Non ho mai avuto un rapporto facile con mia madre. È sempre stata una persona complessa, rigida, una figura che incarna l'autorità e il dovere sopra ogni altra cosa. Fin da piccola, ho sempre sentito il peso delle sue aspettative, come se ogni mia scelta fosse messa sotto una lente d'ingrandimento. Ma la situazione è peggiorata drasticamente quando ho scoperto che Abby, mia madre, aveva una relazione con Marcus Kane.

La scoperta è stata un colpo al cuore. Non solo per il fatto che mia madre avesse trovato qualcuno, ma per chi era quel qualcuno. Marcus era un uomo rispettato, uno che avevo sempre visto come una figura quasi paterna. Sapevo che lui e mia madre lavoravano a stretto contatto, ma non mi era mai passato per la mente che potessero avere una relazione. L'idea mi disgustava e mi faceva arrabbiare allo stesso tempo. Mi sentivo tradita, confusa, come se tutto ciò che conoscevo fosse stato ribaltato.

«Davvero, mamma? Marcus Kane?»

Le urlo addosso un giorno, incapace di trattenere la mia rabbia.

«Non riesci a vedere quanto sia sbagliato? Quanto sia... assurdo?»

Abby mi guarda con quei suoi occhi stanchi, pieni di una pazienza infinita che riesce solo a irritarmi di più.

«Clarke, non è così semplice. Lui mi capisce, ci sosteniamo a vicenda...»

«Sosteniamo a vicenda? È questo quello che chiami?»

ribatto, sentendo il sangue di ribollirmi nelle vene.

«Tu hai sempre parlato di dovere, di responsabilità. E ora ti comporti come una qualunque... non so neanche cosa dire!»

Le sue spalle si abbassano leggermente, come se portasse un peso troppo grande.

«Clarke, so che è difficile da capire. Ma non è sbagliato volere un po' di felicità anche per me stessa».