Capitolo 48

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Capitolo quarantotto

Jennifer's Pov

Non potete nemmeno capire quanto io possa sentirmi felice questa mattina.

Finalmente ho avuto le chiavi della mia auto e ho risparmiato un sacco di tempo. Sono riuscita persino a fare colazione senza strozzarmi e non ho dovuto rincorrere un taxi disperata.

Stamattina il professor Lennon non era presente ,per una specie di soggiorno all'estero,questo basta per rendermi felice tutto il giorno.

Ho ritagliato quel tempo per disegnare e anche per portarmi avanti con lo studio.

Ho risolto con mio padre e ci siamo messi d'accordo che uno di sti giorni avrei incontrato Isabel e sua figlia. Questa situazione mi mette un po' a disagio,sopratutto il fatto che Isabel abbia una figlia. Sento come se d'ora in poi la mia vita cambiera' radicalmente e la cosa mi agita parecchio. E se la figlia non mi stesse simpatica? Dovro' sopportarla contro la mia volonta'.

Se invece Isabel non mi sta simpatica? Mi ha fatto piacere sentire mio padre parlare di lei e sono rimasta stupita dalle parole che Isabel dice,ma non mi fido,non sono ancora sicura di quello che voglia da mio padre.

In caso non mi dovessero piacere,le spingero' dentro una botola e le faro' vivere li per sempre,ma ora non e' il momento di pensarci.

Ma poi guardo il braccio di Josh avvolgermi le spalle,Meredith che scompiglia i ricci a Drake e Alan che cerca di convincere Olly a provare una qualche strana posizione che ha visto ieri in qualche porno scadente.

Olly continua ad alzare gli occhi al cielo dicendo che non fa cose del genere e lui continua a ribattere la sua teoria del: ' Ma sei una cheerlader,dovresti aprirti a tuo piacimento e fare acrobazie di ogni genere'.

A volte alan sa essere davvero squallido ma infondo comincia a piacermi perche' tutte le volte che io e Josh discutiamo,lui da ragione a me.

A volte perche' ho davvero ragione altre volte semplicemente perche' adora vedere Josh innervosirsi.

Lui fa parte della categoria del cerchio ristretto. Perche' sono sicura che nessun'altro vorrebbe davvero far innervosire Josh,ma ad Alan non importa,perche' sa che non riceverebbe mai del male da lui.

Proprio come succede con Drake e Meredith,il suo cerchio ristretto.

Non posso che sentirmi felice e sorridere.

"Ti vedo contenta oggi" dice Alan che non ha fatto altro che guardare il braccio di Josh.

"Missis Milton ha avuto la macchina oggi e non deve venire in taxi o con l'autista" spiega Josh al posto mio.

"Ti ho detto di non chiamarmi cosi!" rimbecco io.

"Tu hai un'autista privato?" chiede Olly.

"Anche la cameriera" dice Drake.

"La smettete di rispondere al posto mio?" continuo esasperata.

"Che macchina hai?" domanda Meredith.

"Non ho ben capito pero e' nera"

"Ah be allora se e' nera ho capito tutto" si beffa di me Josh.

"Sei proprio simpatico!" dico pensando al nome che mi ha detto mio padre e poi appena mi viene in mente lo dico come se mi si fosse illuminata una lampadina.

Vedo Alan,Josh e Drake spalancare la bocca il secondo dopo mentre io,Meredith e Olly li guardiamo stranite.

Cos'ho detto?

"E tu lo dici cosi?" quasi urla Josh.

"Perche' qual'e' il problema?"

"Quella macchina vale tipo casa mia " dice Alan scioccato.

"Mio padre non me la farebbe vedere nemmeno in copertina una macchina del genere" continua Drake.

"Ma i vosti genitori non fanno lo stesso lavoro di quelli di Jennifer?" domanda Olly.

Sento un brivido di disagio nel sentire Olly parlare dei miei genitori,includendo ovviamente,anche mia madre. Lei non sa nulla.

"Si Olly" dice Meredith "Ma ecco la famiglia Milton,ecco diciamo,e' un po' piu' di noi"

Non mi piace per niente la conversazione che stiamo tenendo.

"Un po' di piu'?" chiede ancora.

"In poche parole se il padre di Jennifer volesse,potrebbe comprare tutte le concessionarie di Drake e appropiarsi delle nostre aziende di trasporto in men che non si dica" spiega Josh calmo.

"Dovete parlare di questo ancora per molto?" dico infastidita.

"Ooohh" dicono tutti in coro.

"La nostra principessa si e' infastidita" dice Josh.

"Ci inchiniamo al suo cospetto" dice Drake.

Drake e Alan cominciano a fare strani inchini e Josh fa finta di sbattere un ventaglio su di me con un fazzoletto mentre Olly e Meredith ridono di tutto cio'.

Il pranzo continua normalmente e il io cellulare comincia a squillare.

Michael?

"Chi e'?" chiede Josh.

"Michael" lo vedo alzare gli occhi al cielo e imbronciarsi all'improvviso "Pronto?"

"Jennifer!" dice lui entusiasta "Ti disturbo?"

"Nono non disturbi affatto" vedo Josh accennare un 'si' con la testa.

"Ti ricordi quello di cui avevamo parlato? Del fatto che avevo una mostra da organizzare?"

Mi ero dimenticata che avevo accettato la proposta di posare per la mostra di Michael.

Non mi eccita per niente questa idea ma ormai non posso ritirarmi. Michael si e' sempre dimostrato disponibile verso di me.

"Sisi mi ricordo" dico facendo nascere un'espressione dubbiosa a Josh che non sa di che parliamo.

"Ti andrebbe di cominciare a fare quelle foto oggi? Devo cominciare a modificarle,stamparle e vedere come organizzarle. Mi serve tempo e vorrei poterle fare il prima possibile"

"Vederci oggi?" Josh mi mina un 'no' facendo ridere chi ho attorno "Dovrebbe andare bene"

Josh continua a sbracciarsi e a mimare cose a me incomprensibili.

Mi avvicino mettendo la mano sulla sua faccia in modo da non scoppiare a ridere per le sue facce assurde.

"Perfetto allora passo a prenderti a scuola?" mi chiede gentile come sempre.

"Ho la macchina oggi,se mi invii l'indirizzo del posto,ti raggiungo"

Josh riesce a togliersi dalla mia presa e comincia a sbattere la testa contro il tavolo.

Alcuni di quelli che ci passano vicini lo guardano straniti mentre Drake e Alan se la ridono beatamente.

"Perfetto.Ti invio l'indirizzo del posto e appena puoi raggiungimi. Io saro' gia' li da un bel pezzo,per sistemare alcune cose"

"Va bene a dopo Michael"

Chiudo la chiamata e guardo Josh in tralice incrociando le braccia.

"Si puo' sapere cosa stai facendo?"

"Perche' devi vederti con quell'irlandese?" chiede acido.

"Non e' irlandese" replico per la milionesima volta.

"Ma chi? Michael quel tipo simpaticissimo che abbiamo incontrato al party di Susan?" infierisce Drake.

"Si amore" continua Meredith "Quello che chiede spesso di uscire a Jennifer,le ha anche fatto una foto che poi ha messo nella sua mostra. Ed e' anche bello ora che ricordo"

"Finitivela!" tuona Josh.

So benissimo cio' che stanno cercando di fare e dall'espressione di Josh,direi che ci stanno riuscendo benissimo.

"Ah si quel tipo fighissimo!" esclama Olly e non posso che ridere visto che nemmeno sa chi e'.

"Olly" brontola Josh "Nemmeno lo conosci,non mettertici anche tu"

"Quindi questo Michael ti viene dietro?" domanda Alan.

"No" "Si" diciamo io e Josh all'unisono.

"No"

"Si"

"No Josh, e' solo una tua impressione!"

"Si Jennifer,sei tu che sei troppo ingenua" continua lui.

"Sei tu che vedi cio' che non c'e' "

"Oppure tu non vedi abbastanza"

"Ehm ragazzi?" chiede Olly.

"Ma cosa stai dicendo? Michael e' solo un'amico per me!" mi difendo.

"Beh forse per te ma tu non lo sei per lui"

"Siamo entrambi amici" ripeto per la miliardesima volta.

"Vuole solo entrarti nelle mutande" dice con tono troppo alto.

"Jennifer,Josh" ci richiama Meredith.

Ovviamente non riusciamo a sentire nessuna voce che ci circonda tutte le volte che inizia una discussione.

"Quello sei te che vuole solo entrare nelle mutande delle altre" lo accuso.

"Colpito e affondato" dice Alan battendomi il cinque,ormai e' diventata un'abitudine.

"Zitto Alan" ringhia "E smettila di coalizzarti sempre con lei"

"Io sto dalla parte dei vincenti" continua lui.

Alzo il braccio facendo vedere il muscolo inesistente,in segno di vittoria, e tutti scoppiamo a ridere.

Josh fa il finto imbronciato ma riesco a vedere il mezzo sorriso che cerca di trattenere.

"Quindi chi e' questo Michael?" domanda nuovamente Olly facendo corrugare ancora la fronte a Josh.

Credo lo facciano quasi apposta a parlare di lui ora.

"Un mio amico che frequenta l'accademia d'arte. Organizza delle mostre e mi ha chiesto di posare per alcuni scatti"

"Non posso crederci" borbotta ancora Josh.

"Farai da modella quindi?" chiede un Olly eccitata.

"Cosa? No" dico quasi schifata "Devo solo fare dei semplicissimi scatti,niente di piu' "

"Non vedo l'ora di vederle" esclama Meredith eccitata piu' di me.

"Tra un po' e' Natale ragazzi!"

Natale.

Ormai e' Dicembre eppure a me sembra ieri il giorno in cui sono arrivata a Mahnattan.

Quando pensavo che tutto sarebbe peggiorato,quando credevo che sarei caduta ancora di piu' nella mia fossa.

Invece adesso e' Dicembre e sono seduta ad un tavolo ad ascoltare i miei amici parlare dei loro programmi natalizi. Si,i miei amici.

"Tu cosa farai a Natale Jennifer?" mi chiede Drake.

"Oh niente di che',rimarro' qui a Mahnattan"

"Non hai un'aereo privato con cui ti sposterai in giro per il mondo?" mi deride Josh.

"No coglione ho un pugno che sta per posarsi sulla tua faccia"

Josh mi manda un bacio volante visto che ora sono seduta vicino a Meredith ma io gli rispondo con il dito medio.

"Potremmo fare capodanno insieme pero' " propone Alan e io mi irrigidisco all'istante.

"Si" dicono all'unisono Meredith e Olly mentre io comincio ad agitarmi.

"Se ho ben capito li altri danno una festa no?" domanda Drake.

"Si" risponde Josh "La squadra di basket da una festa a cui partecipera' praticamente tutta la scuola"

Io non posso.

Io non posso festeggiare con loro.

"E' fantastico" dice un'esultante Olly "Tu verrai vero?"

"Ehm come?" chiedo nervosa.

"Alla festa di capodanno con noi"

"Oh io,cioe' non credo,non fa per me" dico una mezza verita'.

"Ma come? E cosa hai intenzione di fare a capodanno?"

