°THREE MONTHS°

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Kira's pov

Oggi soni passati tre mesi, tre mesi da quando vivo da sola, da quando i miei genitori non ci sono più, tre mesi che vivo nel dolore e nella sofferenza, tre mesi che fingo, fingo di star bene, fingo la felicità, la spensieratezza, ma in realtà i miei pensieri sono sempre rivolti a loro.

Questa mattina mi sono svegliata senza voglia di far nulla, Jasmine ha bussato diverse volte alla porta di casa mia pregandomi di aprirla ma non l'ho fatto. Non ho voglia di vedere nessuno, non ho voglia di andare a scuola e di fingere, almeno oggi. Voglio essere me stessa. Nessuna finzione, nessuna maschera.

Ho passato la mattina a guardare le foto dei miei genitori, ho ammirato i loro volti e ho desiderato poterli toccare. Ho pianto e ho provato a farmi forza da sola ma è stato inutile. Il dolore ha vinto facendomi quasi annegare.

Non riesco a realizzare tutto questo, non riesco ad immaginare la mia vita senza loro, senza il loro amore. Non voglio continuare a vivere così, ogni cosa non ha più il suo valore. Mi mancano da impazzire.

Sono ore che sono sdraiata su questo divano con l'album tra le mani e una vaschetta di gelato, ormai vuota. Sento qualcuno bussare bruscamente alla porta di casa mia e sorpresa cado dal divano.

Sono un'imbranata.

Mi alzo massaggiandomi il sedere e mi avvicino alla porta, apro e trovo dietro la porta Ashton, cosa fa qui?

«Non ti ho vista venire a scuola e mi sono preoccupato, ancora di più quando Jasmine mi ha detto che questa mattina non l'hai aperta» parla a raffica e non so perché ma sorrido.

«Vuoi entrare?» alzo un sopracciglio e ovviamente non se lo lascia ripetere due volte, entra e si incammina per casa mia.

«Hai una bella casa, lo sai?» alzo gli occhi al cielo, ma lo seguo.

«Come stai?» si volta verso di me, i suoi occhi mi scrutono mentre la sua voce è così seria, per la prima volta.

«Sto bene» mento.

«Sicura?»

«Non proprio» sbuffo e mi siedo mentre lui fa lo stesso «Oggi sono tre mesi» dico solo, ma mi capisce al volo.

«Ora è tutto più chiaro.»

Non parliamo per un po', lo vedo mentre abbassa il viso sulle sue mani, io intanto decido di prendere qualcosa da bere. Apro il frigo e prendo una coca-cola. Riempio due bicchiere e uno lo porgo ad Ashton.

«Grazie -mi sorride- sai Kira, io forse sono l'ultima persona in grado di aiutarti o di darti una parola di conforto, ma mi sento di dirti che sono disposto a fare qualsiasi cosa purché tu stia bene. È vero, scherzo sempre, faccio il cretino, dico di amarti -anche se un po' è vero- ma, in questo mese mi sono legato tantissimo a te e non voglio vederti così» indica verso di me ed io abbasso il capo.

«Voglio vederti sorridere Kira, voglio sentirti fare le solite battute acide, ma soprattutto non voglio andare a scuola senza te, sai quanto cavolo è noiosa?» inevitabilmente scoppio a ridere, questo ragazzo è un cretino.

«Sei un idiota Ash.»

«Esattamente questo intendevo» sorride.

«Ti va di vedere qualche film?» chiedo e qualcosa mi dice che forse mi abituerò ad Ashton.

«Insieme? Sul tuo divano, magari abbracciati?» i suoi occhi si illuminano.

«Sul divano sì, ma abbracciati neanche morta» lo guardo schifata e vado nel salone e lui mi segue a ruota, sposto le foto sul tavolino.

«Cosa vuoi vedere?»

«Horror» dico ovvia mentre lui da un gridolino «Perché cazzo gridi?»

«Io non vedo horror, sono stupidi» alzo un sopracciglio.

«Hai paura vero?»

«No, certo che no» scuote il capo.

«O mio Dio, sei ridicolo Ash» scoppio a ridere mantenendo la pancia mentre lui mi guarda in malo modo.

«Smettila» ordina ma io rido di più.

Decide di ignorarmi e sedersi sul divano con le braccia incrociate, io mi asciugo le lacrime e ovviamente metto un film horror prima di accomodarmi al suo fianco.

Il film neanche inizia e Ash già inizia ad urlare e a nascondersi il viso dietro le mani, io invece rido davvero tanto.

«Perché non abbassi la voce?» chiede con occhi chiusi.

