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Ok ...aveva decisamente agito d'impulso e senza riflettere un gran ché..

Voleva dimostrare di essere adulto, voleva dimostrare di essere capace di prendere decisioni ed Innanzitutto,  e soprattutto,  voleva approfittare di quel maledetto vischio facendo finta,  nella sua testa, di non averlo messo appositamente nel posto che occupava Touya quando veniva invitato a casa loro ed il grande tavolo veniva aperto...

Izuku aveva milioni di pensieri nella testa ed un enorme nido di farfalle che facevano letteralmente a cazzotti nel suo stomaco,  che tra l'altro aveva scelto proprio quel momento per iniziare a brontolare come se non ci fosse un domani, ed aveva tenuto gli occhi serrati per più tempo del necessario pur di non vedere l'espressione di Touya a quel gesto...

Ma quando li aprì...quando si fece abbastanza forza per costringersi a sollevare mezza palpebra, si ritrovò a pentirsi amaramente anche solo di essersi svegliato ed alzato dal letto quella mattina...

Perché c'era un'espressione orribile sul volto tatuato che tanto gli piaceva,  e che lo faceva sentire tutelato e protetto quando uscivano in gruppo,  ed Izuku capì immediatamente che quell'espressione era stata portata alla luce per colpa sua...

La mascella di Touya era tesa e scattava nervosamente,  i denti serrati sotto le labbra che aveva assaporato per poco più di tre secondi,  ed anche quelle gemme così simili allo zaffiro erano semi coperte dalle palpebre dandogli un'espressione che ,per la prima volta,  costrinse Izuku a retrocedere ed a distanziarsi da lui volontariamente.

I pugni di Touya erano serrati lungo i fianchi, il bianco delle nocche che andava a schiarire persino l'ennesimo mandala tatuato, ed Izuku fece un'altro disperato passo indietro quando lo vide avanzare ed assottigliare ancora di più lo sguardo

I:" m-mi..m-mi dispiace io..i-io non..io n-non..."

T:" quante?"

La voce di Touya era bassa e vibrante,  una tonalità che gli aveva sentito produrre poche volte e che significava che era incazzato nero, ed Izuku si ritrovò a deglutire a vuoto non riuscendo nemmeno ad aprire la bocca mentre sentiva gli angoli degli occhi pizzicare minacciosamente

I:" m-mi dispiace "

T:" l'hai già detto ma non hai risposto alla domanda "

Le mani del verdino andarono istintivamente ad afferrare la sedia, spostandola di qualche centimetro in modo che si frapponesse  tra di loro, ma quella stessa sedia venne afferrata anche da Touya ed allontanata velocemente producendo persino un suono orribile sul pavimento

T:" A quanti?"

Le palpebre di Izuku pizzicarono ancora, una goccia che minacciava ormai di cadere e che se ne stava pizzicata in mezzo a due ciglia, ed il minore abbassò la testa tendendo le spalle e preparandosi quasi ad incassare un colpo

I:" i-io non..i-io non capisco...io non.."

T:" A QUANTI HAI DIMOSTRATO COSÌ DI ESSERE ADULTO?"

Un singhiozzo risuonò nella stanza, il torace del minore che inizia a tremare nel vano tentativo di trattenersi dallo scoppiare a piangere, e la sua bocca si socchiuse appena cercando disperatamente di trovare il coraggio di parlare

I:" ne...nessuno ne...i-io non ho mai...i-io n-non..non..."

L'aria sembrò sparire nella stanza, la goccia solitaria e bastarda che vinceva la sua battaglia e scivolava sulla guancia ormai cadaverica  del verdino,  e le scarpe di Touya che si avvicinano alle sue apparendo sotto la visuale appannata dalle lacrime

T:" m-mi...mi dispiace Izuku mi...mi dispiace..."

La mano di Touya appare sotto gli occhi del minore,  che stringe istintivamente le palpebre nel solo vederla, per poi allungarsi ancora ed andare a sfiorargli il mento

T:" mi..mi sembrava di impazzire a pensare che... I-Izuku guardami...hey...guardami per favore..."

Gli occhi del verdino si sollevarono, ancora terrorizzati ma in qualche modo tranquillizzati dalla voce ora calma di Touya,  e si legarono a quelli pieni di dolore e di rammarico del maggiore

T:" mi fa impazzire pensare che tu stia crescendo e che...c-che tu possa avvicinarti a qualcuno..."

Le dita lunghe ed affusolate scivolarono sulla cute umida contornata dalle lentiggini,  zigomo e mascella che passano sotto il polpastrelli leggeri come ali di farfalla, ed il viso di Touya si sporse in avanti arrivando a pochi centimetri da quello del verdino

T:" mi dispiace..."

Un piccolo bacio...

Epidermide su epidermide,  che a malapena si tocca, e la schiena di Izuku va ad appoggiarsi sul muro dietro di sé mentre percepisce un acre odore di tabacco misto a menta

T:" mi dispiace cucciolo...mi dispiace così tanto..."

Ancora una volta le labbra di Touya si abbassano,  gli archi di cupido che si toccano per un secondo,  prima che il corvino prenda le guance di Izuku tra le mani e gli tenga il viso bloccato

Facendo sussultare il minore,  a cui il cuore sembrò impazzire nel torace, abbassandosi un'ultima volta e premendo le labbra sulle sue

Prima di stringergli più forte le guance, piegandogli  il viso verso sinistra,  e socchiudere le labbra

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