"Io non lo so,insomma..." sto entrando nel completo panico.

Io semplicemente non posso,si creerebbe un grande casino,che non voglio rivivere.

"Perche' non vuoi venire?" mi domanda Josh stranito.

"Ci pensero' okay?" domando con sorriso nervoso.

Possibile che non si ricordino cio' che e' successo tempo fa?

"Ora devo andare" dico ancora nervosa alzandomi.

"Vai di gia'?" mi chiede Meredith.

"Si voglio passare a casa prima di andare da Michael" mento.

Non so se voglio passare a casa prima so solo che non voglio rimanere un minuto di piu' a quel tavolo.

Non oggi,so che l'argomento capodanno sarebbe continuato,ho preferito andarmene.

Non avrei mai pensato che si sarebbe posto questo problema,ho sempre festeggiato capodanno in camera mia,non perche' lo volessi ma perche' dovevo.

Perfortuna manca ancora un po' di tempo e devo pensare in fretta.

"Jennifer" mi richiama Josh che viene verso di me "Tutto bene?"

"Certo,perche'?" dico facendo finta di niente.

"Hai cambiato radicalmente umore" constata.

"Ma cosa dici?" chiedo in una risata nervosa "E' tutto apposto"

"Perche' non vuoi far capodanno con noi?"

Certo che lo voglio,voglio fare capodanno con voi,non l'ho mai davvero festeggiato.

"Sai come sono,non sono proprio tipa da festa..." provo a scherzare.

"E quindi hai intenzione di stare a casa da sola a festeggiare il nuovo anno?" sembra quasi piu' frustrato di me.

"Non e' la fine del mondo" dico mordendomi il labbro.

"Io cioe'..." di gratta la nuca "Io pensavo che ti stavi comiciando a fidare di noi cioe'.."

"Cosa?" lo fermo subito "Certo che si"

So che puo' sembrare che io non voglia stare con loro. Cioe' chi preferirebbe stare a casa piuttosto che festeggiare coi proprio amici? Cosi sembra quasi che io li schifi.

"Ne riparliamo va bene?" cerco di fare un sorriso rassicurante.

"Mh va bene" dice prendendomi un braccio e avvicinandomi a lui "Devi proprio andare da quello la'?"

"Quello chi?" chiedo sapendolo benissimo.

"Quello la' " brontola sopra la mia testa,mi scordo quanto sono bassa rispetto a lui.

"Il mio amato amico Michael?" dico sorridendo e guardarlo negli occhi.

Mi trascina con lui in una classe vuota dopo essersi guardato attorno.

Mi appogia sulla porta incastrandomi con le braccia e avvicinando la sua bocca al mio orecchio.

"Rimani con me" sussurra al mio orecchio.

"Josh..." dico sapendo gia' come andra' a finire.

"Stai dicendo che.." comincia a mordermi il lobo facendomi respirare forte "Preferisci stare con lui che con me?"

"Ho p-preso un'impegno ormai" odio quando mi fa balbettare.

"Rimandalo" soffia sul mio collo.

Il suo soffio e i suoi baci navigano sul mio collo e le mie braccia si attaccano alla base dei suoi capelli.

So che questo lo spingera' solo a continuare ma mi e' venuto istintivo.

"Devo andare Josh" dico poco convinta.

"Mhm" mugola arrivando al mio mento.

Lo morde leggermente per poi mordere il mio labbro inferiore,un gemito basso esce dalle mie labbra e istintivamente stringo ancora di piu' i suoi capelli.

Il mio gesto lo porta a prendere la presa sulle mie coscie e tirarmi su in mezzo secondo per poi mettermi bruscamente subito dopo sopra il banco.

Non e' un gesto dolce. Brusco,ma mi piace comunque. Mi fa sentire voluta,sembra che mi voglia disperatamente.

Chissa' da quanto Josh non va a letto con qualcuno,mi mordo un labbro nel pensarci,ma vengo distratta dalla sua bocca che si poggia sulla mia.

La sua lingua danza urgentemente assieme alla mia in un ballo voglioso.

E' cosi che mi sento con Josh: eccitata,calda e vogliosa. Non mi sono mai sentita cosi in tutta la mia vita e quasi mi vergogno di provare tutto cio'.

Le mie labbra continuano a venire baciate e morse da quelle di Josh,le mie mani stringono forte i suoi capelli e le sue mani si muovono sui miei fianchi.

Potrei rimanere cosi anche tutto il pomeriggio ma devo incontrarmi con Michael e non ho intenzione di dargli buca.

Tiro a malincuore i capelli di Josh all'indietro facendo spostare il suo viso dal mio.

Scendo velocemente dal banco prima che possa afferrarmi di nuovo.

"Devo andare da Michael" dico tirando la maglietta leggermente stroppicciata

"Se prima non lo sopportavo ora potrei sotterrarlo vivo" si lamenta incrociando le braccia.

"Sistemati i capelli,sembri in post coito" lo ammonisco avvicinandomi alla porta e uscendo.

"Magari!" lo sento urlare e comincio a ridere da sola.

Ancora non sono abituat a questi momenti intimi che ogni tanto si creano tra di noi ma non posso dire che mi dispiacciano.

Solo che ogni tanto ho la sensazione che Josh sia represso. Prima aveva molti piu' rapporti e ora invece e' completamente in astinenza,almeno spero.

So benissimo che lui non e' mai stato tipo da aspettare. E se un giorno si stancasse e volesse sfogarsi?

Te e la tua poca fiducia!

Lo so, lo so. Spero solo che la situazione non gli pesi piu' di tanto perche' io non sono assolutamente pronta a fare un passo del genere.

Ho appena detto che faccio fatica ad assimilare quando lui mi bacia figuriamoci.

Ormai sono vicino al cancello quando sento dei mormori vicino a un'albero,sembrano insulti.

"Smettila di fare la bambina!"

Continuo a camminare verso il cancello facendo finta di niente ma scorgo la testa bionda di Melissa.

Cosa ci fa a scuola? Non c'era a lezione di letteratura.

Mi avvicino per capire cosa succedendo e riesco finalmente a vedere la figura di Melissa per intero mentre parla animatamente con un ragazzo.

Provo a focalizzare la figura ma non riesco a capire chi sia eppure sembra stiano discutendo in modo molto forte.

Mi avvicino ancora di piu' e ora riesco a scorgere le loro figure.

"Io mi sono stancata hai capito?" urla Melissa "Sono stanca"

"Oh povero tesoro" dice lui con un sorriso cattivo sfiorandole il mento.

Il ragazzo e' molto muscoloso,un piercing al sopraciglio,capelli biondi come quelli di Melissa.

Se e' il suo ragazzo deve essere uno scherzo della natura,come fanno a guardarsi negli occhi con quei capelli? Io rimarrei accecata.

"Tu vieni a casa con me!" le ordina sbattendo il palmo della mano sull'albero.

"Io non voglio venire,devo stare a scuola" dice quasi disperata.

"Vieni" la prende per un polso e comincia a trascinarla con se mentre lei si dimena.

Melissa comincia a piangere e a dimenarsi mentre questo tizio la trascina via con la forza.

Ma cosa sta succedendo?

"Ehi" urlo io e senza nemmeno sapere perche' corro verso di loro "Che succede?"

Melissa mi guarda con occhi sbarrati,come se la questo fosse il posto piu' sbagliato in cui dovrei essere.

"E tu sei?" la sua voce e' rude,roca ma rude,completamente diversa da quella di Josh.

"Cosa le stai facendo?" chiedo guardando le lacrime di Melissa.

"Jennifer vattene!" urla Melissa.

E' la seconda volta che vedo Melissa piangere e ora che la guardo,qualcosa mi dice che il motivo dell'altra volta e' lo stesso di questa,questo ragazzo.

"Hai sentito ragazzina? Non sono affari tuoi" la strattona ancora.

"Me la cavo benissimo da sola" dice Melissa con cosi poca convinzione che se la situazione non fosse questa,scoppierei a ridere.

"Vai via" dice ancora Melissa.

Melissa mi grida di andarmene e i suoi occhi pieni di paura di rimanere.

L'incombenza del ragazzo e i suoi muscoli stanno mettendo paura anche a me,ma qualcosa mi dice che se la lascio andare,potrebbe capitare qualcosa di brutto.

"Lasciala stare" dico di nuovo mettendo la mia mano sulla presa del polso "Ora"

"Allora non hai capito eh?" dice mollando Melissa e venendo verso di me.

"Lascia stare Roy" dice di nuovo Melissa venendo verso di noi ma lui la spinge e cade per terra

"Devi andartene!" ringhia vicino a me.

"Tu devi andartene,non sei di questa scuola,vattene" cerco di dire con tono piu' fermo possibile.

"Ah no?" scoppia in una fragorosa risata "E chi me lo dice tu? Forza Melissa andiamo"

Si gira verso di lei alzandola in modo poco elegante da terra e comiciando a camminare.

Piange,cade,si rialza a comando di Roy. Sembra quasi una bambola di pezza.

"Roy" urlo io attirando la sua attenzione "Se tu non la lascerai subito andare,io entrero' dentro e diro' al preside che un tizio,ovviamente piu' grande e non di questa scuola, e' venuto a sequestrare un'alunna contro la sua volonta'. Faro' esattamente la tua descrizione,verranno a cercarti e ovviamente ti troveranno in presenza di Melissa. Il che confermera' la mia versione dei fatti e tu sarai nella merda. Quindi ora o la lasci andare di tua spontanea volonta' o verra' su un gran casino. Ci siamo capiti?"

Se il mio discorso e' uscito fermo e sicuro,allora devo pensare di intrepretare una carriera da attrice,perche' sto morendo di paura.

Melissa sembra stia trattenendo il respiro mentre questo Roy sposta lo sguardo furiosamente da me a Melissa.

Sicuramente sta valutando la situazione e sopratutto se ne vale la pena.

Molla in modo violento Melissa sputando per terra e guardandomi con tutto l'odio che possiede.

"Non finisce qui,non sara' certo una ragazzina a intimorirmi" dice sorridendo cattivo "Ci vediamo presto zuccherino" conclude verso Melissa.

"Sei una stupida" mormora senza guardarmi Melissa.

Riesco a vedere finalmente Roy uscire dal cancello e Melissa che guarda da tutt'altra parte pur di non incontrare il mio sguardo.

Raccolgo la mia borsa che ho fatto cadere per terra e mi avvio verso il cancello sorpassando il cancello e dando le spalle a Melissa.

"La stupida sei tu" dico ancora dandole le spalle "Non so in che guaio ti sei cacciata,ma fossi in te starei attenta,non ci saro' io la prossima volta a salvarti il culo. Non so cosa sia successo Melissa,ma vedi di risolverlo"

Ricomincio a camminare verso il cancello senza nemmeno darle il tempo di rispondere.

Non sono nemmeno sicura che lo avrebbe fatto,era troppo terrorizzata e frastornata.

Sono sicura che il fatto che sia intervenuta io l'abbia infastidita,l'ho gia' beccata in spogliatoio nelle stesse condizioni.

Comincio a fare due piu' due e sono sicura che centri sempre Roy. Da dov'e' sbucato questo tizio poi? Cosa ci fa Melissa con uno come lui?

