°IL RAGAZZO MISTERIOSO°

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Kira's pov

Le urla forti dei tifosi, il rumore della palla che batte per terra, il suono di scarpe che strisciano, con il mio sguardo seguo Luke che è intento a correre per il campo con il possesso della palla, mancano pochi secondi alla fine della partita, le due squadre sono alla pari, l'agitazione e la paura di perdere si percepisce nell'aria, tutti si zittiscono avendo lo sguardo fisso sul biondino che sicuro di sè tira la palla verso il canestro, i miei occhi la seguono ansiosi, guardando il modo in cui vola in alto e come si appoggia su di esso, gira intorno e tutti noi restiamo con il fiato sospeso fino a quando non entra dentro dando tre punti alla nostra scuola, un urlo generale si diffonde nella palestra, io sorrido senza mostrare troppo felicità anche se in questa serata ho scoperto quanto possa essere bello il basket. Luke esulta e tutti i ragazzi si avvicinano a lui, Calum lo prende in braccio con l'aiuto di Michael e Ashton e sento la mia amica quasi svenire al mio fianco.

«Kira guarda i muscoli di Calum» urla al mio orecchio, mi ritrovo ad alzare gli occhi al cielo annoiata, ormai per tutte le volte che me li fa notare credo di saperli a memoria.

Jasmine alza una mano provando ad attirare la sua attenzione e ci riesce dato che lui si avvicina a noi «Sei stato bravissimo Calum» gli dice con gli occhi che brillano mentre io mi metto le dita in bocca fingendo di vomitare.

«Non ho fatto granché, la vera star di questa partita è stato Luke» prova ad essere serio ma ride vedendo me ora spararmi alle tempie.

«Smettila» mi ammonisce Jas.

Hood sorride e poi ci saluta ma non prima di darci appuntamento tra mezz'ora fuori scuola, Jasmine accetta senza obbiezioni ed io sbuffo. Con un sorriso sulle labbra e dei movimenti fluidi si alza uscendo dalla palestra, la seguo provando a cercare Ty con lo sguardo, il coach l'ha tenuto in panchina per tutta la partita, posso solo immaginare il suo disappunto.

Uscite dal grande edificio ci sediamo su una panchina, questa sera fa più freddo del solito e mi ritrovo a nascondere il viso nella grande sciarpa nera che indosso, mentre Jasmine balla da sola per tutto il cortile. Quella ragazza ha dei seri problemi mentali.

«Ma che cazzo fai?»

«Ballo» dice ovvia, ma la cosa non è tanto normale dato che ha le mani protese in avanti come se ci fosse qualcuno davanti a lei.

«Da sola?» chiedo alzando un sopracciglio.

«No, veramente sto immaginando Cal» chiude gli occhi e riprende il suo ballo.

«Jas smettila e siediti, sembri una rincoglionita» la mia voce esce più dura del previsto e la mia amica mi guarda con viso mesto prima di fare come le dico.

Nell'attesa che i ragazzi ci raggiungano prendo una sigaretta e la porto alla labbra, poi cerco l'accendino ma non lo trovo da nessuna parte, come cazzo faccio ora? Sono pronta a prendere la sigaretta e a riporla nel pacchetto quando qualcuno allunga un accendino grigio verso di me, alzo gli occhi e mi ritrovo davanti un ragazzo mai visto prima. Mi guarda in modo serio, gli occhi sono di un marrone scuro e sembrano quasi annoiati, mentre i capelli non riesco a vederli dato che sono coperti da un cappellino di lana nero.

«Ti serve si o no?» sputa fuori con voce annoiata.

«Sì, grazie» la mia voce esce bassa e non so perché ma non riesco a smettere di guardarlo. Accende la mia sigaretta e poi come se nulla fosse accaduto prosegue per la sua strada, uscendo dal cancello principale dalle scuola.

«Ma chi era? Non l'ho mai visto qui a scuola.»

