25. ɢᴏʟᴅᴇɴ ꜱɴɪᴅɢᴇᴛ

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𝘏𝘰𝘨𝘸𝘢𝘳𝘵𝘴, 26𝘵𝘩 𝘴𝘦𝘱𝘵𝘦𝘮𝘣𝘦𝘳 1992

Le foglie iniziarono a cadere e allestate si sostituì lautunno

Durante quel mese ognuno raggiunse un obiettivo, ognuno di tipo completamente diverso: Jacob si sentì sempre più accettato nella comunità magica, al punto che gli dispiaceva che gli ricordassero che non era un vero professore; Credence si dimostrò un ottimo studente, oltre a controllare con sicurezza il proprio Obscurus; Tina divenne un'esperta di creature magiche, quasi quanto Newt, e Alison scoprì la sezione di libri davventura della biblioteca di Hogwarts.

Il Portale fu l'unico a non migliorare, in quanto non sembrava intenzionato a riapparire in fretta.

Un venerdì, Newt e Tina finite le lezioni andarono a trovare Hagrid. Newt presentò Audrey al guadiacaccia e poi, dopo un breve chiaccherata, presero una decina di furetti e un secchio di carne fresca da dare alle creature.

Si diressero così verso la Foresta Proibita per scendere nella valigia, ma qualcosa li fermò.

La foresta che si estendeva di fronte a loro, benchè fosse pieno giorno rimaneva tetra e buia, quindi non fu difficile per i due notare uno scintillio proveniente dalla chioma di un albero.

-Cos'era?- chiese Tina, incuriosita, e si avvicinò per prima, mentre Newt la seguiva.

Si addentrarono di più nella boscaglia ed eccolo di nuovo, quello scintillio dorato. Si avvicinarono ancora. Adesso la figura si vedeva meglio. Era un buffo uccellino rotondo e dorato, con il becco sottile, che schizzava nell'aria veloce come un colibrì. Al posto degli occhi sembrava avere due gemme rosse.

-Quello è un Golden Snidget! In una foresta e così vicino ad una scuola? - esclamò Newt, improvvisamente interessato ma anche molto perplesso.

Soltanto ora Tina si era resa conto di dove si trovavano. -Newt...Non dovremmo essere qui. Silente l'ha vietato.- disse preoccupata, ma Newt la liquidò con un cenno della mano. Fissava il Golden Snidget.

-Newt, ci farai uccidere, o peggio!-

-Cosa c'è di peggio di essere uccisi?- domandò lui distrattamente.

-Essere espulsi, per esempio.- disse lei incrociando le braccia.

Newt avvampò e si girò a guardarla, ricordandosi che lei non sapeva della sua espulsione. Stava per dire qualcosa, quando l'udito fine di Tina intercettò uno strano rumore.

Gli fece cenno di stare zitto e, senza far rumore, lo scortò dietro un grosso arbusto e tese l'orecchio, in ascolto.

Il suo orecchio non le aveva mentito: non erano soli.

-Sbrighiamoci, prima che sbuchi fuori proprio davanti alla scuola.- urlava qualcuno, con voce ansimante.

Tina riuscì a individuare i passi di due persone in corsa. Senza spiegare nulla (non ne aveva il tempo) pronunciò un incantesimo di Disillusione per sé e per Newt. La prudenza non era mai troppa.

Intanto, due uomini si avvicinarono.

-Acciuffalo, dai!- diceva quello più lontano, un ometto basso che però aveva l'aria del capo.

Quello davanti a lui era più alto, ma indossava la stessa tenuta sportiva.

-Ci sto provando.- disse. -Accio!- continuava ripetere, ma senza successo. Il Golden Snidget sembrava immune all'incantesimo e continuava a svolazzare a gran velocità, ma spesso ripassava più volte nello stesso punto, come se non riuscisse a orientarsi.

-Cacciatori di frodo- sussurrò Newt non nascondendo il suo dispezzo. -Sono arrivati fino a qui! Usano l'incantesimo Confundus per impedirgli di scappare e poi li prendono per le piume senza tanti complimenti!-

Tina si rese conto che era la prima volta che lo sentiva arrabbiato. Non deluso, seccato o stanco, ma veramente arrabbiato.