Ma poi perche' io devo preoccuparmi di queste cose? Non sono mica la migliore amica di Melissa.

Dove sono le sue bambole di porcellana quando servono? Prima non le si staccavano di dosso.

Quanto vorrei sapere cosa sta succedendo!

****

"Michael ma perche' devo mettere questo?" brontolo io da mezz'ora ormai.

"Jennifer te l'ho detto: serve quel vestito per le foto"

"Ma sembro una tenda" mi lamento.

"Sono sicuro che starai benissimo" ride di me ma sembra sincero "Non e' cosi brutto come sembra"

"Peggio" sussurro.

Siamo in un fiume deserto poco lontano dal centro.

Non pensavo ci fosse un fiume cosi bello e limpido,vicino alla citta',solo Michael poteva conoscere un posto del genere.

"Come conosci questo posto?" chiedo mentre lui sistema alcuni specchi sulle roccie.

"Ci venivo spesso con mio padre quando ero piccolo,col tempo la gente ha cominciato a buttarci i rifiuti o cose che non usavano piu' ed era diventato una discarica. Quest' anno un'associazione di volontariato ha deciso di ripulirlo e ho ricominciato a venirci piu' spesso.

E' rilassante non credi?"

Il silenzio regna sul maestoso fiume e nonostante siamo vicini alla citta' l'unico rumore e' il fruscio dell'acqua.

Si riesce a sentire l'odore degli alberi e il verde rapisce i tuoi occhi beandoti di una visione fantastica.

"E' davvero molto bello" annuisco.

"Gia' " dice guardandosi attorno "In questi tempi ci vengo spesso,sai per pensare e tutto il resto"

Sembra quasi rattristirsi mentre lo dice. Sto per chiedergli se qualcosa non va ma la sua voce mi ferma ancora prima che possa aprir bocca.

"Puoi andare dietro l'albero a cambiarti. Puoi semplicemente metterti il vestito sopra e sfilare poi i vestiti da sotto,e' abbastanza largo"

"Vuoi dire questa tenda" ripeto io.

"Avanti Jennifer" ride lui.

Vado dietro un'albero un po' lontanto e dopo esseremi assicurata che nessuno sia qui, sfilo velocemente la maglia infilando subito il 'vestito' e poi sfilare da sotto i jeans e le scarpe.

Dopo infilo subito le scarpe non intenzionata a camminare scalza.

Ritorno dov'e' appostato Michael,lui e' di schiena intento a regolare la sua Canon credo.

Mi specchio in uno dei tanti specchi che ha appostato ovunque e noto che non e' poi cosi male come credevo.

Si tratta di una specie di top bianco brillantato seguito da un lungo strato bianco.

Il vestito va allargandosi facendo risaltare solo il mio seno e meta' del mio busto. E' come se fluttuassi in aria.

"Sciogli i capelli" dice Michael sorridendo.

Sciolgo pian piango la lunga treccia notando come i capelli rossi siano cosi piu' ondulati del solito.

Il contrasto dei miei capelli a contatto con la mia pelle pallida e il mio vestito bianco e' assurdo.

"Sei bellissima" si complimenta Michael.

"Fa freddissimo" mi lamento io.

"Lo so mi dispiace" si scusa "Ma queste foto mi servono davvero"

"Tranquillo Michael" dico sentendomi in colpa per tutte queste lamentele "Allora come dovremmo procedere?"

"Ecco in realta' dovresti toglierti le scarpe" dice timido "Le foto le faremo in acqua"

"In acqua? Ma si gela! "

Michael mi guardo sconsolato con uno sguardo da 'scusami per tutto' e non posso che sbuffare.

"Va bene non c'e' problema" mi arrendo creando in lui un sorriso.

"Allora mettiti su questa roccia,stendi le gambe e guarda in alto"

Impacciata mi metto nella posizione lui richiesta e comincia a scattare una foto dopo l'altra.

"Sembrero' una scema"

"Andrai benissimo,tu rilassati" mi rassicura.

"A cosa servono tutti questi specchi?"

"A dare la luce giusta"

"Come sei professionale" rido io.

"Perfetto!" urla

"Oddio cosa?" mi spavento.

"Ho preso proprio il momento in cui hai riso,e' perfetta"

Michael continua a scattarmi foto da ormai un'ora e anche se sono mezza fradicia,non posso replicare,perche' vederlo cosi appassionato e sorridente mi basta.

So cosa vuol dire appassionarsi a qualcosa,io mi mettevo a disegnare i paesaggi,perfino quando nevicava.

"Okay,perfetta. Ora te ne faccio una da lontano"

Si moriva di freddo,ma disegnare mi rilassava,quindi per me era un piacere.

Sono sicura che quando disegnavo avevo la stessa identica espressione di Michael.

"Mettiti dietro l'albero e fai vedere solo meta' corpo"

Mi sentivo decisamente disagio all'inizio ma Michael riuscirebbe a mettere a proprio agio persino un ebreo in una trincea circondata da nazisti.

Mi continua a ripete che vado benissimo e che le foto stanno venendo benissimo,anche se lo dubito fortemente,ma l'entusiasmo e la positivita' di Michael mi trattengono dal ribattere.

"Immergi i piedi mentre guardi in basso e portati una cioccia dietro all'orecchio"

"Cosi?" chiedo.

"Si,ferma!"

Un'altra cosa che ho notato e' che scatta molte piu' foto quando tira il vento,sopratutto quando i miei capelli si muovono.

"Ci sono quasi tranquilla" mi dice "Aspetta solo un'attimo"

"Cosa devi fare?" chiedo curiosa.

"Aspetta eh" dice mentre fruga nello zaino "Eccolo"

"Un telo?" domando non capendo.

"Fidati di me" mi sorride e non posso far altro che fidarmi.

Alcuni degli specchi emanano una specie di luce arcobaleno ed e' davvero una luce rilassante.

Michael ha messo il telo rosso a galeggiare sopra l'acqua e sta scattando delle foto dal basso mentre io faccio finta di appoggiarci il piede.

Credo voglia far sembrare che stia per camminarci sopra o qualcosa del genere.

"Cambio telo" dice tirando fuori uno azzurro.

Michael mi mette un po' come pare e lui,come se fossi un quadro e cerca dove appenderlo,ma a me sta bene.

Non fa altro che sorridermi,chiedermi scusa e ogni tanto mi riscalda con una coperta.

"Fai finta di trascinare il telo"

Se la mente di Michael e' tutta concentrata su di me e sulla telecamera io sono in un'altro mondo o per meglio dire in un'altro posto.

Continuo a rivivere il momento in cui ero in classe con Josh e come le sue mani esploravano il mio corpo senza mai esagerare.

Il punto e' proprio questo,io volevo esagerare,credo che avevo piu' voglio di toccarlo io che lui.

Non so che mi prende,e' quasi un'istinto,non mi e' mai successo"

"Siediti e tieniti le ginocchia con le braccia"

Mi sento cosi vivia in quei momenti,anzi con Josh mi sento sempre viva,la sua gelosia/possessivita' a volte mi rende anche contenta.

Significa che qualcosa di me gli importa no?

"Abbassa la testa"

Mentre Michael continua a giocare al dittatore io continuo a torturarmi.

La situazione di 'cosa siamo' non si e' ancora dileguata. Non saprei come definirci,ormai e' un po' che va avanti,ma di dimostrazioni in pubblico non c'e' ne sono state.

Credo che non ce ne sia stata proprio occasione. Solo perche' non si comporta come si comporta Drake con Meredith?

"Fai bagnare un po' i capelli,perfavore"

L'acqua gelida ravviva un po' i miei pensieri ma sono troppo masochista per smettere di pensare.

Eppure credo che tutti del nostro gruppo,se cosi si puo' chiamarlo,lo sappiano. No?

"Gambe incrociate e guarda proprio davanti allo specchio"

Cosa voleva Clark?

Sembra che faccia lo stage nella nostra classe di letteratura solo per mettere i bastoni tra le ruote a noi.

Cosa voleva insinuare? Josh ha un segreto? Eppure lui sembrava confuso tanto quanto me.

Si e' agitato tantissimo ma sembrava comunque sincero. Sembrava davvero non sapesse di cosa stesse parlando.

"Inclina solo un po' la testa"

Vedo il mio riflesso che mi fissa intensamente mentre poso per la fotocamera.

Il vestito e' bagnato e il top continua a brillare mentre i miei capelli rossi,toccati dall'acqua,sembrano anche piu' scuri.

Vorrei davvero parlare con lui di questa situazione che mi tormenta ma sembra che non sia mai il momento giusto.

La maggior parte delle volte succede sempre qualcosa e quando non succede niente,il momento di pace dura sempre troppo poco.

Oppure quando dura,non ho voglia di romperlo,e'una sorta di catena.

"Eeeh finito!" dice facendo altri due scatti.

"Come sono venute?" chiedo avvicinandomi

"Eh no" esclama mettendo il braccio davanti a lui "Le vedrai alla mostra"

"Cosa?" chiedo scioccata "Devo aspettare cosi tanto?"

'Non e' poi cosi tanto" si difende "Questioni di settimane"

"Perche' devo aspettare?" riprovo ancora.

"Effetto sorpresa" dice furbo "Ora rivestiti,ti riporto a casa"

Rimettere la mia maglia e i miei jeans e' davvero una sensazione bellissima.

Sento finalmente tutto il caldo ritornare in me e perfortuna i capelli non ci mettono molto ad asciugarsi,anche se ora sono molto piu' vaporosi. La mia macchina non partiva quindi sono in macchina con Michael e un carro attrezzi la passera' a prendere domani.

Michael guida silenzioso da un po' ormai e ho notato che ha uno sguardo perso da un po' di tempo ormai.

"Qualcosa non va?" tento a chiedere anche se lui sembra esitare prima di rispondere alla mia domanda.

"Mmh" continua esitante "Ho parlato con Melissa in sti tempi"

Melissa. Roy.Melissa.Roy.

"Ah si?" chiedo cercando di rimanere calma "E cosa vi siete detti?"

"Mi ha chiamato lei in realta'. Era da tempo che non succedeva"

Allora alla fine ha seguito il mio consiglio eh?

Gli e lo rinfacciero' a vita. Oddio vita no,non voglio avere Melissa attorno per tutta la vita.

"Abbiamo cominciato a sentirci piu' spesso. Una volta lo facevamo sempre,ma col tempo si e' allontanata,cambiando"

"Da quando?"

"Da quando suo padre e' scappato con un'altra donna" dice triste.

"Oh" questo non me l'aspettavo proprio.

"Gia'. E' stato un brutto periodo per lei e non so nemmeno perche' si e' allontana da me"

Michael sembra cosi rammaricato di questa storia ed e' cosi strano vederlo cosi.

"Ti piaceva Melissa?" azzardo a chiedere.

"Mi piaceva Melissa" sorride "E mi piace ancora"

Dire che provo con tutta me stessa a non avere un'espressione scioccata e' un eufemismo.

Melissa e Michael? A sto punto preferisco Melissa e Roy.

L'immaggine di Roy che la strattona mentre lei piange e si dimena mi fa completamente cambiare idea.

