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<<per favore non morire. Per favore fai un altro respiro. Per mamma e papà. Per me>>
<<Dagli il mio>> disse Jesse. C'era una singolare rassegnazione sul suo volto quasi luminosa.

Jesse andò verso di loro. Sì inginocchiò e l'erba non si piegò sotto il peso del suo corpo. Sì sfilò il medaglione sopra la testa e la catena d'oro la porse a Lucie.
Sì ricordò che le aveva detto che le avrebbe dato il suo ultimo respiro che avrebbe avuto abbastanza forza vitale se lei stava annegando.
<< Ma cosa succederà a te?>> << Ha importanza?>> Disse Jesse. << Questa è la sua vita. Non l'ombra di una vita. Non anni di attesa nell'oscurità.>>
Lucie allungò la mano. La strinse attorno al ciondolo e lo sentì cadere sul palmo, freddo e solido. Per un attimo esitò, solo per un attimo gli occhi fissi su Jesse, inginocchiato nell'erba.
Con cautela, come se stesse maneggiando un bicchiere contenente l'ultima goccia d'acqua del mondo Lucie aprì il medaglione e premette la curva del metallo contro le sue labbra. Ci fu una pausa, il tempo sufficente per un sospiro.
Poi il petto di suo fratello si sollevò con l'ultimo respiro di Jesse Blackthorne. Aprì gli occhi, d'oro lucente, e dalle quattro ferite a forma di mezzaluna nel polso si rovesciò un fluido nero: il corpo si stava liberando dal veleno del Mandikhor.

Dal primo seguito della trilogia delle origini. " The last hours" ShadowsHunters. La catena d'oro

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