«Non ne ho la più pallida idea» decido di spostare i miei pensieri dal tipo sconosciuto e di concentrarli sulla mia sigaretta. Come essa finisce i ragazzi ci raggiungono, tutti con le loro borse in spalla.

«Kira» Ashton urla correndo verso la mia direzione, apre le braccia pronto ad abbracciarmi e lo stesso faccio io ma proprio quando si trova a pochi passi da me le richiudo e lo scanso facendolo cadere per terra. Rido come una cretina per il modo in cui cade e lo faccio ancora di più quando si alza in un balzo e urla «Sto bene, sto bene» anche se nessuno gliel'ha chiesto.

«Che ne dite di andare a festeggiare la vittoria?» urla l'arcobaleno e tutti accettano, sono pronta a declinare l'invito ma il pulcino mi precede.

«Non provare a scappare» sussurra al mio orecchio.

«Non avevo intenzione di farlo» mento, non voglio che sappia che vado solo perché me l'ha detto lui e poi non è così, giusto?!

Decidiamo di dividerci, io e Jasmine andiamo con suo fratello e Dylan mentre i quattro imbecilli vanno con la macchina di Hood.

Non sono mai stata una tipa da locali, pub o discoteche, mi è capitato di andare ad alcune feste organizzate da ragazzi stessi della scuola, ma nulla di più. Ho sempre preferito uscire sola con Jas oppure restare a casa a vedere un horror con Ty.

A proposito di Ty «Ehi, perché il coach non ti ha lasciato giocare questa sera?» gli chiedo una volta in auto.

«Va a chiederlo a lui, gli ho chiesto più di una volta di farmi entrare ma ha sempre detto di no» stringe le mani attorno al volante e Dylan abbassa il capo.

«Bah, non eri il suo preferito dopo Hood?» non c'è stata partita in cui non l'ha fatto giocare, quando preparava la squadra, Tyler era sempre il primo ad essere scelto. Anche perché il mio amico è molto bravo a basket.

«Appunto, ero. Ora è arrivato Robert»

«Chi?» chi cazzo è ora Robert?

«Luke» sussurra Jas.

«E perché cazzo l'ha chiamato Robert?»

«È il suo secondo nome» dice ovvia.

«Ok, prima di ogni cosa, come fai a sapere tutto di tutti? E seconda cosa, che secondo nome di merda.»

«Sei crudele» incrocia le braccia ed io la imito «Sai che mi informo sempre sui nuovi arrivati» la liquido con un gesto della mano e riprendo il mio discorso con Tyler.

«Tu sei più bravo di Robert lo sai vero?» cambio voce nel pronunciare quel nome orribile.

«Kira per te io sono anche più bravo di Michael Jordan»

«Non so chi sia, ma tu sei sicuramente più bravo» sia lui che Dylan scoppiano a ridere mentre io sorrido, non so perché ridono ma l'unica cosa che conta è che Ty si distragga.

«Ti voglio bene» mi sorride.

«Io no» l'auto si ferma di botto ed io sbatto con la testa verso il sedile del guidatore, Jas ride come un'anatra e Dylan urla come una femminuccia.

«Perché ti sei fermato?»

«Siamo arrivati» Tyler ci guarda confusi prima di scendere dall'auto. Che guidatore del cazzo.

Quando entriamo nel locale vengo subito attirata dalle persone che ballano, punto i miei occhi su di loro, alcune ragazze si muovono in modo volgare e davvero non riesco a capire come facciano a mettersi così in ridicolo. Ashton appoggia un braccio sulle mie spalle facendomi sobbalzare e mi guida verso il bacone.

«Cosa prendi?» si appoggia di schiena e incrocia le mani sulla pancia, come un vecchietto.

«Non lo so, penso che prenderò della birra» annuisce e ne ordina due alla ragazza prosperosa che lo guarda in modo sensuale nonostante lui non la calcoli. Forse è davvero cambiato.