E Tina, in quel momento, condivideva le sue emozioni: sapeva che i Golden Snidget erano una specie protetta e non poteva sopportare che qualcuno infrangesse la legge e poi la passasse liscia.

Per questo aveva aggredito Mary Lou Barebone senza pensarci, in passato.

La sua mente elaborò un semplice piano in una frazione di secondo.

-Newt, corri a prendere dalla valigia qualunque tipo di mangime possa attirarlo qui.-

Newt cercò di convincerla a stare lì con lei ma non ci fu verso: Quando una Goldstein si fissa non la smuove più nessuno.
Era testarda e questo Newt lo sapeva eppure le piaceva questo suo modo di fare.

Tina sentì i passi del Magizoologo che si allontanavano. Facevano rumore, ma i due bracconieri erano troppo occupati per accorgersene.

Della seconda parte del suo piano, Tina era un po' meno sicura.

Cercò di trovare un modo per tenere in libertà l'uccellino dorato finché non le venne un'idea fattibile.

Appiattendosi contro un tronco perché nessuno la notasse (gli incantesimi di disillusione non rendono perfettamente invisibili), puntò la bacchetta verso il primo ramo caduto che vide e lo spostò sul terreno.

Con brevi movimenti del polso riuscì a far inciampare l'uomo più avanti. Sperava che gli cadesse la bacchetta, ma non ebbe tanta fortuna.

"Andiamo" si disse "nei film di spionaggio di cui parla Jacob a lezione funzionerebbe!"

-Alzati incapace!- urlava intanto l'uomo dietro.

Poi sembrò cambiare idea:- Ci penso io, come al solito! -

Fece uno scatto in avanti e lanciò uno Schiantesimo, ma la pallina dorata fu più veloce di lui.

-Ti piace giocare con il fuoco!- disse il cacciatore con un ghigno -...ma il problema è che spesso..- disse mentre gli puntava contro la bacchetta una seconda volta ma senza che il colpo andasse a segno -...con il fuoco ci si brucia-

Fu un attimo. l'uomo si girò di colpo e lanciò un terzo Schiantesimo e stavolta la piccola creatura ebbe la peggio.

Le ali si fermarono di colpo e la pallina dorata precipitò, finendo per sua fortuna su un mucchio di foglie secche.

Tina trattenne a stento un'imprecazione. Non era mai stata una persona volgare ma in alcuni frangenti non riusciva a trattenersi. Non era riuscita ad impedire il colpo e si detestò per questo. Avrebbe potuto fare qualcosa ed invece era rimasta lì imbambolata. Si sentiva inutile.

Ma invece che stare lì a piangersi addosso mandò giù il boccone amaro. La speranza era l'ultima a morire. Magari era ancora vivo?

Però rimaneva sempre un problema. Come ci arrivava al mucchio di foglie senza farsi vedere?

Non poteva disarmarli e basta. A meno che

-Petrificus Totalus- sussurrò, e il cacciatore che intanto si era accucciato per riscuotere il suo premio si bloccò a metà movimento.

-Abe?- lo chiamò il compagno.

Un secondo sussurro immobilizzò anche lui.

Tina tornò completamente visibile e si accucciò sulla piccola creatura per controllare le sue condizioni.

Era messo male. Il cacciatore lo aveva ferito sullala destra e per quanto ci provasse non riusciva ad alzarsi in volo. Inoltre più si muoveva più le forze lo abbandonavano.

Tina lo guardava e non riusciva a non provare risentimento per quello che era accaduto. Però ormai era accaduto e questo non poteva cambiarlo. L'unico che poteva curarlo era Newt quindi, senza esitazioni, prese delicatamente la piccola creatura tra le mani e, non curandosi del sangue che colava dalla profonda ferita, corse più veloce che poté.

A metà strada incontrò Newt con un vasetto pieno di insetti e gli fece segno di seguirla.

Arrivati alla valigia Tina l'aprì in fretta e furia e iniziò a scendere la scala a pioli.

-Wow. Non avevi proprio bisogno di me.- disse lui, per metà ammirato e per metà deluso.

-In realtà, sì.- disse quando Newt entrò e chiuse la valigia. -Dobbiamo guarire il Golden Snidget. E in fretta!- rispose lei con una voce tutt'altro che rassicurante, appoggiando la creatura sul tavolo.