"Non ti offendere" dico sincera "Ma non mi sembrate fatti l'uno per l'altro"

In realta' volevo dirle che lui e' un ragazzo d'oro e lei vorrei spiaccicarla sotto il suolo della mia scarpa.

Lui e' un'anima cosi buona mentre Melissa e' un diavolo con una parruca bionda.

Pero' quasi mi dispiace pensare questo di lei,in questi mesi,ho visto una Melissa che non avrei voluto vedere.

L'ho vista indifesa,colma di lacrime,triste e sola. Non capisco il suo cambiamento e nemmeno quello che sta succedendo,so solo che per quanto possa provare antipatia per lei,la situazione mi preoccupa. Molto.

"Forse" mi risponde "Ma sono sicuro che io la conosco meglio di qualunque altro. Io conosco la vera Melissa"

"La vera Melissa?" domando.

"L'ho conosciuta nella fase in cui il padre c'era ancora e in quella in cui e' andato via. So che non capisci,ma io conosco davvero Melissa"

"Va bene Michael" gli sorrido vedendolo agitarsi.

"Pero' lo sento che c'e' qualcosa che non va" mi confessa.

I miei allarmi cominciano a suonare come una sirena dell'ambulanza.

Lui sa qualcosa?

"Del tipo?" chiedo facendo finta di niente.

"Non so sembra quasi impaurita,non saprei spiegarlo. Parla molto con me al telefono,ma quando le chiedo di vederci,lei rifiuta sempre. Le ho forse fatto qualcosa?"

Il ragazzo abnorme con il piercing al sopraciglio e' il problema,ne sono sicura,ma come posso dirglielo?

Non ho davvero la minima idea in quale guaio si sia cacciata Melissa.

"Sono sicura che tu non centri niente" gli sorrido sicura "Sara' solo un periodo"

"Dici che dovrei insistere quindi?" mi domanda.

"Beh io sono abbastanza scettica su questa cosa, ma se ti piace insisti"

"Non ti va molto a genio Melissa vero?" ridacchia.

"Ho le mie ragioni" borbotto.

La suoneria del mio cellulare suona nell'abitacolo interrompendo la nostra conversazione.

Si puo' sapere cosa vuole adesso?

"Josh?" dico attirando l'attenzione di Michael.

"Tu devi aiutarmi!" dice quasi disperato.

"Cosa succede?" Michael mi presta piu' attenzione.

"Chloe" dice lui.

"E' successo qualcosa a Chloe?" sto cominciando seriamente ad agitarmi.

"Cosa? No,devo farle da baby sytter, mi aiuti?"

A questo punto mi chiedo perche' continuo a parlargli.

Vorrei sbucargli dal telefono solo per poter aprire il suo craneo e vedere se ha un cervello.

"Ma sei scemo?" quasi urlo.

"Perche' ?" ride lui.

"Pensavo fosse successe qualcosa di grave" dico ancora arrabbiata.

"Beh lo e' " si difende.

"Jennifer ma che succede?" mi domanda Michael che continua a guidare.

"Niente di grave Michael stai tranquillo" sorrido.

Riesco a sentire Josh ringhiare da qui.

"Sei ancora con quello ?" domanda con tono nervoso.

"Si"

"Di che deve andarsene a fanculo e che gli spacco quel sorrisetto da bambolotto che si ritrova" ringhia ancora.

"Ha detto che ti saluta" ripeto a Michael cercando di non ridere.

"Cosa? No" tuona Josh mentre abbasso ancora di piu' il volume.

"Davvero?" chiede ovviamente Michael sorpreso "Come va Josh tutto bene?

"Ha chiesto se stai bene"

"No non sto bene,se prova a toccarti gli amputo quel braccio e gli e lo infilo su per...."

Allontano il telefono dall'orecchio per non sentire qualsiasi oscenita' voglia dirmi e faccio un sorriso di circostanza a Michael che mi osserva confuso.

"Ha detto che e' tutto apposto e che non vede l'ora di vederti"

"Jennifer!" sento urlare Josh dall'altro capo del cellulare.

"Senti Josh" dico ancora divertita "Quindi cosa devo fare?"

"Viene una specie di amico di Chloe a casa,ma mia madre e mio padre sono a lavoro. Meredith e' con Drake,quindi ovviamente non possono rimanere a casa da soli,aiutami"

"Non riesci a badare due bambini da soli?" rido io.

"Cosa ne so io di cosa devo fare? Senti mi aiuti o no?"

Non posso non ridere dal suo tono disperato e poi vedere Chloe non puo' che farmi piacere.

"Michael potresti portarmi da Josh?"

"Si che puo' " si lamenta Josh "Anzi deve"

"Certo che si,sai la strada da qui?" mi chiede dolcemente.

"Perche' parla come una donna?"

E' davvero difficile non scoppiare a ridere in faccia a Drake con Josh al telefono.

"Sisi so la strada"

"Ci vediamo tra poco Josh" lo avviso senza dargli il tempo di replicare.

Michael mi guarda con uno sorrisetto furbo e so gia' cosa sta per dire.

"No" lo fermo subito agitando la mano" Non una parola"

Michael alza le mani in segno di difesa e comincia a ridere.

Non so nemmeno io cosa siamo quindi e' ovvio che non so cosa rispondere.

****

Casa Cliver...

"Quindi ricapitolando: la psicologa ha detto che questo Alex ha una buona influenza su Chloe e che sarebbe un bene per lei che ci passasse del tempo?" chiedo vedendo la sua fronte corrugarsi ancora di piu'.

"Esatto"

"Ma e' fantastico!" esclamo.

Il fatto che Chloe passi il tempo con qualcuno della sua eta' nonostante non ci abbia una conversazione e' davvero una cosa eclatante.

Non posso che esserne felice ma a Josh non sembra.

"Non lo credi anche tu?"

"E' un bambino"

"Lo so" dico confusa "Quindi?"

"Un bambino maschio"

"Josh ma..."

Non posso finire la frase che scoppio in una fragorosa risata rotolando sul tappetino del divano.

"Non c'e' niente da ridere" si imbroncia ancora di piu'.

"Vuoi dirmi che sei geloso del fatto che ,tua sorella di sette anni ,giochi in casa sotto la nostra osservazione con un'altro bambino?"

"Un bambino maschio" continua lui.

"Gia' potrebbe rubarle la verginita' " scherzo io ma lui spalanca gli occhi.

"Cosa? No!"

"Josh calmati" continuo a ridere " Tua sorella non ha neanche le mestruazioni,non sa nemmeno cosa vuol dire fare sesso"

"E se lui gli e lo insegnasse?" chiede ancora esasperato. Non puo' essere serio.

"Fidati Josh. Sono sicura che l'unico modo con cui usa il suo pene quel bambino e' per pisciare"

"Sara' meglio per lui" dice duro.

"Josh!" ormai sono esasperata "Sono dei bambini!"

"E allora?" si mette anche lui seduto sul tappetto del salotto "I bambini di oggi sono moderni,sanno gia' tutto. Io all'eta' di sette anni lo sapevo" quasi si beffeggiava.

"Che bambino precoce,per questo sei cresciuto male"

Josh sta quasi per ribattere ma Chloe fa la sua entrata in salotto camminando come se fosse una diva di Hollywood.

Ha due codini che le raccolgono i capelli e un vestito a fiori,rosso e bianco.

Fa un giro su se stessa e poi ci regala una faccia interrogativa.

"Stai benissimo Chloe" le dico.

"Potevi benissimo rimanere col grembiule,non deve arrivare il principe d'Inghilterra" borbotta Josh guadagnandosi una gomitata.

"Non ascoltarlo,vai a scegliere una cassetta cosi dopo la guardate che ne dici?"

Chloe annuisce freneticamente e si catapulta di nuovo per le scale dirigendosi nella sua cameretta.

"Una cassetta?" domanda Josh.

"Almeno per due ore buone saranno occupati"

"Io pensavo di fare stare lui in cucina,Chloe in camera sua e farli comunicare telepaticamente"

"Non puoi essere serio" rido ancora.

"Io volevo solo stare tranquillo oggi" si lamenta ancora "Fare gli allenamenti cosi spesso mi distrugge"

"Come mai non c'e' Meredith?"

"Quella megera e' scappata prima che mia madre potesse fermarla. Ora potrebbero esserci lei e Drake qui,la pagheranno"

"A me non dispiace" dico alzando le spalle "Voglio proprio vedere chi e' questo bambino speciale"

"Non e' speciale!" rimbecca lui.

"Beh se Chloe gli parla allora lo e' "

Il campanello suona e Josh si dirige verso il portone.

Sento un vociare femminile che saluta Josh e lo ringrazia per l'ospitalita'. Deve essere la madre di Alex.

Un secondo dopo un Josh imbronciato rientra in salotto e il fatto che anche il bimbo sia imbronciato tanto quando lui ,mi fa ridere.

E' un bel bambino,ha i capelli neri corti coperti in parte da un berretto e due enorme occhioni verdi. E' abbastanzo magro anche se il giubotto beige e i pantaloni scuri lo coprono abbondantemente.

"Ehi ciao" gli sorrido "Come ti chiami?"

"Alex" dice lui diffidente.

"Ciao Alex io sono Jennifer" mi fa un sorrisone. E' davvero un bel bambino.

"Io sono Josh"

"So chi sei" dice girandosi guardandolo brutto.

"Te lo ha detto Chloe?" chiede stranito.

"No me lo ha disegnato. Sei forse stupido? Lei non parla,sicuro sia tua sorella?" dice quasi squittendo.

Josh spalanca gli occhi come se avesse preso la scossa e io cado in un'altra enorme risata.

Gia' amo questo bambino!

In men che non si dica i piccoli passi di Chloe risuonano verso il salotto e spalanca gli occhi appena vede Alex.

"Ehi Chloe" le sorride il bambino sornione mentre Chloe corre ad abbracciarlo e Josh alza gli occhi al cielo.

"Non cominciare" sussurro io.

"Gli abbracci non durano cosi tanto"

"Josh smettila!" lo rimprovero "Allora cosa volete fare?"

Chloe e Alex si guardano e poi alzano entrambi le spalle. Mi piacciono questi bambini pieni di idee innovative.

"Volere fare merenda?" chiede Josh.

"Si!" esclamo felice.

"Guarda che lo stavo chiedendo a loro" ride Josh.

"Ma voglio anche io la merenda" dico sporgendo il labbro.

"Oh dio" dice andando verso la cucina seguito da tutti noi "Dovro' badare a tre bambini"

Chloe e Alex si guardano senza parlare eppure a Alex non sembra dare per niente fastidio.

Sembra tranquillo e completamente a suo agio.

"Allora cosa volete?" chiede Josh.

Mentre io penso a come posso svuotare il frigo di Josh,Alex fissa Chloe.

"Lei vuole bere non mangiare" esclama infine e Chloe annuisce.

"C-come fai a saperlo?" chiedo quasi spaventata.

"Quando deglutisce molte volte significa che ha sete" spiega Alex.

Io e Josh ci scambiamo sguardi confusi e sorpresi mentre Chloe sorride amabilmente.

