Il corpo si rifiuta
di dar a quest'uomo
stremato
un riposo meritato.
Gli occhi
sono cenere nera,
l' insonnia devasta
con tutta la sua bruta potenza
gli orologi e le clessidre che lo circondano.
Vorrebbe rifugiarsi nel sonno
per estinguere
ogni sua preoccupazione presente in vita.
Egli non può,
perché lei è lì,
a tenergli compagnia
in questa triste e anonima veglia.
Guardandosi intorno,
nota e invidia
coloro i quali
riescono a giovare
di tal sonno
sospendendo per qualche ora
il debito che hanno con la luce del giorno.
Egli non può.
E mentre le albe si susseguono
riducendo a brandelli il suo spirito,
svuotandolo di ogni briciolo di personalità,
impugna un nero frammento di morte.
Lei non è più qui.
L'insonnia è scacciata.
Per sempre.