Era in corso la duecentesima riunione dei single anonimi.

Dopo aver cercato di uccidere Kasumi, Dark non era più lo stesso e veniva ormai tre volte a settimana per partecipare a quelle riunioni.
Il confronto con altri sfortunati lo incoraggiava, ma ciò era dovuto anche e soprattutto alle insistenze della sua vice Maka, che lo mandava là a forza.

-Sapete, quest'oggi mi è capitata una cosa strana... - esordì Dark - ero al supermercato e ho incontrato Kasumi.
Un mormorio d'agitazione si udì per la sala.

-Quella stronza mi ha detto "ciao". 

-Sgualdrina... - mormorò uno di loro.

-E non è tutto. Poi non mi ha più rivolto la parola!

-Puttana...

-Stronza.
E altri epiteti poco carini si potevano udire fra quelle voci.

-E tu che hai fatto? - gli chiese uno di loro.

-E che avrei dovuto fare?

-Beh, chiederle di uscire, no?

-Non avrebbe accettato, soprattutto dopo averla quasi uccisa...

-Puttana... ovvio che non capisce i tuoi sentimenti! - esclamò un altro - Figuratevi che la mia ex ha chiesto un'ordinanza restrittiva dopo che l'ho stalkerata tre anni! Ma vi rendete conto di dove siamo andati a finire?!

Un mormorio d'agitazione si diffuse per la sala e Dark scosse lentamente la testa, affranto da quelle parole.