Capitolo 11

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Emily's Povs
Una volta fuori, Nicholas mi raggiunge. Di nuovo.
Penso a quanto sono stata stupida. Io sono sempre stata stupida, lo sono ancora e mi sa che lo sarò per sempre...
Sapete qual è la cosa peggiore? La cosa peggiore è che poco fa mentre ballavo con lui, non so... Mi è sembrato... Come se fossi in un mondo a parte... Come se non fossi più io a ballare... Nel mondo dei sogni.
Mi sentivo dentro un sogno.
Ed è stato strano. Nemmeno Ken, quand'ero fidanzata con lui, mi ha mai fatto provare sensazioni simili... No aspetta... Ken non poteva farmi provare mai sensazioni del genere... Ken al massimo poteva farmi sentire
all'inferno...
Aspetta, ma che razza di paragoni sto facendo????

Cerco di scappare per la vergogna...

Non voglio che Nicholas mi si riavvicini.

Cerco di scappare, ma lui mi raggiunge quasi subito e mi ferma.
«Senti...» comincia, ma io lo fermo, prima che mi dica qualche cazzata.
«"Senti" un cazzo. Non ne ne fotte proprio niente di quello che mi devi dire. Sono stata talmente stupida. Pensavo ti volessi solo divertire in una serata di festa fra amici e invece mi volevi usare come se fossi una puttana. Cazzo... che rabbia... E io che pensavo che tu mi trattassi da amica, mentre tutti avevano capito che mi tratti come una sciaquetta del cazzo. Mi fai schifo, stronzo. Stammi lontano.» concludo con sguardo freddo.
Lui mi guarda negli occhi e afferma «Ti sbagli. Tutti si sono sbagliati, stavolta. Io non ti tratto da sciaquetta. Sei la prima ragazza, dopo mia sorella Martha, che tratto con fiducia e sincerità. Non stare ad ascoltare tutti quegli altri stronzi. Sono solo dei cretini che sanno solo sparlare e sfottere.»

In effetti ha ragione.

Non dovrei prendermela con lui per dei deficienti. E poi, non stavamo facendo nulla di male.

Sì dai, lo perdono, in fondo, mi ha dimostrato che mi vuole bene.

Lo abbraccio con un sorriso e lui ricambia.
Ci stacchiamo poco dopo e lui mi chiede «Ehm... Mi perdoni adesso?» io faccio un cenno con il capo per dire di sì e lui sorride, seguito da me.

Si crea un silenzio un po' fastidioso... troppo fastidioso e io non so proprio che fare.
Non ci sto capendo più niente.
Perché siamo ancora qui? Torniamo dentro o andiamo da qualche altra parte? Lui se ne andrà o rimarrà con me?
Sembra leggermi perché, quasi subito dopo, mi chiede «Ehm... Vuoi che ti riaccompagno al dormitorio o rimani con noi?»
«No. Sono stanca. Sarà meglio se torno al dormitorio. Anche poi, domani c'è lezione....»
Apre la sua macchina ed esclama «Sali a bordo, allora.»
Non me lo faccio ripetere neanche due volte che salgo nella sua macchina. Torniamo al mio dormitorio e io lo saluto con un nervoso «Grazie» lui mi sorride e afferma «Non fa niente, buonanotte, Emi» Io ricambio la buonanotte e, solo quando sono giunta a metà rampe di scale, sento il suono del rombo della sua macchina allontanarsi sempre più.

Quando mi sdraio a letto fatico ad addormentarmi ripensando agli avvenimenti della serata.
Ma, alla fine, nonostante siano passate due ore, riesco ad addormentarmi e, finalmente, dopo tanto tempo non faccio più quegli incubi che mi tormentano da ormai tre anni e mezzo.
No, anzi, sta volta sogno di essere vestita con un vestito da sala da ballo con le maniche corte. È blu chiaro, lungo e che mi scivola sui fianchi. Ho i capelli attaccati a chignon con delle spillette a forma di piccoli fiori e piccole farfalle bianche e blu.
Sono in una sala da ballo che sembra quella di un castello. È super bello qui. La stanza è molto grande e la pista da ballo è grande la metà di essa. Tutt'attorno alla pista da ballo ci sono dei piccoli tavoli da quattro con le apposite sedie.
A quei tavoli ci sono seduti mia madre, David, i miei parenti più cari, le mie vecchie amiche (quelle vere, non come Rose) e poi i miei nuovi amici che ho conosciuto qui, alla New York university. Sono tutti vestiti molto elegantemente. E sono molto sorridenti e felici.
L'unico che manca è Nicholas. Mi chiedo dove sia, ma poi sento qualcosa che mi tocca delicatamente la spalla. Mi giro e lo vedo. Lui in tutta la sua bellezza. Un po' buffo dato che ha uno smoking che non gli dona molto, ma è comunque molto bello. Nicholas è sempre bello. Mi sorride ed esclama un «Sei bellissima» e iniziamo a ballare sul ritmo del tango...
Al mio risveglio, penso ancora a quel favoloso sogno.
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Nota d'autrice:
Ok gente, ecco il capitolo 11. Spero vi piaccia.
Voglio ringraziare __Cake__Cami__ ( il mio tesoro) che ha fatto la nuova copertina. È la mia preferita fra tutte (Ti adoro Cami <3).
__Cake__Cami__ ha anche fatto il compleanno lo scorso 16 gennaio e (nonostante glieli ho già fatti in privato) volevo approfittarne per fargli gli auguri di buon compleanno qui. Quindi: Buon compleanno tesoro mio <3 (scusami se qui te l' ho detto in ritardo).
Bhe... che dire... spero di pubblicare presto il 12° capitolo di questa storia. Nel frattempo spero leggerete l' altra storia che sto leggendo ovvero "Pensieri di una ragazza" che praticamente è una mia raccolta di citazioni che invento e mi passano per la testa ogni giorno.
Comunque, alla prossima <3
fabioluccia03

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