Epilogo diverso:)

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Ci sono momenti, nella vita, dove tendiamo a mettere in discussione ogni cosa.

Per certi versi, facciamo bene. Mettere in discussione, farlo anche nei confronti di noi stessi, ci fa crescere, maturare, diventare più consapevoli. Ci mette di fronte a cosa è giusto o sbagliato, propendendo verso la scelta migliore.

Lauren, osservando Stephen, ancora dormiente, nel letto condiviso, sente di essere diventata più consapevole.

Nell'ultimo anno molte cose sono cambiate.

Zio Jean ha insistito perché entrambi vivessero a casa sua, sotto lo stesso tetto, come una famiglia. Finalmente sente di poter dare il meglio di sé stesso. Cucina in continuazione, si diletta in ricette interessanti. Non è mai solo, mai abbandonato, ma, accerchiato dagli affetti più cari, sente di stare meglio. Sente di stare bene anche come uomo single, come scapolo. Dopo tanto tempo, può dedicarsi a sé stesso come non ha fatto mai.

Beth e Victor stanno scontando la loro pena. Urlano di essere pentiti, ma lo fanno invano. Nessuno li ascolta abbastanza per tenerli in considerazione. Sono lacrime amare quelle che versano, totalmente inutili.

Maria ha iniziato un percorso su se stessa, per migliorare la propria autostima. Non è il proprio abbigliamento che vuole cambiare, o il proprio taglio di capelli. È la stima che ha di sé, a cui vuole dare uno slancio. Sente di essere una persona importante, sa di aver avuto un ruolo fondamentale. Deve solo imparare a  convincersi di questo.

Patrik è tornato in America, ma chiama Lauren almeno due volte a settimana. Le ha promesso che presto le farà conoscere il fratellino. Giura altresì che le assomigli tanto. Si mancano, a vicenda, ma per la prima volta sentono di essere una famiglia unita. Non è più la distanza a spaventarli.

Franklin è riuscito a mettere una pietra sopra alla faccenda. Ha trovato una ragazza in Irlanda, è certo di essere innamorato di lei, al punto che si sentirebbe pronto a sposarla, un giorno. Forse non sarà mai in grado di costruire un'amicizia con Lauren, ma sente di rispettarla, di volerle bene. Pensa spesso a lei, ma, allo stesso tempo, preferisce non cercarla. Ritiene sia più semplice pensare a lei, con tenerezza e affetto. Come Lauren sia ricordata per sempre come il suo primo amore, quello che non sarà mai in grado di dimenticare.

Norma ha deciso di presentare la propria cioccolata in tazza ad un concorso. Crede che sia la migliore, pensa di poter vincere. Grazie al sostegno di tutti e al proprio coraggio, sa di poter fare la differenza. Se non dovesse vincere, poco importa, in realtà. La consapevolezza insita in sé stessa le basta per non sentirsi mai sconfitta.

Tutti hanno messo in discussione sé stessi, in qualche modo.

Stephen lo ha fatto, andando contro suo padre, allontanandolo dalla propria vita.
Lauren, a sua volta, sfidando la medicina, la psicologia, la memoria, la sua stessa percezione distorta dei ricordi.

Questa storia ha insegnato a loro, un po' a me, a tutti voi, quanto sia difficile, a volte, mettersi in discussione.
Fare cose, pensare cose, che non abbiamo mai fatto o pensato.
Non essere diversi, ma pensarci diversi, per diventare migliori.

Questo è un epilogo "non epilogo".
La storia è già finita, ma volevo lasciarvi con questo messaggio, per me molto importante.

Uscire dagli schemi, "tornare a vedere", evadere dalle proprie cecità.
Noi tutti possiamo farlo, così come ha fatto Lauren. Come ha fatto Stephen.

Un po' come abbattere i propri blocchi, qualsiasi essi siano.
Metterci in discussione non ci rende persone insicure, ma solo pronti al cambiamento.

E cambiare, come ho fatto io con questa storia, devo ammettere mi abbia fatto bene.

Vi ringrazio per avermi seguito sino a quì, per essere stati con me sino alla fine.









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