Anche il resto del gruppo ci raggiunge, Jasmine è affiancata da Calum, stanno parlando di non so cosa ma vedo chiaramente il viso della mia amica cambiare colorito mentre lui le sfiora un braccio dolcemente, accanto a loro ci sono Tyler e Dylan, quest'ultimo come sempre ha il suo sguardo fisso su Jas. Mi fa sempre più pena. Mentre Michael e Luke si siedono accanto a me e Ashton.

«Ti è piaciuta la partita?» il pulcino sorride mostrando una fossetta.

«Siete stati bravi» dico poco convinta.

«Siamo i più forti!» urla Michael mentre lui e Ashton si scambiano una serie di cinque.

«Modesto il ragazzo» lo guardo mentre è intento a tracannare tutto la sua birra in un sorso solo. Sorrido e prendo anche io un sorso dalla mia, mentre Ashton inizia a parlare a raffica di non so cosa, fingo di ascoltarlo e ogni tanto annuisco e sorrido in base alla sua espressione facciale. Luke alla mia destra ride divertito perché probabilmente sa che non sto ascoltando realmente Ash, mentre Michael dopo aver raccontato alla ragazza dietro al bancone di quanto forte siano loro a basket e, dopo aver dato altre cento volte il cinque a Ashton si decide ad allontanarsi da noi costringendo quest'ultimo a seguirlo.

«Che lo scandalo abbia inizio» rido alle parole di Luke e guardo l'arcobaleno che si scatena in pista, spinge le persone per avere più spazio e alcuni di loro si lamentano mentre altri ridono facendo come lui dice, poi si mette al centro e inizia a muoversi come un robot, le sue esili gambe ricoperte dai soliti skinny jeans neri si muovono in un modo stranissimo, finita la sua esibizione da robot ringrazia il suo pubblico con un inchino ma non è ancora deciso a lasciare spazio agli altri, parte con un'altra danza in cui è compreso anche Ashton, lo costringe a mettersi in ginocchio e inizia a fare cose poco carine al suo didietro e la cosa più grave è che Irwin glielo lascia fare. Inevitabilmente sorrido, non so se sia per la stupidaggine di questi ragazzi o perché la risata di Luke è fin troppo contagiosa.

«Sono pazzi.»

«No, sono ubriachi» giusto. Sposto il mio sguardo da loro e fisso il pulcino mentre si asciuga una lacrima. Ci guardiamo per un po' ritornando entrambi seri, guardo i suoi occhi e riesco a vedere una quiete, sembra così tranquillo e rilassato, sembra un ragazzo a cui non manca niente, eppure io so che non è così. Io so che lui dentro sta soffrendo, l'ho capito quella sera in cui sono andata a casa sua, quando ho conosciuto sua madre, io da allora ho conosciuto la sofferenza di Luke, quella che lui nasconde a tutti dietro delle fossette o dietro ai suoi occhi azzurri e limpidi.

«Come stai?»

Mi guarda confuso «Bene» ride come meravigliato dalla mia domanda così banale.

«Vorrei una risposta sincera Luke. Forse non abbiamo poi tanta confidenza, ti prendo sempre in giro e la maggior parte del tempo ti evito…»

«…In parole povere, sei una stronza» lo guardo con la bocca spalancata.

«Un pulcino non dovrebbe dirle certe parole» sorride ma io ritorno seria. «Come stai Luke?» lui questa mattina si è preoccupato per me perché non dovrei farlo anche io per lui?!

I suoi occhi cambiano colore, proprio come quella sera sembrano diventare più scuri «Sto bene Kira, non essere insistente» il suo tono diventa duro ed io lo guardo quasi incazzata.

Quindi lui può farsi i cazzi miei ed io non posso chiedergli semplicemente come sta?

«Era una semplice domanda Robert del cazzo, inutile fare ste scene» mi allontano da lui a passo svelto, ma cosa importa a me se lui sta bene o no?! Ma che affoghi nelle sue sofferenze. Stronzo ossigenato.