"Va bene allora Chloe ti do un succo" dice Josh.

"Cos'e' un ordine?" chiede Alex.

"Eh?" domanda Josh non capendo.

"Hai detto che ora le dai un succo ma non gli e lo hai chiesto. Cosa ne sai se vuole un succo? Magari vuole qualcos'altro"

Ho gia' detto che amo questo bambino?

"Ti va bene il succo Chloe?" chiede cercando di non esplodere ma Chloe scuote la testa quasi a farlo apposta.

"Vuoi la coca cola?" le domanda Alex e Chloe annuisce "Visto? Dalle la coca cola"

"Senti piccoletto..." comincia Josh.

"Josh" lo richiamo subito "Prendile la coca"

Josh digrigna i denti e poi lo aiuto a fare dei panini per noi mentre Chloe e Alex sono seduti in salotto.

Lei sembra immersa in una grande conversazione con segnali e strani movimenti di cui io non capisco assolutamente nulla,ma Alex sembra capire qualsiasi cosa e annuisce interessato.

"Non mi piace per niente questo qua" sbuffa Josh spalmando della cioccolata sul pane.

"Non ti piace mai nessuno a te"

"Ha parlato lei" ride di me.

"Zitto" gli do una pacca sulla spalla "Alex a quanto pare e' molto speciale per Chloe"

"Gia' purtroppo l'ho notato. Hai visto quando ha parlato di quella cosa sul deglutire? Inquietante" dice facendo finta di mandar via i brividi.

"E' stato...profondo" ammetto "Deve capire Chloe meglio di chiunque altro"

"Anche tu capisci Chloe" dice continuando a fare i panini.

"Puo' essere" scrollo le spalle "Ma non quanto lui"

Continuo a guardare il braccio muscoloso di Josh muovere il coltello su e giu' per spalmare la cioccolata sui panini.

"Ripetimi perche' non ho potuto fare io i panini"

"Per tre motivi" dice serio.

"Addirituta tre?" chiedo sedendomi sul ripiano.

"Motivo numero uno: potresti uccidere quei bambini mescolando cose ovviamente non commestibili su un panino"

"Cio' che mischio e' sempre commestibile!"

Josh alza il sopraciglio e mi guarda come se avessi detto la bugia del secolo.

"Motivo numero due" continua lui ignorando il mio commento "Faresti tipo otto panini per te e uno a testa per noi"

"Non sono cosi ingorda" gonfio le guancie.

"Lo sei" mi pizzica una guancia sgonfiandomela "Motivo numero tre: sei troppo pericolosa,non maneggerai mai un coltello,con dei bambini vicino. Nemmeno con me vicino. Facciamo che tu non tocchi i coltelli e basta"

"Come la fai tragica" dico mettendo un dito nella nutella e avvicinandolo alla bocca.

"Non farlo" mi intima subito Josh.

"Cosa?" sorrido finta innocente.

"Jennifer" ride mordendosi il labbro per nascondere i denti "Non farlo"

"Non ho proprio idea di che cosa tu stia parlando" dico avvicinando ancora di piu' la cioccolata.

"Lo sai benissimo"

Sorrido come una bimba che sta per usare di nascosto i trucchi della mamma e infilo il dito in bocca godendomi il sapore della nutella e continuando a guardare Josh.

Josh molla i panini e si avvicina a me bloccandomi col suo corpo.

"Ringrazia che ci sono dei bambini" soffia su di me.

"Senno'?" dico con faccia innocente.

"Chloe ha fame ora!" urla Alex dal salotto.

"Ho gia' detto che quel bambino non mi piace per niente?" mi dice sollevandomi per i fianchi aiutandomi a scendere dal ripiano.

"Tipo 45 volte solamente quando eravamo in salotto"

"E' per rendere l'idea" si difende prendendo i piatti.

"Oh l'hai resa perfettamente,ma io lo adoro"

"Non avevo dubbi!"

Io e Josh siamo seduti sul divano mentre Chloe e Alex sul tappetto proprio sotto di noi.

Anche Josh voleva sedersi sul tapetto,per la precisione,in mezzo a loro due mettendo distanza.

Fortuna ci sono io che non gli e l'ho permesso,chissa' cosa avrebbe combinato da solo,sicuramente ora Alex sarebbe chiuso in un qualche sgabuzzino.

Stiamo guardando Cenerentola da mezz'ora e siamo arrivati alla parte in cui i topi cantono e poco dopo lei va al ballo.

"Sei sicura che ti piaccia questo cartone?" le chiede Alex e Chloe annuisce "Sicura sicura?"

Povero Alex.

Costretto a vedere un qualcosa che sicuramente lo sta schifando,ne sono sicura,perche' fa schifo anche a me.

Chloe annuisce ancora e poi gli punta il dito contro come per chiederle se a lui piace.

"Se a me piace?" le chiede Alex "No a me non piace"

Chloe aggrotta la fronte e fa per alzarsi,forse per togliere la cassetta,ma Alex la ferma,prendendole la manina.

"Pero' se a te piace lo guardo" Chloe scuote la testa "Dai Chloe siediti,davvero se ti piace lo guardo"

Chloe si risiede sollevata e noto che Alex non ha staccato la manina dalla sua.

Alex e' un bambino molto intelligente,su questo non ci sono dubbi. Sentire certe cose con la voce di un bambino fa davvero uno strano effetto.

"Adesso fa il gentleman" sussura Josh.

"Smettila idiota"

"Deve smettere di toccarla" sembra lui il bambino qui.

"Josh mi stai facendo venire l'ansia,le sta solo toccando la mano"

"Si parte sempre dalla mano" si difende.

"Tu stai male" sussurro "E poi dovresti essere grato che le tiene solo la mano,visto che tu mi prendi e mi sbatti contro i banchi della scuola"

Josh si scosta guardandomi scioccato mentre io continuo a guardare Cenerentola.

Cosa c'e'? E' vero!

"Non mi sembra ti dispiacesse" dice avvicinandomi ma io non gli rispondo.

Cenerentola ora sta scappando come una psicopatica che esce da un manicomio perche' e' mezzanotte.

"Ti piace?" mi chiede Josh.

"Se io ero al suo posto,a quest'ora ero gia' caduta e avevo una qualche costola fratturata"

"Come sei romantica" ride Josh.

Il viso di Alex e' completamente imbrattato di cioccolata e sia io che Chloe ridacchiamo guardandolo. Chloe gli porge un fazzoletto.

"No Chloe non voglio" dice allontanando il viso ma Chloe lo avvicina "Non c'e' bisogno" ma Chloe indurisce lo sguardo e credo che a momenti gli e lo lanci "Eh va bene va bene,mi pulisco"

Alex si arrende e si pulisce il viso continuando a guarda il cartone. Il tutto senza togliere mai la mano da quella di Chloe.

"Ora capisci perche' dico che tu e Chloe siete uguali?" ride Josh di me.

"Guarda Cenerentola razza di cretino"

"Non mi appassiona molto,preferisco un horror" subito balzo sull'attenti.

"Non provarci neanche"

Josh continua a prendermi in giro su come fossi spaventata dal film e su come mi raggomitolavo su di lui.

Intanto Cenerentola e' finita e Alex e Chloe disegnano,in realta', Chloe disegna e Alex la guarda.

Il suo sguardo ha un qualcosa di familiare,solo non so cosa...

"Noi andiamo a giocare fuori!" esclama Alex.

"E' freddo di fuori" dice Josh.

"Chloe vuole andare a giocare fuori" ripete lui.

"Ma di fuori e' freddo"

Quanto vorrei tirare fuori il cellulare e fare una foto al viso di Josh che cerca di trattenere la rabbia.

Ha persino meno pazienza di me.

"Vuoi andare a giocare fuori?" le chiede Alex ignorando Josh.Chloe alza il pollice "Bene allora andiamo fuori,coprila per bene"

"E' un ordine?" chiede Josh.

"Ordine,richiesta,chiamalo come vuoi. Basta che ti sbrighi"

Il fatto che queste parole escono da un corpicino cosi piccolo fanno un'effetto veramente strano.

Sono sicura che stia davvero per scoppiare.

"Adesso Chloe mette il giubotto e i guanti e tu copriti altrettanto bene" dico inginocchiandomi per aiutare Chloe a vestirsi "Poi vi accompagnamo fuori a giocare va bene?"

"Certo" risponde Alex educato "Non indossi il capello?" domanda a Chloe che fa una smorfia.

Alex la guarda duro quasi volesse rimproverarla. Mi sembra di vedere Josh in questo momento.

"Fa freddo di fuori. Metti il mio cappello" le intima ma Chloe scuote la testa ancora la testa "Non voglio che ti ammalli,mettilo e basta"

Alex si sfila il cappello e nonostante il tono duro gli e lo infila delicatamente sui capelli mentre Chloe sbuffa continuamente.

"Mi ricorda tanto qualcuno sai?" ammicco verso Josh e lui fa finta di niente.

In men che non si dica siamo sul giardino sul retro. Chloe corre all'impazzata e Alex la insegue divertito.

Io e Josh siamo seduti su una specie di panchina e devo amettere che questo giardino sul retro e' davvero grande e bellissimo,non l'avevo mai visto prima.

"Insopportabile" sussurra Josh.

"E' un bambino adorabile,un po' inquietante,ma adorabile" lo difendo.

"Con te forse,non fa altro che sorriderti e ubbedirti" si lamenta Josh.

"Sei paranoico"

"Hai visto?" dice Josh socchiudendo gli occhi e sorridendo.

"Che cosa?" dico osservando Alex e Chloe.

"Alex e' molto piu' veloce di mia sorella ma fa finta di non riuscire a prenderla"

Aggrotto la fronte e presto la mia attenzione agli schiamazzi che provengono dai due bambini.

Alex corre veloce verso Chloe e proprio mentre e' a un passo da lei,rallenta.

"Lui si che e'un gentil uomo" rido io.

"Stai insinuando che io non lo sia?"

"Josh" lo punto "Tu mi sollevi da terra quando rifiuto di venire con te da qualche parte come se fossi un sacco di patate"

"Beh,so anche essere anche molto dolce e romantico. A differenza tua"

Il fatto che Josh a volte sia particolarmente dolce non mi e' sfuggito. Ma mi piace provocarlo.

"Anche io so esserlo!"

"Ma se prima hai dato della poveraccia coi piedi abnormi a Cenerentola per mezz'ora" ride lui.

"E quindi? Cosa centra?" sbuffo.

"Hai anche detto che se fossi stata nel principe avresti rivenduto la scarpetta di cristallo e con il ricavato avresti disinfestato la casa di Cenerentola dai topi. Sei proprio una romanticona"

"Tu esageri" dico ancora.

"Esagero? Jennifer ti sei lamentata per tutto il cartone. Quando il principe ha trovato Cenerentola hai finto conati di vomito e poi hai fatto finta di suicidarti"

"Sono dettagli" sussurro fissando Alex e Chloe "Speciale"

"Cosa?"

"Alex deve aver capito che Chloe e' molto speciale" dico ancora guardandoli.

"Cosa te lo fa credere?" mi chiede.

