Aquaman (3) - Stolker

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Come sempre aspetto un vostro commento a fine capitolo.
Buona lettura

La mattina, appena "sveglia" mi aspettavo qualche affermazione o ammonimento da parte dei miei genitori ma niente.
A malapena mi guardarono e dopo un tipido "buona giornata", lasciarono me, Savannah e Stefan andare a prendere l'autobus alla fermata.
C'erano solo una decina di isolati da casa a scuola, avrei potuto farli a piedi, tra la scalpitante New York mattutina ma non volevo stare da sola e i miei due taciturni fratelli erano una buona compagnia.
-che hai Ray?- mi chiese mentre salivamo sull'autobus, Savannah.
-nulla, molti pensieri e basta... Piuttosto anche tu ieri dopo lezione hai visti se c'era qualcuno che mi cercava?- le chiesi a quel punto.
-tipo un ragazzo?-
-no tipo un uomo serio e grosso di stazza-
Lei stringe le spalle. - tipo quello?- mi chiese indicando l'uomo che era appena salito sul bus. Era lui.
Mi salì il panico.
Annuì e Savannah colse la mia ansia e fece segno a me e Stefan di scendere.
Saltammo giù nel momento in cui l'autobus riprese il suo tragitto. E i miei due fratelli mi squadrarono.
-non lo so... Era a casa nostra ieri sera, lui e una signora, volevano portarmi via e mamma e papà non potevano opporsi- dissi mentre riprendevamo a camminare.
-sicura non fosse solo un sogno, Ray?- mi chiede Stefan.
-sono sicura, lui era a casa nostra e fuori da scuola ieri, hai detto che l'hai visto anche tu che chiedeva di me!-
Mi sentivo fuori di me, il panico mi faceva tremare le gambe e ancora di più la paura che chiunque, quello fosse, non si sarebbe fermato.
Cosa voleva da me? Non ero poi così speciale, anzi, mentivo ed ero anche una brava bugiarda.
Raggiungemmo la scuola in fretta, quello probabilmente era un posto sicuro dove il tipo non sarebbe arrivato.
Col fiatone raggiunsi la mia aula e con tutto l'autocontrollo che possedevo, cercai di far rallentare il mio cuore che pulsava frenetico e mi assodava.
La classe inizió a popolarsi e tirai un sospiro di sollievo. Ero salva.

La mattinata passó in modo tranquillo e riuscì quasi a dimenticarmi del tipo.
Arrivò il pomeriggio in un lampo e così la gara. Lì-lì per andare a cambiarmi, trovai sulla porta Johnatan Kent e mi ritrovai a sorridere come un ebete, come una sciocca; sì era bello, sì era dolce, sì era il mio ragazzo, ma così era troppo.
-Johnny...- mi limitai a salutarlo mentre lui mi si avvicinava sorridendo.
-Ray...- fece a sua volta quando i nostri nasi si sfiorarono e mi sentì sciogliere le braccia e le gambe. Altro che gelatina.
Lui mi abbracciò in modo dolce e quella sua presenza forte e calda mi piaceva così tanto...
-buona fortuna per la gara, Ray, faccio il tifo per te...-
Gli sorrido, è super bello, ha i capelli lunghi alle spalle di un biondo-rame e gli occhi verdi. È alto, di una corporatura magra ma muscolosa ed ha un buon carattere, serio ma fa ridere.
Ci conoscevamo dalla prima liceo, ma avevamo iniziato a frequentarci l'anno prima, quando mi aveva invitata al ballo, lui, lo sportivo e popolare.
Stavamo insieme da più di 6 mesi ed era un altra di quelle cose a cui ai miei non avrei parlato.
Perché? Proprio perché Johnatan sapeva tutto di me, dal nuoto alle bugie e me piaceva essere sincera con lui come non esserlo con la mia famiglia.
-grazie Johnny... Appena ho finito usciamo? Devo parlarti di una cosa e questo non è il posto adatto-
Lui annuì, ora serio. -qualcosa ti preoccupa? Sei sbiancata Ray-
Annuì. - ma ne parliamo dopo-
-allora andiamo da me, i miei sono via per lavoro, il giornale gli ha affidato dei servizi all'estero e io sono da solo-
Annuì e lo abbracciai ancora. -ti amo John- gli sussurrai piano all'orecchio.
-ti amo Ray, ora sta tranquilla, devi solo vincere una gara- sorrisi allontanandomi piano da lui per entrare negli spogliatoi.
C'era un gran casino e la tensione si poteva tagliare. Dal canto mio, volevo solo finire la gara e parlare con John, lui avrebbe saputo calmarmi e dirmi le parole giuste.
Indossai il costume nero, legai i capelli e con la solita fatica lì misi dentro alla cuffia.
Indossai l'accappatoio e posizionai gli occhialini.
Uscì dalla porta della piscina con le mie compagne e salutiamo entusiaste il vasto pubblico euforico sulle gradinate e stringiamo le mani alle avversarie.
Prendono posto e al via, inizia il primo turno a farfalla. Io ho lo stile libero in più metrature e nel mentre incito le compagne.
Al mio turno sono quasi scalpitante, non vedo veramente l'ora di scivolare in acqua.
Quando parte il via mi butto, l'acqua calda mi colpisce e scatto come se non avessi mai fatto altro che quello.
Ogni tanto mi sembra che il mio corpo sia dinamicamente fatto per l'acqua.
Poi al termine salto fuori toccando il muretto ed esplode un urlo euforico dalle mie stesse labbra. Sono prima! Sono una Shark!

Vinco tutto quello per cui gareggio, compresa la staffetta e dopo la doccia, mi rivesto in fretta, prendo le mie cose e corro da John.
Lui mi abbraccia felice e mi stringo forte a lui, felice a mia volta.
Poi, dopo aver salutato tutti ce ne usciamo tranquilli, lui con un braccio sulle mie spalle mentre porta il mio borsone.
Saliamo sulla sua auto, che poi è quella di suo padre, ma prima che possa dire qualcosa lo faccio io.
Gli racconto del tipo fuori scuola, di Stefan che mi aveva confermato la cosa, dei due della sera prima, e poi di nuovo del tipo che l'avevo ritrovato sull'autobus quella mattina. Di come mi sentivo, paranoica e in ansia.
Lui ascoltò senza dire nulla poi, dentro casa sua, il suo silenzio si fece più pensante.
-John... Mi stai spaventando... Tu hai sempre un opinione, perché questa volta no?-
Lui era serio. Mi fece segno di sedermi al suo fianco.
-penso che dovresti tenere gli occhi aperti, che è strano e che in un caso normale ti direi di parlerne coi tuoi ma se è fine dici forse dovresti stare sempre in compagnia di qualcuno-
-perché? Non capisco...-
-Ray, chiunque questa persona sia sa dove trovarti, sa i tuoi orari e ora le tue abitudini, se volesse farti del male, potrebbe benissimo farlo e anche senza fatica. Motivo per cui devi stare attenta... Sta notte resta qui, chiama tua madre digli che non torni, non mi fido a lasciarti sola proprio ora Ray-
E panico fu...

Yeeee fatta la prossima forse è un po' hot ma ci devo pensare ancora... Che ve ne pare? Qualche teoria?

Il massimo che sono riuscita a trovare... Vi piace?

Johnatan Kent...

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