Abbastanza lontana da lui mi guardo in giro alla ricerca di qualche posto libero ma i miei occhi vengono catturati da tutt'altro, per la precisione da un ragazzo, lo stesso che a scuola mi ha offerto -beh, offerto si fa per dire- il suo accendino. È seduto ad un tavolino nella penombra del locale, è solo, davanti a sè un drink ancora intero mentre i suoi occhi sono puntati su di me, i miei piedi decidono di condurmi da lui e riesco ora a vedere il colore dei suo capelli, sono neri e scendono disordinati sulla fronte.

«Ehi» alzo una mano e la muovo a rilento, tipo Regina Elisabetta. Lui mi guarda annoiato e poi sposta il suo sguardo sul drink ma senza mai prenderne un sorso.

Che tipo strano. Ma nonostante tutto, decido di scostare la sedia e di sedermi al suo stesso tavolo, non mi presento, nè provo ad avere conversazione con lui, semplicemente lo guardo. Ammiro il modo in cui continua ad avere il capo ricurvo, come i suoi occhi sembrano inseguire le gocce che scendono sul bicchiere ghiacciato, le sue mani che sono appoggiate sul tavolo, come le sue dita si cercano ma sembrano non incontrarsi mai. Qualcosa dentro di me mi spinge verso lui, non so cosa sia ma so che è più forte di me.

«Tu sei Kira vero?» mi chiede dopo non so quanto tempo, lo guardo meravigliata, come fa a sapere il mio nome?! Non rispondo, acconsento con un cenno del capo mentre i suoi occhi incrociano i miei. «Sei quella a cui sono morti i genitori qualche mese fa giusto?» contraggo la mascella alle sue parole e stringo i pugni per il modo in cui l'ha detto.

«Chi sei? Come fai a sapere tutte queste cose su di me, non vieni neanche alla mia stessa scuola.»

«Ne sei sicura?» abbassa il capo di lato e sorride appena.

«Non proprio.»

«Frequentiamo gli stessi corsi, semplicemente non hai mai fatto caso a me» i suoi occhi lasciano di nuovo i miei ritornando alla vecchia destinazione.

Non so cosa dire, non sono l'unica a non averlo mai notato, anche Jas era convinta che non frequentasse la nostra scuola.

«Come è successo?» non so a cosa si stia riferendo ma mi sta mettendo ansia. Mi agito e sento la gola secca «Cosa?» la mia voce è flebile.

«Come sono morti? Sai se hanno sofferto?» socchiude gli occhi e mi sembra quasi di vedere del dispiacere nei suoi occhi. Non riesco a rispondere, il mio cuore accelera e i ricordi di quella sera mi invadono, perché sta parlando in questo modo?

«Come ti chiami?» lo guardo mentre si alza e decido di fare lo stesso anche io, siamo l'uno di fronte all'altro, lui è poco più alto di me, con dei movimenti lenti prende il cappellino di lana e copre i suoi capelli corvini. Infila le mani nelle tasche dei jeans e mi guarda, questa volta con un mezzo sorriso.

«Sai Kira, credo ci vedremo spesso» dice prima di andare via, sconvolta dalle sue parole finisco con il naso contro un petto duro, alzo il capo e il pulcino mi sta guardando con occhi socchiusi.

🖤

«Chi era quel tipo, sembravate molto complici?» dice riferendosi al modo in cui eravamo, beh in effetti quando ha sussurrato le ultime parole eravamo alquanto vicini.

«Te l'ho detto, mi ha scambiato per un'altra persona» sono dieci minuti che Luke continua a chiedermi chi sia quel tizio e che cosa volesse da me e, sono dieci minuti che mento.

Si passa una mano tra i capelli in modo esasperato «Ok, ho capito. Non vuoi dirmelo» lo guardo come per dirgli 'finalmente ci sei arrivato.'

