Gelosia

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 La mia rabbia è un fuoco che mi consuma, alimentato dall'insopportabile ottusità di Finn e Bellamy. Come possono non vedere l'ovvio? Come può Finn non capire che la nostra storia è finita? E come può Bellamy essere così cieco da non capire che io amo solo lui? Ma no, ovviamente la gelosia deve essere una bestia che sbrana tutto ciò che trova sul suo cammino, trasformando perfino il più stupido dei motivi in un pretesto per picchiarsi. Un like su un post di Instagram, davvero?

Siamo in una delle radure vicino al campo, un luogo che di solito è sereno, ma oggi è teatro di una scena assurda. Finn e Bellamy stanno affrontandosi come due animali selvatici, incapaci di usare la ragione. I pugni volano e il suono sordo dei colpi mi fa stringere i pugni. Non posso credere a ciò che sto vedendo.

«Octavia».

Dico, la voce incrinata dalla frustrazione.

«Tuo fratello è proprio stupido!»

Lei mi guarda, gli occhi scintillanti di preoccupazione e rabbia.

«Non lo dire a me, Clarke! Bellamy è un idiota, ma è anche il mio fratellone. Non ha ancora capito che Finn lo ammazza? Dobbiamo fermarli prima che uno di loro ci rimetta qualcosa di più di qualche dente».

Sto per intervenire, per separare quei due cretini, ma Murphy mi precede con una delle sue solite battute insulse.

«Lasciamoli fare, tanto tutti sanno che sono solo due stupidi. E poi».

Aggiunge con ghigno sprezzante.

«La principessa non ha bisogno di essere difesa, vero?»

Lo fulmino con lo sguardo.

«Stai zitto, Murphy. Non è il momento!»

Lui alza le mani in segno di resa, ma non riesce a trattenere un'altra risata soffocata.

«Ok, ok, come vuoi, principessa. Ma sai che ho ragione»

Non posso perdere altro tempo a rispondere alle sue provocazioni. Devo fermare quella rissa. Ma i miei passi sembrano pesanti, come se ogni movimento fosse ostacolato dalla confusione che mi turba la mente. Da quanto tempo Finn non mi ascolta davvero? Quanto devo essere esplicita perché capisca che noi due non siamo più una coppia? E Bellamy... il mio cuore batte più forte solo a pensarci. Quanto deve essere cieco per non vedere che lui è l'unico che voglio? Mi sento intrappolata in un circolo vizioso di incomprensioni e emozioni non dette, come se fossimo tutti bloccati in un gioco crudele.

Raven si avvicina, scuotendo la testa con disappunto.

«Finn è u n coglione».

Sussurra, abbastanza forte perché io possa sentirla.

Annuisco, la mia pazienza ormai al limite.

«Basta!»

Urlo, la mia voce tagliente come una lama.

«Smettetela subito!»

Bellamy e Finn si staccano finalmente, respirando affannosamente, ma ancora pieni di rancore. Bellamy ha il naso che sanguina, una linea rossa che scorre lungo il suo viso pallido. Finn, invece, si passa la lingua sul labbro, tastando con attenzione la ferita appena inflitta.

«Clarke,, io...»

Inizia Bellamy, la sua voce insolitamente debole, come se cercasse di spiegarsi, ma io non gliene do il tempo.

«No, non dire niente!»

Lo interrompo, sentendo le lacrime di rabbia che minacciano di uscire.

«Vi odio! Entrambi!»

Il silenzio cala sulla radura, pesante e opprimente. Vedo lo sguardo ferito di Bellamy, mentre Finn si volta, evitando di incrociare i miei occhi. Non so se la mia rabbia li colpisca più dei pugni che si sono scambiati, ma in quel momento non mi interessa. Tutto quello che sento è un dolore profondo, un senso di tradimento che mi lacera l'anima.

«Sei proprio un pirla, Bellamy!»

Esclama Octavia, cercando di alleggerire la tensione, ma il suo tono tradisce la frustrazione.

«Cosa diavolo pensavi di ottenere? Di farti rispettare? Di dimostrare qualcosa?»

Bellamy non risponde, si limita a guardarmi, i suoi occhi pieni di qualcosa che non riesco a decifrare. Ma non è abbastanza. Non in questo momento. Tutto ciò che riesco a vedere è il caos che ci circonda, e il dolore che si accumula nel mio petto.

Murphy, naturalmente, non riesce a trattenersi.

«Be', se non altro ora tutti sanno chi è il più stupido dei due. Complimenti, ragazzi, avete appena fatto la figura dei cretini dell'anno».

Lo guardo con disprezzo, ma la sua espressione è quella di chi si sta divertendo troppo per prendersi sul serio. Non ha mai perso l'occasione di far sentire la sua voce sarcastica, e oggi non è diverso. Ma questo non fa che peggiorare la situazione.

«Basta, Murphy».

Sibilo tra i denti, cercando di controllare il mio temperamento.

Raven mi afferra per il braccio, cercando di tirarmi via dalla scena.

«Vieni via, Clarke. Non vale la pena di sprecare il tuo tempo con loro».

La sua voce è ferma, ma riesco a sentire la preoccupazione sotto la superficie. Non vuole che io mi faccia coinvolgere in questa follia più di quanto non sia già accaduto. Ma come posso allontanarmi? Come posso lasciare tutto così, con il cuore che mi batte come un martello nel petto e la mente che rifiuta di accettare ciò che è appena accaduto?

«Non posso, Raven».

Mormoro, scuotendo la testa.

«Non posso far finta che tutto questo non mi tocchi».

Ma cosa potrei fare? Non posso costringere Bellamy a capire. Non posso costringere Finn a lasciarmi andare. Mi sento intrappolata, come se ogni passo avanti mi riportasse indietro, in un loop infinito di incomprensioni e desideri frustrati.

Bellamy si avvicina, ma io faccio un passo indietro. Non posso sopportare la sua vicinanza in questo momento, non dopo tutto quello che è successo.

«Clarke, per favore...»

«Non ti azzardare a chiedermi di perdonati».

Lo interrompo, la mia voce tremante.

«Non dopo tutto questo».

La sua espressione si spegne, come se le mie parole fossero un colpo più doloroso di quelli che ha appena ricevuto da Finn. Ma non riesco a sentire nulla se non una fredda determinazione a non cedere, a non permettergli di spezzarmi il cuore ancora una volta.

Mi giro e inizio ad allontanarmi, sentendo gli occhi di tutti su di me. Ogni passo è più difficile del precedente, ma non posso fermarmi. Devo andare via, devo lasciare tutto questo alle spalle, almeno per un momento. Ho bisogno di spazio per respirare, per capire cosa diavolo devo fare adesso.

Ma so che, alla fine, dovrò affrontare tutto questo. Dovrò affrontare Bellamy, Finn, e tutti i sentimenti che ho cercato di tenere nascosti. Ma non ora. Non oggi. Oggi voglio solo dimenticare, anche solo per un attimo, quanto tutto questo sia diventato insopportabile.

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