Capitolo 11

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Mi richiudo la porta alle spalle e scivolo con la testa appoggiata su di essa...Non è possibile,perché tutte a me?

...Pensavo che lei fosse diversa.

Venti minuti dopo sento il citofono suonare e mi affaccio e vedo Sam.

-Che vuoi?

<Sono qui per i compiti,sono andata via da poco e te l'ho anche detto...Te ne sei dimenticato?> Ma diceva sul serio?Ah..-Ehm,okay,sali. Apro.

Entra e mi guarda:<Ehi,ma che hai?Che cos'è successo?>

-No,nulla,tranquilla. Sorrido liquidando la questione.-Dai,vieni. Chiudo e la prendo per mano portandola nella mia camera,dove ci sediamo e studiamo.

Quando finiamo sono le diciannove e la guardo:-Fame?

<Un po'>Sorride.<Sai cucinare?>Chiede stupita sgranando gli occhi:-Ma dai!  Rispondo allo stesso modo.<Wow,questa...>

-Non l'avresti mai detto,vero? La precedo e lei sorride:<No!> Sorrido.-Coraggio...Fidati!Non sono un cuoco eccezionale,ma buttar la pasta finché cuoce lo so fare e tirar fuori qualcosa dal frigo lo so fare anch'io!

<Interessante!Oggi ti va di avere a disposizione un'aiutante?> -Come vuoi!

Finiamo di mangiare e ci mettiamo sotto con lo studio,terminando due ore dopo.

Lei torna a casa e il giorno seguente,sempre alla stessa ora,la chiamo. 

<Ciao!Dimmi..>

-Ciao,ehm...Ti piacciono i bambini?

*POV'S SAMANTHA*

Domanda insolita,per uno come lui!

<Sì>Sorrido.<Come mai?>

-Ti va di aiutarmi a fare il babysitter di mio cugino?Ha nove anni,ma è molto intelligente e portato per lo skate! Risponde guardandomi negli occhi.-Io...Non sono bravo,quindi ho pensato che magari,con...Una ragazza,beh,ecco..Sarebbe più facile. Ammette diventando paonazzo.Sorrido:<Mi farebbe davvero molto piacere,accetto volentieri>

-Davvero?! Annuisco.-Grazie!     Rido:<Figurati!>

Alle sedici e un quarto sentiamo il campanello suonare,va lui e io sto dietro:-Ciao zia!Lei è Samantha,la mia ragazza. Mi presenta ed io sorrido porgendo la mano alla signora alta e snella che ho difronte.

-Ma che bella ragazza!Ciao cara,mi chiamo Fernanda.

<Salve,signora.>-E lui è la mia piccola peste Enrico. Si scansa e da dietro compare un bimbo che ha tutta l'aria di essere un persona molto timida.Gli sorrido:<Ciao!>

-Ciao. Risponde debolmente. 

-Avanti,entrate! Li incita il mio ragazzo.-Vorrei,tesoro,ma devo scappare.Un bacio. Si salutano.-Scusate,davvero.Verrò a riprenderlo fra due ore. Grazie mille,a dopo!E' stato un piacere,Samantha. <Anche per me>

Sorridiamo e Mike chiude la porta.

<Allora...>-Posso andare con lo skate? Io e il mio ragazzo ci guardiamo.<No>-Sì.

Ci riguardiamo,poi volgiamo un'occhiata al suo cuginetto:<Puoi scusarci un momento?> Annuisce e ci allontaniamo.Sono io a parlare:<Se impazzito?!E se si fa male?Se cade?>

-Chi cade si rialza.

<E' piccolo!>

-Sa anche saltare,su quel coso!

<...Io dico di no>

-E io di sì. Lo guardo contrariata.-Che vuoi che succeda.scusa?!

<CA-DE>Cerco di spiegare a mo' di imbecille-Lo aiutiamo a rialzarsi! Risponde con lo stesso modo.-Dovrà pur cadere,sennò non saprà mai andare avanti!

<Ma si farà male!> -Che scoperta!Certo,che si farà del male cadendo,ma è a questo che servono!Inoltre ci siamo noi,che lo disinfetteremo. Mi accarezza il braccio.-Anche tu cadi e ti rialzi,quante volte l'avrai fatto!Ma le ferite guariscono,no?

<...D'accordo!>Torniamo indietro. 

-Posso? Richiede. -Sì. Dice Mike guardandomi

-Evvai! Esulta entusiasta,poi corre fuori:-Ciao!

Io e Mike usciamo a guardarlo mentre lui si diverte(è davvero bravo!)

Fa avanti e indietro,salta sul panettone e sulla rampa della discesa,poi scende a tutta velocità con il sorriso,ma io non mi sento tranquilla...Sta prendendo troppa velocità,rischierà di cadere! <Fermo!>Urlo.<Fermati,fermati!>

-Ehi,ma che ti prende? Chiede il mio ragazzo:<Cadrà,sta andando troppo veloce!>

Esco e gli corro incontro,ma arrivo tardi:il bambino è già a terra e sta piangendo.

<Enrico!>Mi inginocchio accanto a lui,che inizia a piangere.-Fa tanto male! Singhiozza.

<Te l'avevo detto!>Lo ammonisco dolcemente.<Dai,ora vieni in braccio> Lo prendo.<Piccolo cucciolo,chissà quanto male ti sarai fatto>Entro in casa e lo adagio sul divano.Nel frattempo arriva Mike con il disinfettante:-Massì,non ti sei fatto niente! 

-Ahia,ahia,brucia! Urla Enry e a me si lacera il cuore.Lo stringo forte :<Dai,non pesarci.Pensa,piuttosto,a quando  tornerai su quello skateboard,in futuro e sarai il più bravo di tutti,pronto a gareggiare-e vincere-contro chiunque!>

Mike mi guarda e sorride e lui si calma.Mi abbraccia e sussurra:-Posso dormire?

-Certo,che puoi! Risponde suo cugino.

Posa la testa sulle mie gambe e si addormenta,io lo copro con la mia giacca e il mio ragazzo si siede a terra a gambe incrociate ad ammirare "il bel quadretto" rimanendo come incantato.

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