Clocky's pov.

*sogno*
*voce sussurrante nel buio* X.《Natalieee... Natalieee...》
*immagini sfocate di una casa in fiamme*
X.《Stiamo tornando Natalieee...Stiamo tornando..》
*ombre nere*
X.《NATALIEEE》
C.《Noo..》
Mi ero svegliata di soprassalto.
Ero tutta sudata con il fiatone e girando la testa di lato mi accorsi anche di un mal di testa.
Era di nuovo un incubo ma stavolta non sono riuscita a capire granché.
Cosa stava a significare quella frase?
Di chi era quella voce?
E come faceva a sapere il mio vecchio nome?
Più ci pensavo più mi faceva male la testa.
Bevvi un po' d'acqua e provai a riaddormentarmi. Non riuscendoci però.
Poi mi ricordai che l'altro giorno avevo trovato in una tasca dello zainetto delle pasticche che i miei mi facevano ingerire a forza per farmi addormentare.
Ne presi un paio e le ingerii con dell'acqua.
Finalmente sentii le palpebre farsi pesanti e tornai a letto.
Questo purtroppo durò troppo poco e rimasi quasi tre ore a cercare una posizione che mi facesse venir sonno ma con scarsi risultati.
Guardando l'ora vidi che era quasi l'alba.    
Non riuscivo a prendere sonno così decisi di vestirmi e di andare fuori.
Salita sul ramo davanti la mia finestra detti una sbirciata a quella di Toby che trovai rigorosamente chiusa.
Forse era riuscito a prendere sonno.
Continuai per la mia strada andando verso la città.
Non volevo passare sulla strada dove tutti mi avrebbero visto così grazie ad un cassonetto salii sul tetto di una casa e camminai di tetto in tetto.
Camminai per quasi un ora con delle macchine che ogni tanto passavano  sulla strada sotto.
Ad un certo punto dovetti fermarmi.
A due tetti di distanza, sedeva sul cornicione, un ragazzo.
Non seppi cosa fare se andare avanti o tornare indietro ma un'altra vittima non avrebbe fatto male a nessuno.
Così mi avvicinai con i coltelli in mano ma mi fermai ad un metro di distanza pensando a quanto fossi stupida e a cosa sarebbe successo se non mi fossi fermata.
Quel ragazzo era Toby.
C.《Ehi!A quest'ora qui fuori ragazzino!》
T.《Ahh!CLOCKY!ma che cazz... non lo fare mai più mi hai sp-spaventato!》
C.《Scusa non pensavo fossi tanto concentrato!》
Ridacchiai guardando la sua faccia da coglione,era davvero concentrato da mettersi paura per così poco. Ma concentrato su cosa?
C.《Che fai?》
T.《N-n-niente...》
C.《Oookaaay. Allora perché osservavi la casa da cui è appena uscita una signora per prendere la posta?》
Toby si girò di scatto come se avessi indicato ad un ragazzino la madre che si stava avvicinando per metterlo in ridicolo.
C.《Chi è? 》
T.《N-non sono a-affari tuoi》
C.《Toby puoi stare tranquillo non lo dirò a nessuno》
Dissi sedendomi accanto a lui e cercando di tranquillizzarlo.
T.《È...è mia madre...》
C.《In effetti vi assomigliate molto!》
Dissi guardando in faccia per la prima volta dal vero la madre di Toby che prima avevo visto solo in foto.
Connie,credo si chiamasse così, aveva i capelli neri corvini fino alle spalle, il naso e gli occhi come quelli di Toby ,una bocca che sembrava non sorridere da molto tempo e delle occhiaie che dava di più l'idea di molta tristezza.
T.《Però Clocky t-te lo chiedo per-per favore. Non dirlo a-a nessuno d'accordo? 》
C.《D'accordo 》
T.《C-clocky ti prego ho bisogno ddella tua parola.》
C.《Toby calmati, non lo dirò a nessuno! 》
Lo guardai dritto negli occhi e lui sembrava ricambiare,cosi gli diedi un abbraccio e ci incamminammo verso casa.

Toby's pov.
Spero che abbia detto la verità.
Ma i-io credo proprio di si da come era seria.
Quando l'ho guardata negli occhi (o forse meglio nell'occhio) quasi non riuscivo a distogliere lo sguardo da quanto era bella.

*durante il pomeriggio nel commissariato,il poliziotto parla alla signora Rogers*

P.《Bene signora Rogers. Lei è veramente sicura di voler accettare questo incarico anche a costo della sua stessa vita?》
Co.《Si signore, se servirà a rivedere per l'ultima volta mio figlio allora si.》
P.《Okay signora Rogers. Se ne è proprio allora metta una firma qui!》
Co.《Si capolare... ora come ora non ho più niente da perdere.》
E così Connie firmò.

Ciao ragazzi spero che questo capitolo vi piaccia.
News che forze non vi interessa:
E la prova di italiano è andata, domani si va con quella di matematica auguratemi buona fortuna.