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Ogni classe è fatta di tutti gli elementi necessari a comporre l'universo e ogni banco si impregna della vita segreta di chi lo abita, la costudisce e la racconta con graffi, gomme da masticare e altri materiali di scarto. Ma soprattutto con la sua posizione, in una specie di tavola periodica esistenziale.

In ogni classe, per esempio, c'è l'elemento Panorama. è uno studente che si siede sempre vicino alla finestra, dalla quale il suo sguardo è irrimediabilmente attratto. Spesso vi si perde, e non solo quando la lezione è noiosa o i problemi personali prendono il sopravvento, ma semplicemente quando la vita non basta, cioè assai spesso. Panorama lo sa e lo sente, e il prezzo che paga è la malinconia. Ha indole artistica e una percentuale di caos nell'anima più alta rispetto a tutti gli altri. Poi c'è l'elemento Invisibile. La sua posizione non è per forza l'ultimo banco, ciò che conta è che stia in una zona periferica della classe, come in quei quartieri in cui nessuno va mai tranne chi ci vive, o ci muore. Invisibile spera di non dover intervenire, di non essere tirato in ballo, perché si vergogna di stare al mondo cosi com'è e meno si vede la sua nullità meglio è, per lui e per gli alti. Solo quando viene interrogato gli altri se ne ricordano e con compiaciuta cattiveria si godono la nudità che ha fatto di tutto per nascondere, ma che al momento della chiamata diventa ancora più goffamente evidente. Difficile da collocare in classe è il vagabondo : un elemento inquieto, le cui relazioni mutano spesso, perché è lui a cambiare spesso, come quegli elementi che, cambiando valenza, modificano del tutto la propria natura. Vagabondo trova ogni volta un compagno o una compagna diversi con cui sopporta l'esilio della scuola per un periodo, ma poi viene il momento di cambiare e ricominciare il viaggio. è soggetto a repentini innamoramenti, che si consumano come fuochi d'artificio. Non può mancare il Comico, senza di lui la classe sarebbe un funerale, è irrequieto come il Vagabondo, ma non perché si leghi o si sleghi da qualcuno,  ma perché ha un  bisogno continuo di cambiare punto di vista: per ridere delle cose e delle persone è necessario relativizzarle. Non sa bene chi è e s si nasconde dietro le vite degli altri: imitandole, sbeffeggiandole, irridendo tutto ciò che viene preso troppo sul serio, sia dai professori sia dai compagni. Il Comico evita ogni fanatismo scolastico, ma come tutti i relativisti non è affidabile, perché in fondo non si fida di se stesso. Il Condannato non sfugge al primo banco, la sua indole di vittima lo costringe a sottoporsi al patibolo spontaneamente. Contro di lui si accanisce la sfortuna, che poi non è altro la tendenza ad attirare su di sé i colpi del destino proprio per il fatto che si è convinti di meritarseli. Il Maggiordomo  sta sempre vicino alla porta, sia perché è il primo a fuggire dalle lezioni, sia perché è sempre in attesa di una interruzione, di un ospite, di una circolare, di una prova di  evacuazione, di qualsiasi cosa possa interrompere il corso delle cose. Per lui la vita è oltre la soglia, e qualsiasi cosa l'attraversi lo salva dagli effetti devastanti della noia. L'Incontinente non è molto lontano dalla posizione del Maggiordomo, perché anche lui ha bisogno di superare spesso la soglia, ma qui quello che conta è il movimento da dentro a fuori e non da fuori a dentro. Va spesso in bagno e non perché finga di averne bisogno, benché la sua diuresi sia senza dubbio influenzata dalla necessità di uscire e ritrovarsi nel luogo deputato a tutte le sue certezze: il bagno. Il bagno è il suo oracolo, con le scritte che conosce a memoria e i suoi inattesi incontri.  Primo banco non ha bisogno di particolari descrizioni, lo occupa perché preferisce avere a che fare con gli adulti piuttosto che con i suoi compagni che si lascia sempre alle spalle: interviene, risponde, dialoga, con i professori, sa perfettamente le date dei compiti in classe e delle interrogazioni programmate. Non è necessariamente un secchione, ma di certo è uno che ha paura di perdere il controllo, e il primo banco offre meno appigli al caos. A ogni Primo banco corrisponde un Ultimo banco, esperto in attività di contrabbando, ammutinamento e sedizione, che mette in opera con una certa sicumera, perché non è e non farà mai parte del sistema. Non è tuttavia il più pericoloso per l'ordine pubblico, perché il suo è un ruolo riconosciuto. Il più pericoloso è Palude. Occupa le zone intermedie, i banchi in mezzo, quelli che permettono vere e proprie attività di sabotaggio silenzioso e velenoso, ma senza che questo sia percepito o dichiarato da un ruolo moralmente riconosciuto. Palude non ha morale, si adatta a ciò che gli serve e sa sempre quale posto occupare per portare avanti, cinico e indisturbato, i suoi affari. Ai primi posti c'è spesso anche l'Avvocato, capace di trovare ogni contraddizione, nei comportamenti dei professori e di far valere precedenti dimenticati da tutti nel caso di ingiustizie o presunte vessazioni. Vicino a lui c'è il Campione, sempre preparato e deciso a dimostrare che al mondo c'è qualcuno che affronta i problemi che i pigri vedono ma non si decidono a risolvere. Si offre volontario, si segna nell'elenco delle interrogazioni programmate, prende appunti. Una funzione simile ricopre il Martire, ma a differenza del Campione si muove per masochismo. Quando c'è da soffrire e nessuno vuole è il primo a offrirsi: sono i suoi momenti di amara popolarità. Vive in una esaltata rassegnazione garantitagli dal ruolo di salvatore, fa comodo agli altri, che non si sognano di redirmelo, ma se ne servono biecamente. Nelle ultime file c'è anche il Veterano, spesso ripetente, appartiene già alla vita adulta e si rapporta con i professori come un coetaneo. Disprezza i suoi compagni ma senza cattiveria: sa che non hanno colpa se la vita non li ha ancora sverginati.

Appello di Alessandro D'avenia


Angolo Autrice: so che è una delle citazioni più lunghe, ma mi piacerebbe giocarci, nel senso che se vi va pensate, vedete e/o ricordate l'alunno/a che siete o che siete stato/a e dite quale vi rispecchia di più.

Io ad esempio mi rivedo nel: Primo banco e nell'Avvocato. Ma per l'avvocato aggiungerei solamente che nota le contraddizioni non solo dei prof ma anche dei bidelli!

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