Sedie e dipinti, cesti e lampade, scatole e gioielli, pareva che in quel negozio ci fosse ogni genere di oggetto, provenienti da tutto il mondo e da tutte le epoche.

Una figura uscì dal retrobottega alla sua destra, quasi inciampando in una piccola scatola lunga e sottile.

La donna aveva lunghi capelli e occhi brillanti adornati da ciglia lunghe e sottili che spiccavano sulla sua pelle era chiara come il latte.
Indossava un lungo hanfu bianco dai dettagli grigi con i capelli raccolti con una piccola bacchetta bianca incisa che spiccava tra i capelli.

Non era umana, poteva percepirlo chiaramente, eppure non era nulla che avesse mai incontrato prima.

Non era un Dixing e neppure uno Yashou; la sensazione più simile che potesse ricordare era quella data dall'Emissario Oscuro... Un poter antico e mistico, legato ad un grande dovere, un essere immortale immobilizzato nel tempo.

Ma chi era questa donna?

La sua voce suonò paziente riempiendo il silenzio che regnava nel negozio con tono calmo e tranquillo.

- Scusi per il disagio! Al momento stiamo ricatalogando tutto il contenuto del magazzino e abbiamo dovuto spostare la maggior parte dei depositi qui! -

- Depositi? Che tipo di negozio è questo signorina?-

La donna gli sorrise gentilmente prima di rispondergli. La sua voce suonava limpida come tintinnio di una campana di vetro.

- Lei mi lusinga chiamandomi signorina! Ma, per rispondere alla sua domanda questo luogo è una sorta di antiquario. -

Zhao Yunlan iniziò a guardarsi attorno curioso, sempre tenendo d'occhio la figura davanti a se dando un'occhiata prima a questo e poi a quello.

- La prego solo di non toccare incautamente quello che vede. Alcuni di questi oggetti sono fragili e molto antichi e potrebbero danneggiarsi se maneggiati incautamente.-

Una pausa nel suo discorso mentre il detective si fermava a guardare un ventaglio in bambù su cui era dipinto uno splendido paesaggio montano. Il paesaggio verde brillava nonostante fosse palese che il ventaglio fosse un oggetto antico e usato, data l'usura sul manico.

- Qui alcune persone possono depositare ciò che vogliono fare avere ad altri nel corso del tempo! Abbiamo un sacco di oggetti tenuti in conto per nipoti o magari per qualcuno che deve ancora venire...-

Senza lasciare tempo al detective di elaborare le sue parole la donna prese in mano la scatola su cui era quasi inciampata poco prima e gliela tese.

- Zhao Yunlan, giusto? Questo è suo!-

Una semplice scatola di ebano dalle venature rosse che attraversavano la superficie del legno come fumo veniva tesa verso di lui.

- Come sarebbe a dire che è mia? Perché qualcuno dovrebbe lasciarmi qualcosa del genere?-

Sulle labbra rosate della donna si dipinse un dolce sorriso.
Un sorriso così sinceramente calmo ed abituato che stupì il detective: era come se avesse già affrontato quella stessa domanda centinaia, no, migliaia di volte.

- Ahimè non posso rivelare chi ha depositato questo e, teoricamente, non dovrebbe neppure essere necessario. Lo apra senza timore detective poiché non presenta per voi pericolo di alcuna sorta. -

Zhao Yunlan osservò un istante la misteriosa scatola che gli veniva porsa dalla donna misteriosa prima di prenderla delicatamente fra le mani.

Era una scatola lunga e abbastanza sottile e più leggera di quanto pensasse.
Le venature scure del legno accarezzavano la sua mano come una frequenza piacevole e calma, nonostante l'inquietante talismano che fungeva da sigillo per la scatola.

La carta ingiallita dal tempo era attraversata da tratti misteriosi di un inchiostro cinabro che tagliava la carta come sangue.

Un forza nebulosa sembrava spingere leggermente dall'interno della scatola contro la sua mano, come un fedele cane che chiede carezze al suo padrone.
Per qualche motivo il pensiero di un cane fece scorrere un profondo brivido lungo la schiena di Zhao Yunlan.

Non poteva restare lì per sempre con quella strana scatola in mano, così con un movimento rapido, tagliò il talismano, aprendola di scatto pronto a distruggerla in caso di pericolo.