Siamo all'esterno del locale, io sono appoggiata al muro mentre lui è davanti a me, i nostri occhi come sempre non smettono un attimo di cercarsi mentre le nostre labbra sono sigillate.

«Quindi tu ti attacchi in quel modo alle persone che neanche conosci?» chiede ancora e alzo gli occhi al cielo, ma fa sul serio?

«Robert sei pesante» sbuffo.

«Mi chiamo Luke.»

«Tu per me da oggi sarai Robert» sorrido «Comunque non è proprio un estraneo, prima a scuola mi ha offerto il suo accendino.»

«Viene alla nostra stessa scuola?»

«Sì, perché non l'hai mai notato?» mi fingo sorpresa.

«No, perché tu sì?» alza un sopracciglio, sbatto gli occhi e apro e chiudo la bocca «No» ammetto e lui ride.

«Stupida.»

«Ti ho già detto che i pulcini sono teneri e coccolosi, quindi modera il linguaggio Robert.»

«Non ho detto nulla di male.»

«Già il tuo essere vivo è male» assottiglia gli occhi e fa un passo verso me, si avvicina così tanto che sento l'aria mancarmi.

«Potresti fare qualche passo indietro? Ho bisogno del mio spazio vitale» dico ma lui mi ignora. Una sua mano finisce sul mio braccio e lo sfiora, mentre l'altra si appoggia al muro, il mio corpo da stupido inizia a tremare nonostante io gli stia urlando di non farlo.

«Kira smettila con tutti questi giochetti» sento le forze venir meno e la bocca secca e il suo dannato respiro sul collo di certo non aiuta «Sappiamo entrambi quanto ti piaccia il fatto che io ti ronzi intorno» per la prima volta lo sento sicuro delle sue parole, è come se per tutto questo tempo abbia finto solo per lasciarmi divertire un po'.

«No-non è vero» perché sto balbettando? Ma sono impazzita?

Sento il suo sorriso e lo vedo anche quando si allontana da me, la sua mano è ancora sul mio braccio, lo accarezza mentre io sono appiccicata al muro immobile.

«Attenta, la tua voce ti inganna» sorride ed io provo a recuperare la mia dignità, lo spintono con tutte le forze che ho e lo sorpasso.

«Pensa ciò che vuoi, ma per me puoi anche uscire dalla mia vita adesso. Non saprei cosa farmene di uno come te» riesco a far uscire la mia voce un po' più convinta, anche se dentro di me so che in realtà non è così. Lui mi fa bene e non voglio che si allontani da me, anzi, voglio che continui a perseguitarmi e a rompermi le palle dalla mattina alla sera.

🕵🕵🕵

SCIAO!

Sono riuscita ad aggiornare, ecco a voi il nuovo capitolo, un po' più lunghetto e mi scuso tanto per questo, non vorrei annoiarvi.

Allora, chi è quel ragazzo? Secondo voi è qualcuno di essenziale per la storia oppure uno buttato così a caso? Scatenate la vostra fantasia e fatemi sapere cosa immaginate. Io posso solo dirvi che a me piace molto.

Ah vi sarei molto grata se mi aiutaste a trovare un presta volto per il tipo misterioso, come ho spiegato bene, ha i capelli neri che gli ricadono sulla fronte e gli occhi castano. Mi fareste un favore immenso.

Un'altra cosa importante, Luke è diventato più sicuro o mi sbaglio? Probabilmente Kira senza neanche rendersene conto gli sta dimostrando qualcosa o semplicemente lui è sempre stato sicuro di sé e ha finto di essere più riservato e timido, chi lo sa.

Come sempre vi ringrazio perché leggete beside you, ci sto mettendo tutta me stessa e spero solo che il libro stia uscendo fuori almeno carino. Spero che il capitolo non vi abbia annoiato ma che vi sia piaciuto.

I love you girls❤🕵

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