«Dopo non sento.»

«Appunto.»

«Irwin smettila di fare il bambino» apre gli occhi di scatto puntandoli sulla tv ma sobbalza e li porta verso me.

Sto adorando tutto questo, credo che da oggi vedrò film horror solo in presenza di Ashton.

«Non sono un bambino» imbroncia le labbra dimostrando il contrario, lo indico e lui sbuffa.

«Ok, sono un fottuto bambino cagasotto, quindi per favore togli questo dannato film» urla in seguito alla solita musichetta che si sente in quel genere di film.

Luke's pov

Sono sdraiato sul divano del seminterrato con Calum e Michael, a dire il vero, loro sono intenti a giocare a Fifa, mentre io sto pensando a Kira. Quella ragazza è sempre nei miei pensieri. Questa mattina non è venuta a scuola, Ashton ha chiesto a Jasmine se sapesse il motivo ma lei in risposta ha alzato le spalle.

Sono stato per tutto il tempo a pensare a lei, non si sente bene? Qualcosa non va? Oltre a me anche Zayn sembrava abbastanza confuso, dopo la risposta di Jasmine si è alzato allontanandosi da noi. Non so perché ma la sua reazione mi ha dato fastidio, non l'ho ben capita ad essere onesto. Ma ho deciso di ignorarlo.

Dopo scuola sono stato tentato di andare da lei, ma i ragazzi mi hanno supplicato di fare una partita a Fifa, ho accettato anche se non ho fatto neanche una partita. Siamo a casa mia, come siamo arrivati li ho trascinati in seminterrato per non farli incontrare con mia madre, lei non scende mai di sotto, fortunatamente. Non ho voglia di parlare con loro di lei e di ciò che stiamo passando.

«Sono il migliore, cazzo» Mike urla mentre Calum sbuffa.

«Stai vincendo solo perché io non sto giocando» dico con un sorriso.

«Credici Luke» si stiracchia mentre Cal conferma le mie parole.

«Beh, allora facciamo una partita io e te» Mike mi sfida e non posso non accettare, io non mi tiro indietro, mai.

Scegliamo le squadre e iniziamo a giocare, sin da subito io sono due punti avanti a lui, l'ho sempre battuto. La suoneria del cellulare di Cal suona e lo sento rispondere continuando a giocare.

«Ash, finalmente. Sono ore che provo a chiamarti» Cal sbraita e io sorrido. «Come sei da Kira? Quindi non vieni?»

Al nome di Kira mi blocco, mi giro verso Cal che è ancora intento a parlare e inizio a parlare a raffica «Cosa vuol dire che è da Kira? Ora è con lei? Lo è stato fino ad ora?» la partita termina ed io ho perso, Michael esulta mentre Calum riattacca.

«Ti ho battuto cazzo, non ci credo» urla euforico Michael, si alza e salta come un imbecille ma io lo ignoro riponendo di nuovo le stesse domande a Calum.

«Ha detto che dopo scuola è andato da lei per sapere come mai non si fosse presentata a scuola e che poi è rimasto lì e hanno visto un film, ma ora sta venendo qui.»

Cosa vuol dire che hanno visto un film insieme? Ma Kira non odia la compagnia di Ashton? Dio, perché mi sto arrabbiando così tanto?!

«Digli di non venire, devo uscire» spengo la play e salgo su per le scale con Michael e Calum alle calcagna, una volta sopra trovo mia madre seduta a tavola a parlare da sola. Mi blocco e porto i miei occhi verso i miei amici che fissano mia madre confusi, mentre lei continua la sua chiacchierata, presumo con Katherine.

«Luke?» chiede per poi voltarsi verso me.

«Tesoro, non sapevo fossi in casa» sorride dolcemente «Quei due ragazzi? Non so chi sono» riprende a parlare da sola per poi voltarsi di nuovo verso me.

«Io e tua sorella vorremmo sapere chi sono quei due ragazzi» non rispondo mentre vedo Calum fare un passo avanti.

«Sono Calum, non si ricorda di me?» quando ero piccolo vivevo qui con la mia famiglia e conobbi sin da subito Cal, Mike e Ash, diventando subito amici. Quindi mia madre conosce abbastanza bene i ragazzi. Ma poi io e la mia famiglia ci trasferimmo e non abbiamo fatto ritorno fino a qualche mese fa, ho chiesto io alla mamma di ritornare, volevo che Katherine fosse seppellita nella cappella di famiglia e così è stato.

