Bill

Tornando a casa, mi sento ancora agitato per l'incontro con Fabian. La rabbia e la frustrazione mi accompagnano fino alla porta, ma cerco di lasciarle fuori. Clare non deve vedere quanto sono turbato. Quando entro, la trovo in cucina a sistemare delle carte. Mi avvicino senza fare rumore, avvolto dal bisogno irrefrenabile di sentirla vicina, di sapere che è mia e che è al sicuro.

Inizio a darle baci sul collo, sentendo il suo corpo rilassarsi sotto il mio tocco. Non c'è niente da fare, quando ami qualcuno, vederla scatena qualcosa di chimico dentro di te. E io, in questo momento, ho bisogno di sentire Clare mia, di sentire il contatto della sua pelle con la mia.

Clare lancia un piccolo gemito quando le mordo leggermente il collo, un morso dolce che non le fa male. Si gira leggermente per osservarmi, mordendosi il labbro inferiore, un gesto che mi fa impazzire. Le sfioro le labbra con il pollice, sentendo la morbidezza sotto il mio tocco, poi le prendo una mano e la costringo ad alzarsi.

«Sei incredibile».

Le dico, la voce bassa e carica di desiderio.

Clare mi guarda con quegli occhi che amo così tanto, occhi che riescono a leggermi dentro anche quando cerco di nascondere tutto.

«Bill, sei sicuro che vada tutto bene? Sembravi preoccupato prima».

Annuisco, cercando di mantenere un'aria di tranquillità.

«Sto bene, davvero. Volevo solo sentire te. Solo noi due, qui e ora».

La tiro verso di me, e lei si lascia andare, avvolgendo le braccia intorno al mio collo. La bacio con passione, un bacio che trasmette tutto il mio amore e la mia ansia, il bisogno disperato di sentirla vicina. Le mie mani scivolano lungo la sua schiena, esplorando ogni curva, ogni linea del suo corpo. Clare risponde al mio tocco, le sue mani nei miei capelli, tirandomi più vicino.

Sollevo Clare e la poso sul bancone della cucina, le sue gambe si avvolgono intorno ai miei fianchi. Le nostre labbra non si staccano mai, i nostri respiri si mescolano. Sento il suo cuore battere contro il mio petto, un ritmo che mi tranquillizza e mi eccita allo stesso tempo.

«Ti amo».

Sussurro contro le sue labbra, sentendo le parole uscire con una sincerità che mi sorprende ogni volta.

«Non sai quanto.»

«Anch'io ti amo, Bill».

Risponde lei, il suo sguardo pieno di calore e affetto.

«Ma promettimi che se c'è qualcosa che non va, me lo dirai».

La guardo negli occhi, cercando di trasmetterle la mia sincerità.

«Te lo prometto».

Dico, anche se dentro di me so che è una promessa che potrebbe essere difficile da mantenere.

Le nostre labbra si incontrano di nuovo, e per un momento, tutto il resto svanisce. Non ci sono problemi, non c'è Fabian, non ci sono minacce. Ci siamo solo noi, insieme, in questo momento perfetto.