"Per come la guarda. La guarda come se fosse la cosa piu' bella che abbia mai visto. Ed e' davvero strano perche' e' solo un bambino,ma il suo sguardo e' cosi intenso"

"Gia' credo di aver capito di che sguardo parli"

Mi giro per guardare Josh e trovo il suo sguardo insistente su di me.

Sono sicura di essere arrossita percio' mi giro brusca dall'altra parte.

"Chloe" la richiama Josh "Andiamo dentro,tra poco la mamma di Alex verra' a riprenderlo"

"Arriviamo" urla Alex prendendola per la mano.

"Vi siete divertiti?" chiedo togliendo il giubotto e Chloe agita la mano sul braccio "Faceva freddo vero?" agita le mani in aria "Si lo so,c'era molto vento"

Chloe va in camera sua per mettersi qualcosa di piu' comodo e Alex mi guarda perplesso.

"Ehm qualcosa non va?" chiedo ad Alex.

"Tu capisci cosa ti dice?" mi domanda fissandomi

"Non sempre ma a volte si. All'inizio facevo molta fatica ma col tempo e' piu' facile,non credi?" domando rimettendomi sul divano con Josh.

"Mh forse" dice indifferente.

"Tu la capisci molto bene vero?"

"Certo" dice fiero.

"Sempre?" domando ancora.

"No non sempre" mi rivela "Ma faccio finta di capire. Quando non capisco cosa dice si rattrista,quindi faccio finta di capire comunque"

Chissa' quante volte Alex non capisce e si limita semplicemente ad ascoltarla.

"Non ti da fastidio che Chloe non parla?" domanda Josh.

"Molte mie compagne di classe parlano tantissimo ma sono fastidiose" fa una smorfia schifata e io rido di lui.

"Tu sai perche' Chloe non parla?" provo a chiedere io.

"Si che lo so"

Io e Josh ci scambiamo occhiate scioccate e rivolgo subito la mia attenzione ad Alex.

"E perche'?" chiedo.

"Perche' non vuole. Ma parlera' "

"Come lo sai?" chiede Josh incuriosito.

"Lo so. Devo solo aspettare,lei parlera' "

Vedo Chloe scendere con un pigiama multicolor buffissimo ma Alex continua a guardarla con occhi adoranti.

Sento Josh sussurrare un "lo spero" e sono d'accordo con Alex. Lei parlera' ne sono sicura anche io.

"Tra poco i suoi genitori saranno qui" mi dice Josh mentre Alex e Chloe hanno un'altra conversazione animata.

Chloe fa degli strani gesti toccandosi i capelli e mi indica e Alex continua a guardare da questa parte.

"Ma che dicono?" mi chiede Josh.

"E io che ne so"

Alex si avvicina a me a passo veloce mettendo le mani sul divano e scrutandomi per poi toccarmi i capelli.

"I tuoi capelli sono strani"

"Ehm..." dico non sapendo che dire.

"Sono belli anche tu sei bella" si complimenta.

"Oh grazie"

"Chloe dice che sei speciale" sentenzia e vedo Chloe sorridere.

"Anche io credo che lei sia speciale" le sorrido.

Alex guarda Chloe,poi riprende a guardare me e subito dopo Josh.

"Voi siete sposati?" chiede all'improvviso.

"No!" diciamo all'unisono come se ci fossimo scottati.

Sono sicura che se non fosse una domanda cosi scomoda e sopratutto fatta cosi all'improvviso sarei scoppiata a ridere.

Sposati? A malapena so se stiamo insieme.

"Perche' no?" chiede ancora.

"Siamo giovani" spiega Josh.

"Ma io sposero' Chloe" dice facendo battere le mani a quest'ultima.

"Cosa farai te?" sbotta Josh.

Gli metto una mano sulla spalla intimandogli di non dire cavolate visto che e' solo un bambino.

"Sposero' Chloe" dice ancora piu' sicuro di prima ed e' davvero bellissimo vederla battere le mani.

"Non sei troppo piccolo per pensare a queste cose?"

"Mia mamma dice che se voglio qualcosa devo prendermela e io voglio Chloe" credo che ormai i palmi di Chloe siano arrossati da quanto stia applaudendo.

"Tua mamma ha ragione Alex" dico guadagnandomi un'occhiataccia.

"Le comprero' un'anello enorme e vivremo in una casa in campagna. Avremo anche un cane e un pappagallo" Chloe annuisce "E tanti bambini"

"Io non posso crederci" tuona Josh "Visto Jennifer? Io te l'avevo detto!"

"Come mai in campagna?" chiedo ignorando quello psicopatico.

"Perche' in citta' ci sono troppi ragazzi e dopo la guarderebbero tutti quanto e io non voglio"

Ruoto immediatamente lo sguardo verso Josh e gli mimo un 'siete identici' ma lui rotea gli occhi.

"Anche voi vi sposerete e avrete una casa vostra con dei bambini" dice facendomi arrossire.

"E chi lo dice?" sorride Josh quasi gli piacesse l'idea.

Alex sposta lo sguardo frenetico da me a Josh per poi guardare Chloe.

Chloe indica me poi suo fratello alzando le spalle e ridendo.

"Gia' lo credo anche io" le risponde Alex "Lo dicono le vostre faccie"

"Le n-nostre faccie?" ormai sono sicura di essere un peperone.

Il campanello suona e Josh va ad aprire scoprendo la mamma di Alex che lo abbraccia subito.

Assurdo come un bambino possa parlare cosi tranquillamente di matrimonio riguardo a Chloe e io che ho diciotto anni non riesco nemmeno a capire se ho una relazione con Josh.

Quanto puo' sembrare patetica la domanda: Sono la tua ragazza?

Troppo,troppo,troppo!

"Finalmente se ne andato!" esclama Josh.

"Ammettilo che ti piaceva in realta' "

"Nemmeno un po' " fa una smorfia "Pero' vedo raramente Chloe cosi spensierata,quindi credo vada bene"

"E' un bambino molto complicato" sentenzio.

"Lui non la sposera' "

"Josh" comincio a ridere "Vuoi lasciar perdere?"

"No"

"Non voglio immaginare le pene dell'inferno che dovra' passare tua figlia" lo derido.

"Semmai avro' una figlia avra' sempre un GPS addosso" dice serio.

"Ah si? E la privacy?"

"Quella l'avra' in bagno"

"Quindi se si porta un ragazzo in bagno va bene?" domano ridendo.

"Cosa?" sbarra gli occhi "No cazzo Jennifer non dirlo nemmeno per scherzo! I ragazzi saranno vietati fino ai vent'anni e il suo futuro marito dovra' prima strisciare ai miei piedi e affrontare prove di resistenza e psicologiche prima di approvarlo"

So che non dice seriamente ed e' semplicemente scombussolato dalla chiaccherata con Alex ma mi diverto troppo.

"Puo' almeno vestirsi come vuole?"

"Non sapra' nemmeno dell'esistenza delle gonne"

Scoppio in una fragorosa risata facendo ridere con me anche Josh e non posso smettere di sorridere se so che d'ora in poi sara' cosi.

Sara' con Josh.

****

Clark sta riprendendo il suo discorso dell'altra volta facendo domande agli studenti e ascoltando le loro opinioni.

Sinceramente non sto ascoltando ed e' da ieri sera che penso ad Alex.

Vorrei davvero sapere come un bambino possa essere in realta' cosi adulto,so che puo' sembrare una cosa straordinaria,ma a me invece sembra cosi triste.

Succedono cose nella vita che ti portano a crescere prima del dovuto e ho come la sensazione che ad Alex sia successa la stessa identica cosa.

Un bambino non dovrebbe pensare in quel modo. Non sto dicendo che non mi sia piaciuto il modo in cui trattava Chloe,sto solo dicendo che tra i due,l'unica bambina sembrava Chloe.

I suoi occhi verdi,le sue parole o i suoi movimenti sono adulti.

Tutti abbiamo un lato infantile eppure il suo sembra quasi 'morto'.

"Capite cosa intendo?" esclama Clark.

Josh non smette di fissare male Clark e nonostante lui lo abbia notato fa finta di niente.

E' la prima persona che si comporti in modo cosi indifferente nei confronti di Josh e credo che questo lo infastidisca molto.

"Il segreto dei tuoi occhi" dice continuando a vedere il mio verde.

"Come scusa?"

"Ogni paia di occhi ha un segreto"

" E i miei occhi che segreto nascondono?"

Clark continua a fissare i miei occhi. Guarda fisso il mio verde come se ci stesse leggendo dentro un libro.

Poi si allontana e si alza mettendosi davanti a me ma comunque a debita distanza.

"I tuoi occhi nascondono il dolore"

"Non provo dolore"

"Si invece lo provi. Lo hai provato e stai continuando a provarlo tutt'ora"

"Tu cosa ne sai?"

"Bisogna aver provato dolore per potere dire che cio' che hai detto nell'ora di letteratura"

"Bisogna aver provato dolore per poter riuscire a trovarlo negli occhi degli altri"

Clark mi guarda intensamente facendo un sorriso cosi triste che sento gelare il cuore.

"Puo' essere" dice girandosi "Attenta mia cara Jennifer,il dolore fa cadere nel baratro della disperazione se non si sta attenti"

Non ho scordato quella conversazione e penso che mai la scordero'.

Non mi sono mai sentita cosi a disagio di fronte a un sorriso. Era il sorriso piu' falso che io avessi mai visto.

Credo che Clark avesse ragione,il dolore porta alla disperazione e anche se e' brutto ammetterlo,credo che io stessi quasi per cadere in quel baratro.

Clark incontra il mio sguardo beccandomi a fissarlo e mi regala un sorriso facendomi spostare lo sguardo.

"Ragazzi cosa sono per voi le bugie?" chiede Clark.

Cosa? Cosa centra adesso? Stava parlando di tutt'altro.

"Come mai abbiamo cambiato argomento?" chiede duro Josh.

"Non ho una scaletta per gli argomenti che affronto" risponde tranquillo Clark.

"Ma questo non centra assolutamente niente"

"Posso parlare di cio' che voglio nelle mie ore di stage,finche' non sono domande estremamente personali o finche' un'alunno non vuole rispondere,vero professoressa?"

La professoressa fa un lieve cenno della testa e Clark sorride.

Credo sia proprio questo modo calmo e pacato di rispondere che faccia imbestialire Josh.

"Allora? Cosa sono per voi le bugie?" richiede.

"Beh e' quando menti a qualcuno,mi sembra ovvio no?" dice Olly.

"Si questo e' una delle definizioni" dice "Sono sempre negative?"

"Credo che a nessuno piacciano le bugie" dice un tizio dai capelli arancioni in prima fila.

"Eppure ci sono persone che vivono di esse" dice Clark.

Sbaglio o nel dire la frase ha rivolto lo sguardo verso Josh?

"In che senso?" chiede un'alunna.

"Le bugie ormai sono all'ordine del giorno,c'e' chi vive nelle menzogne. Chi si crea una vita basata su esse oppure c'e' chi ne e' vittima"

"Vittima?" richiede all'alunna.

Clark guarda Josh per poi riposare di nuovo lo sguardo su di me. Ma cosa sta succedendo...?