Solo allora Newt si concentrò sull'animale e lo guardò come si guarda un parente in fin di vita. -Come hanno potuto fartelo?- sussurrò. Poi iniziò a lavorare.

-Finite incantatem.- disse Newt con la bacchetta verso l'uccellino, per far svanire l'effetto dell'incantesimo Confundus, e iniziò a parlargli in tono calmo e dolce, porgendogli il mangime.

Gli si posò sulla mano dopo un attimo solo di esitazione. Aveva le piume arruffate e sembrava esausto, per non parlare della ferita sull'ala.

-Non ti preoccupare- diceva Newt. -Sei al sicuro.-

Newt aspettò che l'uccellino di calmasse e iniziasse a beccare il cibo prima di fare qualsiasi mossa.

Poi prese una siringa e la riempì di un liquido trasparente. Prese con delicatezza l'ala e infilò lago.

-Così non sentirà dolore- disse a Audrey.

Prese poi una pinzetta e, armatosi di molta pazienza, iniziò a sfilare le schegge che erano rimaste incastrate dell'ala. Toccava a Audrey a guardarlo con ammirazione.

Dopo ciò Newt disinfettò la ferita. Questa fu la parte più dolorosa per l'animale, che non riuscì a non emettere un mugolio di dolore, nonostante l'anestesia. Ma come fa a sentire dolore con lanestesia?

Tina lo osservò poi preparare un farmaco, probabilmente una crema cicatrizzante, e spalmarla delicatamente sul piumaggio dorato, ora sporco di sangue, del Golden Snidget.

-Adesso bisogna solo aspettare- disse Newt guardando con una dolcezza infinita la pallina dorata.

Tina si girò verso di lui e non potè non trattenere un sorriso di felicità.

-Credo che- disse lui -si riprenderà in fretta, è molto forte-

-Bene, un problema risolto, passiamo al secondo: come li spostiamo quei due cacciatori?-

Ad aiutarli venne Hagrid, che per fortuna non chiese loro niente, e portò al castello i due bracconieri come borse della spesa.

In ogni caso, la presenza di Hagrid spiegò loro una cosa importante: Silente si fidava di lui.

E loro si fidavano di Silente.

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💫SPAZIO AUTRICI💫

Ehi Snasi 🐾
Evviva siamo arrivati a 2K (in realtà già da un po' but sono stupida e non l'ho mai scritto) volevo ringraziarvi perché sinceramente non pensavo che saremmo arrivate a questo punto anzi pensavamo (sì anche Sofy) che non sarebbe stata così tanto gradita e questo ci fa piacere
Niente vorremmo solo ringraziare alcune persone che ci hanno sostenuto fin dall'inizio e che credo che facciamo più parte loro della storia di quanto non lo siamo noi e avevo in me te che forse potrebbe davvero far parte della storia sempre che a loro faccia piacere. Beh vorrei presentarvele:
*rullo di tamburi*
la "commentatrice a bordo campo" che mi ha fatto digerire e apprezzare la casata di Grifondoro because io gli ho sempre odiati forse perché sono un po' serpeverde sotto 🐍 (scherzo o forse no). Non so il perché ma non ho mai preso in simpatia la casata cioè, mi spiego i componenti sì mi sono sempre piaciuti ma non mi piacciono le sue idee sarà perché io di coraggio ne ho tanto quanto un pesce seguito da uno squalo 😅
*rullo di tamburi*
la mia diciamo "Musa" perché anche se non glielo ho mai detto mi ha convinto lei a rendere pubblica la sua storia perché in realtà io avevo creato l'account soltanto per leggere, ma poi dopo aver iniziato la sua storia (ed essendomene completamente innamorata) mi è venuto l'idea di pubblicare anche la mia dato che avevo già una decina di capitoli (avevo iniziato questa storia a luglio con Sofy ma soltanto perché non avevamo niente da fare:il bello degli esami delle medie) ho iniziato a pubblicare e poi beh credo che lo sappiate...
E poi ci sono tutti gli altri (non meno importanti)







Che ringraziamo con tutto il cuore
Δlways Nεωτιηα 💙
-Kathe

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