«No, hai ragione tesoro neanche io so chi sia» mi passo una mano sul viso stanco «Ne io, ne Katherine ci ricordiamo di te, mi dispiace. Ho una memoria abbastanza corta» sorride per la sua battuta mentre Cal non parla più con viso basso.

«Ok, noi stavamo andando via» dico prima che mia madre apra di nuovo bocca e mi precipito fuori casa, non aspetto neanche che i ragazzi mi chiedano qualcosa, ma vado via ignorandoli, non ho le forze ora di spiegare ogni cosa. Non voglio ancora affrontare questo argomento con loro, anche se sono più che sicuro che capirebbero.

Cammino fino ad arrivare fuori casa di Kira, busso e lei apre quasi subito, spalanco gli occhi meravigliato nel vederla per la prima volta con una semplice t-shirt anziché delle solite felpone enormi. Dei pantaloni da tuta grigi le ricoprono le esili gambe e i capelli sono legati in una crocchia.

«Luke» mi guarda incredula «Come mai sei qui?»

«Volevo venire dopo scuola, ma sono stato indaffarato. Poi ho saputo che è venuto Ash e mi sono maledetto mentalmente per non essere venuto più e quindi sono corso subito qui» parlo a raffica.

«State per caso facendo qualche stupida sfida tu e Irwin?» chiede appoggiandosi alla porta.

«No, ma comunque mi da fastidio che sia sempre il primo nel fare ogni cosa.»

«Luke di cosa stai parlando?» chiede ridendo ed io solo ora mi sto rendendo conto di star parlando davvero troppo. Tanto vale dirle che sono geloso.

«Di nulla Kira. Perché non sei venuta a scuola?»

«Perché non è la giornata adatta per la scuola oggi, questo è l'unico giorno in cui decido di essere me stessa, in cui non indosso maschere e quando non ho la solita maschera meglio stare da sola» si incammina in casa e la seguo chiudendo la porta alle mie spalle.

«Quanto è?» chiedo capendo ogni cosa.

«Tre mesi» guardo verso il divano e vedo alcune foto sul tavolino, mi avvicino non riuscendo a farne a meno, prendo una delle foto tra le mani e la ammiro, per la prima volta vedo una foto dei genitori di Kira, sua madre era identica a lei, capelli rossi e lunghi e occhi scuri, mentre suo padre sempre occhi scuri ma anche i capelli. Erano abbastanza giovani. Lei mi si avvicina e guarda la foto con me. Capisco ciò che sta provando in questo momento, percepisco la sofferenza che la sta annegando, perché è la stessa che fa annegare anche me.

«Le somigli tantissimo.»

«Già, era bellissima non trovi?» annuisco mentre lei appoggia la testa sulla mia spalla «Mi mancano tantissimo Luke» la sua voce si incrina, non rispondo ma mi appoggio anche io a lei.

«Vorrei averli qui con me, rivoglio i miei genitori Luke, non ce la faccio più» scoppia a piangere, poso la foto e la stringo forte sul mio petto. È strano vedere Kira così vulnerabile, la conosco da un mese e non è mai successo e, ad essere onesto fa anche tanto male. Sento i suoi singhiozzi, il suo corpo trema stretto al mio e la sua voce è così debole mentre mi supplica di aiutarla, mentre mi chiede di farle sparire tutto il suo dolore, ma io non ne sono capace. Io non so come elimare il dolore, io come lei, ci convivo e basta. Ma se solo potessi, giuro che prenderei con me anche il suo, perché io per lei sarei capace anche di annegare nel dolore, se solo ciò significasse che lei vivrebbe nella spensieratezza e nella gioia.

🌻🌻🌻

SCIAO!

Sto aggiornando più spesso, dato che sono stata quasi un mese ferma.

Comunque, sono esattamente tre mesi che Kira non ha più i suoi genitori. Troppi per non sentirne la mancanza, pochi per superare il dolore.

Calum e Mike hanno visto la mamma di Luke, hanno capito più o meno ciò che lui sta passando, chissà come andrà a finire. Se apriranno l'argomento oppure no.

Kira e Ashton stanno legando, lui si rivela sempre più stupido ma anche un ottimo amico, nel suo piccolo, nel suo modo strambo ha provato a tirarle su il morale e ci è riuscito.

Mentre Kira e Luke, niente, io li amo sempre di più. Sono dolci, carini. Si punzecchiano e poi si danno forza a vicenda, sono adorabili. E qualcosa cresce sempre di più anche se loro, soprattutto Kira non lo ammetteranno mai.

Come sempre, grazie mille perché leggete Beside you, la storia cresce pian piano. Quindi grazie mille.

I love you girls🖤🥝

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