"Si vittima delle bugie degli altri. Un'esempio molto semplice e' il tradimento in una relazione. Quando si viene traditi si e' vittima di quel tradimento e delle bugie che il tuo compagno ha usato per nasconderlo. Molte volte succede che ne sei vittima anche dopo,perche' quella persona cerca di rimediare,sempre con altre bugie la maggior parte delle volte"

"Ci sono anche bugie a fin di bene" dice Josh.

"Ma sono sempre bugie!" dice Clark un po' piu' duro.

Non riesco nemmeno ad aprire bocca,non mi quadra qualcosa in questa conversazione. Sembra che voglia parlare direttamente a Josh e che lui stia cercando di difendersi.

"Se una bugia e' a fin di bene,la persona quando la scoprira' se la scoprira' ,la prendera' bene perche' ci sono motivazioni valide" continua Josh.

"Credo che dovrebbe essere la persona a decidere cosa va bene per lei. Magari non vuole nessun tipo di bugia,che sia a fin di bene o no,vuole semplicemente la verita' "

"O forse no" esclama Josh.

"O forse si" continua Clark un po' piu' duro "Quando racconti una bugia,non c'e' mai di mezzo solo una persona,almeno che non la racconti a te stesso. E' quel tipo di bugia a volte sono le peggiori"

Josh sembra completamente contro questa idea di Clark e io per la prima volta non riesco a dare la mia opinione.

Sento come se stessero discutendo di una questione personale.

"Ma cosa succede?" mi sussurra Olly all'orecchio.

"Non ne ho idea.." quindi non l'ho notato solo io.

"Pero' e' vero" dice il tizio di prima "Ci sono anche bugie a fin di bene"

"Oh ma certo ci sono vari tipi di bugie" annuisce Clark "Come ho detto prima,oltre a quelle a fin di bene,ci sono anche quelle che si raccontano a se stessi e per me sono le peggiori.

Quando menti a qualcun'altro,lo fai per scelta,ma quando menti a te stesso non te ne accorgi nemmeno. Continui a ripetere quella bugia a te stesso sforzandoti a farla dventare verita' ".

Clark si dirige verso la lavagna e cominciare a scrivere con la sua ordinata scrittura.

"Le bugie più crudeli sono spesso raccontate in silenzio."

"Questa e' una citazionedi Adlai Ewing Stevenson II" ci informa Clark "Non era uno psicologo o uno psichiatria anzi non aveva nessuna carica di questo genere. Era un politico statunitense,morto a Londra nel 1965,membro del partito democratico. Eppure credo fermamente in cio' che ha detto,nella citazione che ho scritto alla lavagna"

"Ma come puo' una bugia essere crudele se non la si dice nemmeno?" domanda una ragazza che e' seduta proprio sotto di me.

"Una bugia non detta significa nascondere la verita',il che e' comunque mentire,no?"

"Beh si" annuisce la ragazza.

"Ecco,quando si racconta una bugia lo si fa subito,quando la si racconta in silenzio la si porta dietro" dice guardandomi " Continui a tenerti dentro quella verita' silenziosa per cosi tanto tempo che poi quando viene scoperta fara' ancora piu male,molto male. Per svariati fattori ma sopratutto perche' in quel periodo di tempo,ti fiderai di quella persona,ma quando scoprirai la verita' ti sentirai crollare addosso tutte le tue certezze"

Deglutisco forte,non so nemmeno perche',forse perche' mi sta guardando come a volermi comunicare qualcosa,forse perche' Olly lo guarda

accigliandosi o forse perche' adesso il suo sguardo e' rivolto a Josh.

"Le bugia piu' crudele e' spesso raccontata in silenzio perche' quando viene detta scoppia come una bomba rompendoti in mille pezzi. Quella persona cominciera' ad odiarti e non solo per la bugia che hai raccontato,ma perche' hai aspettato per dirla,perche' le hai rubato tempo in cui lei ti ha regalato fiducia e si e' fidata di te. Il tempo aiuta a rimettere insieme i pezzi ma a volte serve anche a romperli di piu' "

La campanella suona e tutti ci dirigiamo fuori dalla porta.

Tutti parlano animatamente,tranne io e Josh,sembriamo quasi turbati da questa lezione.

Lui piu' di me.

"Ehi tutto apposto?" domando.

"Certo" dice con sguardo duro "Solo non capisco perche' aveva da fissarmi in quel modo"

"Effettivamente non faceva altro che spostare lo sguardo da te a Jennifer" gli dice Olly.

Clark esce dalla classe e fa un sorriso furbo,come se niente fosse.

"Ehi Josh,piaciuta la lezione di oggi?" chiede con tono provocatorio.

"No. Non mi piacciono le lezioni se sono seguite da coglioni come te"

"Come siamo irrascibili" ride lui "E a te Jennifer? E' piaciuta?"

Sto quasi per rispondere ma lo sguardo duro e la voce roca di Josh mi precede.

"Se hai qualcosa da dire Clark,dillo e basta!" ringhia Josh avvicinandosi.

"Sono sicuro che non lo vuoi veramente" dice avanzando verso di lui.

In mezzo secondo le mani di Josh sono attaccate al colletto dell camicia di Clark e lo sbatte al muro.

Gli occhi sono pezzi di carbone ardenti e le nocche sono cosi strette che sembra che sta per uscire l'osso da esse.

"Come siamo maneschi" ride Clark tranquillo.

Ma non ha capito che non e' nella posizione di ridere? E poi perche' Josh si sta agitando cosi tanto?

"Non mi piacciono i tuoi giochetti" stringe ancora di piu' la presa.

"Nemmeno a me i tuoi" tuona Clark liberandosi e spingendolo.

"A cosa ti riferisci?" chiede Josh spazientito.

Non ci sto capendo piu' niente.

"Ehi" sgrida la profesoressa "Che succede qui?"

"Niente" risponde Clark pacato come sempre "Stavo giusto andando nella prossima classe"

Clark va verso la sua prossima classe e la professoressa,ovviamente confusa,parla verso Josh.

"Josh cosa stava succedendo?" chiede lei.

"Niente" dice brusco.

Prende il suo zaino e si dirige la parte opposta senza dare una vera spiegazione.

Ne a me,ne alla professoressa. E' tutto cosi strano.

Se stamattina mi sentivo contenta ora invece mi sento addosso una grande ansia.

E' come se fossi all'oscuro di qualcosa di importante.

"Ragazze potete informarvi voi?" domanda ancora.

"Noi non sappiamo niente davvero" risponde Olly sincera.

"Dai andiamo Olly" dico io.

Ci incamminiamo in silenzio,anche perche' non so cosa dire.

"Tutto apposto?"

"Certo" dico mostrandole un sorriso.

"Ascolta io ora ho l'allenamento delle cheerleader,se vuoi dopo posso parlare a Josh" propone.

"Non preoccuparti" la rassicuro "Se avra' qualcosa da dire,lo fara' da solo"

"Sicura che sia tutto apposto? Se vuoi posso rimanere con te'

"Nono Olly" dico con un vero sorriso questa volta "Tanto ho economia ora,ci vediamo dopo,va bene?"

Olly annuisce e poi va verso la palestra ma nell'esatto momento che lei scompare,due figure si posano davanti a me.

"Ehm ciao"

Queste non sono le due bamboline di porcellana? Le amiche di Melissa.

"Io sono Alissa" dice quella piu' alta.

"Io Joana" continua l'altra.

"Bene e quindi?"

Sono amiche di Melissa,non mi piacciono.

Anche se in realta' le ho sempre viste come due indifese bamboline seguaci di Melissa.

Loro non mi hanno mai fatto niente.

Sembrano molto nervose mentre le fisso muoversi sui talloni.

"Ecco vedi,volevamo parlarti di una cosa"

Credo che l'unica volta che io abbia mai rivolto parola a queste due sia stato per far arrabbiare Melissa.

Le avro' sentite parlare due volte in tutto e quando non sono attaccate a Melissa,fatico a riconoscerle.

Di cosa vorranno mai parlarmi?

"Ho lezione ora" dico sbrigativa "Devo andare"

Mi avvio per andare verso la mia classe ma Alissa mi afferra il braccio e la fulmino scostandomi subito.

"Scusami scusa davvero" balbetta "Ma dovviamo davvero parlarti"

"Si tratta di Melissa" dice finalmente Joanna.

Melissa?

Loro sanno di Roy e del guaio che e' successo ieri? Forse non e' solo ieri. Forse questa storia va avanti da molto.

Improvvisamente catturano la mia attenzione.

"Parlate" intimo loro.

"Melissa e' strana ultimamente" dice Joanna.

"Agitata" riprende l'altra "Salta gli allenamenti,non vuole piu' stare con noi. Le altre compagne e il capitano stanno cominciando ad arrabbiarsi per le sue assenze."

"Da quando questo?" chiedo.

"Da un mese ormai" risponde Joanna "Anche quando c'e' sembra non esserci,come assente"

Sono sempre piu' convinta che la causa di tutto cio' sia Roy.

"Abbiamo provato a chiederle cosa succede ma continua a negare" dice quasi arrabbiata Alissa "Non capisco! Siamo sue amiche"

Nte.

non lo e',siamo davvero in ansia per questa storia"

Forse mi sbagliavo su Joanna e Alissa.

Forse non sono le bamboline di Mellisa,credo ci tengano davvero a lei,sono davvero sue amiche.

Riesco a percepire la rabbia dalla voce di Alissa e da come stringe i pugni Joanna.

Rabbia perche' non possono aiutarla. Rabbia perche' non sanno che fare. Rabbia perche' non sanno che succede.

Ma io in tutto questo cosa centro?

"Mi dispiace ragazze" provo a usare un tono comprensivo "Ma perche' lo state dicendo a me?

"Beh ecco..." si morde il labbro Joanna "Con noi parla poco e niente,so che non andate d'accordo,ma ultimamente l'abbiamo vista spesso con te"

"Sicuramente piu' con te che con noi" dice con un sorriso triste l'altra.

"Io e Melissa non siamo amiche" ribatto subito.

"Lo sappiamo,ma con te a quanto pare un po' parla,non sappiamo piu' che fare"

"Ma..." provo a ribattere.

"Ti prego" dice Joanna "Solo prova a scoprire qualcosa o a parlarle. So che non ti va a genio,ma non sappiamo come aiutarla"

"Io non credo che posso scoprire qualcosa. Ripeto io e Melissa non andiamo d'accordo"

Fanno entrambe un passo verso di me e io le osservo stranite. Ma si muovo sincronizzate?

Inquietante.

"Pero' ultimamente abbiamo visto che parlate,puoi solo provare? Non sappiamo piu' che fare,perfavore"

"Va bene" sospiro pesantemente "Ormai ho gia' perso la lezione,quindi posso andare ora"

"Certo!" dicono all'unisono. Davvero inquietante "Non e' voluta venire agli allenamenti dicendo che aveva una ricerca da finire nel laboratorio di scienze"

"Quindi ora e' la?"

"Si" dice Alissa.

"Va bene allora andro' ora e vi faro' sapere,ma non vi assicuro nulla"

Alissa e Joanna annuiscono ringraziandomi e correndo verso gli allenamenti.

So gia' che me ne pentiro'.

