Eijirou aveva le labbra completamente aperte....
I canini spingevano come dannati, dietro le sue labbra, e non faceva altro che osservare il volto di Izuku come se fosse un trofeo di caccia...e lui fosse affamato...

Dio....avrebbe solo voluto strappargli via i vestiti a morsi...strappargli i cerotti e marchiare quel maledetto omega che, a quanto pareva, non aveva poi così tanta voglia di rigettare il loro legame…

Cazzo...erano appena usciti da quel cazzo di garage, dopo aver fatto quello che avevano fatto, e lui cosa faceva?
Invece di cambiare continente ed andare a vivere, che so, in Giamaica tipo?

Entrava in camera sua...

Entrava in camera sua e lo toccava....

Entrava in camera sua, con il suo letto che tra poco si sarebbe rotto a forza di prenderlo, e reclinava il capo in quel modo....mostrando la ghiandola...tirandoselo addosso.....

Era pazzo....

Era decisamente pazzo....

Ed Eijirou, con la bava alla bocca ed un'erezione da star male, era più pazzo di lui....
Perché anche se , razionalmente parlando, voleva solo spedirlo il più lontano possibile.... istintivamente voleva solo ficcarglielo talmente tanto in fondo da farlo urlare....da fargli capire quale genere di Alpha gli era destinato....a chi, in un modo così suadente, stava offrendo quel collo chiaro....

Eijirou ringhiò, in un chiaro avvertimento, per fargli capire che doveva andarsene da quella stanza...e stare lontano da lui....
E forse guardando bene nei suoi occhi, oltre la coltre della lussuria istigata dall'omega, poteva scorgere il terrore che stava provando anche lui...

Che cazzo stavano facendo?

Non potevano stare lì...
Non potevano stare lì perché, se lo avessero fatto, non si sarebbero fermati...

E ,se non si fossero fermati, li avrebbero sicuramente sentiti perché la sua camera non era insonorizzata...

E , se li avessero sentiti, probabilmente o gli sarebbe preso, giustamente, un infarto....o avrebbero esultato organizzando un matrimonio doppio...

E quell'altro sarebbe stato suo... maledettamente suo...tanto suo da ficcargli i canini, talmente in fondo, che lo avrebbero sentito urlare da un'altro continente...

Ed avrebbe goduto....cazzo se avrebbe goduto nel sentirlo gemere mentre lo faceva...mentre gli piegava la testa...mentre sprigionava il suo odore...perché cazzo... quell'omega gli apparteneva fino all'ultima ciocca verde...e sarebbe stato suo...

L'alpha prese il controllo di Eijirou...
Le mani scattarono velocemente e mentre una si insinuò sotto la maglia di Izuku, a torturargli un capezzolo, l'altra si spinse sul suo collo...e poi sulla sua mandibola...per poi costringerlo a girare la faccia ed esporre la ghiandola....

Inspirò profondamente ed ,ancora una volta, ringhiò quando il profumo chimico dei cerotti arrivò al suo naso...

I:"...f...Fe...fer-m-AH!!"

L'alpha si spinse contro di lui, facendogli sentire la sua erezione, e si umettò le labbra quando sentì che l'omega non era messo meglio...

Iniziò a struzzicare con un unghia, il cerotto posto sul collo , tornando a guardare i suoi occhi....

Lussuria....

Lussuria liquida...verde ....viva ...calda ....

L'alpha spinse il bacino, ancora una volta, e lo sentì gemere mentre tornava a guardare quelle iridi verdi

C'era qualcosa....c'era....paura....

Gli occhi rossi si socchiusero, e la testa si inclinò di lato, mentre il dito continuava ancora a torturare il cerotto ...

Si chinò in avanti e pose un bacio delicato sulle sue labbra....e l'altro rispose...

Gli sfiorò il viso, con la punta delle dita, e l'altro chiuse gli occhi sereno...

Toccò il cerotto....

Ed eccola lì...di nuovo presente, sugli occhi sbarrati, la paura....

Ma paura di cosa? Lui era il suo Alpha e quell'omega, finalmente quello giusto, era suo....
Ed ora lo sarebbe diventato sul serio....

Il dito staccò il cerotto, con un solo colpo, e l'odore dell'omega si estese di colpo....

Cazzo se era buono....era così giusto...era così....suo....

L'alpha mugolò di apprezzamento e, sorridendo, si spinse con la bocca verso la sua ghiandola

I:"...mmm...n-....fe-fer....dio...ferma..."

I canini incisero appena la pelle, sotto la ghiandola, e la lingua ci passò sopra

Doveva solo farlo....doveva solo aprire le labbra e marchiarlo....e, subito dopo, farsi cancellare quell'eresia dal collo...quel marchio, inutile, che gli aveva fatto quell'altro Omega....

Alcune gocce dell'odore di Izuku, spinte dall'omega che stava combattendo contro di lui, furono rilasciate mandando il cervello dell'Alpha letteralmente a puttane....

Lo sentì ringhiare...lo sentì mugolare...lo sentì sospirare di piacere...e, nonostante la presa ferrea dell'omega, Izuku riuscì a riprendere il controllo....

E c'era solo lui, schiacciato sotto il corpo dell'Alpha, a fare resistenza

I:" cazzo!!! Fermati...n-non così....t-ti...ti prego...fer-mAH!!! CAZZO!!!"

Il bacino dell'Alpha cominciò a scattare, spingendosi dal basso verso l'alto in una chiara imitazione dell'atto sessuale, ed Izuku annaspò sotto quell'assalto...

Sentiva il suo fiato, a contatto con la ghiandola, e stava impazzendo tra il voler quel maledetto marchio e volergli, con tutte le forze ,tirare un cazzotto in faccia...

Ma non fu necessario...

Perché nel momento in cui i canini si spinsero, un po' più a fondo, anche Eijirou riuscì a riprendere il controllo...almeno in parte...

E si immaginò di farlo....si immaginò, seriamente, di affondare in quel collo caldo...e farlo suo...

Ma poi lo vide....

Vide Izuku a terra, come Denki, perdere i sensi e morire....
Vide il suo sangue, come veleno, riempire le sue vene e romperle una ad una.... uccidendolo....
E se anche non fosse successo?
Se anche fosse andata bene?

No...non poteva farlo...non poteva, in nessun modo, uccidere un'altra persona con il suo sangue maledetto....

Un gemito di dolore uscì dalle sue labbra quando, con uno sforzo sovraumano, riuscì a sollevarsi appena...

Izuku ne approfittò, immediatamente, per sgusciare via da sotto di lui ed avvicinarsi, velocemente, alla porta....

Si guardarono per qualche secondo, mentre l'alpha ringhiava con forza, ed Eijirou aprì la bocca

E:" va...vattene... I-Izuku..."

Ed una lacrima lasciò, gli occhi del verdino , mentre la porta si richiudeva alle sue spalle