tipo stra bella quindi sono soddisfatta del nostro lavoro.
Foto del giorno

ME: Teenieeeeee che fai 😏
Va beh per oggi ho dato
Viva la Newtina 💎
-Kathe ✒

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