****

"Cosa ci fai qui Milton?" dice subito scorbutica Melissa appena mi vede entrare.

Ha ricominciato a indossare quella sua disgustosa sciarpa e mi guarda infastidita.

Sicuramente non sta facendo nessuna ricerca visto che quando sono entrata era intenta a guardare il vuoto in silenzio.

"Sia chiaro Melissa. Non sono venuta per invitarti ad andare a fare le amiche del cuore al centro benessere"

"E cosa ci fai qua allora?" chiede ancora.

"Le tue bamboline sono preoccupate"

"Alissa e Joanna?" domanda corrugando la fronte.

Il fatto che appena abbia detto bamboline lei abbia subito collegato i nomi delle sue amiche mi fa ridere.

"Si proprio loro"

"E tu cosa ne sai se sono preoccupate o meno?"

"Mi hanno fermata dicendo che sei strana ultimamente e che sono preoccupate,per me sei sempre strana,ma a quanto pare ultimamente lo sei di piu' "

Melissa stringe la sua sciarpa e riporta lo sguardo nervosa fuori dalla finestra.

"Quelle due non stanno mai zitte" dice arrabbiata.

"Beh a quanto pare sono davvero preoccupate" rispondo avvicinandomi.

"E poi perche' si sono fermate da te?"

Sembra arrabbiata solo per il fatto che siano venute da me.

"Senti datti una calmata okay? Non sono io quella che ha fermato le tue amiche prengandole. Mi hanno chiesto di parlarti e nemmeno io sono felice di condividere del tempo con te"

"Non c'e' ne motivo" si gira di scatto urlando.

"Io direi che il motivo c'e' visto che ieri,se non fossi intervenuta,quel Roy chissa' cosa ti avrebbe fatto o dove ti avrebbe portata" urlo di rimando.

"Tu non lo conosci!" mi sgrida spingendomi "Non sono affari tuoi!"

Faccio una risata nervosa per la sua stupidita'.

"Melissa" ringhio avvicinandomi ancora "Stavi tremando sotto il suo sguardo. Stavi urlando contro di lui"

"N-non e' vero" sussurra.

"Stavi piangendo!" urlo ancora spingendola a mia volta "Hai provato sollievo quando sono arrivata"

"Io so benissimo gestirla da sola,Roy mi ama e io amo lui!" dice quasi per convincere se stessa " Stavamo avendo una semplice litigata"

I suoi urli sembrano urli trattenuti.

Urli che trattiene finche' non scoppi ed escono da soli.

"Quello lo chiami amore? Sbatterti per terra lo chiami amore?" chiedo nervosa "Costringerti a fare qualcosa che non vuoi lo chiami amore?"

"Tu non sai niente" sussura toccando la sciarpa e i capelli.

"Nemmeno tu a quanto pare" continuo "Sei una stupida Melissa,una maledetta stupida. L'ho sempre pensato ma ora ne sono piu' convinta"

"Tu non sai niente Jennifer!" ripete ancora lei.

"So che non vai piu' agli allenamenti. So che non parli piu' quasi con nessuno. So che sei cambiata,che le tue amiche sono preoccupate per te"

"No tu non sai..." ma la interrompo subito.

"Non provo a dirmi che non so niente" la spingo violentemente cercando una reazione in lei.

"Non mi toccare Jennifer" mi spinge a sua volta.

"So anche che stavi piangendo nello spogliatoio" le tiro una manata sulla spalla "Stavi piangendo nello stesso modo in cui piangevi ieri"

Melissa comincia ad ansimare e non so piu' se sia arrabbiata,triste,impaurita o ansiosa.

"Lui mi ama" dice ancora socchiudendo gli occhi,come se avesse ricevuto un pugno nello stomaco.

"Era riferito a lui quel discorso in spogliatoio vero? Quel discorso sull'amare fino a stare male era su Roy vero?" le chiedo "Cosa ti fa Melissa? Cosa succede?"

"Non mi fa niente" sta sussurrando ora,sento che tra un po' piangera',devo farla scoppiare.

"Ti nascondi da lui a volte vero? Ti fa paura vero? E' per lui che piangi,e' per lui che ti sei allontanata" continuo io "Credi davvero che ti ami? Credi davvero di amarlo? Quello non e' amore Melissa!"

"Cosa ne sai tu dell'amore Jennifer eh? Fino a qualche tempo a malapena parlavi con qualcuno e ora solo perche' hai qualche amico in croce e Josh ti da qualche attenzione,ti credi chissa' chi? Credi di potermi psicoanalizzare e dire chi amo e chi no? Ma chi ti credi di essere? Cosa ne sai dell'amore tu? Rispondimi Jennifer" ormai sta piangendo mentre urla "Rispondimi Jennifer!"

Non so niente dell'amore Melissa,niente.So solo che quello non lo era,non lo era per niente. Socchiudo gli occhi mentre la osservo piangere tristezza e urlare rabbia.

Mi avvicino verso di lei e la sbatto al muro del laboratorio in modo brusco.

"Cosa diavolo stai facendo Jennifer?"

Si dimena sotto la mia presa ma io la tengo ferma col corpo.

Se togliesse la presa dalla sua sciarpa potrebbe difendersi molto meglio ma non lo fa.

Sposto lo sguardo dai suoi occhi alla sua sciarpa e vedo i suoi occhi intimorirsi.

Le tolgo violentemente la sciarpa,in un gesto veloce,in modo che non possa bloccarmi.

"Lasciala" urla cercando di riprendersela.

Si porta le mani al collo cominciando a piangere e spostando lo sguardo ovunque.

Morde forte il labbro per non piangere ma le lacrime le escono involontarie.

Il suo collo e' pieno di pesti violacei . C'e' un enorme pesto sul lato sinistro seguito da un succhiotto nell'altro lato. Credo di intravedere anche una specie di linea sulla clavicola.

Continua a spostare le sue mani sul collo come per crearsi una sciarpa nuova e io mi avvicino.

"Non toccarmi" mi intima spostandosi "Non e' niente"

Le tiro un'occhiata di ghiaccio e sembra quasi immobilizzarsi.

Mi avvicino ancora di piu' a passo lento,sento che se andassi piu' veloce,si spaventerebbe.

"Non e' niente Jennifer" dice piano mentre lacrime scendono sul collo.

Respira forte e il suo petto si alza ansioso tanto quanto lei.

Ormai sono davanti a lei e i nostri occhi si incontrano mentre appoggio la mia mano sulla sua spalla.

Sussulta come se l'avessi appena graffiata con una rosa piena di spine.

Le abbasso la spalla della maglia scoprendo un'altro livido. La guardo ancora scoprendo leggermente il seno. Sopra il reggiseno ha dei graffi.

"Non non non..." piange forte "Non e' nulla Jennifer"

Continua a ripetere la stessa frase all'inifito.

Come una cantilena malinconica,come se riuscisse a dire solo questo.

Sposto le mani alzando leggermente la maglia e il suo stomaco e' pieno di altri pesti.

Il nero e il viola,la veste completamente,come marchiata.

Solo che questi sono piu' neri e piu' grossi. Alcune parti della sua pelle sono arrossate.

Chiudo gli occhi aspirando forte alla vista di tutto cio'.

Melissa appoggia violentemente la testa sul mio petto facendomi barcollare un po'.

"Non e' niente" continua a dire.

Piange.

Piange forte poi piange piano.

Singhiozza a tratti per poi riscoppiare di nuovo a piangere.

"Lui mi ama" sussura sul mio petto.

Porto le mani sulla sua coda sciogliendogliela e coprendole il collo dai pesti.

Melissa piange. Piange forte sul mio petto mentre io le accarezzo i capelli che ora non sembrano piu' cosi biondi.

Sembrano spenti,spenti come lei. Non so nemmeno piu' da quanto tempo stia piangendo.

Piange bagnando la maglia,piange fino a bruciarsi gli occhi,continua a piangere nonostante ormai non abbia piu' lacrime.

"Lui mi ama" urla forte "Io lo so"

"Melissa io non credo..."

"Si invece" sbatte il pugno sulla mia spalla tenendo la testa bassa sul mio petto "Lui mi ama".

Le mia maglia ospita le sue lacrime e il suo respiro strozzato dai singhiozzi.

"Io lo amo" dice questa volta urlando quasi isterica e io chiudo gli occhi.

"Lo ami fino a stare male" sussurro.


Fine di Baci nell'ombra.


Si conclude cosi l'ultimo capitolo di questo libro,avvolto nel mistero,proprio com'e' iniziato.

Allora? Voi vi ricordate come mai Jennifer non puo' fare capodanno? Avete una memoria migliore di loro? ahah

Entra la figura del piccolo Alex in questo capitolo che sara' piu' importante di quanto credete. Niente e' lasciato al caso,basta vedere la figura di Jessica,che sembrava aleggiare nel vuoto e invece e' la motivazione dell'avvicinamento di Olly.

Cosa ne pensate della lezione di letteratura sulle bugie? Clark,di cosa accusava Josh ?

E Melissa? Roy? Jennifer e' in pericolo?

So che vi sto lasciando ancora con troppe domande,come sempre d'altronde ahaha

Ma ci sara' il sequel come molti di voi sanno e per adesso potete chiamarlo sequel delle rivelazioni.

Gia' dal primo capitolo si riveleranno determinate cose. Ci saranno nuovi scontri,molto piu' forti di quelli gia' accaduti e rivelazioni che sconvolgera' la vita di tutti i protagonisti. I misteri che sono alleggiati gia' dal primo capitolo verranno svelati!

Non mi dilunghero' con i ringraziamenti perche' ci sentiremo presto con il sequel,non e' finita qui, e' solo una pausa.

Una pausa che prendo davvero a malincuore perche' vorrei subito mettermi a scrivere il secondo libro,non vedo l'ora!

Pero' devo comunque ringraziare i vostri commenti,i vostri sostenimenti,le vostre letture,i vostri mi piace.

Devo ringraziarvi per avermi sostenuta in questa storia e per avermi spronata a scriverne il continuo.

La storia la scrivo io e' vero ma senza di voi che la leggete non sarebbe la stessa cosa.

Grazie a Baci nell'ombra ho conosciuto persone fantastiche. Mi hanno raccontato delle loro gioie,dei loro dolori e delle loro paure. Appunto dicendo che a volte trovavano sollievo nel libro o semplicemente perche' si vedevano nella figura di Jennifer o di Josh.

Non avrei mai creduto di poter trasmettere cosi tanto attraverso questo libro e devo di nuovo ringraziare voi e i vostri complimenti per farmi sentire cosi importante nonostante non mi conosciate.

Mi sono state dette frasi tipo: 'Dopo aver letto la tua storia ho cominciato ad avere una visuale diversa delle cose' oppure 'Quando aggiorni mi torna il buon umore'.

Sono solo frasi ma frasi che per me valgono molto,quindi voi valete molto!

La storia continuera', i Jesh continueranno a dimostrare il loro complicato e strano amore attraverso queste righe che io scrivo ogni giorno.

Spero che l'attesa non sara' molta e che al mio ritorno vi ritrovero' di nuovo tutti.

To be continued,guys! Ci sentiamo presto! Baci la vostra Sara :)


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